I Menestrelli: Trovatori e Trovieri

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Letteratura Italiana 1. Le Origini
Advertisements

Federico II Il poeta.
Il Romanticismo: un movimento letterario, artistico e musicale
L’attività scrittoria dei monasteri nei primi secoli dalla caduta dell’impero romano d’occidente L’accoglienza della lingua e della cultura latina da parte.
Società cortese e fin’amor
Re dei Franchi e Imperatore del Sacro Romano Impero
STORIA DELLA CHIESA MEDIEVALE
La nascita delle lingue Romanze
SCUOLA POETICA SICILIANA
LA LETTERATURA FRANCESE DELLE ORIGINI
IL MONACHESIMO E L'EVANGELIZZAZIONE IN EUROPA
Carlo Magno diventa imperatore Del Sacro Romano Impero
L’età cortese XI-XIII secolo.
Il passaggio alla modernità
LA BIBBIA.
EPICA E MITO Perchè nasce l'epica?
Cantata e Oratorio Prof. Antonello D'Amico
La nascita degli stili nazionali Prof. D'Amico Antonello Ist. Mag. San Gavino – Liceo Scientifico Sant' Antioco E.Lussu
Gli Aborigeni.
Storie di sirene.
Gli Spettacoli teatrali in grecia e a Roma
LA CIVILTA’ URBANA E I COMUNI
LA SCUOLA POETICA SICILIANA
Excursus sulla commedia
I Nativi Americani.
Il trovatore.
Il canto Cristiano Il canto nel Cristianesimo è un fatto presente da subito: come in ogni gruppo, riunione di amici, assemblea (la parola chiesa, dal greco,
La cultura delle Pòleis
Billie, o meglio BJ, come si faceva chiamare da tutti, è nato nel 1972, in California. La sua famiglia viveva nella zona di Oaklaoma; sua madre, dopo.
IL RINASCIMENTO Nel 1400 comincia a svilupparsi una cultura laica che esalta oltre alla religione nuovi valori: gloria, potere, sapere, arte, bellezza.
Autorappresentazione
L’EPICA CAVALLERESCA MEDIEVALE
Forma letteraria adatta ad esprimere la nuova concezione del mondo
IL MEDIOEVO.
Prof.ssa Grazia DAuria - web: - mailto: Pag. Opere e contenuti.
(di Sandro Sanna) Gennaio 2008
Le canzoni di gesta Forme, temi, origini.
L'Umanesimo L’uomo è al centro T dell’Universo,mentre E
Gli spiritual e i gospel
Le origini della letteratura italiana
STORIA DELLE DANZE LATINE
L'impero di Carlo Magno.
Dante Alighieri.
Umanesimo e Rinascimento.
Gli Aborigeni Australiani
L'EPICA MEDIEVALE.
MEDIOEVO (‘ d.C.) NASCE IL POEMA CAVALLERESCO-MEDIEVALE
Età moderna” o “Antico regime”?
La Storia della Francia La storia della Francia può essere suddivisa in vari periodi, in funzione delle forme politico-istituzionali e degli avvicendamenti.
8.00 Benedetto XVI ha introdotto la preghiera mariana del Regina Cæli dal Palazzo Apostolico in piazza San Pietro nella Solennità di Pentecoste.
L’EPICA GRECA Primo e più antico genere letterario prodotto dai greci; sono fonte importantissima per conoscere l’epoca micenea Nasce come tradizione ORALE,
1. Cos’è una scuola poetica
L’età cortese XI-XIII secolo (dal 1000 al 1200).
LA POESIA OCCITANA letteratura italiana
Le forme della letteratura nell’età cortese
A cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda. Jacopo dei Benedetti nacque a Todi (in Umbria) tra il 1230 e il 1236 da nobile famiglia Studiò diritto e divenne.
LA LINGUA: LATINO E VOLGARE
LA NASCITA DELLE LETTERATURE ROMANZE: LE LETTERATURE D’OC E D’OIL
a cura della Prof.ssa Maria Isaura Piredda
L’età cortese Il contesto sociale XI-XIII secolo.
LA LIRICA IN VOLGARE: NUOVI MODELLI LINGUISTICI E CULTURALI
L’Epica occitana.
I canti della Grande Guerra.
… Sappiamo che, in questo giorno importantissimo per la nostra nazione, l’Italia riuscì a mettere fine alle tante violenze subite nel corso della Seconda.
rapidi cenni sul teatro di Goldoni
L’epica cavalleresca.
Gli attori. “ Anche se si toglie al teatro la parola, il costume, la ribalta, le quinte, persino lo stesso edificio teatrale, finché resta l’attore e.
La scuola siciliana Classe III B Prof. Giovanni Godio.
Dal latino alle lingue volgari Classe III L
La rinascita delle città
Transcript della presentazione:

