Psicologia dell’handicap e della riabilitazione

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Psicologia dell’handicap e della riabilitazione Università degli Studi di Pisa – Corso di laurea in scienza e tecniche di psicologa clinica e della salute Psicologia dell’handicao e della riabilitazione anno accademico 2012 – 2013 Psicologia dell’handicap e della riabilitazione anno accademico 2012 – 2013 Fabio Celi fabio.celi@unipr.it - www.fabioceli.it

Primo colloquio con i genitori di Carlo (6 anni – I elementare) apertura Mamma: “Credo che da piccolo abbia avuto un ritardo psicomotorio” (?) Ora, in prima elementare, ha difficoltà di inserimento scolastico. A 8 mesi visita N.P.I. per movimenti stereotipati delle mani. Tutto negativo. Poi il problema è passato da solo. Nei primi due anni di vita restava sveglio quasi tutta la notte. Piangeva per ore. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Primo colloquio con i genitori di Carlo apertura Ora a scuola è diventato ingestibile. È intelligente, però è mancino e fa tutto al contrario. Agitato sia a scuola che a casa dalla mattina alla sera. Sta fermo solo se guarda le cassette alla TV. Tic nervoso all’occhio (visita oculistica negativa). Il pediatra pensava che non fosse necessario farlo vedere da uno psicologo. Fisicamente tutto negativo. Mangia e (a parte qualche incubo) dorme senza problemi. A scuola non va volentieri perché rifiuta tutto quello che è autorità. Alla materna ha dovuto cambiare perché dalle suore era sempre in punizione. messa a fuoco del problema Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Primo colloquio con i genitori di Carlo apertura Padre imprenditore edile e più in generale uomo d’affari spessissimo all’estero. Madre, funzionaria comunità europea a Bruxelles, ha dovuto rinunciare “per lui”. Un fratello di due anni di cui Carlo è molto geloso. Mamma: “anche il secondo bambino lo abbiamo fatto per lui”. Il secondo è tranquillissimo. messa a fuoco del problema famiglia Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Primo colloquio con i genitori di Carlo apertura Spesso dice: “Io non ce la faccio a fare il buono.” È intelligente, ma ha grandi difficoltà di attenzione e di concentrazione. Ha difficoltà anche con gli amici, per lo più a causa del suo comportamento: lui cerca subito, in ogni ambiente, un approccio estroverso; si agita; è troppo irruente; viene rifiutato; ci soffre. È anche ingenuo: se qualche bambino lo manda avanti, lui combina il guaio per condiscendenza. Si fa togliere le figurine e finisce per prendere colpe anche non del tutto sue. messa a fuoco del problema famiglia Scuola Socialità e amicizie Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Primo colloquio con i genitori di Carlo apertura Gravidanza regolare (la mamma continuava a lavorare). Parto eutocico a termine. Apgar 8 – 9. Dimissioni regolari. Però fin dai primi giorni a casa ore di ninna nanna, perché “piangeva straziato”. Deambulazione autonoma prima dell’anno. Prime parole intorno ai due anni e mezzo, ma poi ha parlato subito chiaramente e ora ha un linguaggio molto forbito. messa a fuoco del problema famiglia Scuola Socialità e amicizie Anamnesi Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Primo colloquio con i genitori di Carlo apertura Prepariamo il primo incontro: La mamma mi dice che Carlo vive in simbiosi con lei. Gli aspetti da non trascurare: come vedrò il bambino: cosa farò con il bambino: cosa dire al bambino. come e quando comunicherò con i genitori; aspetti organizzativi e economici. messa a fuoco del problema famiglia Scuola Socialità e amicizie Anamnesi Accordi Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Approccio iperestroverso. Subito segni di DDA/I. Primo incontro Carlo Approccio iperestroverso. Subito segni di DDA/I. Logorrea senza fabulazione, ma con nessi allentati. La mamma, qui presente, protettiva, preoccupata e condiscendente: Carlo entra con due focaccine, un succo, un ovetto kinder; ci vogliono 22 minuti perché finisca di mangiare e bere. Mi dice, guardano una tirocinante: “Beato te che gli puoi dare degli ordini. Te la puoi anche sposare…” Per ora il comportamento “regge”, nel senso che non è dirompente, ma ho la sensazione che potrebbe “esplodere da un momento all’altro”. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Quando finalmente disegna: Primo incontro Carlo Quando finalmente disegna: il tratto è molto marcato; il disegno è eseguito in fretta; scrive il nome, ma non il cognome, dicendo di non essere capace; al momento di colorare aggiunge frecce, pesci volanti e spinosi; ci racconta sopra una storia di pesci poliziotto e pesci assassini davanti al fossato di un castello. Dopo 35 minuti la mamma esce dallo studio senza problemi. Al mio rinforzamento alla fine del disegno risponde: “Te l’avevo detto che sono un artista!” Nell’esecuzione di un puzzle ha un discreto autocontrollo e buone verbalizzazioni di autoistruzione Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

