Percorsi di Ricerca-Azione sugli Indicatori di Rischio

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Transcript della presentazione:

Percorsi di Ricerca-Azione sugli Indicatori di Rischio delle Difficoltà di Letto-Scrittura negli Istituti Comprensivi della rete C.T.I. del Basso Polesine Marzia Ruzza°, M. Stefania Ferro°, Annalisa Marangon°, Stefania Tomasi°, A. Paola Ballarin°, Lorenza Lazzarin°, Simonetta Merlo°, Paola Gottardi°,Leonilde Milani°, Tiziana Nicolasi°, Luigi Marotta*, Pamela Varvara*, ° Centro Territoriale Integrazione del Basso Polesine (presso Istituto Comprensivo Adria Uno) * Dipartimento di Neuroscienze, U.O.C. N.P.I., Ospedale Pediatrico Bambino Gesù, Roma Procedura Ai partecipanti (N=83) sono state somministrate le prove di screening (CMF e VMI) a dicembre 2009 (T1). A distanza di 3 mesi (marzo 2010) è stato svolto un re-test delle CMF con l’inserimento della prova di Discriminazione di coppie minime di non parole per i bambini a rischio (T2). Tale re-test è stato funzionale a verificare la stabilità dei dati assunti in prima valutazione, escludendo dalla fascia di rischio i bambini per cui si fosse osservata una evoluzione spontanea delle capacità indagate. Per i soggetti con almeno una prestazione al di sotto della norma nelle CMF (N=16) sono stati avviati dei laboratori di potenziamento metafonologico della durata di 3 mesi. Un ulteriore re-test (giugno 2010) ha infine rivalutato le CMF nei soggetti per cui sono stati attivati i laboratori di consolidamento (T3). Introduzione I Centri Territoriali per l’Integrazione (CTI) I CTI sono reti di scuole finalizzate a costruire sinergie tra le istituzioni scolastiche per il miglioramento dell'integrazione delle persone con disabilità. Il CTI di Adria-Basso Polesine, con capofila l'Istituto Comprensivo Adria Uno, si è posto come obiettivo prioritario la promozione di iniziative di formazione, ricerca e sviluppo professionale destinate ai docenti per le attività di sostegno e curricolari. Visto l’elevato numero di certificazioni di disabilità riportanti diagnosi cliniche di disturbo specifico (DSA) e aspecifico di apprendimento (42.5%), si è scelto di incentrare l’attività dell’Anno Scolastico 2009-2010 su un progetto di formazione docenti e su un percorso di ricerca-azione sugli indicatori di rischio delle difficoltà di letto-scrittura. Indicatori di rischio Le teorie sulle basi della Dislessia sono ancora oggi molto di battute. Ciononostante un importante precursore del meccanismo di codifica-decodifica fonografica è rappresentato dalla Consapevolezza Fonologica (Cornoldi, 1985; Windfuhr e Snowling, 2000; Jason e coll., 2000; Temple e coll., 2001; Bowyer-Crane e coll., 2008; Boets e coll., 2010). 1 Risultati CMF nel primo screening (dicembre 2009) e nei due successivi re-test (marzo e maggio 2010) N=83 Obiettivi Primo obiettivo del progetto: individuare in età prescolare bambini con un basso livello di Consapevolezza Fonologica. Secondo obiettivo: orientare la didattica curricolare sulla base del profilo del gruppo classe. Terzo obiettivo: attuare dei laboratori di potenziamento fonologico per i bambini che conservano aree di debolezza, malgrado il lavoro svolto in classe. Quarto obiettivo: discriminare i falsi positivi dai bambini a rischio. I dati mostrano l’evoluzione della Consapevolezza Fonologica nei tre tempi di valutazione, a seguito del riorientamento della didattica e dell’attivazione dei laboratori fonologici. N=16 Bambini inseriti nei laboratori Materiali e metodi Participanti Sono state reclutate sei classi della Scuola dell’Infanzia. I partecipanti allo screening sono stati 83 bambini (40 maschi e 43 femmine) frequentanti l’ultimo anno della Scuola dell’Infanzia di età compresa tra i 4. 6 e i 6.6 anni. Materiali Le abilità di Consapevolezza Fonologica sono state misurate con la batteria “CMF. Valutazione delle Competenze Metafonologiche” (Marotta e coll., 2008)‏. Sono state indagate inoltre le capacità di Integrazione visuo-motoria, somministrando la prova di copia di figure “The Beery-Buktenica Developmental Test of Visual-Motor Integration” (VMI, Beery e Buktenica, 2000). La diminuzione tra T2 e T3 dei bambini con difficoltà nelle CMF in seguito all’inserimento nei laboratori fonologici dimostra l’efficacia delle attività di potenziamento. Conclusioni I risultati su esposti dimostrano come i percorsi di formazione e ricerca-azione possano contribuire a una didattica orientata sul bambino attraverso attività di classe e di piccolo gruppo. L’efficacia dei laboratori di potenziamento riduce il numero di bambini potenzialmente a rischio per difficoltà di apprendimento basate su deficit di tipo linguistico (language based learning disabilities). Si prevede un follow-up all’ingresso della Scuola Primaria dei bambini che hanno partecipato allo studio a supporto della validità dell’ipotesi. Riferimenti bibliografici Beery, K.E., Buktenica, N.A. e Beery, N.A. (2000). The Beery-Buktenica Developmental Test of Visual-Motor Integration, Psychological Assessment Resources Inc. Boets, B., De Smedt, B., Cleuren, L., Vandewalle, E., Wouters, J., Ghesquiere, P. (2010). Towards a further characterization of phonological and literacy problems in Dutch-speaking children with dyslexia, British Journal of Developmental Psychology, 28, 5–31. Bowyer-Crane, C., Snowling, M.J., Duff, F.J., Fieldsend, E., Carroll, J.M., Miles, J., Götz, C., Hulme, H. (2008). Improving early language and literacy skills: differential effects of an oral language versus a phonology with reading intervention. Journal of Child Psychology and Psychiatry 49:4 (2008), pp 422–432. Cornoldi, C., Miato, L., Molin, A. e Poli, S. (1985). La prevenzione e il trattamento delle difficoltà di lettura e scrittura. Firenze: Organizzazioni Speciali. Jason, L.A., Lonigan, C.J., Burgess, S.R., Driscoll, K., Philips, B.M. e Canton, B.G. (2002). Structure of Preschool Phonological Sensitivity: Overlapping sensitivity to Rhyme, words, syllables, and phonemes, Journal of Experimental child Psychology, 82. Marotta, L., Tresciani, M. e Vicari, S. (2008). CMF. Valutazione delle competenze metafonologiche. Trento: Erickson. Temple, E., Poldrack, R.A., Salidis, J., Deutsch, G.K., Tallal, P., Merzenich, M.M., Gabrieli, J.D. (2001). Disrupted neural responses to phonological and orthographic processing in dyslexic children: an fMRI study. NeuroReport 12, 299–307. Windfuhr, K. L. e Snowling, M. J. (2001). The relationship between paired associate learning and phonological skills in normally developing readers. Journal of Experimental Child Psychology, 80(2), 160-173. marziaruzza@virgilio.it, pamelavarvara@libero.it