Perché le scuole laziali dovrebbero dialogare con la Regione Lazio? Perché la Regione Lazio dovrebbe dialogare con le scuole laziali? Cosa succede con.

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Perché le scuole laziali dovrebbero dialogare con la Regione Lazio? Perché la Regione Lazio dovrebbe dialogare con le scuole laziali? Cosa succede con la riforma Moratti? Tre questioni da cui partire

OGGI: Accesso ai finanziamenti per il diritto allo studio: integrazione, trasporto, buoni libro, altre provvidenze… (L.R. n. 29/1992) Criteri per lelaborazione del calendario scolastico (D. Lgs. 112/1998) Accreditamento della singola scuola come agenzia formativa (Normativa Comunitaria, Nazionale Accesso ai fondi europei ( POR ) IFTS (L 144/1999, Bando regionale annuale) … I motivi delle scuole

OGGI: Impegno sulla valorizzazione delle autonomie funzionali (Art. 16 dello Statuto della Regione Lazio) Dimensionamento delle istituzioni scolastiche (a quando un osservatorio?) (D. Lgs. 112/1998) Elaborazione del Piano Annuale degli Interventi per il diritto allo studio; Consultazione sul calendario scolastico; … I motivi della regione Lazio

DOMANI: Assetto generale del servizio scolastico nella regione (Armonizzazione tra potestà legislativa, regolamentare, amministrativa e gestionale) Coordinamento nella definizione degli organici del personale (sentenza n.13/2004 della Corte Costituzionale) Integrazione dei curricoli obbligatori

Ma come è possibile realizzare questo dialogo con un rapporto numerico 1:955?

Con le ASL il rapporto numerico è 1:12

Il fenomeno delle reti scolastiche territoriali e della rete delle reti (ASAL)

Cosa succede con la riforma Moratti? OGGI: La legge n. 53/2003 è impostata su tre presupposti legislativi: a)Riforma del Titolo V della Costituzione (Nuove potestà legislative in materia scolastica); b)Trasferimento delle funzioni amministrative dallo Stato alle Regioni (D. Lgs. 112/1998); c)Autonomia delle Istituzioni Scolastiche (DPR n. 275/1999)

Primo Ciclo dIstruzione (Infanzia, primaria, secondaria di 1° grado) È lunico decreto attuativo emanato ma i suoi contenuti sono tutti da interpretare La regione, i comuni e le scuole sono implicati sia nel processo di attuazione che in quello di modifica (pacchetto Asal). Aree di sperimentazione condivisa: a)Anticipi nella scuola dellinfanzia; b)Ore opzionali e didattica laboratoriale (nuova organizzazione degli spazi); c)Certificazione delle competenze; d)…

Secondo Ciclo dIstruzione (Sistema del Licei, Sistema dellIstruzione e Formazione Professionale) Un quadro normativo ancora molto fluido (Nuova bozza di decreto presentata il 3 marzo; nuovi orari annuali) ma la.s è vicino. Questioni aperte: a)Cosa accadrà dellIstruzione Professionale di Stato? b)Definizione dei livelli essenziali delle prestazioni c)Snaturamento degli Istituti Tecnici (Resteremo senza ragionieri, geometri, e periti?…) d)La definizione di un organico funzionale

Secondo Ciclo dIstruzione Le prime considerazioni dellAsal (già concordate con altre associazioni regionali nellambito della FNASA): 1.QUADRO NORMATIVO. Confusione tra competenze amministrative e competenze gestionali distribuite tra USR, EE.LL. e scuole autonome: un nuovo modello unitario centrato su un espansione dellautonomia funzionale sul territorio (Agenzia, Campus, Rete (opportunamente regolamentate). 2.I DUE CANALI. Garanzie di pari dignità effettiva; scomparsa dei diplomi quinquennali. 3.AUTONOMIA ORGANIZZATIVA. Dovè? 4.CURRICOLI. Perdura il pessimo metodo degli allegati al decreto.

1.Istituzione di una Consulta Regionale per il servizio scolastico ai sensi dellart. 75 del nuovo Statuto (Componenti: regione, province, comuni, scuole autonome, USR); 2.Elaborazione condivisa di una Legge regionale sullistruzione 3.Avvio di un confronto per una regolamentazione legislativa (regionale e nazionale) delle reti di scuole (ai sensi dellart. 7 del DPR 275/1999) 4.Presa in carico ed analisi del pacchetto ASAL di modifiche al D. Lgs. n. 59/2004; 5.Costruzione di un sistema di comunicazione tra Regione e Scuole: Nuovo portale dellAssessorato; News dalla regione da inserire nella Newsletter dellAsal… 5 proposte alle Regione per un nuovo rapporto con le scuole