I primi cristiani vivevano in una società prevalentemente pagana ed ostile. Durante la persecuzione di Nerone (64 dopo Cristo) la loro religione fu considerata.

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Transcript della presentazione:

I primi cristiani vivevano in una società prevalentemente pagana ed ostile. Durante la persecuzione di Nerone (64 dopo Cristo) la loro religione fu considerata "una superstizione strana ed illegale". I pagani diffidavano del cristiani e li tenevano a distanza, li sospettavano e li accusavano dei peggiori delitti. Li perseguitavano, imprigionavano, condannavano all'esilio o a morte

Grafitto del Palatino – Roma Alexamenos adora il suo Dio

Non potendo professare apertamente la fede, i cristiani si servivano di simboli, che dipingevano sulle pareti delle catacombe e, più spesso, incidevano sulle lastre di marmo che sigillavano le tombe.

I primi cristiani non erano abituati ad usare le immagini figurative per decorare i luoghi di culto. Consideravano un atto molto grave rappresentare Dio in forme umane, fare ciò significava diventare idolatri come i pagani. I primi cristiani non erano abituati ad usare le immagini figurative per decorare i luoghi di culto. Consideravano un atto molto grave rappresentare Dio in forme umane, fare ciò significava diventare idolatri come i pagani. Per questo motivo, nelle catacombe e nei primi luoghi di preghiera i cristiani iniziarono a dipingere immagini simboliche, che non avevano lo scopo di raffigurare il volto di Dio ma piuttosto di rimandare ai concetti più importanti della fede cristiana.

Catacombe di S.Callisto

Va sgombrato il campo da uno stereotipo delle persecuzioni contro i cristiani, ossia quello che vede le prime comunità rifugiarsi nelle catacombe per sfuggire alla ricerca dei persecutori. Le catacombe furono sempre ed esclusivamente luoghi di sepoltura tipiche delle comunità giudaiche e romane e i fedeli non se ne servirono mai da rifugio nei momenti di pericolo. catacombe

, che poteva essere anche un "martire" (= testimone della fede), quindi una cerimonia dovuta a circostanze ben particolari, non sistematica, come poteva essere invece la riunione settimanale "il primo giorno della settimana (ebraica)", cioè quello che prenderà il nome di dies dominica (giorno del Signore). L'unico momento in cui i fedeli si radunavano nelle catacombe era quello della celebrazione liturgica funeraria in onore del defunto, che poteva essere anche un "martire" (= testimone della fede), quindi una cerimonia dovuta a circostanze ben particolari, non sistematica, come poteva essere invece la riunione settimanale "il primo giorno della settimana (ebraica)", cioè quello che prenderà il nome di dies dominica (giorno del Signore).

Le tombe dei martiri, i cubicoli e anche gli arcosoli potevano essere talvolta decorati con pitture eseguite con la tecnica dell'affresco. Gli affreschi rappresentano scene bibliche dell'Antico e del Nuovo Testamento, alcune con stretto significato simbolico Le tombe dei martiri, i cubicoli e anche gli arcosoli potevano essere talvolta decorati con pitture eseguite con la tecnica dell'affresco. Gli affreschi rappresentano scene bibliche dell'Antico e del Nuovo Testamento, alcune con stretto significato simbolico. I simboli e gli affreschi sono come un Vangelo in miniatura, un sommario della fede cristiana.

Come gli antichi, i cristiani amavano molto il simbolismo. I simboli richiamavano visibilmente la loro fede, il termine "simbolo" indica un segno concreto o una figura, che nell'intenzione dell'autore, richiama un'idea o una realtà spirituale. I simboli principali sono il Buon Pastore, l'"orante", il monogramma di Cristo e il pesce.

Il monogramma di Cristo è formato da due lettere dell'alfabeto greco: il X (chi) e il P (ro). Sono le prime due lettere della parola greca " Christòs ", cioè Cristo. Questo monogramma, posto su una tomba, indicava che il defunto era cristiano.

In greco si dice (ichtùs). Il pesce. In greco si dice (ichtùs). Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. Disposte verticalmente, le lettere di questa parola formano un acròstico : Gesù Cristo Figlio di Dio Salvatore. I esus X ristos T heù U iòs S oter

sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco. L'Alfa e l'Omega sono la prima e l'ultima lettera dell'alfabeto greco. Significano che Cristo è l'inizio e la fine di tutte le cose.

Il Buon Pastore con la pecora sulle spalle rappresenta Cristo salvatore e I'anima che Egli ha salvato. Mausoleo di Galla Placidia Ravenna Mausoleo di Galla Placidia Ravenna

Agnello - L'agnello si configura come uno dei principali simboli cristiani. Nel Nuovo Testamento l'immagine dell'agnello sacrificale acquisisce un nuovo valore semantico divenendo simbolo di Cristo. Ma e' soprattutto nell'Apocalisse di S. Giovanni, in gran parte imperniata sul concetto di Cristo-Agnello mistico, che questo tipo di simbologia ha la massima diffusione.

