Obiettivi di apprendimento

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Istituto di Medicina e Scienze dello Sport Dipartimento di Psicologia dello Sport Settore Valutazione Psicologica RESTQ-76 Sport.
Advertisements

SINDROME DEL BURN OUT Centro Biotecnologie Avanzate
I RISCHI DA UFFICIO: IL MOBBING
Corso di Gestione del Rischio STRESS LAVORO CORRELATO
La relazione d’aiuto in una prospettiva sistemico-evolutiva www
Pordenone 10 novembre 2006 G.Cornelio 2006 Due considerazioni preliminari 1.Le malattie sono multifattoriali Es. 1 Le malattie cardiovascolari dipendono.
PREVENZIONE, VALUTAZIONE E GESTIONE MULTIPROFESSIONALE
La Normativa Accordo Quadro Europeo sullo stress lavoro-correlato
Esiti dell’esperienza lavorativa
Significati dell’esperienza lavorativa
Corporeità: aspetti fisici delle risposte dell’organismo
Disturbi di Personalità
Dott. Maria Luigia Urbano
Università degli studi di Messina SISSIS – Scuola Interuniversitaria Siciliana di Specializzazione per lInsegnamento Secondario prof.ssa Loredana Benedetto.
Ce.Do.S.T.Ar. - Centro Documentazione Ser.T. Az USL 8 Arezzo - Italia
Corso di Psicologia della Salute
Qualità della vita Uno dei più importanti e attuali argomenti per chi si occupa di sanità: gli interventi terapeutici per curare le malattie non devono.
Come gestire lo Stress “Governare le contrapposizioni
Avviamento ai giochi sportivi
Alessandro Finazzi Psicologia del lavoro Il disagio nel lavoro.
Barbara Sini - Dipartimento di Psicologia - Università di Torino
“Vivere è bello… sempre e comunque”
Lo Stress in Ambito Occupazionale
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
RICERCA PROMOSSA E FINANZIATA DALL’ISPESL
Transizioni al lavoro e socializzazione occupazionale
MOTIVAZIONI E LAVORO SdF – Formatore.
Significati e valori del lavoro
Motivazione al lavoro Locuzione di motivazione al lavoro
Prof.ssa Dina Guglielmi SdF
La valutazione dei rischi psicosociali nel lavoro: le fasi
Teorie e tecniche di psicologia clinica
Entrare nel mondo del lavoro
Effetti psicosociali della flessibilità occupazionale Guido Sarchielli, Alma Mater Studiorum, Universita di Bologna.
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
DEFINIZIONI Edelwich e Brodsky (1980): progressiva perdita di idealismo motivazioni, energia e obiettivi provata da operatori sociali, professionali e.
ALTRUISMO azioni che un individuo può compiere a vantaggio di una o più persone senza aspettarsi alcuna ricompensa esterna concreta MA azione tesa a produrre.
Salute come “Assenza di malattia”
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
La sicurezza sul lavoro in chiave di parità di genere
TEORIE SULLO STRESS Cannon: nozione di “omeostasi”
Orientamento e life skills
PREVENZIONE DEL RISCHIO E PROMOZIONE DEL BENESSERE IN ADOLESCENZA
"vuoto di memoria" - errori di ritenzione e riproduzione quando siamo sotto stress - scarsa produttività quando abbiamo qualche problema - "aver la testa.
Lo scenario e le premesse teorico- filosofiche di Pro-Skills Cristina Bergo, Nadia Vimercati.
Non più morti sul lavoro - 11 dicembre Intervento dott
Scuola Media Statale di Calolziocorte (Lecco)
“La valutazione della qualità di vita nella fase terminale”
1 Corso per esperta in orientamento per le pari opportunità Counseling di supporto.
Laboratorio Analisi e Sviluppo “BENESSERE in EMERGENZA”
dalle abilità alle competenze
ACCORDO STATO-REGIONI DEL 21/12/11
Il sostegno al familiare
RISCHI TRASVERSALI RISCHIO DA STRESS LAVORO CORRELATO
Gioco D’azzardo Patologico
Lavoro e Democrazia Cosa significa lavorare nella nostra società?
IMPLICAZIONI NELL'ESPRESSIONE DELL'AGGRESSIVITA' NEL PAZIENTE OBESO SOTTOPOSTO A BENDAGGIO GASTRICO, MODELLO DI LETTURA GESTALTICO. M. Basta, T. Restelli,
Gli stili di vita dei Nuovi Senior
DOCENTI NEOASSUNTI GESTIONE DELLA CLASSE E DELLE PROBLEMATICHE
Teresa Grimaldi Capitello
Stress e ruolo dell’insegnante Febbraio 2015
Ansia e stress nelle prestazioni
“L’apprendimento si qualifica come una pratica consapevole guidata dalle proprie intenzioni e da una continua riflessione basata sulla percezione dei vincoli.
AUTISMO: STRATEGIE - RISORSE E “ATTEGIAMENTO CULTURALE” Ass. “Oltre l’Autismo” e Centro Servizi Autismo C.T.S. Centro Territoriale di Servizi per le disabilità.
Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel.
Lo stress nel lavoro e nelle organizzazioni Aspetti teorici Aspetti metodologici Aspetti operativi.
L’allenamento sportivo. La definizione L’allenamento sportivo è un processo sistematico mediante il quale si determinano dei cambiamenti nell’organismo.
CORSO LAVORATORI IN MATERIA DI TUTELA DELLA SALUTE E SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO.
EFFETTO DELLO STRESS OCCUPAZIONALE E DELL’INSICUREZZA DI INSERIMENTO LAVORATIVO SULL’EFFICIENZA DEL SISTEMA IMMUNITARIO Paolo Boscolo Unità operativa di.
Transcript della presentazione:

