La tratta degli schiavi Gli imperi coloniali sfruttavano gli schiavi neri per i loro terreni. Dal cinquecento iniziò un vero sfruttamento degli schiavi. I mercanti acquistavano schiavi neri dai Capitribù in cambio di fucili,vetri colorati ecc.. Se gli uomini e donne rifiutavano di andare in America i loro villaggi venivano incendiati. Già gli arabi avevano sfruttato gli schiavi, ma il primo continente fu l’Europa a sfruttare gli schiavi neri. I Regni Africani prima erano in lotta fra di loro perché uno stato rubava gli schiavi di un altro stato, ma quando ci fu il commercio dell’Europa vendevano i propri schiavi in cambio di oggetti preziosi.
Il commercio triangolare Maggiore potenza Spagna. La Spagna dovette concedere una licenza di commercio per importare schiavi neri dall’Africa. Questa licenza fu prima concessa al Portogallo, Olanda e poi Inghilterra. Dopo un po’ cominciò l’importazione regolare di schiavi neri nelle colonie Inglesi. Il trasporto via mare era lungo e costoso perciò i mercanti ottimizzavano i costi. Le navi negriere partivano da un continente, arrivavano in Africa e qui acquistavano gli schiavi e questi venivano trattati in condizioni terribili. Quando arrivavano in Africa venivano venduti ai latifondisti. Questo procurava un grande vantaggio agli Europei. In questo periodo il rum fu accettato come una moneta alla pari dell’oro.
Vita da schiavi. Di schiavi furono acquistati oltre i 5000,ne morirono molti sia al momento della cattura,sulle navi e appena attraccati in America. Gli schiavi appena attraccati in America dovevano fare un lavoro durissimo e venivano trattati come animali. Se uno schiavo si ribellava veniva subito ucciso. Le braccia di queste persone producevano una grande ricchezza ai loro padroni.