Le simulazioni. Una ipotesi di lavoro

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Analisi obiettivi Identificazione obiettivi Prerequisiti Stesura obiettivi Test criteri Identificazione strategie Selezione/preparazione materiale didattico.
Advertisements

Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio (18 settembre 2006) Conoscenze: assimilazione delle informazioni attraverso l’apprendimento. l’insieme.
APPROCCI METODOLOGICI
VALUTAZIONE La valutazione della qualità dell'istruzione consiste nella rilevazione e nell'interpretazione di informazioni relative allo svolgimento di.
Il laboratorio e l’attività di campagna
Che cosa è la Scienza? La parola scienza deriva dal Latino scientia che significa conoscenza. Scienza indica un insieme di conoscenze acquisite seguendo.
Modalità di applicazione del CL Group Investigazion Modalità di applicazione del CL Group Investigazion.
Giugno Dal pensiero lineare al pensiero complesso: educare “alla” e “attraverso” la complessità Giugno
CURRICOLO D’ISTITUTO IPOTESI DI LAVORO ZELO BUON PERSICO.
ARCHIVI SCOLASTICI E DIDATTICA LABORATORIALE Per una valorizzazione del patrimonio documentaristico delle scuole del patrimonio documentaristico delle.
IMPLICAZIONI DELLA TEORIA DI VYGOTSKY NELL’EDUCAZIONE
IL LABORATORIO DI FISICA
Progettazione di moduli
Quadro di riferimento INValSI Scienze I livelli di competenza
I. Teoria e metodo normale competenza sociale;
A COSA SERVONO LE TEORIE DELLO SVILUPPO
La LIM nella progettazione didattica
dispone di un proprio METODO o di tanti metodi di cui si avvale per fare nuove ricerche è un insieme di conoscenze acquisite dalluomo mediante lesperienza.
O C C O R R E non è E La scoperta, come la sorpresa, favorisce soltanto una mente ben preparata.
Il processo di apprendimento non è accumulo nella mente di una serie di dati acquisiti a ttivare la partecipazione d dellalunno al processo che rende.
Obbligo d’istruzione L’Asse matematico Donatella MARTINI
RISOLVERE PROBLEMI CON LUSO DI STRUMENTI MATEMATICI DIFFICOLTA RISCONTRATE : LETTURA FRETTOLOSA DEL TESTO E SCARSA RIFLESSIONE SUL SIGNIFICATO DEI DATI.
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2.6 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO.
SPAZIO DAZIONEPROGETTO STRUTTURALEATTEGGIAMENTOSENSO In prima approssimazione possiamo dire che un setting, in contesto scolastico, sia un ambiente intenzionalmente.
TIC e modelli di apprendimento
Metodi di ricerca in Psicologia
Per una pedagogia delle competenze
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
Promuovere i metodi di studio Anno Accademico
Attività di tutoraggio sulle simmetrie
La costruzione e lo sviluppo delle competenze a scuola
INDICAZIONI PER IL CURRICOLO (strumento di lavoro)
Università degli Studi di Genova Facoltà di S.D.F. Tecnologie dellIstruzione Anno Accademico Ottobre Inizio.
La valutazione del rendimento scolastico degli studenti: metodi e strumenti Bruno Losito Università Roma Tre Terni, 2 Settembre 2009.
STILI COGNITIVI Stili cognitivi
Il metodo sperimentale
PER LA RICERCA OSTETRICA Collegio Ostetriche Bologna
Competenze nel Biennio Unitario Una breve presentazione.
Introduzione alla FISICA
Organizzazione del curricolo e opportunità di apprendimento
Psicologia dello Sviluppo - Prof. P. Perucchini
1 AUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAIAUTOMATIZZAI S.I. SISTEMASISTEMA INFORMATIVO INFORMATIVO PROCESSOPROCESSO DECISIONALE DECISIONALE DECISIONEDECISIONE.
STRATEGIE per superare le difficoltà in MATEMATICA
Le competenze Nel documento tecnico del MPI (Donato De Silvestri )
Le caratteristiche fondamentali del Cooperative Learning
Problem Solving: capacità di risolvere problemi
Metodologia come logica della ricerca
La verifica e valutazione di un progetto. Partiamo dalla definizione di valutazione un concetto complicato… ma di fondamentale buon senso.
ROVIGO 29 – 30 settembre 2014 Elaborazione di Simulazioni di Seconde Prove relative agli Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio.
SPIRITO DI INIZIATIVA E IMPRENDITORIALITÀ
PERCEZIONE Processo psicologico di creazione di un’immagine interna del mondo esterno.
Classe III B Scuola Primaria di Gallicano a. s. 2013/2014
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
1 PRIMA SCIENZA PONTEDERA 4 DICEMBRE 2014 PROGETTAZIONE E DOCUMENTAZIONE DEL PERCORSO Cristina Duranti.
Grottaferrata 24 marzo 2015 Esami di Stato a conclusione del primo quinquennio di applicazione delle Indicazioni Nazionali Gestire il cambiamento.
Come impostare il curricolo
 INVALSI   Sviluppato da: Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD – OCDE – OCSE)  PISA-Programme for International.
Probabilità. Un percorso didattico esperimenti e simulazioni L. Cappello 9 Maggio Didattica probabilità e statistica PAS 2014.
Multimedialità: uso contemporaneo e sinergico di diversi media (testo, immagini, suoni); intreccia tra loro linguaggi tradizionalmente originati da media.
INDICATORI SOCIALI E VALUTATIVI
Sociologia Generale R. Ghigi - Sociologia Generale – Scienze della Formazione – (7CFU) Corso di Sociologia Generale Facoltà di Scienze della Formazione.
Conoscenze, abilità, competenze
PROGRAMMA “Scientiam Inquirendo discere” (SID) “I LINCEI PER UNA NUOVA DIDATTICA NELLA SCUOLA: UNA RETE NAZIONALE” IL PANE Alunni classi prime Sezz. A/
Giuseppe Marucci LE TECNOLOGIE DELLA INFORMAZIONE E DELLA COMUNICAZIONE.
Alcuni spunti di riflessione sulla didattica della matematica.
Proporzionalità e miscugli di colori Un approccio sperimentale a cura di Paola Bevilacqua Seminario sul curricolo verticale Roma, 23/05/2014.
1 La Didattica Laboratoriale. 2 CHE COSA è LA DIDATTICA LABORATORIALE Rendere lo studente attore protagonista del processo di apprendimento Mi interessa.
CLIL PER UNA DIDATTICA INNOVATIVA Gina Muscarà Tione, Novembre 2008 Gina Muscarà Tione, Novembre 2008.
GIOCO E PARLO PRIMO LABORATORIO LINGUISTICO PER I BAMBINI DI 5 ANNI A CURA DI VILMA RICCI A B C D E F G H I L M N O P Q R S T U V Z.
Transcript della presentazione:

