ALIMENTAZIONE INFANTILE

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Transcript della presentazione:

ALIMENTAZIONE INFANTILE

Una corretta alimentazione in età pediatrica è fondamentale per contrastare il rischio soprappeso-obesità. Si distinguono 3 periodi chiave: 1°anno di vita periodo tra 4-6 anni periodo puberale

Il primo anno di vita (primo periodo a rischio per obesità), è il periodo durante il quale il numero degli adipociti resta stabile, mentre ne aumenta il volume. Alla fine del primo anno, la percentuale di tessuto adiposo sale al 25-30% della massa corporea totale.

Dai due anni fino alla pubertà (secondo periodo di iperplasia), il tessuto adiposo si espande progressivamente per un lento aumento numerico degli adipociti (fino a 15 miliardi in età prepuberale)

Tra 4 e 6 anni (secondo periodo a rischio per obesità), l’alimentazione errata, la sedentarietà e l’influenza dell’ambiente, possono portare ad una anticipazione dell’adiposity rebound, che di solito si verifica a 6 anni. Questo sembra associato all’insorgenza di obesità nelle età successive.

Infine, il periodo puberale coincide con il terzo periodo di iperplasia ed il terzo periodo a rischio per obesità: gli adipociti raggiungono normalmente il numero totale fra 20 e 40 miliardi, contro 90 miliardi del soggetto obeso.

LE 10 AZIONI PREVENTIVE Allattare al seno almeno 6 mesi   Allattare al seno almeno 6 mesi Svezzare con introduzione di cibi complementare dopo i 6 mesi Fornire un apporto proteico controllato (in particolare nei primi 2 anni) Evitare bevande caloriche (succhi,tisane, thè zuccherati, soft drink) Sospendere l’ uso del biberon entro i 24 mesi Evitare l’uso del passeggino dopo i 3 anni e favorire il raggiungimento della scuola a piedi Controllare il BMI verificando che non vi sia l’ Early Adiposity Rebound cioè un incremento del BMI prima dei 6 anni Limitare TV e giochi sedentari Regalare e incentivare giochi di movimento, adatti alle varie età del bambino Consigliare porzioni corrette per l’ età prescolare

CONTROLLO DEL PESO Il peso corporeo è l' espressione concreta e tangibile del bilancio energetico, cioè della somma aritmetica tra entrate (energia introdotta con alimenti ) e le uscite (energia spesa per il funzionamento del corpo sia a riposo che in attività ). Se si introduce più energia di quanta se ne consuma, l' eccesso si trasforma in grasso ed è accumulato nei depositi adiposi causando un aumento di peso. Se invece si introduce meno energia di quanta se ne consuma, il corpo utilizza le riserve di grasso per far fronte alle richieste energetiche. Il bambino obeso ha molte probabilità di diventare un adulto obeso.

Quando non si introduce energia sufficiente e quando le riserve di grasso sono molto ridotte, le richieste energetiche dell' organismo sono soddisfatte intaccando i muscoli e gli organi interni pertanto molte funzioni metaboliche ( resistenza alle malattie, struttura ossea, ciclo mestruale ), l' umore e le facoltà mentali vengono compromesse. La magrezza eccessiva come il peso eccessivo è una vera e propria patologia che va prevenuta e combattuta con terapie adeguate.

Esistono dei parametri di crescita (curve di crescita) che mettono a confronto il peso con l’altezza e forniscono informazioni corrette sullo stato di accrescimento e conseguentemente di nutrizione, pertanto, se in base all’altezza il peso è quello giusto, il bambino mangia a sufficienza e sono i genitori che valutano erroneamente la quantità di cibo che il bambino assume.

Per valutare l’accrescimento di un bambino si eseguono: Dalla nascita fino ai due anni: misurazione della lunghezza della circonferenza cranica del peso corporeo Dopo i due anni: misurazione della statura

Valutazione Percentili Tra il 25° ed il 75° : normale-medio Tra il 10° ed il 25° : normale-basso Tra il 75° ed il 97° : normale-alto Tra il 3° ed il 10° : normale-da sorvegliare Inferiore al 3° : a rischio-da sorvegliare

Valutazione Percentili Il peso deve essere valutato sia in riferimento ai pesi normali per l’età che ai pesi adeguati per la statura del soggetto (rapporto/altezza): Rapporto P/A fino ai 2 anni e dai 2 anni ai 20 anni e IMC percentile > 95° percentile è indicativo di obesità Rapporto P/A e IMC percentile <5° percentile è indicativo di malnutrizione

Valutazione Percentili L’altezza del bambino dipende fondamentalmente dalle caratteristiche genetiche dei genitori Si può prevedere la sua statura da adulto mediante la formula (i dati devono essere espressi in centimetri) Se è femmina: (Statura del padre - 13) + statura della madre / 2±5 Se è maschio: (Statura della madre + 13) + statura del padre / 2±5

Fabbisogno energetico nell’infanzia IL FABBISOGNO ENERGETICO PASSA DA 100 KCAL/KG DEL PRIMO ANNO DI VITA A 90-85 KCAL/KG/DIE DAI 2 AI 6 ANNI Fabbisogno energetico nell’infanzia Età (anni) Maschi Femmine Kcal/giorno 1 797-1133 739-1056 1,5 922-1277 854-1190 2 1008-1382 950-1306 2,5 1075-1584 1027-1526 3 1162-1699 1114-1651

FABBISOGNO ENERGETICO NEI PRIMI TRE ANNI DI VITA 0-1 anno 1-2 anni 2-3 anni PROTEINE 10-12% LIPIDI > 50% 30% 25-30% CARBOIDRATI 40% 50% 55-60%

FABBISOGNO PROTEICO Proteine contenute negli alimenti di origine animale ad alto valore biologico per la presenza di tutti gli aminoacidi essenziali: latte e derivati, pesce, uova, carne. Proteine contenute negli alimenti di origine vegetale: cereali, legumi, verdura e frutta  con valore biologico inferiore perché carenti in uno o più aminoacidi essenziali – vanno associati tra loro (pasta e fagioli, riso e piselli, pasta e lenticchie etc.) per ottenere una miscela proteica completa ed equilibrata.

