TENDENZA E CONGESTIONE. Premessa Lo sviluppo di un ciclo completo di mercato passa attraverso una serie di fasi, rigorosamente classificate sotto il profilo.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Analisi dei Mercati Finanziari I
Advertisements

RILEVAZIONE E RACCOLTA DATI
I TERREMOTI O SISMI Dal latino “terrae motus”, movimento della Terra
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
Convegno AUTO USATA: MERCATO DIMENTICATO Bologna 25 marzo 2010 Massimiliano Amati.
Il Mot.
1 Introduzione Fino agli Anni Settanta la questione dello sviluppo era affrontata in termini prettamente economici. Conseguentemente, si riteneva che perseguire.
LA MICROSEGMENTAZIONE DEL MERCATO
Natura e funzione dell’attenzione
N. 5/2006 FACOLTA’ DI SCIENZE ECONOMICHE E AZIENDALI
Progettare una ricerca: approcci e metodologie
COMPRESENZA LINGUAGGI NON VERBALI - PSICOLOGIA
Avviamento ai giochi sportivi
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Kinds of Minds I 14/01/08.
FILOSOFIA DELLA MENTE Giacomo Romano a. a. 2007/2008: II° Quarto, Modulo 2 Introduzione alla coscienza 27/11/07.
aspettative di inflazione e valore attuale
La Rappresentazione cartografica
Cenni di teoria degli errori
CORSO DI ECONOMIA POLITICA 2° parte Docente Prof. GIOIA
LA DIFESA Prof MORETTI Maurizio.
ELETTRICITA' E MAGNETISMO FORZE ELETTRICHE E MAGNETICHE COME
Lezione del dott. Natale Lanza
La psicologia del mercato Supporti e resistenze Giulio Tagliavini Università di Parma.
La pianificazione di business nella nuova economiaLezione 13 - Il bilancio parte 31 IL BILANCIO - 3.
Come decidere la vendita di una posizione Giulio Tagliavini Università di Parma.
Geometria analitica: dalle funzioni alle rette Cliccate su F5 per vedere meglio e poi ovunque per andare avanti.
Le simulazioni La simulazione per: scoprire e vivere ciò che altrimenti non appare, non si prova provare situazioni difficili o pericolose in ambiente.
Lezione 10 La politica monetaria
Viscosità o attrito interno In liquidi
Errori casuali Si dicono casuali tutti quegli errori che possono avvenire, con la stessa probabilità, sia in difetto che in eccesso. Data questa caratteristica,
Cenni teorici. La corrente elettrica dal punto di vista microscopico
Errori casuali Si dicono casuali tutti quegli errori che possono avvenire, con la stessa probabilità, sia in difetto che in eccesso. Data questa caratteristica,
Laboratorio area psicologica
1 Michellone Giancarlo Allo stato attuale i contenuti del presente documento non impegnano ancora il Project Manager e non riflettono necessariamente la.
Cenabimus apud Romanos
Head and Shoulder Formations Giulio Tagliavini Università di Parma.
IL TRASFORMATORE.
Analisi Tecnica Una lezione introduttiva. PRINCIPI GENERALI C'era una volta.. Charles Dow (più noto, in binomio con Jones, per la creazione dell'indice.
I SISMI Caratteristiche delle rocce Tipi di onda Sismica a riflessione.
UFFICIO ANALISI TECNICA S ELLA A DVICE T RADING Torino, 12 giugno 2004 Il Trading Multiday: Minifib Multiday, Segnali Titoli Italia Multiday (Swing Trading),
CORSO ALLIEVO ALLENATORE PRIMO LIVELLO GIOVANILE
Il Market Facilitation Index di Williams Giulio Tagliavini Università di Parma.
I mercati dei beni e i mercati finanziari: il modello IS-LM
Implementazione di dizionari Problema del dizionario dinamico Scegliere una struttura dati in cui memorizzare dei record con un campo key e alcuni altri.
Composizione grafica dott. Simone Cicconi CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo Lezione n. 7 II SEMESTRE A.A
L’evoluzione della specie
Continua. Il problema dell’induzione Il problema dell'induzione può essere riassunto nella domanda: "siamo giustificati razionalmente a passare dai ripetuti.
Istituzioni di Economia M-Z prof. Leonardo Ditta
L’elasticità e le sue applicazioni
Trading System & Analisi Tecnica
Diritti dei minori e i social network Nell'ambito dei social network, compare anche l’argomento dei diritti del fanciullo; alcuni vengono violati, altri.
Il Dorso Giulio Signorini Facoltà di Scienze Motorie 8 Marzo 2006.
Economia e Organizzazione Aziendale
1 GESTIONE DELLE RISORSE UMANE NELLE PICCOLE IMPRESE.
Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio
Valutare le competenze
La nostra società è caratterizzata dalla presenza di persone che svolgono ruoli sempre più specialistici, che richiedono conoscenze e competenze molto.
La Meccanica Matematico Geometrica dei mercati finanziari
1 Lezione XV-b Avviare la presentazione col tasto “Invio”
BILIARDO & SCUOLA Il Brandeggio e il Tiro
Collusione Davide Vannoni Corso di Economia Manageriale e Industriale a.a
Analisi matematica Introduzione ai limiti
IL SETTORE DEL FRUMENTO TENERO STRUTTURA, OFFERTA E MERCATO Roma, 23 novembre 2011.
Le caratteristiche dei movimenti generali e specifici della pallavolo
La collaborazione fra pari nel recupero di competenze in matematica: il ruolo della riflessione metacognitiva Aosta, 8 aprile 2011 Angela Pesci Dipartimento.
Logica Lezione 11, Annuncio Non si terrà la lezione di Lunedì 16 Marzo.
Assessorato al Turismo – Città di Venezia Il turismo nel Comune di Venezia Venezia, 19 Novembre 2010 Telecom Future Centre.
Il metodo sperimentale
Transcript della presentazione:

TENDENZA E CONGESTIONE

Premessa Lo sviluppo di un ciclo completo di mercato passa attraverso una serie di fasi, rigorosamente classificate sotto il profilo teorico, che caratterizzano situazioni specifiche.

Si possono individuare: una fase di accumulazione durante la quale le mani forti rastrellano grossi quantitativi di titoli evitando accuratamente di fare pressione sui prezzi che, quindi, si muovono lateralmente allinterno di minimi e massimi pressoché costanti per qualche tempo; una fase di espansione durante la quale gli stessi protagonisti dellaccumulazione, avendo rastrellato ingenti quantitativi di titoli, considerano giunto il momento di fare pressione sulle quotazioni per accrescere il valore dei loro acquisti; a questi soggetti si aggiungono sia coloro che si accodano alla tendenza rialzista appena iniziata che gli scopertisti i quali si affrettano a chiudere le loro posizioni;

Le fasi ulteriori una o più fasi riaccumulazione caratterizzate da prese di beneficio e da eventuale riassunzione di posizioni lunghe sia da parte dei precedenti soggetti che da parte di nuovi arrivati; una fase di distribuzione, che segna il culmine della precedente fase di espansione, caratterizzata dalla liquidazione delle posizione lunghe con contestuale sostegno delle quotazioni; una fase di flessione caratterizzata dalla prevalenza delle posizioni ribassiste e dalla liquidazione delle posizioni lunghe precedentemente assunte; una o più fasi di redistribuzione che interrompono temporaneamente la fase di flessione; una nuova fase di accumulazione e il ciclo riprende.

Non è mai facile capire la fase attuale Lidentificazione delle varie fasi di mercato, interessante sotto il profilo teorico, lo è un po meno sotto laspetto pratico sia per la difficoltà, e spesso limpossibilità, di determinare lo stato corrente prima che il successivo si sia chiaramente sviluppato e sia per limpossibilità di prevederne in anticipo violenza e durata. La classificazione, tuttavia, ci permette di individuare due ben distinte dinamiche di mercato: tendenza (espansione e flessione); congestione (accumulazione e distribuzione). Anche in questo caso si tratta, purtroppo, di una distinzione che sposta i termini del problema ma non fornisce chiare indicazioni risolutive. E infatti necessario attendere che levoluzione abbia fatto gran parte del suo corso prima di poter correttamente classificarne lo stato. Non si tratta, daltronde, di pura questione terminologica dal momento che, a ciascuna delle due fasi, devono corrispondere ben precisi atteggiamenti operativi: nel caso di tendenza definita, cioè, si asseconda il mercato muovendosi in sintonia con la sua direzione; nel caso di congestione, invece, si tenta di cogliere minimi e massimi di movimenti minori operando, sostanzialmente, in controtendenza.

