Ispezioni A.I.A. ARPA 2010.

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Ispezioni A.I.A. ARPA 2010

Ispezioni A.I.A. ARPA 2011

I controlli di ARPA in A.I.A. Dal 2010 ad oggi sono state effettuate 713 visite ispettive programmate e 85 visite straordinarie. ARPA inoltre effettua le visite ispettive,assieme al personale di ISPRA, agli impianti autorizzati con AIA del Ministero dell’ Ambiente (c.dette AIA statali) che sono 10 sul territorio regionale Oltre alle visite ispettive sono previste anche attività di campionamento e misure, specifiche per il tipo di attività autorizzata

Gli elementi del controllo rispettano quanto previsto da D Gli elementi del controllo rispettano quanto previsto da D.Lgs 59/2005 e ss.mm. Autocontrolli gestore Report gestore ARPA: ispezioni programmate, campionamento, analisi. Verifica di conformità dell’impianto Ispezioni straordinarie

Ispezione all’impianto Ispezione finalizzata a verificare ( art. 11 comma 3 D.Lgs.59/2005): Il rispetto delle condizioni dell’autorizzazione integrata ambientale La regolarità di controlli a carico del gestore, con particolare riferimento alla regolarità delle misure e dei dispositivi di prevenzione dell’inquinamento nonché al rispetto dei valori limite di emissione Che il gestore abbia ottemperato ai propri obblighi di comunicazione e in particolare che abbia informato l’autorità competente regolarmente e, in caso di inconvenienti o incidenti che influiscano in modo significativo sull’ambiente, tempestivamente dei risultati della sorveglianza delle emissioni del proprio impianto. Possono essere eseguite verifiche tecniche all’impianto e prelievo di campioni.

La valutazione delle risultanze del controllo Due aspetti da considerare: Verifica delle condizioni di rispetto dell’autorizzazione Valutazione della rispondenza alle MTD

Rapporto all’Autorità Competente Il rapporto contiene la sintesi degli interventi effettuati Gli esiti degli eventuali controlli analitici e strumentali Gli esiti dei controlli documentali Evidenzia i problemi Può contenere indicazioni su soluzioni da adottare. Valuta la conformità alle prescrizioni autorizzative Propone provvedimenti come da comma 6 art.11 D.Lgs 59/05 e ss.mm.

Atto specifico di indirizzo Come ARPA lavora per favorire l’omogeneità di intervento nelle varie realtà provinciali Atto specifico di indirizzo CIRCOLARE DELLA DIREZIONE TECNICA Approvata con Determinazione n. 102 del 29/12/2009 Arpa Emilia-Romagna - DOCUMENTO INTERNO GESTIONE DELLE ISPEZIONI PROGRAMMATE PER LA VERIFICA DELL’AUTORIZZAZIONE INTEGRATA AMBIENTALE

Cosa affronta la Circolare della Direzione tecnica rivolta al personale che svolge attività ispettiva AIA 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. DEFINIZIONI 4. RIFERIMENTI 5. GESTIONE DELLE ISPEZIONI PROGRAMMATE 5.1. Pianificazione 5.2 Visita del sito 5.2.1 Ispezione e campionamento 5.2.2 Informazione al Gestore 5.2.3 Squadra ispettiva 5.2.4 Preparazione dell’ispezione 5.2.5 Esecuzione dell’ispezione 5.2.6 Conclusione dell’ispezione 5.3 Stesura rapporto all’AC 5.3.1 Valutazione della conformità alle prescrizioni autorizzative 5.4 Atti conseguenti se necessario 5.4.1 Attività di accertamento nelle visite programmate 5.4.2 Il rapporto tra le sanzioni IPPC e quelle settoriali 5.5 Informazione al pubblico

Alcune criticità emerse nell’esperienza di questi anni Difficoltà nella valutazione degli indicatori di processo e di consumi energetici all’interno della valutazione complessiva Graduazione dei provvedimenti nei confronti di chi non applica le BAT previste nel piano di miglioramento (ancora non al centro delle valutazioni principali) Disomogeneità degli atti autorizzativi (a volte troppo,a volte troppo poco dettagliati nella parte prescrittiva) Format di report annuale (con l’eccezione recente del settore ceramico) non idoneo a permettere valutazioni comparative di trend,di benchmarking e di creazione di banche dati utilizzabili per elaborazioni Portale AIA di accesso limitato per ARPA che vede solo parte pubblica; inoltre molte Province non rendono accessibili i report annuali Controllo di ARPA a volte vissuto come “troppo” fiscale (denuncia all’A.G.)

