LABORATORIO LA FAMIGLIA DEI TOPINI.

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Transcript della presentazione:

LABORATORIO LA FAMIGLIA DEI TOPINI

Quale storia Piacevoli e motivanti, le fiabe coinvolgono sul piano emotivo e personale: condizione essenziale per l’apprendimento. L’alunno individuando la relazione fra una realtà che sente vicina e i simboli che la rappresentano, impara a leggerla da un particolare punto di vista, quello matematico. La matematica acquista significato.

Indagine in classe Elaborazione e/o lettura del grafico realizzato alla lavagna con gli adesivi (alternanza delle sezioni)

Lettura della storia da parte dell’insegnante e comprensione del contenuto da parte degli alunni. Ecco una famiglia di topini: mamma, papà e fratellini. Ve li presentiamo e i loro nomi vi diciamo: RED, BOB, ZIP, PIO, TAP, LEO, PAPA’ GIGIONE, MAMMA GIGIA Un pomeriggio assai assolato E’ giunta l’ora di far colazione. tutti i topini giocan nel prato. Cosa prepara papà Gigione? Giocan nel prato tutti agitati Pane, salame e cioccolato, son neri i topini più scalmanati. Ma non è questo il cibo più amato. La mamma li chiama per farli calmare: C’è chi vorrebbe mangiare formaggio, “ Topini svelti, qui a riposare”. la mamma prepara per tutti un assaggio. Ai suoi topini papà Gigione All’improvviso quatto quatto Un nuovo gioco ora propone. arriva un grigio tremendo gattaccio. Sopra una scala si deve salire scappan tutti dentro a un buchino, E tutti insieme bisogna partire. ma fuori è rimasto un topolino. Chi arriva primo sarà premiato La mamma lo vede e, senza indugiare, Con un sacchetto di grano tostato il suo topolino riesce a salvare. Al gatto arrabbiato non resta che andare in altro luogo a cercar di mangiare

Utilizzo di mediatori didattici (iconici ) (vhs, dvd,immagini,disegni) visione della storia attraverso una presentazione realizzata dall’insegnante con PowerPoint

Scriviamo con… Utilizzo del programma Word per scrivere i nomi dei topini da stampare e ritagliare. ( Tecnologia)

Torniamo in classe per … … lavorare insieme sulla scheda: →diamo un nome a ciascun topino (individuazione di insiemi equipotenti:personaggi/nomi, corrispondenza biunivoca , uso dei quantificatori: ogni, ciascuno, tutti …)

→io sono nero come te (relazione tra insiemi: inclusione e complementare, uso del connettivo “non” ) U

La dice: “ Hai la coda come me” corrispondenza non biunivoca rappresentata con diagramma di Carrol

…diamo un gioco a ciascun topino… disegni dei giochi dopo averli scelti e definiti insieme (relazione biunivoca)

relazione di inclusione - avvio al concetto di raggruppamento Scrivi nel diagramma i nomi dei topini e denomina il sottoinsieme Disegna il cibo preparato da papà Gigione e completa i cartellini

Relazione rappresentata mediante diagramma sagittale Cosa dice la freccia rossa? E la freccia blu? (relazione inversa)

Relazione d’ordine scrivi in ordine il nome dei topini partendo da quello che sta più in alto la freccia dice:”…sono più in alto di te” chi a chi

Ritaglia i topini e aiutali ad arrampicarsi sull’albero facendo attenzione alle scritte (diagramma ad albero)

Relazione di equivalenza – f Relazione di equivalenza – f. biunivoca giochiamo al “Gatto e i topini” (corpo movimento sport )

relazione di equivalenza- f. biunivoca … raccontiamo con i simboli … X x

… togliamo i colori … X x

Relazione di ordine temporale e numerale (confronto-ordinamento) …mettiamo in ordine le storie: la freccia dice: “sono stata letta prima di te” la freccia dice: “sono meno numerosa di te”

LA FRECCIA DICE: “ sono stata letta prima di te” Ritaglia le storie e incollale così come ti dice la freccia

LA FRECCIA DICE: “ sono meno numerosa di te” Ritaglia le storie e incollale così come ti dice la freccia

Utilizzo di sussidi Giochiamo, giochiamo, giochiamo… carte da gioco ( con diversi simboli, napoletane …) ( c. biunivoca- contare/confrontare la numerosità )  domino (corrispondenza biunivoca, percorsi) gioco dell’oca (contare per contare ) regoli (confronto di quantità, misura ) cubetti ad incastro ( raggruppare per contare)

L’insegnante è guida e facilitatore e lavora insieme agli alunni su un cartellone di sintesi

modalità e criteri di accertamento osservazioni risposte a domande stimolo schede di consolidamento utilizzando le quantità e i numeri conosciuti

aspetti positivi Uso dei mediatori didattici diversificati ( attivi, iconici, analogici, simbolici): stimola tutti gli stili di apprendimento e rispetta le caratteristiche proprie di ogni tappa del percorso didattico; permette rinforzi e agganci subordinati all’interno della stessa area (scienze, tecnologia, corpo movimento sport) e alle aree linguistico- espressiva e antropologica; facilita il passaggio dal concreto all’astratto attenzione a ciò materiale che è familiare esperenziale per costruire strutture cognitive e linguaggi simbolici

aspetti problematici E’ un percorso che prende tempo, pertanto: non risponde alle aspettative delle famiglie; l’insegnante potrebbe farsi prendere da uno stato d’ansia.

Il laboratorio viene riproposto con quantità diverse

Il laboratorio Si rivolge a gruppi Ha natura disciplinare della stessa classe Ha natura disciplinare Impegna dieci ore settimanali colla, pastelli Utilizza materiali pennarelli, forbici e strumenti: attrezzi da palestra materiale strutturato e non video, audiocassette computer Organizza spazi: aula - palestra - spazi esterni laboratorio multimediale/linguistico

L’itinerario didattico è finalizzato a guidare l’alunno nella costruzione del concetto di NUMERO NATURALE CARDINALITA’ ORDINALITA’ funzioni relazioni d’equivalenza relazioni d’ordine corrisp.non biunivoca c.biunivoca confronto e equipotenza ordinamento in base ad un criterio nome e simbolo del numero confronto tra numeri conosciuti Costruzione di N e ordinamento tra cardinalità con la relazione +1/-1

Le varie tappe del percorso sono illustrate e sintetizzate dalle schede di lavoro; le schede sono state costruite o rielaborate per evidenziare le esperienze condotte nel lavoro di classe e per proporre questioni chiave al fine di stimolare la discussione. La somministrazione delle schede costituisce da un lato un momento di verifica formativa, ma nello stesso tempo crea occasioni e stimoli per un ulteriore approfondimento nel lavoro collettivo. La metodologia adottata è essenzialmente quella della discussione collettiva intervallata da momenti di lavoro individuale. Si è dato spazio alla riflessione sui significati delle conoscenze pregresse e alla costruzione di concetti nuovi attraverso la condivisione delle esperienze svolte. Elemento chiave è l’utilizzo dei mediatori didattici, facilitatori dell’apprendimento.