Tendenza Vengono solitamente individuati tre tipi di tendenza: primaria; di durata pluriennale, esprime la direzione di fondo del mercato; secondaria; esprime dei movimenti di durata inferiore a quella della tendenza primaria, nella stessa direzione o in direzione contraria; questi movimenti, in un grafico, si presentano come ampie oscillazioni al disopra o al disotto della trendline di lungo periodo; minore; si comporta nei confronti della tendenza secondaria così come questultima si comporta nei confronti della primaria. E evidente che la classificazione citata è solo una classificazione di larga massima; è intuibile infatti che, nellambito di ciascuna tendenza, è possibile individuare delle tendenze di livello immediatamente inferiore a partire dai lenti movimenti pluriennali e scendendo via via fino ai micromovimenti infragiornalieri: il fenomeno, quindi, ha proprietà frattali nel senso che presenta sempre le stesse caratteristiche ai vari livelli.

Tendenza e rumore Una volta definito il nostro atteggiamento operativo, il compito principale è quello di individuare il tipo di tendenza più coerente per lo sfruttamento dei movimenti di mercato tendendo presente che, più è lungo il periodo di riferimento della tendenza, maggiori sono le oscillazioni alle quali dovremo assistere senza intervenire. Fra laltro, mentre è sufficiente che la quotazione violi di poco una brevissima trendline perché possa essere ipotizzata la fine della tendenza in atto, è necessario che una trendline di lungo periodo venga violata abbondantemente prima di giungere alle medesime conclusioni. Minore è la durata della tendenza presa in considerazione, maggiore è il rumore, cioè quella volatilità impressa al mercato da comportamenti estemporanei dettati da fattori del momento, quindi improvvisi ed imprevedibili.

Questo significa che latteggiamento verso il mercato non può rimanere sempre costante in quanto ogni tipo di operatività richiede delle tecniche specifiche: più si allunga il periodo di osservazione e più i sistemi da adottare saranno del tipo trend following. Al limite, anche una semplicissima operatività fondata sullosservazione dellincrocio tra prezzi e media mobile può risultare più che adeguata in un lungo periodo di tendenza definita; il ritardo delle segnalazioni connesso a tale sistema sarà più che compensato dallutile prodotto dalla fase in cui resteremo nella direzione giusta del mercato. Viceversa, un sistema trend following applicato a un brevissimo periodo di osservazione, caratterizzato da rumore piuttosto che da tendenza, non produrrebbe alcun profitto e dovrebbe essere invece sostituito da un sistema imperniato sulla volatilità, in grado quindi di cogliere le oscillazioni piuttosto che la direzione.

Congestione Durante i periodi di congestione il mercato si muove lateralmente, oscillando tra minimi e massimi. Anche in questo caso, naturalmente, non si può prescindere dal fattore tempo. Una congestione di breve periodo, inserita in un trend secondario, non assume alcuna rilevanza per chi opera sul trend primario così come in una congestione rilevabile su un movimento pluriennale si possono individuare dei movimenti ascendenti e discendenti di periodo minore che rappresentano delle vere e proprie tendenze. Comunque, una volta definito il periodo di osservazione, occorre attendere qualche tempo prima di verificare lavvio di una fase di movimento laterale. A quel punto, a meno che non si decida di sfruttare le tendenze presenti nei movimenti oscillatori, si può anche optare per una operatività in controtendenza comprando sui minimi di ciascuna oscillazione e vendendo sui massimi, pronti a riparare allerrore non appena la quotazione dovesse perforare i livelli di supporto o di resistenza (breakout) segnalando la fine della congestione e lavvio di una nuova fase di tendenza definita.

Congestione Non esistono tecniche affidabili per lindividuazione e lo sfruttamento di fasi di congestione: in proposito sono stati ideati e costruiti indicatori di vario tipo che, più che risolvere il problema, il più delle volte determinano ulteriore incertezza. La soluzione migliore è probabilmente quella dellosservazione del grafico accompagnata dallutilizzo di oscillatori che misurano situazioni di ipercomprato e ipervenduto in prossimità di massimi e minimi e di indicatori di velocità che misurano il rallentamento del movimento in prossimità dei punti di svolta.