Obiettivi di apprendimento Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Obiettivi di apprendimento Conoscenze su un insieme di esiti - positivi e negativi - del lavorare nell’accezione usata da Leplat e Cuny nel loro modello di analisi del lavoro (si tratta di fattori che retroagiscono sulla condotta lavorativa e sulla vita quotidiana del lavoratore)

Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Lo stress lavorativo lo stress sul luogo di lavoro coinvolge più di 40 milioni di lavoratori e si stima che ogni anno questo problema causi all’UE una spesa quantificabile in 20 miliardi di euro L’Agenzia europea per la sicurezza e la salute del lavoro (Cox et aa. 2000) segnala, tra l’altro, che: oltre il 50% dei lavoratori opera in condizioni di pressione temporale (ritmi); 1/3 dei lavoratori lamenta di non avere controllo sul proprio lavoro; il 23% dei lavoratori dichiara di soffrire di stanchezza generale, ecc. DUNQUE, LO STRESS LAVORATIVO E’ UN PROBLEMA DA AFFRONTARE

www.workhealth.org (Job Stress Network) Siti Internet http://osha.eu.int/ew2002 Settimana europea per la sicurezza e la salute sul lavoro (21-25 ottobre), volta a ridurre lo stress ed i pericoli psicosociali connessi con l’attività lavorativa. (Agenzia europea per la sicurezza e la salute sul lavoro) www.workhealth.org (Job Stress Network)

Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo Lo stress come risposta, reazione costrittiva non specifica a differenti stimoli (Esempio, Approccio di Selye) Lo stress è inteso come stimolo, fonte di disagio (Esempio: Life events theory, la ricerca sugli stressors) Lo stress riguarda il processo di interazione stimolo-risposta-variabili intervenienti (Esempio: Modelli di interazione e transazionali)

Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo 1 Selye, Sindrome generale di adattamento: reazione fisiologica aspecifica a qualunque richiesta proveniente dall’ambiente La curva di stress (eustress, distress) fase di allarme, resistenza, esaurimento Asse ipotalamo-ipofisi-surrene

Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo 2 Lo stress è inteso come stimolo, fonte di disagio (Esempio: Life events theory, la ricerca sugli stressors) Ha dato impulso all’indagine ambientale I limiti stanno nelle differenze individuali Attualità derivante dal cambiamento nei contesti lavorativi Tecnostress, flessibilità occupazionale, mobbing …

Esempi di categorie di stressors Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Esempi di categorie di stressors Stressors legati all’ambiente sociale, al contesto organizzativo, al livello di partecipazione e controllo della situazione, al ruolo sociale, alle possibilità di carriera, al rapporto lavoro/contesto esterno, familiare Stressors legati all’ambiente fisico, ai mezzi di lavoro, al tipo di task design, ai gradi di carico di lavoro, al livello di pressione temporale (ritmi, orari, ecc.)

Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Tre grandi categorie di approcci di studio dello stress lavorativo 3 Lo stress riguarda il processo di interazione stimolo-risposta-variabili intervenienti Sottolineano la qualità della relazione persona/ambiente Valutazione oggettiva vs soggettiva Approcci interazionali (modello di Karasek ) e transazionali

Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Strategie di coping Sono strategie di fronteggiamento (azioni o riflessioni) intese a limitare o prevenire il distress Eliminazione delle cause; rielaborazione cognitiva; controllo delle conseguenze emotive Se non hanno successo si deteminano le conseguenze dette in precedenza (a breve e lungo termine)

Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Fattori personali che vengono considerati rilevanti nello studio dello stress lavorativo Caratteristiche di personalità (ad esempio, Tipo A e B; hardy personality) Stati transitori (fatica, sovraccarico di lavoro, stati emozionali, ecc.) Stati di maggiore stabilità (stili di pensiero, locus of control e stili di attribuzione)

Categorie di conseguenze dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Categorie di conseguenze dello stress lavorativo Premessa: attenzione ad esiti acuti e cronici; attenzione agli effetti protettivi delle strategie di coping; effetti motivazionali di copertura 1) Esiti economici e organizzativi; 2) Patologie da stress 3) Disagio psichico; 4) Una specifica sindrome cronica: il burnout; 5) Esistenza sociale impoverita (superlavoro, devalorizzazione del lavoro, riduzione delle relazioni sociali, degradazione progetti)

