Corso di Economia degli Intermediari Finanziari

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Secret of success.
Advertisements

Gli obiettivi di sviluppo del Millennio (OSM)
REGIONEMARCHE Assessorato alla Conoscenza, Istruzione e Lavoro CONCILIAZIONE TRA TEMPI DI VITA E TEMPI DI LAVORO - Progetto sperimentale -
RITMI - Rete Italiana di Microfinanza Hanno aderito: In via di adesione: Associazione micro.Bo Bologna Fondazione don Mario Operti- Torino Fondazione Santa.
La valutazione di affidabilità creditizia
La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Legge 44 del 1986 Imprenditoria giovanile
Cos'è una MAG? Una Mutua AutoGestione (MAG) è una società cooperativa, costituita da persone fisiche e persone giuridiche, che svolge attività finanziaria,
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
Mario Cataldo Associazione Bancaria Italiana 1° dicembre 2005
Un esempio di comunicazione: Il “Marketing Territoriale”
Il sistema finanziario
Le ragioni di un incontro
GRAMEEN BANK E LA BANCA CHE SI OCCUPA DI MICRO FINANZA E QUINDI MICROCREDITO NEI SEGUENTI PAESI: INDIA, STATI DEL WEST BENGAL E DEL SIKKIM.
LA COPERTURA DEI RISCHI BANCARI MEDIANTE STRUMENTI DERIVATI
Campagna prestito donore Regione Marche. 2 Lobiettivo della campagna L'obiettivo generale della campagna di comunicazione Prestito d'Onore regionale è
1 Donne, Microfinanza e Sicurezza alimentare. La risposta femminile davanti alla crisi alimentare Università degli Studi di Milano, 2 dicembre 2009 Jardena.
A.A. 2005/ I FINANZIAMENTI PER GLI ASPIRANTI IMPRENDITORI Donatella Busso 10 gennaio 2006.
Liniziativa italianaPag.1 LIniziativa italiana Impegni di Giustizia. Rapporto sul debito Maggio 2005.
REG. (CE) N. 1081/2006 relativo al FSE
CeSPI Centro Studi di Politica Internazionale Il mercato delle rimesse in Italia: il caso degli immigrati latino-americani Milano, 24 ottobre 2006 Daniele.
TerzoValore.com, per il bene comune nelle difficoltà delloggi.
MUTUI ALLE FAMIGLIE CARATTERISTICHE E TENDENZE Renato Landoni Presidente Kiron Partner Spa.
Percorsi di cittadinanza
Il microcredito uno strumento per l’inclusione sociale e finanziaria
L.E.C.L.E.C. Laboratorio per le Economie Conviviali Percorsi didattici rivolti a studenti delle scuole medie superiori Quando letica incontra la finanza.
IL BILANCIO La pianificazione di business nella nuova economia
L E NOVITA ATTESE DALL EVOLUZIONE NORMATIVA ITALIANA IN TEMA DI MICROCREDITO L E NOVITA ATTESE DALL EVOLUZIONE NORMATIVA ITALIANA IN TEMA DI MICROCREDITO.
Dalla Lira all’ €uro, la moneta unica di fronte alla crisi dell’economia europea e mondiale
ACCESSO AL CREDITO BANCARIO
“Rappresentare qualche aspetto della realtà economica con una metafora che tende ad individuare soggetti simili, per aspetti produttivi o altro, raggruppati.
\ \ | / (_) o000O O000o POLITICHE del LAVORO Analista Progettista Vincenzo Occhipinti Misure di promozione allinserimento.
Banca di Credito Cooperativo
Il Fondo Essere finalità, attività e numeri Anni
IL MICROCREDITO A BOLOGNA E PROVINCIA: l'esperienza di micro.Bo
La finanza etica pone "la persona" al centro del sistema creditizio
PROGETTO UNICASA CAPITALMONEY 17 settembre
