L’AZIONE EDUCATIVA DEGLI INSEGNANTI E IL SISTEMA DISCIPLINARE DEGLI ALUNNI Isp. Luciano Rondanini.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
“condotta” e “competenze di cittadinanza”
Advertisements

Decreto ministeriale n. 5
Commissione Innovazione-Valutazione Riforma Gelmini La valutazione decimale e altro A cura Funzione Strumentale Antonia Tordella.
1 PROTOCOLLO DI ACCOGLIENZA PER RAGAZZI CON DSA nel rispetto del Decreto 5669/2001 MIUR Istituto Comprensivo E. Mattei Scuola DellInfanzia – Primaria –
LA VALUTAZIONE DEGLI ALUNNI CON DISABILITA’ PRIMO CICLO D’ISTRUZIONE
L a scuola può svolgere efficacemente la sua funzione educativa in sinergia con il territorio, gli studenti e i loro genitori, ciascuno secondo i rispettivi.
Progetto Regionale Tabagismo
Milano 14 maggio 2009 ISABELLA CRISAFULLI I.C. DI VILLA CORTESE.
Patto di corresponsabilità educativa
DAL TUTORING AL RIORIENTAMENTO
Il Dirigente scolastico profilo, ruolo e funzioni
IL POF. ( i soggetti) È ELABORATO DAL COLLEGIO DEI DOCENTI ED HA PER COMMITTENTE E PER ORGANO DI GOVERNO IL CONSIGLIO DISTITUTO ESIGENZE LOCALI PROPOSTE.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO C.M. 28 del 15 marzo 2007.
FATTORI DI QUALITA DELLINTEGRAZIONE - IL CONTESTO ISTITUZIONALE - LORGANIZZAZIONE DELLA CLASSE Luciano Rondanini.
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Schede Valutazione laboratorio
Collegio 18 Maggio 2012 Criteri per lammissione alle classi successive.
Istituto Comprensivo G.Santini Noventa Padovana - PD Il Patto educativo di corresponsabilità Cosè Documento che definisce in maniera puntuale e condivisa.
Definizione Il cyberbullismo consiste in atti di violenza fisica o psicologica posti in essere da minori attraverso le rete internet o le risorse comunicative.
La valutazione del comportamento
  L’Istituto Regionale di Ricerca Educativa del Lazio, d’intesa con l’Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio, ha condotto una indagine conoscitiva sui.
Istituzione Scolastica Riceve la diagnosi dalla famiglia Protocolla la diagnosi :se da specialista privato indirizza la famiglia allASL di competenza per.
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
CRITERI DI VALUTAZIONE
La valutazione del comportamento ARIFL Milano, 2 maggio 2012.
OCCHIO AL REGOLAMENTO Monitoraggio delle criticità e soluzione dubbi.
Psicologia e scuola: esperienze in corso e prospettive future
D.c Gli scrutini finali a.s. 2007/08. d.c Criteri per lo svolgimento degli scrutini al fine di assicurare omogeneità nelle decisioni dei Consigli.
promozione della cultura della legalità
OBIETTIVO: CITTADINANZA EUROPEA LA SCUOLA COME MOTORE DELLO SVILUPPO CULTURALE, ECONOMICO E SOCIALE DEL TERRITORIO Stefana Corsei, IPSCTPS G. Falcone,
CRITERI DI VALUTAZIONE SCRUTINIO FINALE
Programmazione Fondi Strutturali 2007/2013
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Criteri didattico - metodologici per l'organizzazione
Lapprendimento personalizzato offre una via duscita alla questione dello svantaggio e pone ogni allievo nella condizione di realizzare tutto il suo potenziale.
PROGETTAZIONE EDUCATIVA
Lo statuto degli studenti e delle studentesse
REGOLAMENTO DISCIPLINARE
LEGGE 8 ottobre 2010, n. 170 Nuove norme in materia di disturbi specifici di apprendimento in ambito scolastico Riconosce e definisce la dislessia, la.
PRINCIPI FONDAMENTALI A CUI SI ISPIRA LA SCUOLA

