LA TUTELA DELLA SALUTE DEL CITTADINO:

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Il contratto di apprendistato
Advertisements

Lucia Innocente Milano 26 gennaio 2007
Rilettura della mappa dei poteri alla luce del Titolo V della Costituzione.
ORIENTAMENTO.
ALFABETIZZAZIONE MOTORIA NELLA SCUOLA PRIMARIA REGIONE PIEMONTE
Anno scolastico Funzione Strumentale Area 2 Franca Ida Rossi
SCHEDA TECNICA Destinatari del progetto Allievi ed insegnanti Scuole primarie di Asti Descrizione Indagine conoscitiva effettuata su tutta la popolazione.
Convegno Nazionale AIMC - Acireale, 19 e 20 marzo 2011
L’infermiere come garante della qualità
Decreto ministeriale n.234 del 23 giugno 2000 G.U. n.198 –
Ia riforma del sistema educativo di istruzione e di formazione La legge-quadro in materia di riordino dei cicli dell istruzione n.30 del 10 febbraio 2000.
Parole di cittadinanza Milano, 29 gennaio Cittadinanza e costituzione Art. 1. Legge 169/2008 Cittadinanza e Costituzione 1. A decorrere dall'inizio.
Gruppo 1 Valutazione della relazione insegnamento apprendimento
Sistema statistico nazionale, modifiche costituzionali ed Europa. Prospettive di adeguamento del d. lgs. 322/89. La proposta di revisione del Gruppo di.
ESAME DI STATO CONCLUSIVO DEL PRIMO CICLO C.M. 28 del 15 marzo 2007.
Igiene generale ed applicata
Ministero della Salute Guadagnare salute Rendere facili le scelte salutari.
Piano nazionale per il benessere dello studente
DUE PROPOSTE PER USCIRE DAL TUNNEL PER VALORIZZARE E SALVARE LA LIBERTA DI INSEGNAMENTO PREVISTA dallART. 33 DELLA COSTITUZIONE Settembre 2011 Centro studi.
Udine 11 ottobre sala Ajace SANI E SICURI Progetto didattico - educativo per lanno scolastico 2006 / 2007 dr Luciano Ciccone dr.ssa Laura Pilotto.
Piano pluriennale per la valorizzazione e il potenziamento delleducazione motoria, fisica e sportiva nella scuola primaria.
Riconoscimento delle qualifiche professionali PROFESSIONE DOCENTE
CONVEGNO NAZIONALE 21 gennaio 2005 Mestre Venezia SCIENZE MOTORIE E SPORT : SINERGIE TRA SCUOLA E SOCIETA Può la scuola della Riforma costruire il futuro.
"L'EDUCAZIONE FISICA CHE VOGLIAMO: A CHE PUNTO SIAMO?" FLAVIO CUCCO
CONVEGNO NAZIONALE Dalleducazione fisica alle scienze motorie: quale futuro? PROPOSTA DELLA CAPDI ALLE FORZE POLITICHE LAQUILA 10 MARZO 2006 FLAVIO CUCCO.
dalla E ducazione F isica alle S cienze M otorie quale futuro? LAquila 10 marzo 2006.
DallEducazione Fisica alle Scienze Motorie: quale futuro? LAquila, 10 marzo 2006.
GIORNATA DI STUDIO SCUOLA IN MOVIMENTO LE SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE TRA RIFORMA DELLA SCUOLA E UNIVERSITA Milano 12 novembre 2004 IRRE Lombardia Può la.
Dr.ssa Silvia Rosin Direzione Prevenzione - Regione Veneto SiRVeSS
Perché le scuole laziali dovrebbero dialogare con la Regione Lazio? Perché la Regione Lazio dovrebbe dialogare con le scuole laziali? Cosa succede con.
Psicologia delle emozioni e della comunicazione
Gli assi culturali, il curricolo e le prove INVALSI
EDUCAZIONE FISICA E SPORT A SCUOLA IN EUROPA
AGILE GENOVA 2 dicembre 2005 Strategie per la valorizzazione delleducazione motoria, fisica e sportiva nella scuola italiana FLAVIO CUCCO PRESIDENTE CAPDI.
SCUOLA SECONDARIA I° GRADO “RICCI-MURATORI” Ravenna
Dino Cristanini PROGETTO DI FORMAZIONE E DI RICERCA AZIONE
Percorsi per alunni con bisogni educativi speciali
Tempi per l’informazione e la formazione
PROFESSIONI SANITARIE INFERMIERISTICHE E PROF. SANITARIA OSTETRICA
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
ALBERTON DIEGO DIPARTIMENTO RIABILITAZIONE ULSS 15
Teorie e tecniche del giornalismo
Vademecum per l’integrazione scolastica
Corso Animatore Turistico
1 ACCORDO REGIONALE MG 2006 NCP MODELLO ORGANIZZATIVO promosso in Emilia – Romagna a cura di Ester Spinozzi Rimini 21 ottobre 2006 DIREZIONE GENERALE SANITA.
Funzione strumentale area 2: sostegno al lavoro dei docenti
Il Piano di Zona: strumento di programmazione del sociale
la difficile marcia verso l’autonomia e l’innovazione
Regolamento dei percorsi OSS
La storia di un percorso
P.D.P. P.E.I. PERSONALIZZATO Legge 170 (D.S.A.)
ASPETTI LEGALI, MEDICO LEGALI, ETICI E PSICOLOGICI DELLA MEDICINA DEI TRAPIANTI Rovigo, 8 Maggio 2008 Gli aspetti legali della professione infermieristica.
Unione Cattolica Italiana Insegnanti, Dirigenti, Educatori, Formatori COSENZA 14 MAGGIO 2014 Rosalba Candela Presidente nazionale UCIIM.
Dalla diagnosi al PEI Dott.ssa Sasanelli.
Lo sviluppo professionale dei laureati in Scienze Motorie L’Aquila 10 marzo 2006.
Sui Crediti Didattici una presentazione sintetica Daniele Marini Consiglio Universitario Nazionale settembre 1998
“E’ una persona integrata quella che conserva una propria identità diversa dalle altre e con il suo posto nel gruppo”
MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Commissione regionale dei soggetti professionali Regione Toscana istituita dall'art 3 della legge regionale 73/2008.
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
Presentazione Corso di Laurea Educatore Professionale
Proposta di progetto congiunto sul tema della “SCUOLA – SALUTE – LAVORO”
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
1 Presentation Autonomous Province of Trento and expectation/role in the project Kick-off meeting Autonomous Province of Trento Trento, December 18, 2014.
Quando si parla di salute, è opportuno fare riferimento alla Costituzione dell'Organizzazione mondiale della sanità (OMS), agenzia dell'ONU istituita nel.
Della FISH Calabria Onlus Relazione a cura di Franca Hyerace Coordinatrice dell’Osservatorio Scuola della Calabria. Lamezia Terme 9 novembre 2006.
FORMAZIONE REGIONALE A.S. 2015/16. PROGETTI Scuola primaria Progetto nazionale «Sport di Classe» Scuola secondaria di Primo e Secondo grado Progetto Tecnico.
Brevi note sul regolamento comunale a cura del Segretario Generale Lucia Perna.
Istituto Comprensivo “Filippo De Pisis” Ferrara PROGETTO TRIENNALE MINISTERIALE –2012 “Non solo lim……” Raccontare la tecnologia applicata.
Legge 104/92 ART. 3 comma 1: … E’ persona handicappata colui che presenta una minorazione fisica, psichica o sensoriale, stabilizzata o progressiva,
Verso i piani di studio provinciali Intervento di Michele Pellerey Trento 12 febbraio
Transcript della presentazione:

LA TUTELA DELLA SALUTE DEL CITTADINO: CONVEGNO NAZIONALE LA TUTELA DELLA SALUTE DEL CITTADINO: il ruolo del laureato in scienze motorie Urbino 23 febbraio 2006 PROPOSTA DELLA CAPDI ALLE FORZE POLITICHE FLAVIO CUCCO PRESIDENTE CAPDI & LSM - CONFEDERAZIONE DELLE ASSOCIAZIONI PROVINCIALI DEI DIPLOMATI ISEF E LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE - 

NEL CURRICOLO OBBLIGATORIO LA NECESSITA’ DELL’ EDUCAZIONE FISICA NEL CURRICOLO OBBLIGATORIO   L’educazione motoria, fisica e sportiva si è definita in questi ultimi anni come componente essenziale per un’equilibrata crescita umana, culturale e sociale dei giovani e degli adulti per tutto l’arco della loro vita . Già il Consiglio d’Europa e successivamente l’Organizzazione Mondiale della Sanità ritengono e considerano le attività motorie benefiche non solo per lo sviluppo della personalità, ma anche per il conseguimento della buona salute. Così il “Piano triennale nazionale della Sanità 1999/2001 invita “…a promuovere l’adozione di comportamenti … ad aumentare l’attività motoria per i giovani…” e il Piano Sanitario Nazionale 2004/2006 afferma che “ nell’ambito dell’adozione di sani stili di vita l’attività fisica riveste un ruolo fondamentale “. Il documento International Council of Sport and Physical Education dell’UNESCO pone l’accento sulla “quantità” di attività fisica necessaria per un adeguato curriculum educativo (almeno 1/6 del tempo scolastico totale ). Ricordiamo inoltre che in quasi tutti i paesi europei l’educazione motoria, fisica e sportiva è obbligatoria in tutto il percorso scolastico, per un monte ore annuale decisamente superiore a quello italiano. Sottolineiamo ancora che l’applicazione di corretti ed efficaci programmi di attività motoria richiedono da parte dell’insegnante un livello di competenze specifiche sostenute solo da una formazione qualificata di grado universitario (diploma ISEF e laurea in scienze motorie ) che attualmente non è prevista per l’insegnamento nella scuola primaria ( ex elementare ).

