… QUELLI CHE …insegnano…

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Transcript della presentazione:

… QUELLI CHE …insegnano… …devono … …saper insegnare… SAPER INSEGNARE Questo sapere diventa tale e quindi competenza complessa se viene costruito sulle CONOSCENZE, sulla RELAZIONE, sulle ABILITA’, cioè sul SAPERE, SAPER ESSERE e SAPER FARE, che sono competenze generali irrinunciabili. di F.M. (PELLEGRINI)

Si insegnano e si apprendono abilità e competenze motorie PRIMO STEP SAPER INSEGNARE TEORIA E METODOLOGIA DELL’INSEGNAMENTO Si insegnano e si apprendono abilità e competenze motorie PROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO Approccio cognitivo che governa l’apprendimento di abilità e di competenze

LA PROGRAMMAZIONE DELL’INSEGNAMENTO La programmazione dell’insegnamento risponde al modello cognitivista secondo cui è importante individuare quali abilità e competenze l’allievo deve apprendere e governare (ad esempio i fondamentali tecnici e quelli di gioco). Nella programmazione dell’insegnamento parleremo di stili e metodi d’insegnamento, sia di tipo deduttivo che induttivo. Viceversa nella programmazione dell’allenamento parleremo di metodi e metodiche dell’allenamento, di tipo prevalentemente se non esclusivamente deduttivo e prescrittivo.

APPRENDERE E GOVERNARE abilità e competenze motorie SECONDO STEP PROGRAMMARE L’INSEGNAMENTO MODELLO COGNITIVISTA APPROCCIO PER COMPETENZE APPRENDERE E GOVERNARE abilità e competenze motorie STILI & METODI D’INSEGNAMENTO

CONFESSO DI ESSERE UN INSEGNANTE Confesso d’essere un insegnante e quindi vi espongo il mio punto di vista su stili d’insegnamento & metodi didattici Dunque stili d’insegnamento & metodi didattici Una prima affermazione importante è che i due termini non sono sinonimi GLI STILI D’INSEGNAMENTO riguardano il tipo di approccio (direttivo o non direttivo) che caratterizza l’azione formativa sul piano della relazione pedagogica. I METODI DIDATTICI riguardano il tipo di approccio (deduttivo o induttivo) che caratterizza l’azione formativa sul piano delle scelte didattiche.

LO STILE D’INSEGNAMENTO Il concetto di STILE D’INSEGNAMENTO si fonda su diversi aspetti, quali: le decisioni e le scelte assunte da chi insegna i metodi didattici utilizzati il grado di autonomia degli allievi le modalità di controllo sociale dei comportamenti degli allievi SINONIMO DI STILE D’INSEGNAMENTO E’ IL TERMINE RELAZIONE PEDAGOGICA CHE PIU’ AVANTI RITROVEREMO

STILI D’INSEGNAMENTO A CONFRONTO LO STILE DIRETTIVO che: è centrato su che insegna e sul controllo che egli è in grado di effettuare sullo svolgere dell’attività e sugli allievi; consente di sapere sempre cosa e perché si realizzano certe attività piuttosto che altre; prevede un uso efficace del tempo didattico e dei suoi contenuti; può però determinare scarsi livelli di coinvolgimento emotivo degli allevi e bassi livelli di autonomia e di autostima.

STILI D’INSEGNAMENTO A CONFRONTO LO STILE NON DIRETTIVO che: è centrato sull’interazione e sulla comunicazione bidirezionale tra chi insegna e gli allievi; chi insegna possiede le informazioni utili cui gli allievi attingono perché guidati e sollecitati alla conoscenza; favorisce lo sviluppo dell’autonomia, della creatività, dell’autostima; consente la partecipazione di tutti e di ciascuno con un elevato coinvolgimento sociale,emotivo e cognitivo; necessita però di tempi lunghi e di verifiche continue e può determinare difficoltà nel controllo sociale del gruppo.

