COMPETENZA SOCIALE LA COMPETENZA SOCIALE E LA CAPACITA DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PERSONALI NELLE INTERAZIONI SOCIALI E MANTENERE RELAZIONI POSITIVE CON.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
PARADIGMI EDUCATIVI.
Advertisements

ELEMENTI CARATTERIZZANTI IL COOPERATIVE LEARNING
Il metodo osservativo nei contesti formativi/2
PEDAGOGIA SPERIMENTALE
RELAZIONE DEI RESPONSABILI - DIPARTIMENTI SCUOLA PRIMARIA
La valutazione dei contesti
1 Università degli Studi di Cassino Facoltà di Lettere e Filosofia Master di II livello MEDIATORE per lORIENTAMENTO Anno accademico 2002/2003 – Antonio.
INSEGNAMENTO DELLE ABILITA’ SOCIALI
Il concetto di misura.
Direzione Didattica II Circolo di Moncalieri Scuola Primaria
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
PSICOLOGIA DELL’EDUCAZIONE Felice Carugati e Patrizia Selleri
L’Osservazione a Scuola
Gestione delle classe con alunni stranieri
Il conflitto è uno stato della relazione caratterizzato dalla presenza di un problema a cui si associa un disagio.
GLI STILI DI DIREZIONE E IL GRUPPO
L’ATTIVITA’ DIDATTICA
Martina Nani Francesca Cavallini Centro di Apprendimento Tice
Attività di tutoraggio sulle simmetrie
Schede Valutazione laboratorio
FONDAMENTI DI INFORMATICA III A2A2-1 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE DEL LAVORO DUFFICIO Argomento 2 Approfondimento 2 CARATTERISTICHE E MODELLIZZAZIONE.
La valutazione dei rischi psicosociali nel lavoro: le fasi
LINEE GUIDA PER LINSERIMENTO DI ALUNNI STRANIERI CIRCOLO DIDATTICO DI SPOLTORE.
Disturbo dell’attenzione e Iperattivita’ ADHD
Impulsività e autocontrollo Interventi e tecniche metacognitive
OSSERVAZIONE NATURALE OSSERVARE IL COMPORTAMENTO NELLAMBIENTE NATURALE IN CUI SI MANIFESTA SPONTANEAMENTE, DESCRIVENDOLA IN DETTAGLIO NEL MODO PIU OBIETTIVO.
GRUPPI DI LAVORO E LAVORO IN GRUPPO Il Cooperative Learning.
ALTRUISMO azioni che un individuo può compiere a vantaggio di una o più persone senza aspettarsi alcuna ricompensa esterna concreta MA azione tesa a produrre.
CRV – FIR CRITERI METODOLOGICI E CONTENUTI DELLA PRIMA FORMAZIONE
ISTITUTO COMPRENSIVO DI QUISTELLO
È il legame che unisce due o più persone È quella insita nella natura stessa della persona in quanto individuo.
Laccezione positiva del concetto di rischio Il rischio non deve essere visto necessariamente come pericolo o fonte di danno evolutivo Rischio come opportunità
Disturbi Specifici Di Apprendimento.
CENTRO QUALIFICAZIONE NAZIONALE
Significati da condividere
LA CLASSE Percorso di formazione per docenti sulle modalità e strategie da attivare per il miglioramento di comportamenti – atteggiamenti relazionali.
Perché la classe può essere una risorsa per i soggetti in situazione di handicap?
Capitolo 2 L’osservazione nella pratica
INTELLIGENZE IN ALLENAMENTO
LABORATORIO DI DISCIPLINE MATEMATICHE
CORSO PER ALLENATORI DI PRIMO GRADO SECONDO LIVELLO GIOVANILE
Le teoriche del nursing
Gruppo del Progetto Coordinatore Referente Prof.ssa Sonia Spagnuolo Docenti Partecipanti Concetta Zecca Giuseppe Ruscelli Elisa Santagada Anna Caterina.
PERCORSO EDUCATIVO E DIDATTICO
Finalità generale della scuola: sviluppo armonico e integrale della persona all’interno dei principi della Costituzione italiana e della tradizione culturale.
COMPITI DI REALTA’ ISTITUTO COMPRENSIVO DI COSSATO
IO, TU E… GLI ALTRI.
Format di progettazione
L’intervento cognitivo -comportamentale
Tassonomia dei Sistemi Distribuiti Antonio D'Angelo.
1  Aree di attività in cui i contributi individuali non sono discernibili;  Situazioni di produzione di gruppo o di squadra.
MODELLO DI DOMANDA E OFFERTA
Apprendimento cooperativo Cooperative learning
Antonella De Luca University of Rome La Sapienza Problemi di Comportamento & Strategie Educative.
Lo studio della famiglia
Attività di RICERCA AZIONE per una Didattica Inclusiva
Indagine 2011 Il clima organizzativo in Webred Servizi.
La valutazione delle Prestazioni
Istituto comprensivo “Mercogliano”
I pari come tutors? Riflessioni sul progetto MOF:
DA SOLI SI VA VELOCI MA INSIEME SI VA Più LONTANO
Prof. Caterina Lorenzi Università Roma 3 Corso di Laurea in Scienze della Formazione Primaria Laboratorio di Ecologia e Didattica dell’Ecologia:
STOP AL BULLISMO ! Il progetto di “Prevenzione al bullismo” è finalizzato a fare in modo che i processi di inserimento nel gruppo e l’intreccio.
La scuola che fa crescere Grottammare 03 marzo 2016 Destinatari: alunni classe II scuola Primaria di Acquasanta Terme Disciplina: Cittadinanza e Costituzione.
L'insegnamento scientifico nella Scuola dell'infanzia
nella Scuola dell’Infanzia
Trento 16 gennaio Competenza conoscenzeabilitàatteggiamenti.
I° Istituto d’Istruzione Superiore “L. DA VINCI – G. GALILEI” “DIRITTI A SCUOLA” – Progetto C Sportello di “ASCOLTO PSICOLOGICO” per gli studenti appartenenti.
XXXIV CONGRESSO NAZIONALE LA NUTRIZIONE UMANA OGGI TRA TECNOLOGIA E PREVENZIONE 8-10 novembre 2006 Hotel Le Conchiglie, Riccione (Rimini)
Formazione genitori e insegnanti Web Health Application for ADHD Monitoring Informazioni di supporto SESSIONE 2.
Transcript della presentazione:

