Il servizio civile nazionale

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Il servizio civile nazionale Fiesole, Centro Studi CISL 22 settembre 2007

(ISTITUTIVA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE) LEGGE 64/2001 (ISTITUTIVA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE) Art. 1: Principi e finalità favorire la realizzazione dei princìpi costituzionali di solidarietà sociale; promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli; partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, anche sotto l'aspetto dell'agricoltura in zona di montagna, forestale, storico-artistico, culturale e della protezione civile; contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all'estero. Difesa della patria (concorrere alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari) Sentenza corte costituzionale n. 228 del 2004 Ribadisce che la normativa sul servizio civile nazionale sia di esclusiva competenza legislativa statale e trovi fondamento nell’art. 52 della costituzione (dovere di difendere la patria).

Il Servizio Civile Nazionale: un istituto giuridico autonomo L’attività svolta in servizio civile volontario non può essere ricondotta né ad un’attività puramente volontaria (caratterizzata dal requisito della gratuità) né ad un’attività retribuita (corrispondenza tra lavoro e retribuzione).

Carta di impegno etico del Servizio Civile Nazionale Sia l’Ufficio nazionale per il Servizio Civile sia gli Enti di Servizio Civile debbono sottoscrivere una carta, fare un patto tra loro con il quale si impegnano ad attuare i principi e le finalità previste dalla legge. Per fare questo si assumono una serie di doveri sia nei confronti dei giovani sia nei confronti della comunità intera. Un atto simbolico ma rilevante: l’attuazione del servizio civile richiede innanzitutto un’assunzione di responsabilità da parte di tutti i soggetti coinvolti.

La legge 64/2001 (Art.2: la delega al Governo) ad emanare, entro dodici mesi dalla data di entrata in vigore della presente legge, uno o più decreti legislativi aventi ad oggetto: la individuazione dei soggetti ammessi a prestare volontariamente servizio civile; la definizione delle modalità di accesso a detto servizio; la durata del servizio stesso, in relazione alle differenti tipologie di progetti di impiego; i correlati trattamenti giuridici ed economici

DLGS 5 APRILE 2002 N. 77 “DISCIPLINA DEL SERVIZIO CIVILE NAZIONALE A NORMA DELL’ARTICOLO 2 DELLA LEGGE 6 MARZO 2001 N.64” (GURI N. 99 DEL 29 APRILE 2002)da integrare con legge 31 marzo 2005 n.43 In tale decreto vengono definiti in dettaglio i requisiti di ammissione e la durata del servizio; Le funzioni e le caratteristiche dell’ufficio nazionale per il servizio civile Le caratteristiche del fondo nazionale per il Servizio Civile Il decreto ha visto la sua completa attuazione dal primo febbraio 2006 (da quella data anche le Regioni e Province autonome iniziano le attività di propria competenza sul servizio civile)

Requisiti di ammissione al servizio civile nazionale Essere cittadini italiani; Essere muniti di idoneità fisica (in relazione al progetto di impiego di Servizio Civile); Alla data di presentazione della domanda di aver superato il diciottesimo anno di età e non superato il ventottesimo; Costituisce causa di esclusione l’aver riportato condanna anche non definitiva alla pena della reclusione superiore ad un anno per delitto non colposo o ad una pena anche di entità inferiore per un delitto contro la persona o concernente detenzione, uso, trasporto, importazione o esportazione illecita di armi o materie esplodenti o per delitti riguardo l’appartenenza o il favoreggiamento a gruppi eversivi, terroristi o di criminalità organizzata; Non appartenere a corpi militari o a forze di polizia.

Durata del Servizio Il servizio civile ha la durata complessiva di dodici mesi. L'orario di svolgimento del servizio è stabilito in relazione alla natura del progetto e prevede comunque un impegno settimanale complessivo di trenta ore, ovvero di un monte ore annuo minimo corrispondente a millequattrocento ore.

Che cosa devono fare le associazioni di volontariato per diventare a tutti gli effetti enti erogatori di Servizio Civile? Accreditarsi!!!!!!!!! A) verificare la presenza nella realtà associativa dei requisiti necessari per poter presentare domanda di accreditamento; B) Presentare all’ente competente (UNSC o Regione) la domanda; C) L’ente competente procede alla verifica dei requisiti ed iscrive l’associazione nell’albo di propria competenza in qualità di Ente di Servizio Civile; D) Solo a questo punto l’associazione si trova nelle condizioni di presentare progetti di impiego.

