L’attività dell’operatore socio sanitario L’operatore socio sanitario svolge attività indirizzata a soddisfare i bisogni primari della persona, in un contesto sia sociale che sanitario, a favorire il benessere e l’autonomia della persona, in contesti operativi sociali, sanitari, misti, residenziali e semiresidenziali, ospedalieri e domiciliari. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
L’intersezione tra le attività dell’oss e dell’infermiere Tale enunciato evidenzia un ambito di intersezione tra le competenze dell’oss e quelle dell’infermiere. A determinare questa intersezione non è tanto l’ambito di lavoro (ospedaliero, domiciliare, residenziale, ecc.), quanto la natura del bisogno assistenziale: sociale o sanitario. In questo quadro si riconosce il pai - piano assistenziale individuale, definito in sede di equipe multiprofessionale, quale strumento di lavoro essenziale per ogni tipo di intervento. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
La responsabilità dell’assistenza infermieristica La responsabilità dell’assistenza infermieristica, che concorre a rispondere al bisogno sanitario, è per legge attribuita, dal decreto ministeriale n° 739 del 1994, all’infermiere: «l’infermiere è responsabile dell’assistenza generale infermieristica; …. identifica i bisogni di assistenza infermieristica della persona e formula i relativi obiettivi; pianifica, gestisce e valuta l’intervento assistenziale infermieristico». documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Gli ambiti di responsabilità È pertanto fondamentale per gli infermieri, al fine di definire il proprio ambito di responsabilità professionale, determinare quali attribuzioni e quali condizioni possono ricondurre il «soddisfacimento dei bisogni primari della persona» in ambiti di propria competenza. Infatti il concetto di assistenza infermieristica è stato ampiamente sviluppato dalla comunità scientifica internazionale. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Un elemento comune A prescindere dalle singole definizioni adottate, emerge un elemento comune: l’occuparsi delle risposte volontariamente intraprese dalle persone, dalle famiglie, dalle comunità, per mantenere il massimo dell’autonomia possibile nella vita quotidiana; autonomia nel prendersi cura di sé che, a volte, per problemi di salute reali o potenziali che si ripercuotono sulle condizioni fisiche, psicologiche, socio-economiche della persona, può venire meno o non essere più funzionale alle proprie esigenze. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
La valutazione clinica competenza dell’infermiere La valutazione della complessità clinica e relazionale delle condizioni della persona da assistere, la discrezionalità e la scientificità nello stabilire con lei obiettivi realistici, nel pianificare e valutare gli interventi, rientrano in un ambito di responsabilità propria di un professionista quale è l’infermiere documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
La garanzia della applicazione delle prescrizioni Agli ambiti di esclusività infermieristica si aggiunge la funzione di «garantire la corretta applicazione delle prescrizioni diagnostiche e terapeutiche» laddove è sottesa una elevata capacità clinica del professionista nell’organizzare un percorso diagnostico-terapeutico, nel gestire prestazioni diagnostico terapeutiche che comportano utilizzo di tecnologie avanzate, nel monitorare sistematicamente gli effetti desiderati e indesiderati dei programmi terapeutici applicati. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Quando l’infermiere può richiedere l’aiuto dell’oss Lo stesso decreto ministeriale afferma che «l’infermiere, per l’espletamento delle sue funzioni si avvale, ove necessario, dell’opera di personale di supporto» sottolineando la responsabilità dell’infermiere stesso nel valutare, nel quadro delle suddette sue peculiari responsabilità, per quali circostanze e per quali attività può richiedere l’aiuto di personale di supporto (in questo contesto l’oss) documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
I diversi livelli di autonomia delle attività attribuite all’oss Le attività attribuite all’operatore socio-sanitario possono essere svolte a diversi livelli di autonomia, sulla base del principio secondo il quale l’oss può «collaborare con l’infermiere nello svolgimento di alcune attività assistenziali in base all’organizzazione dell’unità funzionale di appartenenza e conformemente alle direttive del responsabile dell’assistenza infermieristica o sotto la sua supervisione» documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Attribuzioni dell’oss su tre livelli di operatività Il Collegio infermieri ha proposto una suddivisione delle attribuzioni dell’oss su tre livelli di operatività: l’oss opera in autonomia l’oss opera in cooperazione l’oss opera su prescrizione documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
