Istituto Alberghiero “ Raffaele Viviani” Castellammare di Stabia Educ@mbiente: didattica laboratoriale e TIC per un approccio operativo agli apprendimenti scientifici “La videocartolina“ Progetto R.I.So.R.S.E. 3 IRRE Campania Percorsi di ricerca-azione Anno Scolastico 2005/2006 a cura della Referente prof.ssa G. Uliano
Educ@mbiente la videocartolina Alcuni dei protagonisti di questo lavoro, gli studenti della I F, in aula, durante l’ anno scolastico 2005/06 Educ@mbiente la videocartolina Questa videocartolina è indirizzata a tutti i nostri amici lontani ed in particolare a Luis Manuel Gonzalez Jerez Il Vesuvio Le Terme di Stabia Il Castello Una foto di Castellammare dalla Via Panoramica scattata in un pomeriggio primaverile
Educ@mbiente la videocartolina Il Vesuvio In Campania è presente una vasta zona Vulcanica di cui fanno parte Ischia, I Campi Flegrei ed il Vesuvio. Quest’ultimo al momento è quiescente, e poiché sorge all’interno della caldera del Monte Somma, residuo di una eruzione esplosiva di migliaia di anni fa, viene definito vulcano a recinto . Ogni vulcano è formato dal cratere, all’apice del cono, dal condotto principale e dal serbatoio. Il magma è contenuto nel serbatoio e fuoriesce sotto forma di lava durante le eruzioni vulcaniche. Esse possono essere effusive, miste ed esplosive e ciò dipende dalle caratteristiche del magma che può variare da molto fluido a molto viscoso a seconda della sua acidità. Il magma del Vesuvio è molto acido e la sua lava è pastosa, ciò causa la formazione del “tappo” e quindi, dopo lunghi periodi di quiescenza, il verificarsi di eruzioni esplosive. Per queste sue caratteristiche e per l’alta densità di popolazione presente alle sue pendici, il Vesuvio è un vulcano estremamente pericoloso, pertanto è scrupolosamente monitorato anche con il sistema GPS. Il Vesuvio nell’interpretazione di Andy Warhol L’ultima eruzione del Vesuvio nel 1944 durante la II guerra mondiale
Educ@mbiente: Le visite sul territorio, il Vesuvio I materiali: carte tematiche e grafici con la guida del Parco del Vesuvio Le rocce del Vesuvio: osservazioni e commenti sul processo di cristallizzazione con la prof.ssa G. Uliano Gli alunni hanno una lista di key-word relative al fenomeno del vulcanesimo Al termine del lavoro sul campo elaborano una mappa concettuale utilizzando le key-word Gli alunni della prima F in attività didattiche sul territorio con la prof.ssa G. Soccavo a cura della Referente prof.ssa G. Uliano
Educ@mbiente la videocartolina Il vulcanesimo – mappa concettuale cratere cono condotto struttura serbatoio magma Forze endogene vulcanesimo vulcano attività fluido monitoraggio pastoso dilatazione rocce misto effusiva esplosiva mista Segnali premonitori Rischio vulcanico Scosse sismiche fumarole
Educ@mbiente la videocartolina Il Vesuvio – il lessico dei fenomeni vulcanici Attività mista: è tipica di vulcani che alternano attività esplosiva ad attività effusiva, in questo caso si parla di stratovulcani, il cui edificio vulcanico è costituito dall’alternarsi di prodotti piroclastici tipici dell’attività esplosiva (ceneri e lapilli) e lava prodotta dall’attività effusiva Caldera: quando l’attività esplosiva di un vulcano è particolarmente violenta una parte dell’edificio vulcanico può sprofondare e sulla sommità del vulcano si apre un’enorme cavità detta caldera Condotto: collega il serbatoio magmatico con il cratere e vi si accumula il magma,talvolta magmi molto acidi e pastosi possono solidificare bloccando l’effusione dei prodotti Cono: l’edificio vulcanico costituito dai prodotti emessi durante le eruzioni Cratere: l’apertura all’esterno del condotto Eruzioni effusive: caratterizzate da emissione di lava fluida Eruzioni esplosive: caratterizzate da fenomeni violenti come le nubi di gas tipiche dei vulcani con magma acido come il Vesuvio e dall’emissione di prodotti piroclastici tipo cenere che nel tempo originano rocce piroclastiche dette tufi Lava: il prodotto fluido emesso nelle eruzioni vulcaniche Magma: le rocce fuse contenute nel serbatoio la cui acidità determina la natura delle eruzioni di un vulcano Monitoraggio/GPS: osservazione dell’andamento di un fenomeno attraverso la registrazione di alcuni parametri (fumarole, cioè emissioni di gas lungo il cratere; sismi localizzati e dilatazioni delle rocce) con strumentazioni sul posto e anche con l’utilizzo dei satelliti del sistema Global Positioning System. Quiescente: è la condizione del Vesuvio, inattivo ma non spento, cioè contenente ancora magma nel serbatoio Serbatoio: la cavità sotterranea dove si trova il magma mescolato ad i gas Vulcano a recinto: per recinto si intende la caldera all’interno della quale si è formato il cono del Vesuvio
Educ@mbiente la videocartolina Le Terme di Stabia La città di Castellammare di Stabia può essere considerata la città del Mediterraneo più ricca di fonti idriche, infatti sull’intero territorio sono classificate 28 sorgenti di acque minerali con diversa composizione salina. Plinio definiva le acque minerali acque medicinali ed in particolare si riferiva all’acqua acidula di Stabiae, che era considerata un ottimo rimedio contro la calcolosi renale. Abbiamo predisposto in classe dei questionari per verificare quali sono le caratteristiche degli utenti delle Terme, vediamo un po’ i risultati della nostra inchiesta, ciascuno di noi ha intervistato 10 persone e raccolto quindi molti dati. Lo stabilimento delle nuove Terme dove si erogano i trattamenti con le acque e che comprende anche il Parco Idropinico. Nella zona antica di Castellammare si trova lo stabilimento delle Vecchie Terme dove è possibile però soltanto bere le acque.
Educ@mbiente la videocartolina Le Terme di Stabia – i risultati delle nostre interviste La fascia d’età che frequenta maggiormente le Terme è quella compresa fra i 25 ed i 50 anni Le cure maggiormente erogate sono i fanghi ed i massaggi, ma un discreto numero di cittadini stabiesi, ben il 45%, non usufruisce di nessun tipo di cura termale
Educ@mbiente la videocartolina Il Castello (lavori in corso) Il castello dall’alto della Chiesa della Madonna della Libera
UN RINGRAZIAMENTO A TUTTI GLI ATTORI CHIAVE ED AI FACILITATORI IRRE CHE HANNO PARTECIPATO AI LABORATORI GOPP Educ@mbiente Gli alunni: Nunzia Adinolfi, Francesco Amore, Francesco Di Maio, Giovanni Donnarumma, Francesco Espsito, Anna Gargiulo, Natale Mandile, Francesco Matrone, Francesco Orso, Daniele Pica, Valentina Serrapica, Gennaro Somma, Maria Luigia Sorrentino. Le insegnanti: Gabriella Romano, Giovanna Soccavo e Guglielmina Uliano.