CIRCOLARE UNSC 2 febbraio 2006 – Norme sull’accreditamento degli Enti di Servizio Civile Nazionale E’ l’ultima circolare emanata rispetto alle norme sull’accreditamento degli enti di servizio civile nazionale La procedura di accreditamento consiste nell’accertamento del possesso, da parte degli enti di servizio civile, di requisiti strutturali ed organizzativi adeguati, e di competenze e risorse specificamente destinate al servizio civile nazionale Prima del 1 gennaio 2006 l’accreditamento dava luogo all’iscrizione in un albo provvisorio cui potevano accedere anche enti a competenza territoriale regionale o sub-regionale. Da quella data le Regioni hanno istituito propri albi (cosi come indica il decreto legislativo 77/2002 per i progetti ad interesse regionale). Gli enti di competenza regionale o provinciale già accreditati sono stati iscritti automaticamente negli albi regionali di competenza.

Che cosa deve dimostrare l’ente che fa domanda di accreditamento? Innanzitutto i requisiti richiesti dall’art. 3 della Legge 64/2001: -     assenza di scopo di lucro; -     capacità organizzativa e possibilità di impiego in rapporto al servizio civile nazionale; -   corrispondenza tra propri fini istituzionali e finalità del Servizio Civile Nazionale; -  svolgimento di un’attività continuativa da almeno tre anni. - la sottoscrizione della carta di impegno etico.

Perché l’accreditamento è importante? Perché, oltre a definire standard di qualità, a garanzia di una buona progettazione, definisce quali sono gli enti che possono o non possono presentare progetti di impiego dei ragazzi in Servizio Civile. La presentazione di progetti di servizio civile all’UNSC e alle Regioni e’ consentita solo agli enti accreditati. Possiamo definire, a tutti gli effetti, il Sistema Servizio Civile un Sistema Qualità

Accreditamento (garanzia di qualità) Tutti gli enti ( dalle realtà associative agli enti locali, le aziende sanitarie locali) dovranno dimostrare di possedere i requisiti richiesti. Non c’è stato un automatico passaggio tra il sistema dell’obiezione di coscienza e quello del servizio civile nazionale. Gli enti convenzionati per l’impiego degli obiettori non sono stati iscritti d’ufficio nell’albo provvisorio ma anch’essi hanno dovuto presentare domanda di accreditamento e dimostrare di possedere i requisiti richiesti.

Un sistema di qualità Possiamo definire la struttura complessiva del servizio civile nazionale un vero e proprio sistema di qualità. Come un vero e proprio sistema di qualità possiede quindi un proprio glossario.

La sede centrale UNSC cura l'organizzazione, l'attuazione e lo svolgimento, nonché la programmazione, l'indirizzo, il coordinamento ed il controllo del Servizio Civile Nazionale, elaborando le direttive ed individuando gli obiettivi degli interventi per il servizio civile

Fondo Nazionale per il Servizio Civile Collocato presso l’ufficio nazionale per il servizio civile che ne cura la programmazione e la gestione annuale delle risorse formulando annualmente (entro il 31 gennaio dell’anno di riferimento) un apposito piano di intervento. A cosa serve il Piano di programmazione annuale? 1) definire la quota delle risorse del Fondo da utilizzare per le spese di funzionamento dell’ufficio nazionale; 2) definire la quota delle risorse del Fondo da destinare alle Regioni e alle province autonome di Trento e Bolzano per attività di informazione e formazione 3) la quota di risorse del Fondo da destinare ai compensi dei giovani destinati alla realizzazione dei progetti approvati in ambito regionale, interregionale, nazionale o all’estero.

Le “parole” del Servizio Civile Nazionale Sede di attuazione del progetto Operatore locale di progetto Responsabile del Servizio Civile Nazionale Responsabile locale di ente accreditato Progettista Tutor Responsabile della selezione (selettore) Responsabile amministrativo Responsabile dell’informatica Accordo di partenariato

Sede di attuazione del progetto è l’unità operativa di base dell’ente al di sotto della quale non può essere istituita altra struttura di livello inferiore (ad es. per gli enti pubblici l’ufficio o il servizio, nelle asl il singolo reparto, nelle università il dipartimento, nelle associazioni le singole sezioni).

