Nuclei di Cure Primarie e Medicina di Associazione Piacenza, 12-05-2007 Università Cattolica Dr. Mauro Bonomini Medicina di Gruppo “Rose Selvatiche” - Fiorenzuola
Le premesse a - garantire su tutto il territorio nazionale da parte del sistema sanitario la erogazione ai cittadini dei livelli essenziali di assistenza (LEA) b - realizzare nel territorio la continuità dell’assistenza, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, nel concetto più ampio della presa in carico dell'utente. Dovranno essere definiti i compiti, le funzioni e le relazioni tra le figure convenzionate impegnate, partendo dalla valorizzazione dei servizi di continuità assistenziale e di emergenza territoriale ACN – art 5 (obiettivi di carattere generale)
Le premesse b - a tal fine convengono sulla necessità di costituzione di una organizzazione distrettuale e territoriale integrata per l’assistenza primaria con lo sviluppo della medicina associata prevedendo la sperimentazione, definita in sede regionale d’intesa con le oo.ss., di strutture operative complesse, organizzate dagli stessi professionisti e fondate sul lavoro di gruppo con sede unica, composte da medici di medicina generale (assistenza primaria e medici di continuità assistenziale) e pediatri di libera scelta, con la presenza di specialisti ambulatoriali interni ed altre professionalità sanitarie, in un quadro di unità programmatica e gestionale del territorio di ogni azienda sanitaria,in coerenza con l’intesa Stato - Regioni del 29.07.04 ACN – art 6 (strumenti)
Le premesse a - facilitare il rapporto tra cittadino e medico di libera scelta, nonché lo snellimento delle procedure di accesso ai diversi servizi della Azienda, b - garantire un più elevato livello qualitativo e una maggiore appropriatezza delle prestazioni erogate, anche attraverso l'attivazione di ambulatori dedicati al monitoraggio di patologie croniche ad alta prevalenza individuate concordemente a livello aziendale; c - realizzare adeguate forme di continuità dell'assistenza e delle cure anche attraverso modalità di integrazione professionale tra medici; d - perseguire il coordinamento funzionale dell'attività dei medici di medicina generale con i servizi e le attività del Distretto in coerenza con il programma delle attività distrettuali e quale parte integrante delle equipes territoriali di cui all'art. 26, se costituite; ACN – art. 54 (forme associative dell’assistenza primaria)
Le premesse d - realizzare forme di maggiore fruibilità e accessibilità, da parte dei cittadini, dei servizi e delle attività dei medici di medicina generale, anche prevedendo la presenza di almeno uno studio nel quale i medici associati svolgono a rotazione attività concordate; f - perseguire maggiori e più qualificanti standard strutturali, strumentali e di organizzazione della attività professionale; g - condividere ed implementare linee guida diagnostico terapeutiche per le patologie a più alta prevalenza e attuare momenti di verifica periodica ACN – art. 54 (forme associative dell’assistenza primaria)
Le obiezioni a – si diminuisce il valore del rapporto singolare ed esclusivo tra medico e paziente b – si limita l’autonomia professionale del MMG, libero professionista c - si riduce la capillarità del servizio dei MMG (riduzione del numero di ambulatori conseguente all’accentramento in ambulatori di gruppo) d – si rischia di uniformare al ribasso la qualità del servizio fornito
Le obiezioni - considerazioni a – si diminuisce il valore del rapporto singolare ed esclusivo tra medico e paziente b – si limita l’autonomia professionale del MMG, libero professionista c - si riduce la capillarità del servizio dei MMG (riduzione del numero di ambulatori conseguente all’accentramento in ambulatori di gruppo) d – si rischia di uniformare al ribasso la qualità del servizio fornito Sia con il NCP che con le medicine di associazione l’assistito mantiene la scelta e il rapporto esclusivo con il proprio medico. La visita da parte dei colleghi è subordinata ad una sostituzione (ferie, malattia, impegni ecc.) o ad una urgenza del paziente in ore differenti da quelle di ambulatorio del medito titolare della scelta