La storia di un percorso
CHE COS’É? E’ un DOCUMENTO finalizzato a definire in maniera dettagliata e condivisa diritti e doveri nel rapporto tra scuola-studenti famiglie E’ uno.
PROGETTO D’INTERVENTO SUL BULLISMO E I COMPORTAMENTI AGGRESSIVI
LA SCUOLA SI CONFRONTA CON IL BULLISMO
La classe, ambiente di Inclusione Luciano Rondanini, dirigente tecnico
STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI
Criteri di valutazione dell’azione docente nel contesto contemporaneo
Patto Educativo di Corresponsabilità i principi Anno scolastico
Giuseppe Richiedei ESSERE GENITORI ATTIVI e la sfida educativa Rosolina Mare 22 maggio 2011.
DSA/BES “ Le istituzioni scolastiche, nel rispetto della libertà di insegnamento, della libertà di scelta educativa delle famiglie e delle finalità generali.
“E’ una persona integrata quella che conserva una propria identità diversa dalle altre e con il suo posto nel gruppo”
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE UFFICIO SCOLASTICO REGIONALE PER IL LAZIO ISTITUTO COMPRENSIVO “ALDO MORO” VIA MARTIRI DI VIA FANI, 18 – SUTRI.
I VALUTAZIONE COMPLESSIVA DELLA PERSONALITA’ DEGLI ALLIEVI CON RIFERIMENTO ANCHE AI FATTORI EXTRASCOLASTICI, AMBIENTALI E SOCIO-CULTURALI, CHE INCIDONO.
L. 13 luglio 2015 n. 107 LA BUONA SCUOLA
PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA : Servizi utili
PAI Piano Annule di Inclusione
FUNZIONE STRUMENTALE Referente Sportello Ascolto
PROGETTO SERVIZIO DI PSICOLOGIA SCOLASTICA a.s
Il Comitato di valutazione del docente
Istituto Comprensivo Torano Castello – Lattarico Corso di formazione docenti a.s. 2015/2016 Collegio docenti 28 aprile 2016 Monitoraggio e Valutazione.
Avviso pubblico n. 7/2012 P.O. Puglia ASSE III – Inclusione sociale.
ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SECONDARIA SUPERIORE 15settembre 2015 Apertura anno scolastico Dirigente Scolastico Prof.ssa Lucia Sartori.
Art. 2 decreto legge 137 ( legge 160) :Valutazione degli studenti 1. Fermo restando quanto previsto dal decreto del Presidente della Repubblica 24 giugno.
Incontro con i genitori – 29 gennaio 2009 Ufficio Scolastico Provinciale di Bergamo Incontro con i genitori – 29 gennaio 2009 Ufficio Scolastico Provinciale.
Diritti e doveri degli studenti Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 9.
Regolamento d’Istituto Divieti e sanzioni. Rispetto delle regole Tutti i componenti della comunità scolastica hanno il dovere del reciproco rispetto e.
Diritti e doveri degli studenti Sergio Cicatelli Corso di legislazione scolastica / 7.
IL BONUS SCUOLA, OCCASIONE DI MIGLIORAMENTO DEGLI ESITI FORMATIVI I Convegno Nazionale della Rete delle Reti Le Reti di Scuole: crediti, esperienze e prospettive.
Transcript della presentazione:

L’AZIONE EDUCATIVA DEGLI INSEGNANTI E IL SISTEMA DISCIPLINARE DEGLI ALUNNI Isp. Luciano Rondanini

L’AZIONE EDUCATIVA DELLA SCUOLA Ipotesi di sistema ISTITUZIONE SCOLASTICA DIRIGENTE Funzioni strumentali Coordinatori dei CdC SISTEMA STUDENTI RAPPORTI CON LE FAMIGLIE RAPPORTI CON IL TERRITORIO

PUNTI DI ATTENZIONE 1) Cambiamenti in ambito sociale e educativo 2) Docenti e nuovi adolescenti 3) Azioni educative e sistema disciplinare 4) Scuole ed esperienze

omogeneità dei richiami valoriali 1. Cambiamenti in ambito sociale ed educativo DALLA SOCIETA ‘ SOLIDA omogeneità dei richiami valoriali (esemplarità della punizione) ALLA SOCIETA’ LIQUIDA pluralità e contraddittorietà dei modelli culturali (affievolimento delle regole)