Operatore Locale di progetto E’ il referente per le/i partecipanti alla realizzazione del progetto relativamente a tutte le tematiche legate all’attuazione del progetto, ed è disponibile in sede per almeno 10 ore a settimana. Non si può essere operatori locali per più di un progetto. Il nominativo dell’operatore locale di progetto dovrà essere indicato per ogni sede di attuazione. Può seguire fino ad un massimo di 4 volontari per progetti di assistenza e servizio civile all’estero, 6 per gli altri settori.

Accordo di partenariato è l’accordo mediante il quale un ente non accreditato (organizzazione di accoglienza), affida ad un ente accreditato (ente capofila) la presentazione e la gestione per suo conto di progetti di servizio civile nazionale, definendo le rispettive funzioni e responsabilità. Può avvenire solo con gli enti di prima o seconda classe.

Classi Dimensionali Gli enti di servizio civile (secondo le procedure dell’accreditamento) vengono suddivisi in gruppi a seconda del numero di sedi di attuazione e del numero di volontari in servizio. IV classe: gli enti che hanno fino a 5 sedi di attuazione e un massimo di 30 volontari; III classe: gli enti che hanno fino a 30 sedi di attuazione e un massimo di 200 volontari; II classe: gli enti che hanno fino a 100 sedi di attuazione e un massimo di 700 volontari; I classe: gli enti che gestiscono più di 100 sedi di attuazione (es. Confederazione Nazionale delle Misericordie, Anpas, Arci Servizio Civile, Aism).

Perché è importante conoscere le classi dimensionali? Cambiano gli elementi richiesti. Gli enti di quarta e di terza classe possono acquisire la progettazione, la formazione e il monitoraggio dagli enti accreditati di prima classe; L'ente accreditato in seconda classe può gestire, per conto terzi, sedi di realizzazione del progetto, sulla base di vincoli associativi, federativi o consortili, ovvero di accordi di partenariato fino alla concorrenza del numero di 100 sedi di attuazione, ma non può fornire i servizi di progettazione, formazione e monitoraggio agli enti di classe terza e quarta. L'ente di prima classe, oltre a gestire sedi di attuazione del progetto per enti terzi, può fornire anche agli enti accreditati della terza e quarta classe i servizi che questi non sono tenuti ad assicurare con risorse proprie, in particolare le attività di progettazione, formazione e monitoraggio.

Prontuario contenente le caratteristiche e le modalità per la redazione e la presentazione dei progetti di servizio civile da realizzare in Italia e all’estero, nonché i criteri per la selezione e l’approvazione degli stessi (abroga la Circolare 8 aprile 2004 “Progetti di servizio civile nazionale e procedure di selezione dei volontari”)” Dallo strumento di selezione degli enti (circolare 2 febbraio 2006) allo strumento di selezione dei progetti. Una volta inviato il progetto di impiego all’UNSC o alla Regione viene avviato un percorso di esame e di valutazione dei progetti. Il percorso prevede: 1) esame della documentazione relativa all’accreditamento dell’ente; 2) esame della documentazione relativa al progetto; 3) valutazione del progetto riconducibile all’esame di conformità dell’elaborato progettuale alle norme primarie e secondarie; 4) valutazione di qualità del progetto Lo schema prevede che i progetti passino allo stadio successivo solo se hanno superato i precedenti. Al quarto stadio viene attribuito ai progetti un punteggio secondo variabili e indicatori predefiniti.

Un dato numerico Il servizio civile è cresciuto non solo in termini di offerta ma anche di domanda. Si è partiti con l’impiego di circa 200 volontari. Si è passati a 7865 volontari nel 2002 su 1488 progetti per arrivare nel 2004 a 32.211 volontari e 3844 progetti attivati ed oltre 40000 nel 2005 e nel 2006 a più di 55.500 posti. Un dato interessante è la distribuzione territoriale dei volontari con una preminenza delle regioni del sud al 56,24%, seguita dal Centro con il 25,13% e infine al Nord al 18,63%. 60% impegnati nel settore dell’assistenza, 30% settore culturale, 8% natura e risorse ambientali Da ricordare dato del 2001: obiettori in servizio 77.000.