MANIFESTO DEGLI INSEGNANTI DI EDUCAZIONE FISICA  ….. La progressiva sedentarietà e la chiusura individualistica del nostro vivere quotidiano stanno infatti acutizzando preoccupanti tendenze, di origine articolata e complessa, quali: obesità, atteggiamenti posturali scorretti, diminuita funzionalità cardiocircolatoria, respiratoria, muscolare ed articolare anche in caso di sforzi di modesta entità, difficoltà di accettazione della propria persona, quindi anche del proprio corpo, difficoltà nel trasformare intenzioni e progetti in efficace operatività neuro- muscolare minor fiducia in se stessi, specie nell’affrontare situazioni nuove ed incerte, minor capacità di attenzione e concentrazione, minor determinazione nel cercare di raggiungere scopi che richiedano costante impegno, maggiori difficoltà relazionali con i propri pari e con il mondo adulto 10.maggiori problemi emotivi di fronte all’insuccesso. Data questa preoccupante situazione, gli insegnanti di educazione fisica, quali professionisti istituzionalmente riconosciuti alla cura e allo sviluppo della motricità e della corporeità in ambito formativo scolastico, …. chiedono a tutte le forze politiche nazionali che sia la scuola stessa, con le proprie enormi ed attuali potenzialità democratiche che le consentono di agire su tutti senza trascurare le peculiari esigenze individuali, a creare le condizioni per affrontare in modo corretto ed efficace i problemi sopra menzionati…

LA CAPDI & LSM SI BATTE PER LA VALORIZZAZIONE DELLA EDUCAZIONE FISICA 3 ORE DI EDUCAZIONE MOTORIA FISICA E SPORTIVA IN TUTTO IL PERCORSO SCOLASTICO, DAI 3 AI 19 ANNI, INSEGNATA DA LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE

Già nella Riforma della scuola progettata dal precedente Parlamento, ex Legge 30/ 2000 - Riordino dei cicli di Istruzione - e nelle osservazioni e proposte di modifica alla Legge 53 /2003 (Riforma Moratti) e decreti applicativi, abbiamo scritto e sostenuto che il riconoscimento del valore formativo della disciplina non rimanga solo su un piano formale, ma si concretizzi in una adeguata proposta di impegno orario settimanale, per gli studenti di ogni ordine e grado di scuola.

Riconoscimento dell’educazione motoria nella scuola primaria insegnata dal diplomato ISEF e laureato in Scienze Motorie, come insegnante del curricolo. LA RIFORMA RAPPRESENTA INOLTRE UNA CLAMOROSA OCCASIONE MANCATA PER IL NON INSERIMENTO, NELLA SCUOLA PRIMARIA, DEI DIPLOMATI ISEF E LAUREATI IN SCIENZE MOTORIE, PUNTO FONDAMENTALE PER UNA “SVOLTA” DELL’EDUCAZIONE MOTORIA NEL NOSTRO PAESE.  LA CAPDI HA COLLABORATO ALLA FORMULAZIONE DI UNA PROPOSTA DI LEGGE, PRESENTATA DALL’OPPOSIZIONE, SULL’INSERIMENTO DEL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE NELLA SCUOLA PRIMARIA.

Non un consulente o un esperto esterno a contratto, ma un insegnante elementare laureato in Scienze Motorie, inserito a pieno titolo nel processo educativo di formazione dell’alunno. Lo sport giovanile soffre di una anomalia tutta italiana: nei paesi europei l’avviamento alla pratica motoria e sportiva avviene all’interno della scuola con i propri insegnanti. In Italia i ragazzi dai 6 ai 11 anni (ex elementari) sono avviati allo sport nelle società sportive. Ci chiediamo: con quali garanzie di formazione professionale degli operatori? E con quali finalità educative e sociali? L’applicazione di corretti ed efficaci programmi di attività motoria richiedono da parte dell’insegnante un livello di competenze specifiche sostenute solo da una formazione qualificata di grado universitario (diploma ISEF e LSM) che attualmente non è prevista per l’insegnamento nella scuola primaria (anche qui una delle poche in Europa). Di conseguenza l’educazione motoria e sportiva è stata fino ad oggi praticamente inesistente nella scuola primaria.

