Quali variabili guidano l’apprezzamento estetico?

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Transcript della presentazione:

Quali variabili guidano l’apprezzamento estetico? Uno degli obiettivi attuali delle Neuroscienze é definire il rapporto tra arte e network neurali. Quali variabili guidano l’apprezzamento estetico? Ne esistono leggi universali ? L’arte prodotta da culture diverse ha caratteristiche comuni?

Neurobiologia dell’arte: la simmetria e Mauritius Escher Angiola Maria Fasanaro e Orsola Musella

Probabilmente sì. La simmetria sembra universalmente apprezzata. Le immagini simmetriche sono preferite dai nigeriani così come dagli americani (Uduehi, 1995 ). I bambini cinesi disegnano con simmetria, come quelli degli Stati Uniti (Humphrey,1997). Persino gli scimpanzè la manifestano nei disegni (Schiller, 1951, Morris, 1962). La simmetria del corpo guida la scelta del partner . La specie umana valuta “bello” il volto simmetrico .

Tra essi brilla il genio di Mauritius Escher. La simmetria sarebbe quindi una legge universale, dunque neurobiologica, ma è all’arte che dobbiamo “rivolgerci” se vogliamo saperne di più. Da sempre percezione e visione sono oggetto di ricerca per gli artisti. Tra essi brilla il genio di Mauritius Escher. Autoritratto, 1929

“All’inizio non avevo nessuna idea , nè regola” M. Escher (1898-1972) “All’inizio non avevo nessuna idea , nè regola” confesserà Escher. I primi anni delle ricerche sulla simmetria trascorrono infatti tra tentativi e prove. Basterebbe oggi un computer ed un programma: Escher usava carta e forbici. Scoprirà che le regole di suddivisone regolare del piano sono la traslazione (l’immagine viene spostata in una direzione ), la rotazione e la riflessione (l’immagine ruota sul suo asse di simmetria).

Riflessione: intorno ad un piano Rotazione Traslazione Riflessione: intorno ad un piano

Nessuno spazio separale immagini. Dalla applicazione di esse e dalla trasposizione del disegno su legno morbido ( xilografia) nascono le prime stampe caratterizzate da ripetizioni ritmiche . In “Otto teste” Escher, ancora allievo della scuola di Disegno Ornamentale di Harlem, crea quattro sinuosi volti femminili e quattro volti maschili. Nessuno spazio separale immagini. Otto teste, 1922 Il contrasto bianco nero e l’applicazione delle leggi sulla simmetria creano una continuità per cui lo sfondo su cui appare ogni volto è in effetti parte del volto successivo.

Atrani, Costa d’Amalfii, 1931 Escher visita l’ Italia, la Spagna, la Tunisia: ne trae spunto per le creazioni.. Dell’Alhambra lo affascinano le intricate geometrie delle maioliche . Del sud d’Italia la luce che sembra creare nuove superfici e volumi . I poliedri regolari delle case ed i mosaici della duecentesca cattedrale di Ravello saranno temi a lungo sviluppati. Ravello è per molti anni amata casa di vacanza. Ravello, 1931 Atrani, Costa d’Amalfii, 1931 Tunisia, 1928

Disegno periodico, sist. transizionale I B Disegno periodico , sistema IX Disegno periodico, sist. transizionale I B

Disegno periodico, sistema transizionale II-III Attraverso la simmetria di rotazione binaria crea nuove immagini. Le figure sono ruotate di 180° ed inscritte in parallelogrammi che creano una griglia geometrica. Disegno periodico, sistema di triangoli Disegno periodico, sistema transizionale II-III

e questi, gradualmente, …….cinesini. Nascono poi le storie illustrate attraverso la successione di immagini che si modificano. La prima è il “ragazzino cinese”: qui le case cubiche di Atrani, pian piano si trasformano in figure piatte , diventano esagoni e questi, gradualmente, …….cinesini. Metamorfosi I, 1937