Le obiezioni - considerazioni a – si diminuisce il valore del rapporto singolare ed esclusivo tra medico e paziente b – si limita l’autonomia professionale del MMG, libero professionista c - si riduce la capillarità del servizio dei MMG (riduzione del numero di ambulatori conseguente all’accentramento in ambulatori di gruppo) d – si rischia di uniformare al ribasso la qualità del servizio fornito Ogni MMG resta personalmente responsabile delle proprie decisioni professionali, la base dei NCP e delle medicine di associazione è la condivisione, non l’imposizione. Lo scambio di opinioni e le professionalità diverse che ogni MMG mette in gioco diventano occasione di miglioramento personale e della qualità del servizio
Le obiezioni - considerazioni a – si diminuisce il valore del rapporto singolare ed esclusivo tra medico e paziente b – si limita l’autonomia professionale del MMG, libero professionista c - si riduce la capillarità del servizio dei MMG (riduzione del numero di ambulatori conseguente all’accentramento in ambulatori di gruppo) d – si rischia di uniformare al ribasso la qualità del servizio fornito Le medicine di associazione non comprendono solo le modalità con ambulatori accentrati, la diffusione della comunicazione informatizzata degli studi medici (attraverso le reti e il progetto SOLE) permetterà la permanenza di studi periferici comunque aderenti alle specifiche previste dall’ACN
Le obiezioni - considerazioni a – si diminuisce il valore del rapporto singolare ed esclusivo tra medico e paziente b – si limita l’autonomia professionale del MMG, libero professionista c - si riduce la capillarità del servizio dei MMG (riduzione del numero di ambulatori conseguente all’accentramento in ambulatori di gruppo) d – si rischia di uniformare al ribasso la qualità del servizio fornito Con la corretta informazione verso i pazienti e con la collaborazione attiva di tutti i MMG coinvolti, la somma delle forze messe in campo potrà al contrario aumentare la qualità del servizio, rendendolo più efficiente
L’Accordo Regionale
L’Accordo Regionale Le linee di riferimento per il nuovo piano sociale e sanitario regionale pongono come obiettivi centrali la garanzia per i cittadini della continuità delle cure e dell’appropriatezza dell’assistenza attraverso il nuovo modello organizzativo che prevede: 1. lo sviluppo organizzativo dei nuclei di cure primarie, quale strumento di valorizzazione dell’assistenza primaria e delle funzioni del MMG, per le esigenze assistenziali anche urgenti nell’arco delle 24 ore in tutte quelle situazioni in cui non si rende necessario un appropriato ricovero ospedaliero 2. l’individuazione di aree di autonomi e responsabilità, attraverso un percorso che tenga in giusto conto le caratteristiche proprie dei NCP ACR – art 1 (le aree prioritarie di intervento)
L’Accordo Regionale Obiettivo di sviluppo sarà caratterizzare i NCP con una sede di riferimento, tenuto contro delle caratteristiche del territorio, che favorisca l’integrazione dei MG (A.P. e C.A.) e PLS con il servizio infermieristico e il servizio sociale, a supporto dell’assistenza medica erogata sul territorio, al fine di garantire percorsi condivisi per la continuità assistenziale ACR – art 1 (le aree prioritarie di intervento)
L’Accordo Regionale I progetti faranno riferimento all’area organizzativa, assistenziale e per l’appropriatezza e il governo clinico, Le priorità riguardano: 1. lo sviluppo dei NCP con la definizione di modalità, condivise, per favorire l’integrazione di lavoro con altri operatori e la realizzazione della continuità assistenziale territoriale 2. il rafforzamento delle forme associative più funzionali allo sviluppo degli obiettivi prorpi del NCP, anche attraverso l’evoluzione delle forme già esistenti. ACR – art 3 (gli obiettivi)