La Prevenzione/gestione dello stress lavorativo Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA La Prevenzione/gestione dello stress lavorativo Le linee di azione si definiscono considerando con attenzione i “segnali di rischio” che derivano dalle possibili fonti di stress; dalle caratteristiche personali; dalle strategie di coping usate; dalla situazione lavorativa sperimentata I programmi di prevenzione/gestione dello stress operano: a) a livello dell’individuo b) a livello dei gruppi di lavoro c) a livello organizzativo

Modello domanda-controllo (Karasek) Caratteristiche del modello Unisce due tradizioni di studio: Studio dei fattori psicosociali di rischio (pressione, conflitto e ambiguità di ruolo, …) autonomia e controllo sul lavoro (job redesign) Semplicità del modello Ha generato un enorme numero di studi empirici

Dimensioni del modello Domanda psicologica (Psychological demands) gli stressors psicologici presenti nell’ambiente lavorativo Esempi di item JCQ: Il mio lavoro mi impegna molto a livello mentale Durante il lavoro sono sottoposto a richieste tra loro contrastanti Il mio lavoro richiede di fare le cose molto velocemente

Dimensioni del modello Controllo (Decision latitude) controllo potenziale che il lavoratore ha sul proprio compito e comportamento lavorativo a) Decision authority: possibilità di decidere Esempio di item JCQ: Ho poca libertà di decidere come fare il mio lavoro b) Skill discretion: ampiezza delle abilità Esempi di item JCQ: Il mio lavoro richiede un elevato livello di competenza Questo lavoro mi permette di sviluppare le mie abilità

Altre dimensioni meno utilizzate Sforzo fisico Es. Sul lavoro devo spesso spostare o sollevare carichi molto pesanti Variabili fisiche Job insecurity Supporto sociale colleghi Es. Le persone con cui lavoro hanno con me un rapporto anche personale Le persone con cui lavoro sono competenti Supporto sociale superiori Es. Il mio capo presta attenzione a quanto dico Il mio capo mi aiuta a portare a termine il lavoro

Il modello domanda-controllo Diagonale strain Domanda basso alto LAVORO ALTO STRAIN LAVORO PASSIVO basso Controllo LAVORO BASSO STRAIN LAVORO ATTIVO alto Diagonale apprendimento Fonte: Karasek (1979)

Ipotesi del modello Ipotesi strain: maggiori conseguenze negative in lavori ad alta domanda e basso controllo. Buffer ipotesi : il controllo agisce da moderatore sulla domanda (diminuisce effetto negativo della domanda). Learning: lavori ad alta domanda/alto controllo portano ad apprendimento e conseguente diminuzione di strain.

Variabili studiate Benessere psicologico generale (distress, soddisfazione generale, ansia, depressione, …) Benessere correlato al lavoro (job satisfaction, burnout, stress, preoccupazioni, morale, …) Assenteismo Disturbi cardiovascolari (pressione arteriosa, infarto del miocardio, ...)

Risultati di ricerca 1-2 Ipotesi Strain Ipotesi Buffer Confermata e risultati di ricerca abbastanza consistenti Ipotesi Buffer Risultati meno consistenti dipende anche da: disegno della ricerca, misure più specifiche, caratteristiche di personalità.

Disturbi cardiovascolari Assenteismo Parziale conferma nelle ricerche Studi sono trasversali Aumento della domanda può portare anche a minore assenteismo Disturbi cardiovascolari Ipotesi Strain largamente dimostrata, soprattutto quando si considera anche il supporto sociale

Learning Pochi studi (difficile da operazionalizzare) Il modello è confermato se si considera il livello di proattività del soggetto (Parker & Sprigg, 1999)

Prospettive di ricerca Concettualizzazione dimensioni e miglioramento scale di misura Ampliamento teorico del modello  Qualità della Vita Lavorativa Miglioramento applicazioni pratiche e prevenzione

Critiche al modello Metodologiche Teoriche Studi trasversali Misurazione individuale e media di gruppo Molti studi su ampie categorie occupazionali Poco controllo sulle variabili di confusione Teoriche Modello troppo semplice Non considera variabili personali È una misura indiretta dello status sociale La relazione può essere curvilinea

Vitamin model (Warr)

Esperienza lavorativa e benessere: il “Modello delle Vitamine” di Warr Sarchielli, Psicologia del Lavoro, Il Mulino, 2003 8 ESITI DELL’ESPERIENZA LAVORATIVA Esperienza lavorativa e benessere: il “Modello delle Vitamine” di Warr A) Determinati ad effetti costanti (tipo la vitamina C): denaro; sicurezza; posizione sociale B) Determinanti con decremento addizionale (tipo la vitamina D): opportunità di controllo; opportunità di utilizzo delle capacità; opportunità di contatti sociali; obiettivi generati esternamente; varietà dei compiti; chiarezza ambientale

I tre assi principali del benessere psicologico (Warr, 1990) Ansioso Eccitato Arousal Piacere Insoddisfatto Soddisfatto Depresso Tranquillo