Grande Guerra Modernità Esplosivi, gas Inquadramento delle masse

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Transcript della presentazione:

Grande Guerra Modernità Esplosivi, gas Inquadramento delle masse Da contadini a soldati Militarizzazione della Società: Ordine e gerarchia Potenza Industriale: Immense quantità di armamenti prodotti dall’industria chimica metallurgica e siderurgica Flotta, sottomarini Sviluppo tecnologico Presenza capillare dello Stato Profonde trasformazioni della personalità, dei valori etici, dell’immaginario Mitragliatrici, cannoni Modernità Apparato propagandistico: Stampa, intellettuali, Manifesti, fattore decisivo della vittoria: capacità di produzione industriale e disponibilità di materie prime Grande Guerra Mobilitazione spirituale della popolazione civile, Costruzione del consenso Dai conflitti sociali Ai conflitti interimperialistici Annientamento del nemico: Guerra totale Trionfo dell’imperialismo e del nazionalismo Massacro di massa

1939 – 1945 GUERRA TOTALE E MONDIALE

“Il tempo libero”

“La prima linea è una specie di gabbia in cui si soffre l’attesa nervosa di ciò che sta per avvenire. Viviamo sotto la traiettoria incrociata delle granate, nella tensione dell’ignoto” E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale

14 novembre 1917: sangue e fango

“I feriti continuavano ad essere riportati in trincea “I feriti continuavano ad essere riportati in trincea. Il tenente colonnello, sostenuto da due soldati, la schiena appoggiata al parapetto, si era potuto sedere. Un portaferiti gli fasciava il braccio” E. Lussu, Un anno sull’Altipiano

“Finito il ritiro dei feriti e dei morti, che gli austriaci ci lasciarono cogliere senza sparare un colpo, io mi ero sdraiato, cercando di dormire” E. Lussu, Un anno sull’Altipiano

“Nelle nostre anime logorate e ferite anch’esse, si imprime penosamente il quadro indelebile della terra bruna e grassa sotto il sole […]”. E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale Giugno 1917

Terra di nessuno

“dei soldati rantolanti e morenti, che giacciono lì come se fosse una cosa naturale ” E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale

“Due ore dopo che siamo in trincea, la nostra artiglieria ci spara addosso. È la terza volta in quattro settimane.[…]” E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale

“Se dipendesse da errori di puntamento non ci sarebbe niente da dire, ma il guaio è che i pezzi sono fuori uso: il tiro diventa così impreciso che i colpi cadono fin nel nostro reparto” E. M. Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale

Luglio 1916: il generale Fritz von Below

Otto Dix, Trittico della guerra, 1929-32

Manifesto per la chiamata alle armi dell’esercito degli Stati Uniti

Fronte russo, 1943

Filippine, novembre/dicembre 1943: soldati americani nella giungla

Soldati in avanscoperta nella giungla della Nuova Guinea

Cacciabombardieri in volo

Settembre 1942: caccia americani volano in formazione sopra Norfolk

1943: bombardamento di Marienburg.

31 dicembre 1943: bombardamenti a Parigi

Gennaio 1945, prossimità delle isole Filippine

Giugno 1942: nave giapponese fotografata attraverso il periscopio di un sottomarino americano

1944: battaglia nel Pacifico

4 dicembre 1943: caccia giapponese colpito da una nave americana

Oceano Pacifico 1944

11 maggio 1945, vicinanze di Okinawa: esplosione di una portaerei americana dopo un attacco suicida giapponese

Olanda, settembre 1944

Nord Africa, 1944

Francia, 6 giugno 1944

Norimberga, 20 aprile 1945

Germania, 16 aprile 1945

Acerno, 23 settembre 1943

29 dicembre 1940: la cattedrale di St. Paul tra le fiamme

1938: donna dei Sudeti costretta a fare il saluto nazista

Londra, settembre 1940: bambini tra le macerie

Distruzione del ghetto di Varsavia

Buchenwald, 16 aprile 1945

Francia, 29 agosto 1944: ragazza viene rasata per aver avuto relazioni con i tedeschi

Aprile 1944: avanti con la guerra e con il lavoro

Ottobre 1944: arruolati!

Ottobre 1944: violenza e terrore

Luglio 1944: manifesto contro la Resistenza

Partigiani in marcia

terra e va a finire lontano” I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno “Non si può cantare né fare fumo per mangiare: in fondo alle vallate ci sono paesi di spie, con binocoli puntati e orecchi tesi. Il mangiare lo si va a fare a turno in una cucina militare col fumaiolo che passa sotto terra e va a finire lontano” I. Calvino, Il sentiero dei nidi di ragno

“Solamente di divise ce n’era per cento carnevali […] tutti, o quasi, portavano ricamato sul fazzoletto il nome di battaglia. La gente li leggeva come si leggono i numeri sulla schiena dei corridori ciclisti; lesse nomi romantici che andavano da Rolando a Dinamite” B. Fenoglio, I ventitrè giorni della città di Alba

“erano una trentina sdraiati su un sentiero trasversale a quello di Raoul, e sparavano giù nella valle a quei cosi di cemento dove i contadini tengono a suo tempo il verderame” B. Fenoglio, Gli inizi del partigiano Raoul

“Di lassù non vedeva niente per via d’una gobba del pendio “Di lassù non vedeva niente per via d’una gobba del pendio. Allora infilò un sentiero e lo scese fino a che poté scorgere i partigiani” B. Fenoglio, Gli inizi del partigiano Raoul

L’inverno partigiano

Sant'Anna di Stazzema (Lucca), 12 agosto 1944, 560 civili massacrati dalle SS del maggiore Reder

Bosco delle Castagne (Udine), 1944, dieci partigiani impiccati dai fascisti

Renato Guttuso, Gott mit uns (Fucilazione), 1944