XXVII Congresso SOC. I. TRA. S

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XXVII Congresso SOC. I. TRA. S XXVII Congresso SOC.I.TRA.S. II Riunione SIPAL 2011 Roma, 12 novembre 2011 G. CARUSO*, S. GERVASI**, D. SALVADORI**   Impatto in moto ad alta velocità, in itinere: percorso riabilitativo e follow-up a 2 mesi * Spec. sta Fisiatria, Chirurgia della Mano, Medicina Termale, Medicina Aerospaziale ** Terapisti della Riabilitazione

INTRODUZIONE Nella statistica della pericolosità dei mezzi di trasporto, il più pericoloso risulta il motociclo, seguito dalla bici e poi dall’auto. In questo lavoro presentiamo il percorso riabilitativo di un paziente politraumatizzato a seguito di un trauma stradale ad alta energia, in itinere, trattato presso il nostro Presidio di Medicina Fisica e Riabilitativa.

DIAGNOSI ARTO SUPERIORE Il paziente, maschio, 47aa., a causa di impatto ad alta energia contro un suv, riportava le seguenti lesioni: ARTO SUPERIORE Frattura biossea avambraccio sin. con lussazione articolare Frattura della base della falange distale del primo dito mano sin.

DIAGNOSI ARTO INFERIORE Frattura pluriframmentaria a carico delle branche ischio-pubiche e ileo-pubiche bilateralmente Frattura pluriframmentaria della cavità acetabolare sin. e dx. e frattura scomposta dell’ala iliaca sin. Frattura scomposta e pluriframmentaria della diafisi distale del femore dx. Frattura scomposta e pluriframmentaria della diafisi di tibia sin. Frattura dell’estremità prossimale del perone sin. e del terzo medio della diafisi con diastasi dei monconi.

TRATTAMENTO CHIRURGICO Riduzione frattura lussazione polso sin. e sintesi con fili percutanei di Kirschner Riduzione e sintesi frattura base falange distale primo dito con filo di K. Riduzione e sintesi frattura biossea avambraccio sin. con placche e viti Riduzione e sintesi frattura biossea gamba sin. con fissatore esterno Riduzione e sintesi frattura femore dx. con placca e viti Riduzione e sintesi frattura colonna posteriore acetabolo sin. per via posteriore con placca e viti Riduzione e sintesi branca ileopubica sin. per via anteriore con placca e viti.

IMAGING 1

IMAGING 2

ESAME OBBIETTIVO ALL’INIZIO DEL TRATTAMENTO Polso e mano sin. immobilizzati con doccia gessata; Pull-out al primo dito; Fissatore esterno gamba sin; Ipotrofia generalizzata agli arti inferiori, più marcata a sin; Esiti cicatriziali chirurgici; Parestesie all’arto inferiore sin. e ipostenia generalizzata a causa del prolungato allettamento.

TRATTAMENTO Prima fase Il trattamento riabilitativo prevedeva 5 sedute intensive settimanali della durata di circa 90 minuti. E’ stato suddiviso in 2 fasi: Prima fase OBBIETTIVI TRATTAMENTO Riduzione del dolore T.E.N.S e Ionoforesi Recupero del ROM Mobilizzazione passiva e attiva Stimolazione del consolidamento osseo Magnetoterapia Riduzione dell’ipostenia e ipotrofia Elettrostimolazione + esercizi isometrici

TRATTAMENTO Seconda fase OBBIETTIVI TRATTAMENTO Recupero funzionale Rieducazione posturale del passo e della manualità Rinforzo muscolare Esercizi attivi contro resistenza con pesi ed elastici Thera band Recupero della propriocezione Percorsi, pedane e palloni propriocettivi; ruota di Lapidari

TERAPIE FISICHE E FKT

RISULTATI ED ESITI DEL TRATTAMENTO Il paziente dopo 60 gg. di trattamento (prima fase di 40 gg. effettuata a domicilio, seconda fase di 20 gg. in ambulatorio) ha ottenuto i seguenti risultati: Riduzione del dolore articolare; Miglioramento del ROM articolare, del trofismo e forza muscolare; Recupero della stazione eretta e deambulazione con antibrachiali; Recupero della manualità nelle ADL. Valutazione funzionale* INIZIO 1° FASE 2° FASE Flessione polso sin. 5° 25° 70° Abduzione anca sin. 10° 30° 45° Flessione ginocchio dx. 15° 80° 120° Flessione ginocchio sin. 20° 90° 140° *vengono riportati solo alcuni esempi

CONCLUSIONI A seguito dei trattamenti eseguiti con programmi personalizzati e sotto monitoraggio di fisiatra e fisioterapisti, il paziente ha ripreso sufficiente autonomia nelle attività della vita quotidiana (ADL) nell’arco di 40 sedute intensive (8 settimane). L’uso di diverse terapie fisiche affiancate alla kinesiterapia hanno consentito di ottimizzare i tempi di guarigione. Il paziente, oltre alla riduzione del dolore, ha recuperato il trofismo muscolare, il ROM articolare e, per quanto è stato possibile, lo schema motorio del cammino. Permangono ancora artralgie diffuse, dismetria (minus 2.5 cm.), osteoporosi e zoppia all’arto inferiore dx. corretta con plantare.

AMBULATORIO FISIOTERAPICO DIAGNOSTICA E SPECIALISTICA GRAZIE AMBULATORIO FISIOTERAPICO CARUSO DIAGNOSTICA E SPECIALISTICA www.carusofisioterapia.it www.medicinariabilitativa.it