COMPETENZA SOCIALE LA COMPETENZA SOCIALE E LA CAPACITA DI RAGGIUNGERE OBIETTIVI PERSONALI NELLE INTERAZIONI SOCIALI E MANTENERE RELAZIONI POSITIVE CON GLI ALTRI. GLI OGGETTI RIVESTONO UN RUOLO DI MEDIATORI NELLE INTERAZIONI SOCIALI.

ABILITA SOCIALE I BAMBINI SOCIALMENTE COMPETENTI MOSTRANO UNAMPIA GAMMA DI ABILITA CHE ADOPERANO PER INSTAURARE E MANTENERE INTERAZIONI SOCIALI POSITIVE CON I PARI: SANNO INSERIRSI IN UN GRUPPO DI COMPAGNI; SANNO RISPETTARE IL PROPRIO TURNO NEL GIOCO; SANNO RISOLVERE IN MANIERA POSITIVA I CONFLITTI.

COMPORTAMENTO PROSOCIALE VARIETA DI AZIONI CHE HANNO COME FINALITA QUELLA DI AIUTARE O DI PRODURRE UN BENEFICIO ALLALTRO, SENZA ASPETTARSI RICOMPENSE ESTERNE. RAPPRESENTA LA FORMA PIU MATURA E COSTRUTTIVA DEL COMPORTAMENTO SOCIALE.