Sulle regole del controllo Da un punto di vista del controllo ispettivo, la problematicità maggiore consiste nella circostanza che le normative non hanno introdotto elementi di raccordo tra le disposizioni sanzionatorie del “modello IPPC” e quelle consuete sulle quali si basa la ordinaria attività ispettiva degli operatori di ARPA.

L’attività di accertamento nelle visite programmate Sulla base del quadro normativo complessivo, non è possibile sostenere che le visite programmate rappresentano dal punto di vista dell’Organo di Controllo un semplice “audit ambientale”. In realtà anche in questo ambito permangono gli ordinari poteri/doveri sanzionatori di ARPA derivanti dalla propria legge istitutiva.

Il rapporto tra le sanzioni IPPC e quelle settoriali, esaminato nella Circolare interna di ARPA (1) Punto 5.4.2. Risulta inoltre importante stabilire che rapporto vi sia tra le sanzioni previste dall’art. 16 del D. Lgs. 59/2005 e quelle previste dalla restante normativa ambientale (attualmente ricompresa principalmente, ma non solo, nel D. Lgs. 152/2006). Come noto il comma 10 del citato articolo 16 stabilisce che per gli impianti IPPC, dalla data di rilascio dell’AIA, non si applicano più le sanzioni previste dalle norme di settore. Il Decreto 59/2005 si pone quindi come una normativa “esaustiva” anche sul piano sanzionatorio, con la conseguenza che, fatte salve eventuali disposizioni operative emanate in sede locale dall’Autorità Giudiziaria nell’ambito di specifici procedimenti, tutte le inottemperanze alle prescrizioni che entrano nelle AIA devono essere sanzionate in base al menzionato art. 16 anche laddove autonomamente considerate sarebbero sanzionate dalla normativa settoriale (salvo che il fatto non costituisca più grave reato).

Il rapporto tra le sanzioni IPPC e quelle settoriali, esaminato nella Circolare interna di ARPA (2) Punto 5.4.2. …. Quanto alle violazioni di tipo settoriale che non sono espressamente richiamate tra le prescrizioni né in termini generali né puntuali continuano ad applicarsi le sanzioni previste dalle norme settoriali di origine.

I rinnovi autorizzativi: un’occasione di miglioramento per tutti Arpa sta lavorando per migliorare il proprio intervento con: Omogeneizzazione delle frequenze ispettive per comparto sul territorio regionale Definizione di un format unico di rapporto all’A.C. Definizione di set delle analisi richieste che siano specifiche dei comparti produttivi e non generalizzati Avvio di analisi di report annuali relativi ad aziende afferenti allo stesso comparto produttivo

Cosa può aiutare il successo di questo sforzo Un aumentato raccordo fra i diversi settori dell’ Amm.ne Provinciale,SUAP compreso, in riferimento al rapporto con la Sezione ARPA competente Una omogeneità di approccio fra le Amm.ni Provinciali,poiché è l’atto autorizzativo che poi determina la “qualità” del controllo. Atti significativamente diversi (nella parte prescrittiva) comportano modalità di controllo parzialmente difformi Definizione di stesso format/contenuto di atto autorizzativo adottato dalle Province almeno per le categorie più rilevanti sul territorio regionale (nel caso settore ceramico le Prov. MO,RE,RA,BO) per non determinare un potenziale differenziale di competitività a seguito di controlli ambientali significativamente più onerosi La capacità delle aziende,in occasione del rinnovo,di proporre un diverso PMC che miri ad una semplificazione burocratica senza diminuire la possibilità di un controllo ambientale efficace ed una sufficiente informazione verso la cittadinanza

In conclusione Se le condizioni appena menzionate si realizzeranno tutti gli attori in gioco (aziende e loro associazioni,autorità competenti ed organi deputati al controllo) potranno migliorare la qualità del proprio lavoro Certamente una “nuova” impostazione comporta una fase istruttoria rilevante e necessita di un indispensabile confronto fra le parti. La DGR1113/2011 stimola l’avvio di tale percorso La criticità è rappresentata dall’elevato numero di rinnovi che si concretizzeranno nel 2012 e nel 2013 che, per quello che si è evidenziato,non saranno dei rinnovi fotocopia ma delle nuove istruttorie (pur con una esperienza molto maggiore da parte dei partecipanti) ARPA è impegnata nel processo di omogeneizzazione e miglioramento delle fasi istruttorie svolto dal proprio personale nelle varie sezioni provinciali