I Menestrelli: Trovatori e Trovieri Prof. Antonello D'Amico http://www.damomo.it/lezioni.htm

Monodia non liturgica e profana Se dovessimo giudicare unicamente dalla musica sopravvissuta e dai trattati, si dovrebbe giungere a conclusione che durante tutto il Medioevo fino all'XI secolo praticamente non si ascoltava o eseguiva nessun tipo di musica se non in chiesa. Questa è una tesi praticamente impossibile da sostenere, poiché parallelamente ai canti liturgici erano già un auge forme musicali popolari di più facile fruibilità. Questo fatto è dato dall' uso del testo locale (volgare) ed anche degli argomenti trattati dalla monodia non liturgica.

Monodia non liturgica e profana Si ipotizza che queste forme di canto popolari sono state volutamente non tramandate dai monaci e deliberatamente ignorata. Ma sono comunque delle forme musicali esistenti già dalla così detta Ars Antiqua Con il termine Ars Antiqua (o Ars Vetus) è indicato quel periodo convenzionale della Storia della musica anteriore al XIV secolo nel corso del quale in Italia e in Francia venne gradatamente recepita la "riforma" compositiva e musicale, iniziata da Philippe de Vitry e da Marchetto da Padova, chiamata provocatoriamente Ars nova.

Le prime forme profane I reperti di musica profana di data più antica sono canti con testi in latino e fanno parte dei canti goliardici diffusi tra il XI e il XII secolo. Per “Goliardi” si intendono degli studenti o clerici vaganti che nel periodo precedente la fondazione delle grandi università stabili migravano da una scuola ad un altra. La loro vita vagabonda, criticata dalla gente “perbene”, era citata nei loro canti di cui furono fatte numerose raccolte manoscritte. I testi riguardavano il classico trittico riguardante gli interessi della sfera maschile: donne, vino e satira. Una versione più moderna di questi canti goliardici lo ritroviamo nei Carmina Burana di Carl Orff

Il conductus Un altro tipo di canto monofonico scritto nel periodo che va dall'XI al XIII secolo è il conductus. I conductus sono esempi di come fosse vaga la linea che divideva la musica profana da quella sacra. Una ipotesi afferma che il cantante o attore di un dramma liturgico veniva effettivamente “condotto” in processione da un posto ad un altro. I loro testi rispettavano i versi metrici come i testi delle sequenze; ma il loro legame con la liturgia era così labile che verso la fine del XII secolo il termine “conductus” era valido per qualsiasi canto in latino con soggetto sacro o profano. Il termine sequenza è legato strettamente al termine Tropi. Per Tropi si intendono quelle aggiunte melodiche del tutto nuove che non necessariamente rispettavano il testo liturgico. IL termine “tropare” (riempire) deriva dal Francese in epoca Carolingia.

Il poema epico: la chanson de geste Uno dei più antichi canti in forma dialettale. Il poema epico narra le gesta degli eroi nazionali al quale veniva musicato attraverso semplici schemi melodici. Schemi melodici che si presentavano non modificati rispetto al testo. I poemi venivano trasmessi a voce e non furono trascritti se non in periodo più tardo. La più famosa “ chanson de geste” fu la Chanson de Roland. A cantare le chanson de geste e altri canti profani del medioevo erano gli joungleurs o menestrelli, una classe di musicisti di professione che appaiono attorno al X secolo: uomini e donne che vagavano da soli o in piccoli gruppi di villaggio in villaggio, di castello in castello, facendo i saltimbanco, ammaestrando animali ma soprattutto cantando e suonando. In questo modo si guadagnavano da vivere ma rifiutavano le leggi insieme ai sacramenti della Chiesa. Via via che la società si stava organizzando su base feudale la condizione dei menestrelli migliorò anche se rimaneva la percezione aprioristica (basato su luoghi comuni) che i menestrelli fossero impudenti oltre misura oltre che geniali, in un misto tra fascino e repulsione.