FABBISOGNO LIPIDICO Il grasso è un importante componente della dieta dei bambini sia per assicurare un adeguato introito calorico in rapporto alla ridotta capacità gastrica, che per garantire un’adeguata crescita fisica e cerebrale. Le deficienze negli acidi grassi essenziali potrebbero compromettere la maturazione del sistema nervoso centrale e la restrizione dei grassi potrebbe impedire la crescita e deprivare i bambini di importanti nutrienti come le vitamine liposolubili. Per assicurare la quota di acidi grassi essenziali necessari (2-6% delle calorie totali) per lo sviluppo del sistema nervoso e dell’apparato visivo del bambino, e per la prevenzione delle malattie cardiovascolari in età adulta, basta inserire nel menù almeno 2-3 volte la settimana il pesce (ricco di acidi essenziali: omega 3), privilegiare i grassi di origine vegetale come l’olio extravergine di oliva che contiene vitamina E ad azione antiossidante e acidi grassi monoinsaturi (acido oleico) ad azione protettiva per i vasi sanguigni rispetto ai grassi di origine animale (burro, strutto, lardo). Per limitare la quota di acidi grassi saturi al 7-10% delle calorie totali basta limitare l’assunzione di dolci e carne ricchi di saturi.

L’APPORTO DI CARBOIDRATI L’apporto di carboidrati dal 40% del primo anno di vita sale al 50% nel secondo anno e dovrebbe raggiungere il 55-60% nel corso del terzo anno: deve essere rappresentato prevalentemente da alimenti a basso indice glicemico (pasta, riso, orzo, farro e prodotti di tipo integrale di cui si consiglia l’assunzione due volte al giorno, legumi, frutta e verdura di stagione) e da una quota di energia fornita da alimenti ad alto indice glicemico (pane, riso, patate, succhi di frutta, zucchero, dolci) che non dovrebbe superare il 15%

FIBRE ALIMENTARI Aumentano il senso di sazietà Migliorano la funzionalità intestinale Riducono il rischio di tumori colon- retto, diabete e malattie cardio-vascolari Quantità giornaliera raccomandata: età del bambino + 5 grammi (valore minimo) età del bambino + 10 grammi (valore massimo)

IDRATAZIONE 100-120 ml/Kg/die Il fabbisogno aumenta in particolari condizioni: ambientali (mesi caldi) fisiologiche (sudorazione) patologiche (febbre, vomito, diarrea, ustioni)

CALENDARIO INSERIMENTO ALIMENTI Età Alimenti 5-6 mesi verdure, cereali, olio d’ oliva, carne, parmigiano, pera, mela, banana Dopo i 7 mesi yogurt, formaggi freschi, prosciutto cotto Dopo gli 8 mesi pesce, legumi, tuorlo d’ uovo, pomodoro, frutta di stagione (tranne agrumi, kiwi e fragole) Dopo i 9 mesi agrumi Dopo i 12 mesi uovo intero, latte vaccino, sale e zucchero con moderazione

La dieta del bambino dai due ai sei anni deve prevedere almeno due o tre porzioni di latte o derivati del latte al giorno. Preferire grassi vegetali (olio extra vergine di oliva) ai grassi animali (burro, strutto, lardo). Si consiglia l’assunzione di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione . Pasta, riso e cibi integrali vanno consumati 2 volte al giorno Evitare bevande caloriche (succhi, tisane, the zuccherati, soft drinks).

E’ opportuno che i carboidrati coprano una quota compresa tra il 55 e il 60% delle calorie totali privilegiando alimenti a basso indice glicemico (cereali integrali, legumi, frutta e verdura di stagione) limitando gli alimenti ad alto indice glicemico ( pane, riso, patate, dolci). E’ opportuno che i grassi coprano una quota compresa tra il 25 e il 30% delle calorie totali. Grassi e colesterolo non vanno ridotti prima dei due anni di vita. Un’alimentazione equilibrata prevede l’assunzione con cadenza di 4 volte alla settimana di carne bianca, pesce, legumi Una maggior attenzione all’apporto proteico (in particolare nei primi 2 anni) Consigliata l’assunzione di 5 porzioni al giorno di frutta e verdura di stagione e di 4 porzioni alla settimana di legumi

ERRORI NUTRIZIONALI Prima colazione non adeguata Dieta monotona Errata ripartizione di energia nella giornata (troppi spuntini, apporto energetico a cena maggiore che a pranzo) Eccessivo apporto di salumi, carne, formaggi, dolci e bevande zuccherate Spuntino prima di andare a letto Obbligare i bambini a mangiare quando non hanno fame o si sentono sazi.

SANE ABITUDINI ALIMENTARI Consumare la prima colazione . Utilizzare piatti di piccole dimensione e porzioni moderate. Evitare di utilizzare il cibo come premio o castigo. Evitare l’ uso di bevande dolcificate al posto di acqua ai pasti. Evitare l’ uso di succhi di frutta come sostituti della frutta. Incrementare l’uso di frutta, verdura e legumi nell’ alimentazione abituale.