Finanza solidale: il prestito da soci. Cosa vuol dire Finanza solidale ? Oggi il Consorzio delle Botteghe del Mondo coinvolge oltre soggetti :
La moneta, le banche e l’inflazione Le funzioni della moneta
I FINANZIAMENTI INTERNAZIONALI
Il ciclo finanziario dell’impresa
Commercio equo e solidale
IMPIEGO DEI FONDI L'importanza degli intermediari finanziari nel sistema economico la si rileva in particolar modo quando analizziamo le operazioni di.
DIMMI COSA COMPRI... E TI DIRÒ CHI SEI - 12 marzo 2008 – Casa dei Popoli. Settimo Torinese Il commercio equo e solidale > Cosè > I principi > Un po di.
Manzano – 22 gennaio 2011 Convegno Quale futuro per i distretti industriali.
COS'E' YOUTH ON THE MOVE? Youth on the Move (gioventù in movimento) è un'iniziativa faro, che ha preso il via il 15 settembre 2010, promossa dalla Commissione.
NUOVI CONTRIBUTI PUBBLICI di INVITALIA
Gli Strumenti Finanziari della Cooperazione allo Sviluppo italiana a sostegno del settore privato: crediti d’aiuto e imprese miste Ufficio X DGCS.
Le cooperative in Lombardia oggi Oltre cooperative in Lombardia cooperative sociali attualmente registrate nell’Albo regionale 2 milioni sono.
Chiara Meneghetti - La situazione finanziaria nei PVS La situazione finanziaria nei Paesi in Via di Sviluppo Prof.sa Chiara Meneghetti 4 e 5 novembre 2009.
CON LA FINANZA CAMBIO LA VITA microfinanza contro l'esclusione.
Mario Cataldo Mario Cataldo Associazione Bancaria Italiana 22 maggio 2006 LA RIFORMA DEGLI INCENTIVI ALLE IMPRESE.
LANCIARE “UNICREDIT AD HONOREM” IN PARTNERSHIP TRA L’UNIVERSITA’ DELL’INSUBRIA ED IL GRUPPO UNICREDIT.
Moneta e sistema bancario
Supporto all’autoimpiego e all’autoimprenditorialità in Garanzia Giovani Roma, 18 Novembre 2015.
AGOS DUCATO AL FIANCO DEI MIGLIORI PARTNER: CRAL PARTENOPE C.A. LUIGI MATERA.
Strumenti Finanziari della Cooperazione allo Sviluppo: art. 7 L
PRESTITO della SPERANZA 3.0
LE ESPERIENZE DI MICROCREDITO IN ITALIA Regioni e sistema creditizio – Roma, 2 dicembre 2014 I dati più aggiornati.
PAC (Politica agricola comune)
Dipartimento di Scienze Giuridiche e Storia delle Istituzioni Università degli Studi di Messina Messina, 5 Marzo 2015 “LA VIE EN ROSE” Regole e lavori.
Workshop L’Aquila Innovazione Le attività del Gruppo UniCredit per l’Abruzzo L’Aquila, 17 settembre 2009.
Reggio Calabria – 7 luglio “Nell’esercizio della sua attività, la Società si ispira ai principi cooperativi della mutualità senza fini di speculazione.
MATERA, 9 LUGLIO 2013 Nuove frontiere per gli investimenti italiani Paolo Di Marco Dipartimento Sviluppo e Advisory Desk Italia.
IL MICROCREDITO una speranza concreta nella lotta alla povertà.
Fondo MICROCREDITO FSE -13 novembre A cura di Dott. Filippo Diasco.
Le risposte dell’Unione Di Centro alla crisi finanziaria.
La situazione economica della Provincia di Pistoia nel 2012.
Area Politiche di cittadinanza – Lavoro Garanzia Giovani Associazioni Cristiane Lavoratori Italiani Webinar 18/06/2014.
Il finanziamento delle imprese Le istituzioni finanziarie comprendono – le regole nello scambio di beni e servizi di pagamento e di credito – gli operatori.
Transcript della presentazione:

Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Giulio Tagliavini - Massimo Regalli Corso di Economia degli Intermediari Finanziari Il microcredito

Ma i poveri risparmiano ? Si osservi la seguente tabella (ripresa dal sito www.manitese.it)

Il risparmio dei poveri…. Anche i più poveri riescono a risparmiare….. …..ma il risparmio non ritorna a loro sotto forma di credito. Quale può essere il motivo ?

I clienti “poveri” sono bancabili ? Il principale motivo per cui i poveri non ottengono credito è riconducibile al fatto che non hanno garanzie da fornire; Non sono quindi i clienti “tradizionali” delle banche “tradizionali”; La microfinanza, ed il microcredito in particolare, si occupano di trovare soluzioni (anche tecniche) per finanziare queste persone.

E le garanzie ? E’ vero che il povero non ha garanzie…..o meglio….. non ha le garanzie che vuole la banca tradizionale; Ne possiede altre…..Quali ? il suo onore; la solidarietà e la stima del villaggio (talvolta molto rilevante); la consapevolezza che non restituendo (o restituendo in ritardo): altri non riceveranno il prestito; verranno aumentati i tassi di erogazione del prestito.

Microcredito: gli obiettivi Fornire servizi finanziari adeguati ad una determinata fascia di popolazione: a basso reddito; rivolta ad iniziative imprenditoriali. Istituire ed aiutare l’istituzione di intermediari in grado di veicolare il risparmio nelle fasce più povere della popolazione; Scopo: migliorare l’economia locale e di conseguenza le condizioni di vita.

Microcredito: un po’ di storia Nel giugno ’95 la Banca Mondiale avvia un programma per promuovere e sostenere progetti di Microcredito; Nel febbraio ’97 si tiene il World Microcredit Summit; viene lanciato un programma che prevede di sviluppare programmi di microcredito per raggiungere 100 milioni di famiglie entro il 2005; Nel dicembre ’97 le Nazioni Unite approvano una risoluzione sull’importanza del microcredito come strumento per sradicare la povertà: viene riconosciuta ufficialmente per la prima volta il ruolo del microcredito nel combattere la povertà.

Microcredito: alcuni dati Questi sono alcuni dati…… (ripresi dal sito www.microfinanza.it) …. Ma ci sono ancora circa 1 mld di persone che vivono con meno di $ 1 al giorno e circa 3 mld che vivono con meno di $ 2.

L’esperienza più importante: la Grameen bank Fondata nel 1976 in Bangladesh; Il fondatore è stato Muhammad Yunus, professore di economia; Si trattava di una banca rurale che concedeva prestito ai più poveri; Caratteristiche del prestito: piccoli importi; rivolto a fasce povere della popolazione; senza pretesa di garanzie.

La Grameen bank Principio: non devono essere i clienti ad andare in banca, ma la banca ad andare dai clienti; Si punta alla massima semplicità di funzionamento; Principale tecnica utilizzata: Prestito con scadenza 1 anno; Rimborso con quota capitale del 2% a settimana per 50 settimane; Inizio rimborso: dopo 1 settimana dalla concessione del prestito; Tasso di interesse: 20% Alto ?

La Grameen bank Alcune cifre: i soci: circa 2,5 milioni di soci; caratteristiche: oltre il 95% sono donne; filiali: circa 1.100 filiali; villaggi serviti: circa 40.000 (circa la metà di quelli del Bangladesh); importo medio dei prestiti: circa 160 dollari; recupero dei prestiti: più del 95%.

La definizione ? ! Durante il World Microcredit Summit è stata adottata la seguente definizione: Microcredito: sostantivo; programmi che estendono piccoli prestiti a persone molto povere per progetti di autoimpiego che creano reddito, permettendo loro di sostenere se stessi e le proprie famiglie. Il target è quindi costituito da: Microimprenditori; Residenti nelle aree urbane e rurali; Spesso donne. Per Yunus il microcredito è: un piccolo prestito conferito ai poveri, in particolare alle donne, per avviarli ad una attività.

Modelli operativi I destinatari possono essere Individui: possono essere richieste garanzie reali o personali; il prestito è accompagnato da servizi di formazione e di assistenza che generalmente hanno carattere continuativo; Gruppi: il credito viene affidato ad un insieme di persone che risultano solidali nella restituzione del prestito. Se uno non paga, pagano gli altri membri del gruppo.

I prestiti ai gruppi In particolare si possono avere: Solidarity groups: puntano sull'offerta di servizi a grandi numeri di persone cercando di raggiungere l'autosufficienza finanziaria. Questo attraverso il credito, la formazione e la realizzazione dell'assetto organizzativo della microimpresa; Credit Unions: si tratta di cooperative di credito e risparmio finanziate dai risparmi locali. Svolgono un'attiva funzione d'intermediazione finanziaria, in particolare dalle aree urbane o semi urbane a quelle rurali. Il vantaggio principale è quello di assicurare una permanenza delle risorse di prestito all'interno della comunità. Le credit union rappresentano quindi il livello base delle istituzioni finanziarie che offrono servizi di risparmio e credito ai singoli membri.