Le simulazioni. Una ipotesi di lavoro Dott. Giovanni Bonaiuti Università di Firenze

Apprendimento per ricezione Strategia didattica espositiva Presentazione dell’informazione Test della ricezione, del ricordo e della comprensione Pratica per applicare i principi a degli esempi Applicazione a problemi e situazioni reali Apprendimento per ricezione

Apprendimento per scoperta Strategia didattica basata sull’esperienza Opportunità di agire e osservare le conseguenze delle proprie azioni Test della comprensione delle relazioni causa-effetto Test della comprensione dei principi generali Applicazione a problemi e situazioni reali Apprendimento per scoperta

Apprendimento per scoperta: le simulazioni L’uso didattico delle simulazioni, solitamente, rimanda al modello dell’inquiry based learning che vede gli studenti come piccoli scienziati Si ipotizza cioè che: si possa apprendere attraverso l’indagine empirica di fenomeni (specie in un setting controllato) gli studenti siano capaci, attraverso l’esplorazione, di fare ipotesi e congetture, ovvero: costruire autonomamente la conoscenza

Gli studenti, lasciati soli, compiono errori a livello di … 1. Generazione di ipotesi Non si identificano bene le variabili e/o le relazioni tra queste Paura dell’errore (“fear of rejection” che porta a evitare le ipotesi meno intuitive) 2. Progettazione dell’esperimento Esperimenti inconcludenti (non si svolgono le giuste azioni) Esperimenti non efficaci (uso ripetitivo di esperimenti potenzialmente poco esplorativi) Errore della “conferma” (gli studenti cercano prevalentemente informazioni che verifichino le proprie ipotesi) Approccio ingegneristico (si cerca di ottenere un risultato piuttosto che comprendere il “modello”) (da: Jan van der Meij (2007), Simulation-based inquiry learning with Simquest)

