Poliziano La vita La fabula di Orfeo Le stanze per la giostra Produzione in volgare
La vita - Nasce nell’1454 a Montepulciano - Si trasferisce a Firenze - Più grande umanista insieme a Ficini - Opera più importante:”Stanze per la giostra”(1475-1478) - Si trasferisce a Mantova,perché cacciato dai Medici, scrive “La fabula di Orfeo” - Richiamato a Firenze ricevette incarichi didattici e non politici - Morì nel 1494 a Firenze
Produzione lirica in volgare La parola è molto importante per Poliziano poiché la ritiene l’unico modo di salvaguardare la bellezza insidiata della caducità trasponendola nell’ eternità dell’arte. Sostiene la “docta varietas” ovvero prendere spunto dagli autori del passato miscelando la sua esperienza con la loro. Promulga un manierismo classicistico capace di assimilare la tradizione classica,quella volgare e una grazia popolaresca. Il suo stile è caratterizzato da una stilizzazione delicata ed elegante ed è influenzato da un forte sentimento di natura,amore e vita. La sua lirica esclude ogni tipo di violenza e predilige un linguaggio limpido e scorrevole influenzato da una grazia stilnovistica e popolaresca che giostra tra una ricercatezza raffinata ed una semplicità ingenua. Il paesaggio è di fondamentale importanza in quanto si collega al tema della caducità della bellezza,enfatizzato dal simbolo della rosa come emblema della bellezza femminile.
Stanze per la giostra È un opera scritta per esaltare la vittoria in una giostra di Giuliano de’ Medici. Si rifà alla tradizione Epica-cavalleresca. L’opera si divide in 2 libri,ognuno con una esaltazione iniziale della casata dei Medici. L’ opera rimane incompiuta nel 1478 a causa della morte di Giuliano. Opera non venne pubblicata dall’ autore, ma dopo la sua morte e venne manipolata. Il testo è scritto in volgare fiorentino trecentesco,arricchito da modi di dire popolani e da termini derivati dal latino.
La Fabula di Orfeo Il mito di Orfeo nell’antichità ribadiva il dominio dell’anima sulle cose,dell’arte che incanta ogni creatura e vince la morte. La grande innovazione di Poliziano è il suo sguardo puntato più che sugli effetti positivi del canto sulla sconfitta di Orfeo. La trama della fabula di Poliziano coincide con il mito di Orfeo ed Euridice ma,come è tipico del suo stile,ogni scena viene risolta con misura ed eleganza. Anche qui non c’è dramma ma,solo nei momenti più toccanti,una nota di malinconia.