L’Accordo Regionale I MMG (A.P. e C.A.) componenti dei NCP partecipano alle decisioni generali organizzative del NCP, alla realizzazione degli obiettivi e alla loro valutazione: - scambiano informazioni con gli altri professionisti, soprattutto finalizzate alla continuità della cura e all’approfondimento delle conoscenze dello stato di salute nel rispetto delle normative sulla privacy e sul consenso informato - gestiscono in modo coordinato, all’interno dei NCP, l’attività urgente riferita all’assistenza domiciliare h 24 e ambulatoriale h 12, anche con adeguate modalità di accessibilità agli studi. - partecipano ad almeno due incontri annuali per la valutazione di reports di attività del NCP. ACR – art 3 (gli obiettivi)
L’Accordo Regionale - partecipano ad incontri di formazione e aggiornamento, nell’ambito dell’ECM, all’interno del NCP, finalizzati alla programmazione dei piani assistenziali e valutazione dei risultati - utilizzano, senza oneri a carico dei singoli medici, le sedi di riferimento e le eventuali attrezzature aziendali, per lo svolgimento delle attività previste nel presente accordo - predispongono i piani assistenziali per le ADI complesse, con il supporto dei servizi infermieristici e sociali, utilizzando modelli di cartella clinica integrata informatizzata - condividono e utilizzano strumenti di lavoro realizzati sulla base delle evidenze di efficacia ed efficienza. ACR – art 3 (gli obiettivi)
L’Accordo Regionale - partecipano ad incontri di formazione e aggiornamento, nell’ambito dell’ECM, all’interno del NCP, finalizzati alla programmazione dei piani assistenziali e valutazione dei risultati - utilizzano, senza oneri a carico dei singoli medici, le sedi di riferimento e le eventuali attrezzature aziendali, per lo svolgimento delle attività previste nel presente accordo - predispongono i piani assistenziali per le ADI complesse, con il supporto dei servizi infermieristici e sociali, utilizzando modelli di cartella clinica integrata informatizzata - condividono e utilizzano strumenti di lavoro realizzati sulla base delle evidenze di efficacia ed efficienza. ACR – art 3 (gli obiettivi)
L’Accordo Regionale Si connotano quindi due tipologie di NCP: - Funzionale (adesione alla metodologia, partecipazione a incontri e formazione, condivisione di obiettivi) - Strutturale (come sopra + MMG collegati in rete informatica, struttura di riferimento comune, partecipazione a raggiungimento di h 12, implementazione di progetti e servizi integrati ecc.)
Medicina di associazione
Medicina di associazione 4 . Le forme associative dell’attività di assistenza primaria… a) la forma associativa è libera, volontaria e paritaria fra i medici partecipanti ACN – art 54 (forme associative dell’assistenza primaria)
Medicina di associazione 6 . Le forme associative disciplinate dalla lettera a) del comma 3 sono: A. La medicina in associazione B. La medicina in rete C. La medicina di gruppo ACN – art 54 (forme associative dell’assistenza primaria) (superata dall’ACR)
Medicina di associazione Medicina di rete – sintesi dei requisiti - cartella clinica informatizzata con software tra loro compatibili - collegamento in rete informatica (+ progetto SOLE) - apertura complessiva studi almeno per 7 ore giornaliere e con almeno uno studio aperto sino alle ore 19 - implementazione e condivisione di linee guida diagnostico terapeutiche - momenti comuni di revisione della qualità e appropriatezza prescrittiva
Medicina di associazione Medicina di gruppo – sintesi dei requisiti - requisiti previsti per la medicina di rete - sede unica del gruppo (con possibilità di ambulatori aggiuntivi) studi medici pari almeno alla metà dei MMG presenti nel gruppo - possibilità di utilizzare personale di segreteria e infermieristico
Medicina di associazione Incentivi economici NCP - 1 euro/assistito/anno – adesione e accettazione NCP - 0,30 euro/assistito/anno – allacciamento a rete informatica Se NCP strutturati 4,70 euro/assistito/anno (come medicina in rete) Se MMG già in rete o in gruppo 1 euro/assistito/anno aggiuntivo oltre alla quota nazionale Medicina di associazione
Aumento orario ambulatorio Incentivi economici Aumento orario ambulatorio - 1 euro/assistito/anno per la settima ora - 1 euro/assistito/anno per ogni ora in più sino alle 12 complessive
Grazie per l’attenzione