I menestrelli I menestrelli, come categoria non erano ne poeti ne compositori. Essi cantavano, suonavano e danzavano canti composti da terzi o presi dal repertorio della musica popolare. Col tempo certo alteravano i canti originali o ne elaboravano una loro versione. Le loro tradizioni professionali e la loro abilità ebbero un ruolo importante nello sviluppo della musica profana dell'Europa occidentale in quell'insieme di canti oggi comunemente definita come musica dei trovatori e dei trovieri

Troubadours e trouvères Queste due parole hanno lo stesso significato: “trovatori” cioè inventori. Il termine troubadours era in uso nel Sud della Francia mentre trouveres è del Nord. I trovatori erano poeti-compositori fioriti in Provenza (Sud della Francia) e scrivevano in provenzale, la lange d'oc. Erano di ispirazione ispanica ma la loro cultura musicale si diffuse in tutta la Francia. Nella Francia settentrionale si trovavano i trovieri operanti per tutto il XIII secolo, usavano nelle loro composizioni la lange d'oil, il dialetto francese che diviene la lingua francese moderna.

Troubadours e trouvères Tra i trovatori e trovieri più famosi citiamo: Jaufrè Roudelle, Marc Abrux, Guglielmo IX d'Aquitania, Riccardo Cuor di Leone I gruppi non erano ben delimitati. Fiorirono con la loro arte di norma nei circoli aristocratici (infatti c'erano anche dei Re tra di loro), ma un artista di ceto inferiore poteva essere accettato in una classe sociale più elevata grazie al suo talento. Molti di loro non solo componevano ma eseguivano le loro stesse musiche. Tra i generi eseguiti dai trovieri citiamo: Le Planhe (di carattere funebre) I Reverdi (canti dedicati alla primavera) La Sirventese ( di genere satirica e politica) Chanson D'Aube (che veglia sugli amori illeciti)

La pastourelle Un genere preferito dai Trovatori era la “pastourelle” cioè una ballata drammatica. Il testo della pastorella era di solito la seguente storia: un cavaliere si innamora di una pastorella che di solito, dopo la dovuta resistenza , cede ai suoi desideri; oppure la pastorella gridava soccorso, il fratello o l'amoroso udivano le grida e capivano del pericolo causato dal cavaliere malvagio, correvano in suo aiuto e dopo una strenua lotta mettevano in fuga il manigoldo. La rappresentazione di questi generi era occasionalmente fiorita con canti e danze. Il risultato dava vita ad una piccola commedia.

Jeu de Robin et Marion Una rappresentazione di questo genere è in fatti Jeu de Robin er Marion di Adam de la Halle, l'ultimo e il maggiore di tutti i trovieri. Le Pastourelle e altre melodie di ballate erano adattamenti aristocratici di materiale popolare. I canti provenzali, invece, erano aristocratici fin dall'inizio. Molti erano palesemente sensuali, altri nascondevano la sensualità sotto il velo dell'amor cortese rappresentato più come una passione mistica che carnale. L'oggetto era , si , una donna reale, ma amata a distanza, con tanta discrezione rispetto e umiltà.

I Minnesinger L'arte Trobadorica fa da modello per una scuola tedesca di cavalieri che erano poeti e musicisti, i Minnesinger. L'amore (minne) che essi cantavano nei loro Minnelieder era ancora più astratto dell' amore cortese trobadorico. Tra i Minesinger pù noti: Estenbach, Tannausër e Diten fon Ditenstorf

Meistersinger In Francia, verso la fine del XIII secolo, l'arte dei trovieri cominciò a diffondersi sempre più tra la borghesia piuttosto che nel ceto della nobiltà come avveniva nel primo periodo. La stessa cosa avviene in Germania durante i secoli successivi (XIV XV e XVI secolo). Di fatto i Meistersinger sono gli eredi dei Minnesinger; sono tranqulli uomini d'affari e commercianti nelle città tedesche.

Altri tipi di canti Oltre ai canti monodici profani, nel Medioevo ci furnono altre forme di canti religiosi non legati ai culti ecclesiastici. Questi canti esprimevano forme di devozione personali ed una religiosità individuale. Queste forme di canzoni religiose erano difuse in molte aree europee, in Inghilterra, in Spagna e in Italia. In Italia sono note le Laudi: esse erano cantante dai penitenti durante le processioni e avevano un carattere vigoroso popolare. Si collegano alle Laudi dei flagellanti nella Germania del 300. La Lauda fu sviluppata anche in forma polifonica dopo il XIV secolo.