L'orante L'orante : questa figura rappresentata con le braccia aperte è simbolo dell'anima che vive già nella pace divina.

con il ramoscello d'olivo nel becco, simbolo dell'anima nella pace divina. La colomba, con il ramoscello d'olivo nel becco, simbolo dell'anima nella pace divina.

L'àncora è il simbolo della salvezza, simbolo dell'anima che ha felicemente raggiunto il porto dell'eternità.

La fenice, mitico uccello d'Arabia, che, secondo la credenza degli antichi, dopo un dato numero di secoli risorge dalle sue ceneri, è il simbolo della risurrezione.

simbolo della risurrezione Pavone: simbolo della risurrezione

CERVO : e' significativa la reinterpretazione di una leggenda testimoniata da Lucrezio, Plinio e Marziale, che attribuisce al cervo la capacita' di divorare i serpenti, in cui si voleva vedere una identificazione col demonio, facendo del cervo un simbolo del cristiano o dello stesso Cristo in lotta con Satana.

Il TETRAMORFO, che significa letteralmente quattro forme, si riferisce ai quattro evangelisti: Matteo (luomo), Marco (il leone), Luca (il vitello), Giovanni (laquila). Il TETRAMORFO, che significa letteralmente quattro forme, si riferisce ai quattro evangelisti: Matteo (luomo), Marco (il leone), Luca (il vitello), Giovanni (laquila).

LA NAVE, SIMBOLO DELLA CHIESA IL FARO, SIMBOLO DI CRISTO

PALMA In genere e' in connessione con la vittoria e il trionfo, per cui in ambito cristiano diviene presto simbolo di rinascita e di immortalità La Domenica delle Palme Ravenna-Processione dei martiri Ravenna-Processione dei martiri con palme con palme

ACANTO : viene collegato all'immortalita' dell'anima per il fatto che si trova di frequente impiegato nell'architettura sepolcrale. ACQUA - Il simbolo dell'acqua allude, sia nella simbologia giudaica che in quella cristiana, alle origini della creazione. Essa comunque puo' avere una duplice valenza: positiva o negativa, cioe' sorgente di vita come di morte ALBERO : L'albero e' dunque simbolo di perpetua rigenerazione EDERA - Essendo l'edera una pianta sempreverde e' vista come simbolo di fedeltà e della vita eterna. In Egitto era sacra ad Osiride, mentre in Grecia veniva associata al culto di Dioniso

S.Apollinare in Classe - Ravenna La croce, quando è rappresentata nei primi secoli, appare simbolo di gloria e di trionfo, svestita completamente del suo significato di morte e sconfitta

CROCE GLORIOSA RAVENNA, S.APOLLINARE IN CLASSE

Solo intorno allanno mille verrà rappresentato il crocifisso sofferente Oristano, chiesa di San Francesco, Crocifisso policromo detto di Nicodemo, XV secolo.

Il crocifisso di Foiso Fois S.PioX, Cagliari

I cristogrammi I cristogrammi sono combinazioni di lettere dellalfabeto greco o latino che formano una abbreviazione del nome di Gesù. Essi vengono tradizionalmente usati come simboli cristiani nella decorazione di edifici, arredi e paramenti.alfabeto grecolatinoGesùsimboli cristiani I principali cristogrammi sono: il Titulus crucis INRI, un acronimo ottenuto dalla frase latina Iesous Nazarenus Rex Iudaeorum, che significa: Gesù di Nazaret, re dei giudei.Titulus crucis Nazaret

Il Salvatore, Icona bizantina, Monte Athos ICXC è un acronimo ottenuto dalla prima ed ultima lettera delle due parole Jesus e Xristos, scritte secondo l'alfabeto greco (ΙΗΣΟΥΣ ΧΡΙΣΤΟΣ - Si noti che la lettera finale sigma viene scritta nella forma lunata che ricorda la lettera latina C). Compare molto spesso sulle icone ortodosse, dove il monogramma può essere diviso: "IC" nella parte sinistra dell'immagine e "XC" nella parte destra. sigmaCicone Cristo Pantocrator

il TRIGRAMMA di Bernardino da Siena, IHS o Nome di Gesù. E' formato da tre lettere del nome greco di Gesù (ΙΗΣΟΥΣ). Ne esiste anche la variante IHC, sorta per la somiglianza fra la lettera latina C e la diffusa forma lunata della lettera greca sigma. Il trigramma era inizialmente una abbreviazione greca, poi venne interpretato come un acrostico latinoBernardino da SienaNome di Gesù