l’oss opera in autonomia quando, per protocollo o altra disposizione, svolge attività pertinenti alla propria figura e programmate nel piano di lavoro e/o di assistenza. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
l’oss opera in cooperazione diretta con l’infermiere quando, nello svolgimento delle attività, è necessaria la presenza dell’infermiere documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
l’oss opera su prescrizione quando svolge un’attività eseguibile solo su precisa attribuzione dell’infermiere e con la sua supervisione documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
I livelli di operatività e di responsabilità Quanto più l’oss opera fuori dall’ambito autonomo, ovvero quanto più la sua azione è subordinata a un’attribuzione dell’infermiere, tanto più la responsabilità riconosciutagli è limitata alla corretta esecuzione delle prestazioni nell’ambito delle istruzioni ricevute: protocolli, procedure operative, indicazioni dirette. documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Le regole dell’infermiere L’infermiere nell’attribuire all’oss lo svolgimento di un’attività deve, al fine di garantire sicurezza e qualità della prestazione, seguire le seguenti regole documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
GIUSTO COMPITO l’attività attribuita all’oss deve essere compatibile con quanto stabilito dalla norma, dalle competenze dell’operatore designato e appropriata alle condizioni cliniche dell’assistito e al contesto operativo documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
GIUSTA INDICAZIONE l’attribuzione dell’attività, in forma verbale o scritta, deve essere espressa con chiarezza e precisione e verificando la corretta comprensione dell’indicazione documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Possibilità di valutazione e supervisione qualora non sussistano le condizioni per poter garantire una adeguata supervisione e valutazione della qualità delle prestazioni, l’infermiere, escluso lo stato di necessità, non può attribuire attività che rientrano in tale punto documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
L’équipe multiprofessionale L’équipe multiprofessionale è la sede in cui vengono definite le funzioni e i livelli di responsabilità degli operatori, il pai è lo strumento attraverso il quale tali funzioni e livelli di responsabilità vengono esplicitati documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Competenze tecniche In sostituzione e appoggio dei familiari e su indicazione del personale preposto è in grado di: aiutare per la corretta assunzione dei farmaci prescritti questa attività deve essere riferita a farmaci assunti attraverso vie naturali: per os, per via rettale, topica, inalatoria, instillazioni oculari e auricolari documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
“Somministrare”, azione dell’infermiere Aiutare l'assunzione comporta un'azione di supporto alla persona ed è da distinguere dalla somministrazione che, invece, comporta decisioni e azioni proprie di un professionista documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Come si concretizza l’«aiuto» dell’oss L'aiuto nell'assunzione richiede che l‘oss legga correttamente la prescrizione farmacologica sui carteggi controllati e aggiornati dall'infermiere o altro personale sanitario preposto documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
L’oss individua la confezione individui la confezione, apra la confezione e prelevi il farmaco secondo le modalità previste per ogni composizione farmaceutica: compresse, capsule, sciroppi, gocce, supposte, pomate, soluzioni per aerosol documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
L’oss aiuta la persona assistita aiuti la persona ad assumere il farmaco utilizzando, se necessario, l'attrezzatura idonea (ad esempio l’apparecchio per aerosol) documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Il corretto uso di apparecchiature medicali aiutare per il corretto utilizzo di apparecchiature medicali di semplice uso documento Ipasvi versione 6 novembre 2003
Apparecchiature non invasive e ad alta automazione Per apparecchiature medicali di semplice uso si intendono apparecchi non invasivi e ad alta automazione che non richiedono operazioni discrezionali per il loro utilizzo o valutazioni particolari durante il loro funzionamento l'utilizzo dell'apparecchio deve avvenire secondo le specifiche istruzioni operative documento Ipasvi versione 6 novembre 2003