Da un modello educativo GERARCHICO a un modello educativo NEGOZIALE

LA NATURA NEGOZIALE DEL RAPPORTO EDUCATIVO fonti normative art. 30 della Costituzione art. 29 della legge 151/1975 artt. 155 e 317 del c.c. art. 5 bis DPR 249/1998 Patto educativo di corresponsabilità

PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ logiche a confronto DPR 235/2007 art.5 bis. Contratto Alleanza Diritti, doveri,vincoli, regole in un’ottica di servizio standardizzato DIMENSIONE ISTITUZIONALE aspettative, attese, in un’ottica di incontro DIMENSIONE PERSONALE

UNA NON FACILE COESISTENZA tra LA FAMIGLIA DEGLI “AFFETTI” e LA SCUOLA DELLE “REGOLE”

dalla SCUOLA come ISTITUZIONE SIMBOLICA alla SCUOLA come LUOGO D’INCONTRO

destinatario e unico responsabile della sua riuscita scolastica 2. Docenti e nuovi adolescenti dallo STUDENTE destinatario e unico responsabile della sua riuscita scolastica allo STUDENTE coinvolto in un percorso personale di crescita

Dal Regolamento sugli alunni ,… R.D. 4 maggio 1925, n.653 Art. 19 Agli alunni che manchino ai doveri scolastici , od offendano la disciplina , il decoro, la morale anche fuori della scuola sono inflitte, secondo la gravità della mancanza, le seguenti punizioni disciplinari: Ammonizione privata o in classe; Allontanamento dalla lezione Sospensione dalle lezioni per un periodo non superiore a cinque giorni; Sospensione fino a quindici giorni Esclusione dalla promozione senza esame o dalla sessione di primo esame; Sospensione fino al termine delle lezioni Esclusione dallo scrutinio finale o da entrambe le sessioni di esame; Espulsione dall’istituto Espulsione da tutti gli istituti del regno

STATUTO DELLE STUDENTESSE E DEGLI STUDENTI ( DPR 249/1998, modificato dal DPR 235/2007) Art. 4 I regolamenti delle singole istituzioni scolastiche individuano i comportamenti che configurano mancanze disciplinari con riferimento ai doveri elencati nell’art. 3 , al corretto svolgimento dei rapporti all’interno della comunità scolastica e alle situazioni specifiche di ogni i singola scuola , le relative sanzioni , gli organi competenti ad irrogarle e il relativo procedimento , secondo i criteri di seguito indicati. I provvedimenti disciplinari hanno finalità educativa e tendono al rafforzamento del senso di responsabilità ed al ripristino di rapporti corretti all’interno della comunità scolastica , nonché al recupero dello studente attraverso attività di natura sociale, culturale ed in generale a vantaggio della comunità scolastica.

UN DIFFICILE INCONTRO tra il RUOLO AFFETTIVO DELL’ADOLESCENTE RUOLO SOCIALE DELLO STUDENTE

IL DUPLICE PIANO DEL GRUPPO – CLASSE LA CLASSE UFFICIALE LA CLASSE SEGRETA

DAL “VECCHIO” AL “NUOVO” UNILATERALITA’ NEGOZIAZIONE DOVERI DIRITTI AUTORITA’ PERMISSIVITA’ PASSIVITA’ COINVOLGIMENTO ESEMPLARITA’ AFFIEVOLIMENTO SANZIONE come SCELTA AD ALTO LIVELLO DECISIONALE SANZIONE come SCELTA A BASSO LIVELLO DECISIONALE - Diritto di difesa dello studente - Organo di garanzia della scuola - Organo di garanzia regionale - PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’

RILIEVO GIURIDICO DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ artt. 2047 e 2048 c.c. culpa in vigilando ( docenti) culpa in educando ( genitori)

TRE LIVELLI DI AZIONE EXTRASCUOLA SCUOLA CLASSE 3. Azioni educative e sistema disciplinare TRE LIVELLI DI AZIONE EXTRASCUOLA SCUOLA CLASSE

LA CLASSE, … SPAZIO DI INCLUSIONE O DI ESCLUSIONE LA DIMENSIONE EDUCATIVA LA DIMENSIONE DIDATTICA Il dialogo tra docenti e alunni relazione educativa Il rapporto tra gli studenti e le discipline di studio relazione culturale

