Marzia Nardi INFN Torino

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La fisica del moto browniano
Advertisements

Marzia Nardi INFN Torino
TEORIA CINETICA DEI GAS
Fisica subnucleare - F. Noferini lunedì 9/05/11, 13-14
Fisica subnucleare - F. Noferini Martedì 17/05/11, 15-17
Fisica Subnucleare Modulo: collisioni ultrarelativistiche di nuclei pesanti 2 a lezione Dr. Francesco Noferini 1 Fisica subnucleare - F. Noferini lunedì
Fisica subnucleare - F. Noferini Lunedì 23/05/11, 12-14
Lorenzo Giuntini – Mirko Massi
Padova - 21 maggio 2004 Andrea Dainese 1 Produzione di charm e beauty in collisioni nucleo-nucleo: Motivazioni e primi risultati da RHIC Andrea Dainese.
Istituzioni di Fisica Subnucleare A
Fenomeni Termici.
Modello cinetico del gas ideale (monoatomico):
Ciclo termico “Ciclo termico”: trasformazione ciclica nella quale il sistema termodinamico che compie il ciclo fornisce lavoro assorbendo complessivamente.
Principi fisici di conversione avanzata (Energetica L.S.)
Richiamo alle onde stazionarie in tre dimensioni
Introduction to the Physics of the Quark-Gluon Plasma
Misure di scattering sui nuclei
Prof. Savrié Mauro Meccanica dei Sistemi e Termodinamica modulo di Gravitazione Corsi di Laurea in: Fisica e.
Identificazione di mesoni D s ± con ALICE : studi preliminari Rosetta Silvestri Universitadi SALERNO & INFN II Convegno Nazionale sulla Fisica di ALICE.
Cinematica relativistica
Introduzione al Modello Standard
Nuclei come micro-rivelatori di effetti di QCD Esperimenti di alte energie ( DESY (HERMES), CERN, JLAB) 1) Trasparenza di colore 2) Adronizzazione Perché
Adronizzazione in collisioni pp e nucleo-nucleo (AA) e caratterizzazione delle interazioni nucleo-nucleo Dr. Francesco Noferini Per il corso di Fisica.
Effetti nucleari sullinterazione particella-nucleo ad alta energia Università degli Studi di Perugia Facoltà di Scienze Matematiche, Fisiche e Naturali.
Produzione di particelle in collisioni di nuclei
Chimica Fisica Equazione di Stato
Dinamica Molecolare.
Prof.ssa Silvia Recchia
Paolo Bagnaia - Interazioni adroniche ad alto pT1 Interazioni adroniche ad alto p T.
Otranto, 1 Giugno 2006 Irene Parenti Processi di burning in stelle compatte Scuola di Fisica Nucleare R. Anni Otranto, 1 Giugno 2006 Irene Parenti Dipartimento.
Marzia Nardi INFN Torino
Corso di Astrofisica I Lezione n. 1: Cosmologia.
Misura di dN ch /d in collisioni p-p con lSPD IV Convegno Nazionale sulla Fisica di ALICE Palau – settembre 2008 Maria Nicassio, Domenico Elia (INFN.
Istituto di Impianti Chimici - Università di Padova
Ricostruzione della risonanza Λ(1520) in collisioni pp Problematica fisica Risultati da NA49 e STAR Condizioni di simulazione Risultati preliminari Outlook.
Moti collettivi (flow) in collisioni di ioni pesanti
Universita' degli Studi di Torino Studio della reazione pp qqW L W L qq qq al rivelatore CMS ad LHC Gianluca CERMINARA.
e la fisica degli ioni pesanti
28-Ott-091 Riassunto della lezione precedente QCD = teoria di gauge non abeliana ! antiscreening ; comportamento asintotico antiintuitivo: alti Q 2 ! liberta`
31-Ott-071 Riassunto della lezione precedente verifica sperimentale di QPM in reazioni elettrodeboli : 1.DIS con (anti)neutrini su nuclei isoscalari !
30-Ott-081 Riassunto della lezione precedente teoria generale dello scattering da sonda leptonica: sez. durto per scattering inclusivo elastico da particella.
Schema riassunto precedente lezione
22-Oct-091 Riassunto della lezione precedente struttura generale di simmetria dello spettro di mesoni e barioni ! modello a quark costituenti evidenza.
Riassunto della lezione precedente
Riassunto della lezione precedente
19-Nov-101 Riassunto della lezione precedente struttura generale di simmetria dello spettro di mesoni e barioni ! modello a quark costituenti evidenza.
La velocità delle reazioni chimiche
Scattering in Meccanica Quantistica
4. Modello di accelerazione di RC da parte di Supernovae Galattiche
Scattering in Meccanica Classica
B-tagging per la ricerca di Higgs a LHC Incontri sulla Fisica delle Alte Energie Pavia – 20 Aprile 2006 Andrea Bocci Scuola Normale Superiore e INFN, Pisa.
Il Sole è la stella a noi più vicina, tutte le altre stelle sono così lontane da apparirci come puntini luminosi, in ogni caso si tratta di sfere.
Moti collettivi (flow) in collisioni di ioni pesanti.
Produzione di particelle in collisioni Pb Pb. Parte 1: Molteplicità di particelle non identificate.
Otranto, 3 Giugno /35 Irene Parenti Processi di burning in stelle compatte “Scuola di Fisica Nucleare R. Anni” Otranto, 3 Giugno 2006 Irene Parenti.
IL PLASMA DI QUARK E GLUONI E LE COLLISIONI DI IONI PESANTI ULTRARELATIVISTICI Marzia Nardi INFN Torino Scuola Di Fisica Nucleare “Raimondo Anni” (II corso)
14-Nov-141 Riassunto della lezione precedente interazione debole distingue stati di parità diversa: ⇒ nuova struttura antisimmetrica in tensori leptonico.
03-Nov-141 Riassunto della lezione precedente Linee generali della teoria dello scattering con sonde elettromagnetiche: - sezione d’urto inclusiva - sezione.
Processi ed Equilibri. Le descrizioni scientifiche In qualche modo riguardano dei mondi schematizzati (che potremmo chiamare l’universo meccanico, ottico,
Termodinamica U H S G Energia interna Entalpia Entropia
Alghero, 26 settembre - 1 ottobre Sviluppo della diagnostica di spettroscopia di scambio carica su FTU G. Apruzzese, R. De Angelis Principio della misura.
LA VELOCITÀ DI REAZIONE
24-Nov-141 Riassunto della lezione precedente DIS polarizzato : proprietà generali di S μ ; tensore adronico e struttura antisimmetrica; due nuove funzioni.
29-Nov-121 Riassunto della lezione precedente Linee generali della teoria dello scattering con sonde elettromagnetiche: - sezione d’urto inclusiva - sezione.
Termodinamica Introduzione. La TERMODINAMICA è nata per studiare i fenomeni termici, in particolare per studiare il funzionamento delle macchine termiche.
La classificazione dei metalli Durante l’esperienza con il PLS abbiamo avuto modo di classificare i metalli secondo i nostri sensi. E’ possibile effettuare.
21-Nov-131 Riassunto della lezione precedente interazione debole distingue stati di parità diversa: ⇒ nuova struttura antisimmetrica in tensori leptonico.
1 SEZIONE D ’ URTO ci dà informazioni su: 1) Tipo di interazione (forte, e.m., debole) che è causa della diffusione e rende la diffusione più o meno probabile.
CINETICA CHIMICA Gli argomenti sono:
James Watt 3 ottobre 1839 Napoli - Portici James Prescott Joule equivalenza calore lavoro Rudolf Clausius entropia 1804 locomotiva.
Transcript della presentazione:

Marzia Nardi INFN Torino Scuola Di Fisica Nucleare “Raimondo Anni” (II corso) Otranto, 29 maggio-3 giugno 2006 IL PLASMA DI QUARK E GLUONI E LE COLLISIONI DI IONI PESANTI ULTRARELATIVISTICI 4 Marzia Nardi INFN Torino

Programma 1) Introduzione sistemi di particelle relativistiche introduzione alla QCD, simmetrie QCD su reticolo transizione di fase nel modello a bag 2-3-4) Collisioni di ioni pesanti ultrarelativistici fasi della collisione modello di Glauber e misura di centralita` espansione, descrizione idrodinamica segnali di deconfinamento: sonde dure segnali di deconfinamento: sonde soffici Saturazione partonica: separazione degli effetti di stato iniziale/ finale

t<0 t=0 0<t<1 fm/c freeze-out adroni QGP t>~10-15 fm/c

Espansione: descrizione idrodinamica

Le particelle prodotte nelle collisioni primarie formano un sistema molto denso e fortemente interagente. La densita` di energia media iniziale e` sicuramente sufficiente a produrre il QGP. Problemi: c’e` tempo sufficiente per raggiungere l’equilibrio ? come facciamo a sapere se si e` formato il QGP e che proprieta` ha ?

Il tempo di termalizzazione e` valutato, usando calcoli perturbativi, dell’ordine di pochi fm/c. In realta` e` possibile (plausibile) che sia molto piu` breve grazie a fenomeni non perturbativi, anche meno di 1 fm/c. L’equilibrio e` essenziale per la validita` della descrizione idrodinamica.

Formule di base Equazione di continuita`: Conservazione di energia ed impulso: Da contraendo con um si ottiene che combinata con le identita` termodinamoche da` (conservazione dell’entropia).

Il sistema si espande longitudinalmente con velocita` molto piu` elevata che in direzione trasversale. Durante l’espansione la temperatura diminuisce, si ha la transizione di fase QGP->adroni. Il gas di adroni si comporta come un fluido fino al freeze-out cinetico. La descrizione idrodinamica segue l’evoluzione del sistema partendo da condizioni iniziali scelte in modo da riprodurre i dati dello stato finale. E` possibile implementare una transizione di fase.