DDA/I (ADHD): caratteristiche e criteri di diagnosi Disattenzione. Iperattività. Impulsività. Possono essere presenti solo i sintomi D, solo i sintomi Ip o entrambi. I sintomi devono essere presenti prima dei 7 anni. I sintomi devono essere presenti in almeno due contesti (tipicamente casa e scuola). I sintomi devono causare compromissione significativa… Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Non sembra ascoltare quando gli si parla. Disattenzione Non riesce a prestare attenzione o commette errori di distrazione nei compiti scolastici o in altre attività. Non riesce a mantenere l’attenzione sui compiti o sulle attività di gioco. Non sembra ascoltare quando gli si parla. Non segue le istruzioni e non porta a termine le attività. Evita gli impegni che richiedono sforzo mentale protratto. Perde gli oggetti necessari per i compiti o le attività. È facilmente distratto da stimoli estranei. È sbadato nelle attività quotidiane. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Muove con irrequietezza mani o piedi e si dimena sulla sedia. Iperattività Muove con irrequietezza mani o piedi e si dimena sulla sedia. Lascia il suo posto a sedere. Scorazza e salta dovunque in modo eccessivo. Ha difficoltà a giocare e a dedicarsi ad attività divertenti in modo tranquillo. È “sotto pressione” ed agisce come se fosse “motorizzato”. Parla troppo. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

“Spara le risposte prima che le domande siano state completate”. Impulsività “Spara le risposte prima che le domande siano state completate”. Ha difficoltà ad attendere il proprio turno. Interrompe gli altri o è invadente nei loro confronti. Strumenti Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Diagnosi differenziale Disturbi Pervasivi dello Sviluppo. Ritardo Mentale. Normale vivacità del bambino. Risposte ad ambienti inadeguati o poco stimolanti. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Altri Disturbi di Comportamento: Comorbilità Altri Disturbi di Comportamento: Disturbo Oppositivo provocatorio. Disturbo della Condotta. Disturbi dell’Apprendimento. Disturbi d’Ansia (in particolare DOC). Disturbi dell’Umore. Disturbo Pervasivo dello Sviluppo (in particolare NAS). Disturbo Bipolare a esordio precoce. Disturbo di Personalità ad esordio precoce (in particolare Borderline, Schizotipico e Schizoide). “Il nostro cervello non ha letto il DSM IV”! (Masi, 2005) Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Disturbo Oppositivo Provocatorio (Disturbo oppositivo provocatorio). Disturbi da Deficit di Attenzione e da Comportamento Dirompente (DSM-IV) Sindromi ipercinetiche e disturbi della condotta (ICD 10) Disturbo da Deficit dell’Attenzione/Iperattività. (Disturbo dell’attività e dell’attenzione – Disturbo ipercinetico della condotta). Disturbo della Condotta (Disturbo della condotta limitato al contesto familiare – Disturbo della condotta con ridotta socializzazione - Disturbo della condotta con socializzazione normale). Disturbo Oppositivo Provocatorio (Disturbo oppositivo provocatorio). Disturbo da Comportamento Dirompente Non Altrimenti Specificato (Sindromi ipercinetiche di altro tipo – Sindrome ipercinetica non specificata – Altri disturbi della condotta – Disturbo della condotta non specificato). Disturbi misti della condotta e della sfera emozionale. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Fattori neurobiologici. Familiarità (35%). Fattori ambientali. Eziologia Fattori neurobiologici. Familiarità (35%). Fattori ambientali. Inadeguatezza educativa (???) Sovrastimolazione. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

5% della popolazione generale (in aumento?). Prevalenza e prognosi 5% della popolazione generale (in aumento?). 50% circa di remissione dopo l’adolescenza. 25% di complicazioni durante l’adolescenza per disturbi della condotta più gravi, comportamenti antisociali, abuso di sostanze, problemi con la legge. Prognosi più sfavorevole in caso di esordio precoce e comorbilità con altri Disturbi della Condotta, Ritardo Mentale e difficoltà cognitive in genere. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Gradualità e gratificazione: L’intervento cognitivo comportamentale nel DDA/I: considerazioni teoriche Sistematicità: nell’osservazione; nella scelta degli obiettivi. Gradualità e gratificazione: shaping; estinzione e rinforzamento differenziale. Autocontrollo. Stile di attribuzione. Approccio comportamentale (iperattività) approccio cognitivo (impulsività) lavoro sulla sfera emozionale Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Un tema…