LE COERENZE DELL’ISTITUZIONE SCOLASTICA fattori di qualità la leadership educativa del dirigente la condivisione del progetto di scuola da parte dei docenti il coinvolgimento degli studenti in attività di tutoring tra pari il sistematico coinvolgimento dei genitori la condivisione del Patto Educativo di Corresponsabilità da parte di tutte le componenti scolastiche

LE FINALITA’ DELLE SANZIONI finalità educativa del provvedimento disciplinare natura personale “ “ “ separazione della condotta dalla valutazione del profitto principio di riparazione del danno facoltà dello studente di esporre le proprie ragioni costruttività della sanzione obbligo di mantenere un rapporto con la scuola ---------------------

LA SANZIONE DISCIPLINARE REGOLA il valore del limite esperienza di libertà INFRAZIONE il rischio dell’eccesso esperienza di schiavitù

PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEGLI STUDENTI 4. Scuole ed esperienze Free Student Box (sistema delle scuole di secondo grado di RE) PROGETTO DI VALORIZZAZIONE DEGLI STUDENTI PRESENZA SISTEMATICA DEL DIRIGENTE SCOLASTICO E /O DEL COLLABORATORE PRESENZA DELLO PSICOLOGO SCOLASTICO ( 1 giorno la settimana) TUTORAGGIO DIFFUSO DEI DOCENTI (ogni studente ha un docente tutor) CONVOLGIMENTO DEGLI STUDENTI (formazione dello studente “peer” a livello di volontariato) COINVOLGIMENTO DEI GENITORI : il Patto Educativo di Corresponsabilità come strumento di informazione e di partecipazione

GLI STUDENTI PEER, “ RAGAZZI PARI” Chi sono Studenti delle superiori che accettano di fare volontariato per i loro coetanei , in collaborazione con i docenti referenti del progetto Che cosa fanno attività di tutoring nei primi mesi di scuola. I peer “senior” si occupano degli alunni del primo anno Quando operano Prevalentemente al mattino e in certe circostanze al pomeriggio per seguire gruppi di alunni Dove operano nei luoghi della scuola nelle classi per la presentazione del progetto in spazi appositamente dedicati

AMBITI DI ATTIVITA’ DEL REFERENTEDELL’ISTITUTO Docente/i referente/i Rapporto con psicologo scolastico Progetti del POF (sportelli,..) Docente/i referente/i Attivazione incontri di formazione Rapporti ASL, EE.LL. Rapporti con il d.s. Ascolto delle famiglie Partecipazione degli studenti Coord. docenti delle classi iniziali

Istituto “B. Pascal” – Reggio Emilia GESTIONE DELLE SANZIONI MOLTO DETTAGLIATA LA PARTE DEL REGOLAMENTO RELATIVA AL COMPORTAMENTO DEGLI STUDENTI ELEVATA PARTECIPAZIONE DEI GENITORI ALLA PRESENTAZIONE DEL PATTO EDUCATIVO DI CORRESPONSABILITA’ LE SANZIONI : la sospensione è con obbligo di frequenza in attività scolastiche più raramente: allontanamento dalla scuola senza obbligo di rientro

ISTITUTO PROF.LE “GOBETTI” – SCANDIANO (RE ) IMPORTANZA DEI DOCENTI FUNZIONI STRUMENTALI DEL DISAGIO: hanno la gestione della convenzione con alcuni Comuni per i lavori socialmente utili per sospensioni superiori a 3 giorni ( cooperative sociali, centri diurni,…) PROGETTO PONTE : gli EE. LL forniscono un educatore per il 1° anno delle superiori rivolto a studenti a rischio SCUOLA E COMUNITA’ SOCIALE : sono oggetto di attenzione anche eventuali atti commessi da studenti fuori dalla scuola

TIPOLOGIA DELLE SANZIONI A- SANZIONI DIVERSE DALL’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLA COMUNITA SCOLASTICA (note, rapporti ,… singolo docente- dirigente scolastico B- SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA SCLASTICA PER UN PERIODO NON SUPERIORE A 15 GIORNI (atti di bullismo, gravi infrazioni, adottate dal Consiglio di classe C- SANZIONI CHE COMPORTANO L’ALLONTANAMENTO TEMPORANEO DELLO STUDENTE DALLA COMUNITA SCOLSTICA PER UN PERIODO SUPERIORIE A 15 GIORNI (violenze, percosse, adottate dal C. I. D- ….. FINO AL TERMINE DELL’ANNO SCOLASTICO E- ESCLUSIONE DELLO STUDENTE DALLO SCRUTINIO FINALE O LA NON AMMISSIONE ALL’ESAME DI STATO