Escher ora , sicuro delle tecniche , riproduce le sue immagini mentali . L’idea e’ qui il passaggio da due a tre dimensioni come simbolo di liberta’ Scrive : “ è possibile un rapporto tra figure immobili a due dimensioni e figure tridimensionali che si muovono nello spazio”. Liberazione, 1955

Lo stesso tema e’ in “Ciclo”… in alto a destra esce da casa un allegro ragazzetto; mentre corre verso il basso, perde la sua spazialita’, e si inserisce tra suoi simili, piatti, che progressivamente diventano semplici rombi. Ma poi ... i rombi diventano cubi ed i cubi una casa... dalla quale ecco di nuovo uscire il ragazzetto!” M. Escher. Ciclo, 1938

Rettili è una delle creazioni più straordinarie “fra oggetti di ogni tipo c’è un quaderno, dove ci sono le figure piatte , di rettili.Uno, evidentemente stufo di stare immobile e piatto tra i suoi simili, allunga una zampa e si arrampica sulla copertina di un libro ,passa sulla squadra da disegno ed il portacenere , per poi tornare in basso, sulla carta, dove, ubbidiente, si reinserisce, riprendendo la sua funzione di elemento di un piano”. M. Escher Rettili, 1943

Amplia le conoscenze matematiche sulla simmetria espresse da G. Povlia: «Le divisioni regolari del piano sono poligoni (convessi) congruenti e contigui». Il termine “convesso” e’ tra parentesi perchè Escher sviluppa regole estensibili anche ai poligoni concavi . Concavo e convesso, 1955

L’ altra idea è l’infinito Le figure che si rimpiccioliscono suggeriscono l’infinitamente piccolo. “La superficie di ogni elemento viene dimezzata, man mano che si va verso il centro, dove la bisezione viene portata all’assurdo. Il rettile più piccolo che ha ancora una testa ed una coda misura due millimetri” M.Escher Sempre più piccolo, 1956

Voglio comunicare lo stupore ed ammirazione L’applicazione delle leggi della simmetria permette anche a sfondo e figura di sfumare l’uno nell’altra. Fantasia e realtà confluiscono . Voglio comunicare lo stupore ed ammirazione che avverto verso verso il mondo ”. Giorno e notte, 1939

Il disegno si riferisce ad un articolo del matematico L. Penrose pubblicato sul British Journal of Psychology. Penrose aveva disegnato il triangolo impossibile, una figura in cui l’osservazione dettagliata dei particolari non mostra errori, ma l’immagine è impossibile nel suo insieme. Escher impiega tre triangoli impossibili. Cascata, 1961

E le neuroscienze? Hanno dimostrato attraverso la Fmri che esistono aree cerebrali attivate durante l’osservazione di un disegno (o un dipinto etc.) valutato come “bello”. Esse sono: L’area specializzata per quello stimolo es. colore (Moutoussis and Zeki 2002) L’area orbitofrontale (Aharon et al. 2001; Francis et al. 1999; Rolls 2000; Small et al. 2001) L’area motoria Immagine MRI durante esposizione a bello

Non c’è un’area selettivamente attivata da stimoli considerati “brutti” ma si osserva una minore attivazione delle stesse aree attivate dagli stimoli giudicati “belli”

Anche altre aree sono attivate : Il cingolo anteriore (l’area associata allle emozioni, all’amore romantico, la musica) (Bartels and Zeki 2000 , Blood and Zatorre 2001) L’area parietale sinistra (area dello spazio)

Questi dati, ottenuti attraverso la fMRI , non escludono, tuttavia, che anche altre aree cerebrali partecipino al processo , ma con ruolo di minore preminenza. L’aspetto più interessante, tuttavia, nell’insieme , è che la “bellezza” correla essenzialmente con le funzioni di gratificazione e ricompensa.

Orsola Musella Cominciano , cosi’ , ora , a spiegarci, sul piano neurobiologico, perchè la bellezza sia un valore assoluto, perché ci attiri e sia da sempre ricercata e fonte di desiderio, perche’ sia, in qualche modo, a tutti necessaria. Angiola Maria M Fasanaro Orsola Musella