Modello di Bjorken Un’ipotesi semplificativa molto usata consiste nell’assumere invarianza per boost longitudinale. Questa ipotesi e` valida ad energie asintoticamente alte. In pratica l’approssimazione si puo` applicare solo nella regione attorno alla rapidita` centrale e ben lontano dalle regioni di frammentazione dei nuclei iniziali.

t > 0 dN/dy t < 0 dN/dy y y ybeam -ybeam ~ybeam-1

Flusso radiale ‘fireball’ in espansione: vT x y x, v(x)=P/E f z vL Il flusso collettivo consiste in una correlazione tra la posizione e il momento medio delle particelle. Nel caso di urti non centrali la velocita` trasversa vT dipende anche dall’angolo azimutale f,. Il valor medio di vT rispetto a f e`chiamato flusso radiale

Si assume equilibrio termodinamico locale: Il numero di particelle prodotte e` un invariante relativistico. Si definisce una superficie tridimensionale S(x) nello spazio-tempo sulla quale contare le particelle che passano: La distribuzione in momento invariante e` (Formula di Cooper-Frye)

Spettri termici La distribuzione in momento in un modello termico e`: Notare l’ “mT-scaling”: la temperatura T e` la stessa per tutte le particelle. Il flusso collettivo altera la distribuzione termica: a grandi mT (pT>>m) : Tslope~ Tf √(1+vT)(1-vT) blue shift ! a piccoli mT : Tslope~ Tf + m<vT>2/2 mT-scaling NB: la descrizione idrodinamica vale per pT<2GeV

calcolo idrodinamico:

Risultati: SPS

risultati :RHIC pp: notare mT-scaling

I calcoli idrodinamici riproducono i dati sperimentali assumendo una fase deconfinata seguita da un gas adronico. I parametri usati sono: I tempi di equilibrio richiesti dal fit idrodinamico sono brevissimi !

flusso ellittico Una collisione non centrale produce un flusso anisotropo nel piano trasverso. b=0

I dati sperimentali sono riprodotti assumendo che il plasma e` un fluido a viscosita` nulla. Fluido ideale !

Notare l’incrocio tra mesoni e barioni ad alti pT: si puo` spiegare ammettendo che il flusso adronico osservato proviene da un flusso partonico preesistente

HBT Un’indicazione sulle dimensioni della ‘sorgente’ adronica si puo` ottenere analizzando le correlazioni tra adroni con il metodo interferometrico Hanbury Brown-Twiss. Risultati sperimentali non in accordo con le previsioni dell’idrodinamica ! Viscosita`non nulla ? “HBT puzzle”

adronizzazione statistica La molteplicita` delle specie adroniche e` ben descritto da un semplice modello statistico. qi=+1 per fermioni, -1 per bosoni, massimizzando l’entropia con i vincoli: si ha con Se il numero di quark s e` conservato: e` il fattore di saturazione di stranezza

La temperatura di equilibrio chimico aumenta con l’energia, il potenziale chimico diminuisce gs aumenta T SPS RHIC m

stranezza Nella fase deconfinata la produzione di quark s non e` sfavorita come nelle interazioni adroniche “elementari”.

‘corno’ di Marek Inizio della trasparenza nucleare o della statistica grancanonica ?

un fascino strano…

boom !!!

-p/2 p/2 p f

Saturazione partonica

Scattering di adroni ad alte energie Dati di HERA: Ad alte energie un adrone appare denso. Nuovo fenomeno: saturazione partonica New regime of QCD: as is small but perturbative theory is not valid, due to strong non-linear effects

Densita` di gluoni

Color Glass Condensate Teoria effettiva classica: limite della QCD ad alte densita` color : i partoni hanno carica di colore glass : evolvono lentamente rispetto alla loro scala di tempo condensate : la loro densita` e` proporzionale all’inverso della costante di accoppiamento, tipico di un condensato di Bose.

Parton production Assumiamo che il numero di particelle prodotte e`: o xG(x, Qs2) ~ 1/as(Qs2) ~ ln(Qs2/LQCD2). La costante moltiplicativa c e` estratta con un fit dai dati (PHOBOS,130 GeV, multiplicita` di adroni carichi, Au-Au 6% centrale,|h|<1 ): c = 1.23 ± 0.20

Primo confronto con i dati sperimentali EKRT √s = 130 GeV

Energy and centrality dependence / RHIC PHOBOS PHENIX

dipendenza dalla rapidita` Au-Au Collisions at RHIC W=200 GeV PHOBOS Satur. model

Urti d-A (p-A): solo stato iniziale (non si forma mezzo denso), occasione unica per studiare effetti di saturazione Urti A-A: importante calcolare con la massima precisione possibile gli effetti dello stato iniziale in modo da separarli dagli effetti dovuti alle interazioni nelle successive fasi dell’evoluzione del sistema. Possibili sviluppi: un’ asimmetria nella distribuzione dei gluoni iniziali contribuisce a v2 : il contributo dell’idrodinamica e` minore, richiede viscosita` finita. Soluzione dell’ “HBT puzzle” ?