Quali competenze per l’asse storico-sociale?

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Quali competenze per l’asse storico-sociale? Maurizio Gusso (Borgo Val di Taro, 23 febbraio 2010)

Traccia della comunicazione 1. Competenze chiave europee ed italiane 2. Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca 3. I prodotti artistici come fonti storiche

1. Competenze chiave europee ed italiane 1.1 Competenze chiave europee per l’ap- prendimento permanente 1.2 Competenze chiave di cittadinanza ita- liane

1.1 Europa: 8 competenze chiave per l’apprendimento permanente Raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio del 18 dicembre 2006 relativa a competenze chiave per l’apprendimento permanente: 8 competenze chiave: 1. comunicazione nella madrelingua 2. comunicazione nelle lingue straniere 3. competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. competenza digitale 5. imparare a imparare 6. competenze sociali e civiche 7. spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. consapevolezza ed espressione culturale

Osservazioni sulle 8 competenze chiave europee Sono competenze eterogenee: solo la competenza n. 5 (“imparare a imparare) è effettivamente trasversale rispetto a tutte le discipline; le altre competenze rappresentano la proiezione trasversale di competenze proprie di singole discipline o aree disciplinari: linguistiche (nn.1-2), matematiche (n.3), scientifiche (n.3), tecnologico-digitali (nn.3-4), sociali/sociologiche/giuridiche (n.6), economiche (n.7) e artistico-culturali (n.8). Mancano, però, completamente competenze spaziali (o geografiche) e temporali (o storiche).

1.2 8 competenze chiave di cittadi-nanza previste alla fine del biennio DM 22.8.2007 (Ministero Fioroni): 8 “competenze chiave di cittadinanza da ac- quisire al termine dell’istruzione obbligatoria”: 1. imparare ad imparare 2. progettare 3. comunicare 4. collaborare e partecipare 5. agire in modo autonomo e responsabile 6. risolvere problemi 7. individuare collegamenti e relazioni 8. acquisire ed interpretare l’informazione da declinare in 4 “assi culturali”: dei linguaggi matematico scientifico-tecnologico storico-sociale

Competenze dell’asse storico-so-ciale (nuovo biennio obbligatorio) I 1. Comprendere il cambiamento e la diversi-tà dei tempi storici in una dimensione dia-cronica attraverso il confronto fra epoche e in una dimensione sincronica attraverso il confronto fra aree geografiche e culturali

Competenze dell’asse storico-so-ciale (nuovo biennio obbligatorio) II Collocare l’esperienza personale in un sistema di regole fondato sul reciproco riconoscimento dei diritti garantiti dalla Costituzione, a tutela della persona, della collettività e dell’ambiente

Competenze dell’asse storico-so-ciale (nuovo biennio obbligatorio) III Riconoscere le caratteristiche essenziali del sistema socio economico per orientarsi nel tessuto produttivo del proprio territorio

2. Educazioni e discipline: una solidarietà reciproca 2.1 Le educazioni 2.1.1 Le educazioni di ‘prima generazione’ 2.1.2 Le ‘nuove educazioni’ (di ‘seconda ge- nerazione’) 2.2 Solidarietà reciproca fra educazioni e discipline/’aree’ disciplinari 2.3 Solidarietà reciproca Educazioni’/disci- pline: il caso Storia

2.1.1 Le ‘educazioni di prima generazione’ linguistico-comunicativa/letteraria estetica/artistica/all’immagine musicale psicomotoria scientifica tecnologica informatica e matematica filosofica spaziale/geografica temporale/storica

2.1.2 Le ‘educazioni di seconda generazione’ o ‘nuove educazioni’ alla cittadinanza democratica e ai diritti umani interculturale alle pari opportunità / pedagogia della differenza alla pace al patrimonio e ai media allo sviluppo sostenibile alla salute

2.2 Solidarietà reciproca fra Educa-zioni e discipline/’aree disciplinari’ 2.2.1 ‘Nuove educazioni’ e discipline: una solidarietà reciproca 2.2.2 Alcuni esempi lombardi di intrecci fra ‘Educazioni’ e discipline 2.2.3 Quattro terreni su cui praticare forme sostenibili di interdisciplinarità 2.4 Solidarietà reciproca Educazioni’/discipli- ne: il caso Storia

2.2.1 ‘Nuove educazioni’ e disci-pline: una solidarietà reciproca (I) Per armonizzare le due ‘anime’ di ogni insegnante (generalista/globale e specialista/disciplinare/ locale) occorre compiere andirivieni/viaggi di andata e ritorno fra ‘educazioni’ e discipline A) Quando si parte dalla singola educazione, occorre declinarne le finalità/competenze trasversali in obiettivi/competenze disciplinari scrostando le incrostazioni autoreferenziali delle materie d’insegnamento per individuare i nuclei fondanti delle discipline di ricerca sottostanti