PROGRAMMA DI EDUCAZIONE AL COMPORTAMENTO PROSOCIALE EVENTI ANTECEDENTI ALLA MANIFESTAZIONE DEL COMPORTAMENTO PROSOCIALE: RICHIESTA DIRETTA RICHIESTA INDIRETTA DA PARTE DI UN BAMBINO RICHIESTA INDIRETTA DA PARTE DELLEDUCATORE AZIONE SPONTANEA

RICHIESTA DI AIUTO: COMPAGNO IN DIFFICOLTA AIUTO DELLA MAESTRA O DI UN ALTRO BAMBINO AIUTO DIRETTO: COMPAGNO IN DIFFICOLTA FORMA DIRETTA DI AIUTO CONFORTO: IN PRESENZA DI UN COMPAGNO TRISTE O A DISAGIO, OFFERTA CONSOLAZIONE VALUTAZIONI POSITIVE: COMMENTO POSITIVO RISPETTO A QUELLO CHE UN COMPAGNO HA FATTO O HA DETTO.

RILEVAZIONE DI EPISODI CONFLITTUALI I CONFLITTI TRA PARI RAPPRESENTANO UN MOMENTO CARATTERIZZATO DA SCARSA COMPETENZA SOCIALE. NON BISOGNA CONFONDERE GLI EPISODI DI AGGRESSIVITA CON EPISODI CONFLITTUALI.

AGGRESSIVITA COMPORTAMENTO CHE MIRA A NUOCERE A UNALTRA PERSONA

CONFLITTO SITUAZIONI IN CUI CE UNINCOMPATIBILITA TRA GLI OBIETTIVI DEI DUE CONTENDENTI. HA UNA VALENZA POSITIVA, IN QUANTO INSERISCE IL BAMBINO IN UNA SITUAZIONE IN CUI E COSTRETTO AD USCIRE DAL SUO EGOCENTRISMO, IMPARA A MODULARE IL PROPRIO COMPORTAMENTO IN RELAZIONE A QUELLO DEGLI ALTRI.

SCALE DI VALUTAZIONE STRUMENTI PER LA RILEVAZIONE SISTEMATICA DEL COMPORTAMENTO DIVERSA DALLA DESCRIZIONE NARRATIVA E DALLA CHECK-LIST PERCHE SI BASANO SUL GIUDIZIO GLOBALE DELLOSSERVATORE. IMPLICANO LA CONTEMPORANEITA DI OSSERVAZIONE E VALUTAZIONE.

SCALE DI VALUTAZIONE NON RILEVANO NE DESCRIVONO I COMPORTAMENTI MA ESPRIMONO UNA VALUTAZIONE SU UNA MANIFESTAZIONE COMPORTAMENTALE. SONO POCO INFORMATIVE SUI PROCESSI O SUI MECCANISMI DI SVILUPPO SONO UTILI PER DESCRIVERE LE DIFFERENZE INDIVIDUALI E GLI STILI COMPORTAMENTALI

SCALE DI VALUTAZIONE SONO COSTRUITE ATTRAVERSO DIVERSI CRITERI GRAFICI, NUMERICI, CATEGORIALI (ZAMBELLI, 1983). SI INDIVIDUA UNA VARIABILE O CARATTERISTICA DA MISURARE IDENTIFICAZIONE DEGLI ITEM RAPPRESENTATIVI GLI ITEM VENGONO VALUTATI ATTRAVERSO UNA: SCALA CATEGORIALE (MOLTO, ABBASTANZA, POCO); NUMERICA (1, 2, 3, 4 ECC.) LE POSSIBILI FONTI DI ERRORE NELLA UTILIZZAZIONE DELLE SCALE SONO NUMEROSE (ZAMBELLI, 1983).

VANTAGGI PRATICITA E VELOCITA DI SOMMINISTRAZIONE; NON RICHIEDONO TEMPI DI RILEVAZIONI NON ELEVATI; POSSONO ESSERE SOMMINISTRATE COLLETTIVAMENTE; NON RICHIEDONO MODIFICAZIONI DEL SETTING