PROMUOVERE COMPORTAMENTI CORRETTI Le parole del patto educativo Valorizzazione degli studenti mostrare che ognuno è una persona apprezzata in classe ………………………… 2. Fiducia e responsabilità offrire l’opportunità di prendere decisioni ………………………………. 3. Comunicazione -parlare con rispetto ed evitare il sarcasmo …………………………… 4. Istruzione offrire il massimo aiuto possibile nel momento giusto …………………… 5. Personalità dell’insegnante -essere un modello di fermezza e cordialità -…………………………………………… -6. Gestione della classe coinvolgere gli studenti in specifici progetti ed esperienze di apprendimento …………………………………….. Adatt. C.M. Charles,La gestione della classe, LAS, Roma

Indicatori per il voto di comportamento N.B. GIUDIZIO DI COMPORTAMENTO LIVELLO DI COMPORTAMENTO VOTO Assenze irrilevanti, interesse costante e curioso e partecipazione assidua alle lezioni, responsabilità e autodisciplina nel lavoro scolastico e domestico, regolare e serio svolgimento dei compiti scolastici, comportamento corretto e non violento, eccellente socializzazione e interazione attiva e costruttiva nel gruppo classe da leader maturo e responsabile, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza ESEMPLARE 10 Assenze minime, vivo interesse e attiva partecipazione alle lezioni, costante adempimento dei lavori scolastici, comportamento corretto ed educato, ottima socializzazione e ruolo positivo e collaborazione nel gruppo classe, pieno rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente, consapevole accettazione della diversità, scrupoloso rispetto delle regole di classe, del regolamento d’Istituto, delle norme di sicurezza OTTIMO 9 Assenze saltuarie non frequenti ma sempre giustificate, essenziale attenzione e partecipazione alle attività scolastiche, non sempre regolare svolgimento dei compiti assegnati, comportamento per lo più corretto ed educato, buona socializzazione e normale partecipazione al funzionamento del gruppo classe, discreto rispetto di sé, degli altri e dell’ambiente e adeguata accettazione della diversità, osservanza regolare delle norme relative alla vita scolastica DISTINTO 8 Episodi di inosservanza del regolamento interno (assenze ingiustificate e frequenti uscite dall’aula, nei corridoi e fuori dal proprio banco, mancanza ai doveri scolastici, negligenza abituale, ecc.), disinteresse e non entusiasta partecipazione alle attività scolastiche, frequente disturbo delle lezioni, comportamento non sempre corretto nel rapporto con compagni e personale scolastico, inadeguata socializzazione e funzione poco collaborativa all’interno della classe    BUONO 7 Episodi frequenti di inosservanza del regolamento interno come per il 7/10, disinteresse e poca partecipazione alle attività scolastiche, assiduo disturbo delle lezioni, rapporti problematici e comportamento poco corretto verso compagni e personale scolastico, scarsa socializzazione e funzione non collaborativa nel gruppo classe SUFFICIENTE 6 Episodi persistenti di inosservanza del regolamento interno come per il 7/10 che indicano la volontà di non modificare l’atteggiamento, atti di bullismo, completo disinteresse e scarsa partecipazione alle attività scolastiche, rapporti problematici e comportamento scorretto verso compagni e personale scolastico, bassissima socializzazione e funzione negativa nel gruppo classe. INSUFFICIENTE < 6

-Sergiovanni T. (2000), Costruire comunità nelle scuole, LAS , Roma Bibliografia Weick K.E. (1995), Senso e significato nell’organizzazione, Raffaello Cortina, Milano -Sergiovanni T. (2000), Costruire comunità nelle scuole, LAS , Roma -Pietropolli Charmet G. (2007), Adolescenza, Fabbri, Milano -Rondanini L. (2007), Disagio scolastico, in Voci della Scuola, vol.VI -Angelini L.- Bertani E.( a cura di)( 2009), Free Student Box, Edizioni Psiconline Francavilla al Mare (CH) -Paolucci L. Capaldo L. (2012) , Il diritto per il dirigente scolastico, Spaggiari, Parma