I Volontari e il Servizio Civile 1) Presentare domanda nei tempi e nelle modalità previste dal bando; 2) La domanda va presentata presso l’associazione in cui si è interessati a svolgere servizio; 3) Colloquio di selezione e presentazione della documentazione richiesta (c.v, codice fiscale, copia attestati di qualifica e non acquisiti, fotocopia carta identità) 4) Attendere l’esito della selezione, il punteggio acquisito e la relativa graduatoria solitamente viene affissa presso l’associazione; 5) superato il colloquio di selezione presentare il certificato medico di idoneità a svolgere attività di servizio civile; 6) Apertura del c/c postale al momento dell’entrata in servizio per l’accreditamento dell’indennità da parte dell’UNSC.

CHE COSA DEVONO FARE GLI ENTI Reclutamento (promozione del progetto di impiego sul proprio territorio di riferimento) Selezione (nominare un selettore ed organizzare i colloqui di selezione) Valutazione (sulla base della griglia di valutazione messa a disposizione dall’UNSC ed alla quale il selettore deve scrupolosamente attenersi) Invio all’UNSC o alla Regione della graduatoria finale e della documentazione prodotta dai volontari; Attendere la valutazione formale degli enti preposti e la proclamazione ufficiale dei “vincitori”.

Ente e formazione dei giovani L’ente di servizio civile deve garantire ai volontari un percorso formativo nella misura minima di 30 ore di formazione generale e 50 ore di formazione specifica. Contenuto formativo della parte generale: DETERMINA DIRETTORIALE 4 APRILE 2006 UNSC: LINEE GUIDA PER LA FORMAZIONE GENERALE DEI GIOVANI IN SERVIZIO CIVILE NAZIONALE.

Termini di presentazione dei progetti I progetti di SCN possono presentarli solo gli enti iscritti nell’albo nazionale o uno degli albi regionali o delle province autonome Possono essere presentati solo in un determinato periodo dell’anno (i progetti per il 2008 dal 1 ottobre al 31 ottobre 2007) Vale la data di ricezione e non la data di spedizione

PROGETTI DI SCN Il numero minimo di volontari per progetto è 4 unità La valutazione dei progetti avviene da parte dell’UNSC utilizzando la griglia di valutazione dei progetti allegata al DM del 3 agosto 2006 Ogni regione o provincia autonoma può integrare la griglia di valutazione con propri criteri fino ad un massimo di 20 punti

Sostituzione dei volontari in SCN E’ consentita esclusivamente entro 3 mesi dalla data di avvio del progetto. Può avvenire per rinuncia prima dell’avvio Interruzione del servizio Malattia (non dovuta a causa di servizio e superiore a 30 giorni) La durata del servizio del subentrato (il primo degli idonei non selezionati) sarà di 9 mesi

SELEZIONE Gli enti devono redigere delle vere e proprie graduatorie. I candidati che abbiano ottenuto a seguito di colloquio un punteggio superiore a 36/60 saranno dichiarati idonei. Vi saranno candidati idonei selezionati e non selezionati per mancanza di posti. I selezionati oltre alla domanda di partecipazione, al documento di identità dovranno produrre un certificato medico di idoneità fisica

Non possono presentare domanda di partecipazione i giovani che abbiano in corso con l’Ente che realizza il progetto rapporti di lavoro o di collaborazione o che li abbiano avuti nell’anno precedente di durata superiore a tre mesi

BENEFIT Il periodo di SCN è valutato nei concorsi pubblici come servizio prestato presso enti pubblici Nei concorsi per l’accesso alle carriere iniziali dei Vigili del fuoco e della Forestale il 10% dei posti è riservato a chi abbia svolto SCN nelle attività di tali corpi Il periodo di servizio civile è riconosciuto valido per l’inquadramento economico e per la determinazione della anzianità lavorativa ai fini del trattamento previdenziale del settore pubblico e privato. Possono essere riconosciuti crediti formativi da spendere nel corso degli studi