NON ESISTONO METODI DIDATTICI BUONI E METODI DIDATTICI CATTIVI I METODI DIDATTICI SONO PROCEDURE D’INSEGNAMENTO FINALIZZATE A FAR CONSEGUIRE A CHI APPRENDE GLI OBIETTIVI PROGRAMMATI I METODI DIDATTICI HANNO LA FUNZIONE DI CREARE LE MIGLIORI CONDIZIONI PER CONSENTIRE I PROCESSI DI APPRENDIMENTO E DI SVILUPPO NON ESISTONO METODI DIDATTICI BUONI E METODI DIDATTICI CATTIVI

ELEMENTI COSTITUTIVI DEI METODI DIDATTICI tipo e qualità della relazione pedagogica (clima socio-emotivo congruente) tipo e qualità della comunicazione (linguaggi verbali, non verbali e metalinguaggi efficaci) tipo e qualità del compito assegnato (definito, semi-definito, non definito) LA SCELTA DI UN METODO DIDATTICO SI PUO’ DEFINIRE IDONEA QUANDO ESSO E’ CONGRUENTE SUL PIANO DELLA RELAZIONE PEDAGOGICA EFFICACE SUL PIANO DELLA COMUNICAZIONE ADEGUATO SUL PIANO DEL COMPITO ASSEGNATO …naturalmente riferita a quella determinata realtà in cui avvengono le scelte.

I METODI DIDATTICI LIBERA ESPLORAZIONE SCOPERTA GUIDATA RISOLUZIONE DI PROBLEMI MISTO (ANALITICO/SINTETICO) ASSEGNAZIONE DEI COMPITI PRESCRITTIVO I primi tre vengono definiti di tipo induttivo, cioè centrati sull’allievo. I restanti tre vendono definiti di tipo deduttivo, cioè centrati su chi insegna

ALCUNI CRITERI UTILI PER LA SCELTA DEI METODI DIDATTICI DEVONO ESSERE ADEGUATI ALL’ETA’ DEGLI ALLIEVI DEVONO ESSERE CONGRUENTI CON GLI OBIETTIVI CHE S’INTENDE FAR CONSEGUIRE DEVONO SUSCITARE LE EMOZIONI E LE MOTIVAZIONI DEGLI ALLIEVI DEVONO CONTRIBUIRE AD INTEGRARE NUOVE CONOSCENZE E COMPETENZE CON QUELLE GIA’ POSSEDUTE DAGLI ALLLIEVI STESSI DEVONO FAVORIRE L’AZIONE CREATIVA ED INTERPRETATIVA DEGLI ALLLIEVI DEVONO PROMUOVERE E STIMOLARE COMPETENZE ANCHE SUL PIANO SOCIALE ED EMOTIVO DEVONO CONTRIBUIRE ALLA COSTRUZIONE DEL SENSO DI AUTOSTIMA DEGLI ALLIEVI DEVONO ESSERE USATI DALL’INSEGNANTE SENZA MAI PERDERE DI VISTA LA CENTRALITA’ DEGLI ALLIEVI E DEI LORO PERSONALI PERCORSI DI SVILUPPO E DI APPRENDIMENTO

CONCLUSIONI Ho cercato di rappresentare l’approccio cognitivista del processo d’insegnamento/apprendimento motorio e sportivo e delle procedure metodologico-didattiche da applicare. …QUINDI… PER INSEGNARE BISOGNA SAPER INSEGNARE OCCORE SAPER INTEGRARE LE COMPETENZE CONNESSE I CAMPI IN CUI AVVIENE QUESTA INTEGRAZIONE SONO I CAMPI DI CONOSCENZE ED I CAMPI DI ESPERIENZE IN AMBEDUE I CAMPI SI MISURANO LE COMPETENZE GENERALI DI CHI VUOLE INSEGNARE CHE SONO SAPERE (le conoscenze)INSEGNARE SAPER ESSERE (la relazione) INSEGNANTE SAPER FARE (le abilità) L’INSEGNANTE © f.m.pellegrini 06.07