OLTRE ALL’AMBITO SCOLASTICO ALTRI DUE SONO I SETTORI NEI QUALI E’ NECESSARIO RICONOSCERE LA PROFESSIONALITA’ DEL LAUREATO IN SCIENZE MOTORIE: 1) LA REGOLAMENTAZIONE DELLA PROFESSIONE DELL’ATTIVITA’ MOTORIA E SPORTIVA 2) LA PRECISA DEFINIZIONE DELL’AMBITO PROFESSIONALE DI COMPETENZA DEL LSM NELL’AREA SANITARIA

“Regolamentazione della professione dell’attività motoria e sportiva” “Regolamentazione della professione dell’attività motoria e sportiva”. L’obiettivo è di giungere, in tempi brevi, ad avere nel territorio nazionale certezza delle competenze degli operatori del settore ( motorio - sportivo e di fitness) ed un livello di qualificazione che possa salvaguardare la tutela della salute pubblica, introducendo criteri che prevedano il riconoscimento di una formazione superiore almeno triennale (diploma ISEF e LSM). Numerose “Proposte di legge” depositate alla Camera dei Deputati durante la XIV legislatura dalla maggioranza e in parte condivise dall’opposizione, ( in particolare proposta n° 3064 e n° 2588 ), e così molte regioni, nella loro normativa emanata per regolamentare l’attività motoria e sportiva, indicano nei diplomati ISEF e LSM i soggetti legittimati a coordinare, dirigere e gestire le attività nelle palestre. .

La precisa definizione dell’ambito professionale di competenza del LSM nell’area sanitaria   La dichiarazione di “equipollenza” tra laurea in Scienze Motorie e laurea in Fisioterapia a seguito di “ idoneo corso su paziente, sancito dalla recente Legge A.C. 6293 – art 1 - septies, apre al laureato in Scienze Motorie la possibilità di essere inserito nell’ Area Sanitaria. D’altra parte dobbiamo ricordare che nel Piano Sanitario Nazionale, il progetto 2.9 si propone di “Promuovere gli stili di vita salutari, la prevenzione e la comunicazione pubblica sulla salute” sottolineando che “Nell’ambito dell’adozione di stili di vita sani, l’attività fisica riveste un ruolo fondamentale. Il ruolo protettivo dell’esercizio fisico regolare è stato dimostrato soprattutto nei confronti delle patologie cardiovascolari e cerebrovascolari, di quelle osteoarticolari (in particolare l’osteoporosi), metaboliche (diabete), della performance fisica e psichica degli anziani. L’esercizio fisico regolare aiuta a controllare il peso corporeo, riduce l’ipertensione arteriosa e la frequenza cardiaca ed aumenta il benessere psicofisico.”

Così il recente provvedimento legislativo ( DDL 6229 del 24 gennaio 2006 ): “Disposizioni in materia di professioni sanitarie infermieristiche, ostetrica, riabilitative, tecnico-sanitarie e della prevenzione e delega al Governo per l’istituzione dei relativi ordini professionali”, prevede, all’art. 5, la possibilità di individuare nuove professioni sanitarie, in considerazione dei fabbisogni connessi agli obiettivi di salute previsti nel Piano sanitario nazionale o nei Piani sanitari regionali, che non trovino rispondenza in professioni già riconosciute. Dal canto loro i fisioterapisti, come da Decreto del Ministero della sanità 14 settembre 1994, n.741, svolgono, in via autonoma o in collaborazione con altre figure sanitarie, gli interventi di prevenzione, cura e riabilitazione nell’area della motricità.    

Gli Albi professionali e gli Ordini possono essere istituiti solo per tutelare diritti costituzionalmente rilevanti ; pertanto l’inserimento, anche parziale, del laureato in SM nell’area sanitaria è il punto di partenza indispensabile per una regolamentazione della professione.   La Capdi si attiva fin da ora perchè nella fase attuativa di regolamentazione di tali leggi, delegate al Governo, si trovi un giusto equilibrio per riconoscere le competenze del laureato SM nell’ambito della prevenzione e della moderna riabilitazione integrata ( e non sovrapposta ) con le altre professionalità del settore sanitario.

CONCLUSIONI La XV legislatura ha l’opportunità di porre le basi regolamentari perché si attui, in Italia, questa “rivoluzione” culturale evidenziata nello slogan di proposta degli insegnanti di educazione fisica d’Europa riuniti nell’EUPEA (European Physical Education Association) rappresentata in Italia dalla CAPDI   NON C’E’ EDUCAZIONE SENZA EDUCAZIONE FISICA   e di riconoscere la professionalità dei diplomati Isef e dei laureati in scienze motorie in ambito sociale. Gli stessi sono disponibili, fin da ora, a costruire un percorso culturale motorio e sportivo di qualità per la tutela della salute di tutti i cittadini .