I prestiti ai gruppi In particolare si possono avere: Village banking: si tratta di un'associazione di credito e prestito gestita a livello comunitario. L’obiettivo è quello di facilitare l'accesso ai servizi finanziari, alla creazione di un comunity self-group, e come sostegno alla raccolta di risparmi da parte di membri. L’obiettivo principale è quello della riduzione della povertà, permettendo un immediato accesso al credito, con prestiti indirizzati allo sviluppo d'attività che generino reddito, e con incentivi al risparmio, di supporto mutuale a gruppi di trenta-cinquanta persone; Community-based organizations: sono organizzazioni la cui finalità principale è quella di raggiungere l’indipendenza per i beneficiari, sia dai programmi di microcredito che dalle istituzioni esterne.

Servizi aggiuntivi I programmi di microcredito spesso prevedono, accanto ai finanziamenti, anche altri servizi come: la formazione, tecnica e gestionale; la creazione di reti commerciali; le condizioni per la raccolta di risparmio (utile per la sostenibilità dell’iniziativa).

A chi serve il microcredito ? Certamente alle persone che hanno migliorato la loro esistenza grazie alle piccole imprese nate/sviluppate grazie al microcredito; Quale però l’impatto a livello di comunità ? E nel lungo termine ?

I prestiti vengono restituiti ? I tassi di recupero sono vicini al 100%; In alcuni casi più alti di quelli del sistema bancario tradizionale. Ma i clienti non erano giudicati poco affidabili ? Un ruolo positivo è svolto dal fatto che: la possibilità di avere altri prestiti è l’unica possibilità di “sviluppo” per quelle persone; esiste la pressione del gruppo al rimborso.

Profili di gestione Abbiamo identificato il prenditore di fondi (i poveri !), ma chi sono i datori di fondi ? Si possono identificare 3 stadi di finanziamento: la prima, in cui si deve avere un garante (le stesse ONG ?); la seconda, in cui si riesce a creare un piccolo fondo (le stesse persone che hanno ricevuto un prestito ?); la terza, in cui si lavora in una logica di mercato.

Gli elementi “chiave” Gli elementi sulla base dei quali impostare la struttura del piano: la chiarezza: occorre conoscere il contesto e la cultura locale. Questa deve essere adeguata e pronta. Altrimenti i progetti devono essere anticipati da programmi di formazione. Importante che al credito si aggiunga anche il risparmio. Questo per garantire la continuità del progetto e la “comprensibilità” dello stesso (evitare il rischio che si confonda con un “regalo”); I tassi di interesse: devono essere adeguati. Questo sotto diversi profili: per pagare i costi; per coprire l’inflazione; per far fronte ai mancati rimborsi. Valgono le regole economiche di gestione degli intermediari !

L’autosostenibilità (1) Queste iniziative sono autosostenibili ? Si tratta della capacità di sganciarsi dalle donazioni ed avviare una attività che abbia un differenziale positivo tra ricavi e costi; Si è soliti dire che occorrono 5-10 anni; Fino ad oggi quante sono giudicate/giudicabili iniziative sostenibili ? Poche ! Quale è la variabile chiave ? Il tasso di interesse.

L’autosostenibilità (2) Spesso i tassi effettivi sono più elevati di quelli dichiarati. Questo perchè: ci sono le spese/commissioni; si prevede che una parte della somma concessa rimanga depositata presso “l’intermediario”; viene sempre calcolato sull’ammontare originario concesso (anche dopo i periodici rimborsi) – flat interest charge; Sono evidenti le differenze con la soluzione “tradizionale” già vista, declining balance, che tiene conto della restituzione del debito.

L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi Il seguente debito paga l’8% di interesse……….

L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi ……. anche per il seguente debito è richiesto l’8%……….

L’autosostenibilità (2) - ruolo del metodo di stima interessi … ma anche per il seguente debito è richiesto l’8% ?

L’autosostenibilità (3) Tassi alti sono sufficienti ? Quanto devono essere alti ? Perché devono essere alti ? L’obiettivo è: aiutare i poveri-imprenditori; puntare alla autosostenibilità. I due “obiettivi” possono essere confliggenti; Se prevale il secondo, i rischi sono: di finanziare solo le iniziative che offrono “maggiori garanzie” (e non i più poveri!); di finanziare più iniziative possibili, anche le meno “interessanti” .

L’autosostenibilità (4) Si deve inoltre considerare che: i costi del microcredito sono elevati. Perché: si tratta di operare in zone disagiate; vi sono progetti “collaterali” (es. formazione) da portare avanti. Le stesse banche tradizionali, in contesti più facili, non basano il loro “successo economico” solo sul differenziale tra tassi attivi e tassi passivi; L’autosostenibilità è quindi difficile da raggiungere.