L’intervento cognitivo comportamentale nel DDA/I: metodi Ossservazione sistematica. Analisi funzionale. Token economy. Automonitoraggio Autoistruzione Autovalutazione. Consapevolezza emotiva Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Rinforzamento e token economy

Osservazione sistematica GIORNO: Tempo seduto (MINUTI): Attività svolta: Numero SMILE:  

Osservazione sistematica

Osservazione sistematica GIORNO: Tempo seduto (MINUTI): Attività svolta: Numero SMILE: 2 luglio 31 minuti compiti 11 3 luglio 21 minuti 6 5 minuti lettura 1 4 luglio 19 minuti 5 10 minuti 2 6 luglio 15 minuti 3 12 luglio 13 luglio 25 minuti 8 15 luglio 40 minuti 15

Autoistruzione

Autoistruzione

Autoistruzione

Autoistruzione

Autoistruzione

Autovalutazione

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.: Età 8 anni. Età consultazione 7a e 9m. Età esordio 4a e 5m. Motivo della consultazione: iperattività, scarso controllo delle emozioni, impulsività disturbi del comportamento. Il fratello da piccolo soffriva di iperattività. Scarsa capacità genitoriale di contenimento della frequente rivalità fraterna. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.: Osservazione prima di iniziare l’intervento Osservazione durante l’intervento con i “token” Osservazione durante l’intervento di autocontrollo

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.:

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.: Osservazione prima di iniziare l’intervento Osservazione durante l’intervento di auto controllo Osservazione durante l’intervento con i “token”

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.: Osservazione prima di iniziare l’intervento Osservazione durante l’intervento di auto controllo Osservazione durante l’intervento con i “token”

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.A.:

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di L.A.: 11 anni. Età consultazione 10a e 8 m. Età esordio: 6 anni con un disturbo dell’apprendimento. Motivo della consultazione. Calo nel rendimento scolastico, comportamenti oppositivi e aggressivi. Madre obesa con tratti depressivi ed ansiosi. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di L A.:

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di L.P.: 10 anni. Età consultazione 9a e 9m. Età esordio 5 anni. Motivo della consultazione: iperattività, deficit attentivo. Madre molto ansiosa: trasmette questa condizione anche al bambino. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di L P.:

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.V: 7 anni. Età consultazione: 6a e 5m. Età esordio : 3 anni e mezzo. Motivo della consultazione: disturbo del comportamento, iperattività, incapacità a rispettare le regole, richiesta continua di attenzione, impulsività. Disturbi del sonno fino ai 3 anni. Padre in psicoterapia. Elevata conflittualità di coppia. Psicologia dell'handicap e della riabilitazione, 2012 - 2013 - Dist. di comportamento

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: caso di M.V:

Rinforzamento, token economy e autoistruzione: il punto di vista del bambino “Oggi in mensa invece di tirare le palline di pane e di prosciutto ho provato a tenermi fermo sulla sedia e a chiacchierare tranquillamente con i miei amici, proprio come fate voi adulti...sai quale è stata la conseguenza? Che tutti erano contenti del mio comportamento, la maestra mi ha persino dato un premio!!!”Marco, IV elementare

Primo disegno

Secondo disegno di Lorenzo

Terzo disegno di Lorenzo

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A B

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A B C

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A B

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti inadeguati A B C

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti adeguati A

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti adeguati A B

L’analisi funzionale in classe L’analisi funzionale in classe. Osservazione di base dei comportamenti adeguati A B C

Analisi funzionale dei comportamenti inadeguati dopo l’intervento a scuola

Analisi funzionale dei comportamenti inadeguati dopo l’intervento a scuola B

Analisi funzionale dei comportamenti inadeguati dopo l’intervento a scuola B C

Analisi funzionale dei comportamenti adeguati dopo l’intervento a scuola

Analisi funzionale dei comportamenti adeguati dopo l’intervento a scuola B

Analisi funzionale dei comportamenti adeguati dopo l’intervento a scuola B C

Rappresentazione grafica dei comportamenti inadeguati

Rappresentazione grafica dei comportamenti adeguati

Rappresentazione sinottica “le abbiamo provate tutte, con le buone e con le cattive…”

Un ultimo esempio di analisi funzionale: chi rinforza chi?

Un ultimo esempio di analisi funzionale: chi rinforza chi? B

Un ultimo esempio di analisi funzionale: chi rinforza chi? B C

Un ultimo esempio di analisi funzionale: chi rinforza chi? B C

Il primo disegno

Ancora un disegno esplosivo

Disegno della famiglia

Azione violenta

Il disegno si tranquillizza