Controllo e vigilanza delle dighe in esercizio

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Transcript della presentazione:

Controllo e vigilanza delle dighe in esercizio Aspetti generali Giovanni Ruggeri

Guardiania L’attuale criterio di guardiania riprende testualmente quello definito nel Reg. 1925 ! Non ha più corrispondenza con lo stato dell'arte. Contrasta con le necessità di una adeguata qualificazione professionale del personale. Non si ritrova nella legislazione di nessun altro Paese Europeo.

Guardiania URGENTE necessità di un criterio aggiornato. Aggiornate modalità di guardiania sperimentate in un limitato numero di casi: risultati assolutamente positivi. Sviluppi però inopinatamente sospesi ! Rimandare la soluzione di tutti i problemi al Nuovo Regolamento non è il modo giusto per affrontare problemi di cui soffriamo da tempo e per i quali già da tempo esistono soluzioni idonee.

Interrimento serbatoi Il tanto atteso art. 40 della legge 152/99 sulla “tutela delle acque”. La sua efficacia sarà determinata dall’associato regolamento attuativo. Rischio: non dare corso pratico allo spirito e agli intenti dell’art. 40, mantenendo di fatto la variegata, inconcludente, e penalizzante situazione attuale.

Rapporti con l’Autorità Predisposizione dei FCEM: azione di sicuro valore e meritato apprezzamento. In molti casi: proficuo confronto tra Concessionari - SND - Professionisti Minore soddisfazione nella successiva continuativa interazione con Autorità. Applicata spesso su aspetti di minima rilevanza.

Rapporti con l’Autorità Diversi successivi “livelli” di valutazione anche per questioni di rilevanza “ordinaria”. Fino ad “ieri”: mancanza assoluta di rapporti tra “l’attore iniziale” e il Consiglio Superiore. La necessità di questi rapporti dovrebbe essere invece attentamente tenuta in considerazione.

Rapporti con l’Autorità Ricorrenza di pareri “abnormi” del Servizio Idrografico, del tutto difformi dai risultati di approfondite ed accurate analisi idrologiche. Situazione che merita certamente una modifica di atteggiamento.

Normative Nuovo Regolamento: necessità di aggiornamento sentita per gli aspetti generali (Parte Prima) Norme Tecniche: “Raccomandazioni” per dighe in esercizio, meglio rispondenti alle necessità di flessibilità applicativa e di aggiornamento. Dighe minori : la mancanza di regolamentazione uniforme rende inutilmente complessa la materia. evitare ingiustificate e generalizzate trasposizioni.

RID “Direttive” per: Ma anche per: la “classificazione in classi di rischio”. Ma anche per: “individuazione dei codici di calcolo”, “requisiti per omologazione strumentazione”, “modalità prove” “modalità di trattamento-elaborazione dati”

Temi che hanno già riferimenti tecnici autorevolissimi, continuamente aggiornati. Bulletin N° 60 - Dam monitoring. Bulletin N° 68 - Monitoring of dams and their foundations - State of the art. Bulletin N° 87 - Improvement of existing dam monitoring - Recommendations and case histories. Bulletin N° 118 - Automated dam monitoring systems - Guidelines and case histories. Bulletin N° 30 - Finite elements methods in analysis of dams. Bulletin N° 53 - Static analysis of embankment dams. Bulletin N° 94 - Computer software for dams – Validation. Bulletin N° 122 - Computational procedures for dam engineering - Reliability and applicability

Classificazione Dighe Tema esaminato in 2002 da GdL ITCOLD, che ha raccolto informazioni su criteri di “classificazione” dighe utilizzati in altri Paesi (20 Paesi). Giornata dei GdL: Prossima iniziativa tecnico –scientifica ITCOLD

Ulteriore tema Dismissione di dighe (aspetti di sicurezza, ambientali, amministrativi, ….) Proposta: GdL ITCOLD

Controllo delle dighe: Materia certamente “matura”. Ma la pratica continua ad avanzare (esempio: estensione ad aspetti di durabilità dei materiali - prove fisico chimiche). E continua anche la sperimentazione (es: Interferometria satellitare SAR).