2.2.1 ‘Nuove educazioni’ e disci-pline: una solidarietà reciproca (II) B) Quando si parte dalla singola materia d’insegnamen-to, rispetto ad essa le educazioni possono essere con-siderate come dei blocchi o filoni ricorrenti di finalità/obiettivi contenuti (temi/problemi) strategie didattiche (metodi, tecniche, strumenti ecc.) fra loro coerenti, alla cui luce rileggere ogni insegnamen-to disciplinare, usando la singola educazione come un selettore/organizzatore trasversale di contenuti discipli-nari

2.2.2 Alcuni esempi lombardi di intrecci fra ‘educazioni’ e discipline Progetto interistituzionale Portare il mondo a scuola (1995-1999): 10 Ong / organizzazioni non governative lombarde e Provveditorati di Milano e Como Iniziative (2004-…) del gruppo Portare il mondo a scuola: 9 Ong lombarde Iniziative (2006-…) della Rete lombarda Ellis (Educazioni, letterature e musiche, lingue, scienze storiche e geografiche): 7 associazioni disciplinari, 6 Ong, Usrl, ex Irre Lombardia, Usp, reti di scuole… Pubblicazioni dell’Irrsae/Irre Lombardia sul curricolo verticale di area geo-storico-sociale

2.2.3 Quattro terreni per forme sostenibili di interdisciplinarità Da una parte, si tratta di rivedere i curricoli disciplinari alla luce delle finalità dell’Educazione alla cittadinanza interculturale Dall’altra, è possibile costruire forme di interdisciplinarità più fine su 4 terreni: finalità/obiettivi contenuti tematizzati/problematizzati metodi di ricerca strategie didattiche (metodologie didattiche, tecniche, strumenti ecc.)

2.4 Solidarietà reciproca Educa-zioni’/discipline: il caso Storia Solidarietà reciproca fra storia ed Educazioni alla cittadinanza democratica e ai diritti umani interculturale alle pari opportunità / pedagogia della differenza alla pace al patrimonio e ai media allo sviluppo sostenibile alla salute

3. I prodotti artistici come fonti storiche 3.1 I prodotti artistici come specchi, testi e fonti storiche 3.2 Vari tipi di usi didattici delle fonti storiche 3.3 Un approccio storico-letterario-musicale alle ‘canzoni d’autore’

3.1 I prodotti artistici come specchi, testi e fonti storiche I prodotti artistici come fenomeni complessi e poli-semici, utilizzabili didatticamente come rappre-sentazioni/evocazioni/documentazione di aspetti di realtà specchi in cui proiettare le proprie domande e-sistenziali e di senso e i propri ‘orizzonti di atte-sa’ (piano dell’educazione alla comunicazione) testi inscritti in una pluralità di codici (piano dell’educazione linguistica ed estetica) fonti storiche (piano della formazione storica)

3.2 Vari tipi di usi didattici delle fonti storiche Uso proiettivo Uso illustrativo Uso parzialmente documentario-problematizzante Uso compiutamente documentario-problematizzante

3.3 Un approccio storico-letterario-musicale alle ‘canzoni d’autore’ 3.3.1 Analisi del singolo testo musicale globale/fonte (piano della ‘intratestualità’) 3.3.2 Analisi comparata di una serie di testi/fonti (piano della ‘intertestualità’) 3.3.3 Analisi del contesto storico (piano della contestualizzazione storica)

3.3.1 Analisi del singolo testo (piano della ‘intratestualità’) Comunicazione delle impressioni di ‘rice-zione’ globale del testo performativo glo-bale Analisi del testo letterario Analisi del testo musicale Analisi degli altri aspetti testuali (corpo-rei, visivi ecc.) E) Analisi delle relazioni fra i vari aspetti te-stuali

3.3.2 Analisi comparata di una se-rie (piano della ‘intertestualità’) Confronto con altri testi musicali significati-vamente comparabili; analisi comparata di una congrua serie di testi/fonti

3.3.3 Analisi del contesto storico (piano della contestualizzazione) 4 piani della contestualizzazione storica: contestualizzazione biografica (rapporto testo – ope-re – biografie degli interpreti e autori) Scioglimento dei riferimenti alla storia ambientale/ della cultura materiale, economica, sociale o politica Contestualizzazione nella storia dell’immaginario / delle mentalità / delle idee / dei modelli culturali Contestualizzazione nella storia delle forme (generi musicali/letterari, modalità rappresentative)