Ministero dello Sviluppo Economico PROGRAMMAZIONE Percorso di confronto partenariale per la redazione della proposta di accordo di partenariato TAVOLO A: LAVORO, COMPETITIVITÀ DEI SISTEMI PRODUTTIVI E INNOVAZIONE Gruppo di Lavoro «Ricerca e Competitività» Focus: risultati attesi ROMA, 21 febbraio 2013
Contributi pervenuti 1.Conferenza dei Presidenti delle Regioni e delle P.A 2.Regione Emilia Romagna; 3.Regione Lazio; 4.Regione Liguria; 5.Regione Lombardia; 6.Regione Marche; 7.Regione Puglia; 8.Regione Toscana; 9.Ministero Agricoltura; 10.Ministero Ambiente; 11.Ministero Infrastrutture; 12.PCM – Dipartimento Pari Opportunità; 13.PCM – Dipartimento Gioventù; 14.Unione Province Italiane.
Osservazioni generali 1. Contributi incentrati sui risultati attesi, alcuni più omnicomprensivi con considerazioni anche su aspetti di impostazione generale del documento «Metodi e obiettivi» (strategicità dellinternazionalizzazione, ampliamento del concetto di innovazione), o su aspetti successivi alla definizione dei risultati (indicatori, azioni, livello di governance). 2. Le proposte di ridefinizione dei risultati attesi si possono distinguere in 3 categorie: A.Proposte di integrazione: proposte che partono dalle definizioni attuali ma introducono elementi di maggior specificazione e/o dettaglio, al fine di poter cogliere principi trasversali o aspetti tematici specifici dei risultati previsti (per es.: aspetti ambientali; aspetti di genere, trasferimento tecnologico verso PMI); B.Proposte di modifica finalizzate a ricomprendere in fase attuativa uno spettro di azioni più ampio (per es.: diversificazione non legata a mono specializzazioni; incremento della base produttiva non necessariamente legato a caratteristiche di innovatività o alla crescita dimensionale dei soggetti destinatari; attività di ricerca e innovazione non legata esclusivamente al settore industriale); C.Proposte di introduzione di nuovi risultati attesi: proposte che permettono di dare (maggiore) evidenza ad aspetti specifici delle aree tematiche (per es.: internazionalizzazione; innovatività delle dinamiche di sviluppo; percorsi collaborativi; territorialità), o che permettono di estendere il campo di applicazione della policy (per es.: risultati relativi alla capacità di investimento delle PMI) o che sintetizzano in un unico risultato/indicatore lessenza della policy (per es.: aumento del valore aggiunto delle imprese agevolate rispetto al controfattuale). Necessità di riportare a sintesi unitaria tutti i contributi pervenuti e le proposte di modifica/integrazione/nuova introduzione dei risultati attesi, nel rispetto di un principio di rilevanza del risultato cui si vuol tendere, evitando eccessive distinzioni di dettaglio, in coerenza con una politica nazionale complessiva (risultati di policy). Declinazioni specifiche dei risultati attesi possono essere successivamente evidenziati come contributo che politiche tematiche/territoriali forniscono per il raggiungimento del risultato finale.
Risultati attesi integrati con le proposte di modifica RICERCA E INNOVAZIONE Risultati attesi già presenti (le parti sottolineate sono le modifiche) 1.Incremento della qualità e della diffusione delle attività di ricerca industriale applicata e innovazione nelle imprese, anche con riferimento a quella orientata alluso sostenibile delle risorse; 2.Incremento del focus industriale imprenditoriale delle attività di ricerca accademica pubblica sulle esigenze attuali del sistema produttivo e incremento delle attività di ricerca collaborativa fra imprese e strutture di ricerca; 3.Sviluppo dei comparti del terziario in grado di agire da leva di innovazione degli altri settori; 4.Aumento delloccupazione nelle imprese di profili di alta qualificazione tecnico-scientifica; 5.Incremento della qualità della domanda di innovazione tecnologica della PA; 6.Rafforzamento del sistema innovativo regionale, attraverso una maggiore capacità nella partecipazione ai programmi europei e internazionali per la ricerca e linnovazione, laumento della diversificazione innovativa delle filiere produttive, lorganizzazione/creazione sul territorio di poli produttivi secondo logiche di smart communities; 7.Aumento del numero delle spin-off della ricerca e delle start-up innovative. Nuovi 8.Aumento dellapertura internazionale e della partecipazione a reti di ricerca da parte delle organizzazioni scientifiche; 9.Aumento dello scambio di informazioni sulle soluzioni innovative disponibili e/o adottate dalle imprese.
Risultati attesi integrati con le proposte di modifica COMPETITIVITÀ Risultati attesi già presenti (le parti sottolineate sono le modifiche) 1.Aumento della competitività del sistema economico dei sistemi economici territoriali e del sistema imprenditoriale; 2.Aumento della quota di risorse umane qualificate e sviluppo delle competenze manageriali nelle imprese; 3.Incremento del numero di start-up innovative, crescita dimensionale delle PMI e incremento del numero di PMI in settori emergenti tra cui quelli collegati all'ecoinnovazione, all'economia a bassa intensità di carbonio e all'efficacia delle risorse; 4.Risposta al fabbisogno formativo espresso dalle filiere produttive territoriali; 5.Consolidamento, riqualificazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali mono- specializzati; 6.Aumento dellofferta e della diffusione di servizi di qualità e innovativi per le imprese, con particolare riferimento al trasferimento tecnologico. Nuovi 7.Incremento del n. di imprese (secondo varie declinazioni: femminili, con processi produttivi ecosostenibili, autoimprenditorialità). 8.Consolidamento economico e patrimoniale delle imprese e incremento dellaccesso al credito. 9.Incremento del livello di internazionalizzazione dei sistemi produttivi; 10.Aumento delle forme di collaborazione strutturata e della capacità di aggregazione della domanda di innovazione delle PMI (per es.: APEA, Reti, Filiere, Distretti e Poli Tecnologici, Cluster).
Risultati attesi integrati con le proposte di modifica AGENDA DIGITALE Risultati attesi già presenti 1.Riduzione dei divari digitali nei territori e diffusione di connettività in banda larga e ultra larga (riferita anche ad aree distrettuali e a imprese); 2.Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali della PA offerti a cittadini e imprese (ampliare i riferimenti: per es. servizi sociali, mobilità; ampliare lo spettro degli indicatori, per es.: n. di servizi accessibili attraverso CRS (carta regionale dei servizi); n. di utenti che utilizzano la CRS per servizi di mobilità e bigliettazione elettronica; servizi della P.A. disponibili on line con pagamento elettronico; n. di gare effettuate dalle P.A. attraverso procedure di e-procurement); 3.Miglioramento della capacità amministrativa delle PA centrali e locali; 4.Potenziamento della domanda di ICT in termini di utilizzo dei servizi pubblici on line e partecipazione in rete (sostanzialmente invariato, introdurre un indicatore relativo alle piccole imprese delle aree rurali e uno relativo a % di cittadini e imprese che utilizzano sistemi di pagamento on line); 5.Open data (ampliare lo spettro degli indicatori, per es.: basi dati proprietarie accessibili alle altre PA). 6.Rafforzamento del settore ICT e diffusione delle ICT nelle imprese. Nuovi 6.Miglioramento della capacità amministrativa delle PA centrali e locali e livello di standardizzazione ed interoperabilità tra le PA; 7.Innovazione sul territorio, Smart cities & Communities.