… ma anche a livello di … 3. Interpretazione dei risultati Errori nella codifica dei dati (es. non si è capaci di leggere correttamente i dati organizzati in tabelle) Errori nell’interpretazione di grafici (es. non si comprende il significato delle curve) 4. Regolazione Assenza di pianificazione (e/o di sistematicità) Monitoraggio insufficiente Tentativi scomposti (per prova ed errore) (da: Jan van der Meij (2007), Simulation-based inquiry learning with Simquest)

La questione del “carico cognitivo” La Cognitive Load Theory (CLT) elaborata da Sweller (e altri) propone un interessante schema per comprendere questo fenomeno: Expertise dello studente Carico cognitivo Complessità del contenuto Metodi didattici Il carico cognitivo dipende dall’interazione tra l’expertise dello studente, la complessità del contenuto, e i metodi didattici usati nell’ambiente di apprendimento. 7

Sono individuati tre diversi tipi di carico cognitivo Carico cognitivo rilevante È associato a processi che sono direttamente rilevanti per l’apprendimento (inteso come “costruzione di schemi mentali” e acquisizione di maggiore automazione) Carico cognitivo intrinseco È determinato dall’interazione fra la natura dei materiali da apprendere e il livello di expertise dello studente Carico cognitivo estraneo È associato a processi che non sono direttamente necessari per l’apprendimento e che possono essere modificati dall’intervento didattico 8

I tre tipi di carico cognitivo sono additivi Risorse mentali Carico cognitivo rilevante Carico cognitivo intrinseco Carico cognitivo estraneo Carico cognitivo totale Carico cognitivo intrinseco Carico cognitivo estraneo Carico cognitivo totale Carico cognitivo rilevante

Cosa occorre fare Aumentare Diminuire Carico cognitivo intrinseco Chunking Sequencing Carico cognitivo estraneo Evitare il sovraccarico della componente visiva o di quella uditiva della memoria di lavoro Facilitare la ricerca delle informazioni necessarie per completare un compito Carico cognitivo rilevante Aumentare la variabilità dei problemi da risolvere Proporre situazioni per l’applicazione efficace degli schemi Offrire occasioni per rivedere i concetti attraverso l’applicazione Aumentare Diminuire 10

SimQuest propone una riconciliazione tra … Apprendimento per ricezione Apprendimento per scoperta

Si cerca di rispondere su due livelli: Processo regolativo Processo trasformativo Quali variabili? Orientamento Quali ipotesi? Cosa fare ora? Ipotesi Pianificazione Come fare? Esperimento Monitoraggio Interpretazioni Cosa ho fatto? Quali conclusioni? Valutazione Cosa ho appreso? (da: Jan van der Meij (2007), Simulation-based inquiry learning with Simquest)

Orientamento L’orientamento iniziale è necessario per consentire allo studente la costruzione delle prime idee sul dominio. Il software permette di fornire questo supporto iniziale in svariati modi (testi, testi e immagini, filmati, animazioni, ecc.)

Generazione di ipotesi La generazione delle ipotesi riguarda un importante momento nel processo di apprendimento per scoperta. Gli studenti possono essere aiutati a formulare ipotesi circa le relazioni tra due o più variabili utilizzando le conoscenze acquisite nella fase precedente (di orientamento)

Sperimentazione La fase di sperimentazione è necessaria per scoprire le proprietà del dominio. In questa fase lo studente può effettuare le sue scelte circa quali variabili utilizzare e in quale ordine. Anche in questo caso possono essere forniti dei feedback.

Interpretazione dei dati e valutazione Durante queste fasi lo studente: Interpreta, ovvero prova a dare un senso ai dati raccolti durante la fase sperimentale. Questo può richiedere l’estrazione e interpretazione di dati fornite mediante molteplici forme di rappresentazione: tabelle, grafici, animazioni, ecc. Valuta, ovvero compara i dati attesi (previsti nella fase di “generazione dell’ipotesi”) e, basandosi su questi dati, verifica se l’ipotesi regge o meno.

Ringraziamenti: Antonio Calvani (Università di Firenze) Franco Landriscina (Lloyd Adriatico) Jan van der Meij (University of Twente) Il programma SimQuest è disponibile all’indirizzo: http://www.simquest.nl