Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Presentazione della ricerca Regione Lombardia – IReR Milano, 29 aprile 2005.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
La qualità come processo di creazione di senso. Verifica della qualità: approccio per standard Concetto utilizzato: qualità come conformità a norme predefinite.
Advertisements

Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca
Il progetto SAPA - Diffusione
Fondo Integrativo Speciale per la Ricerca 13 settembre 2004
Palermo, 19 ottobre 2005 Progetto Governance Progetto Pilota Regione Siciliana Kick Off.
PROGETTO INTERREGIONALE
Politiche sociali Lavinia Bifulco.
Le istituzioni e lalternanza come laboratorio per lintegrazione G. Pupazzoni.
RIFORMA DEGLI ORDINAMENTI
Area Risorse Umane 25 Ottobre 2006 Consolidare i Manager di oggi e preparare quelli di domani.
Strumenti e percorsi per la protezione civile locale Antonio Triglia - Formez Torino, 28 Giugno 2006 Progetto Sindaci.
Il Servizio Civile Nazionale
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE
1 Progettare e operare nella scuola dellautonomia Attività di formazione del personale del sistema scolastico Tratto da LA SCUOLA per lo Sviluppo Programma.
Rapporti con il territorio: genitori, associazioni, enti Rete delle scuole medie di Modena Per una scuola che sa accogliere Cittadini si diventa.
Governare la modernità Passare dalla produzione delle conoscenze alla condivisione dei saperi per un loro utilizzo Favorire disseminazione delle competenze.
Lautovalutazione come strumento a supporto della programmazione regionale Roma, 9 novembre 2011 Silvia Ciampi Isfol.
Il percorso di analisi autovalutativa nelle regioni Convergenza e in Sardegna: Prime considerazioni di sintesi Silvia Ciampi Isfol.
1 © Paolo Ferrario: riproduzione riservata solo ai partecipanti ai corsi di formazione Paolo Ferrario Università degli.
Il contesto della formazione in Lombardia: una rete di reti Gallarate – 3 aprile 2009 Mauro Riboni: Ufficio Formazione USRL.
Un altro welfare: esperienze generative I risultati dellanalisi valutativa: Valori generati e meccanismi generativi Giuseppe Silvestris.
Direzione centrale pianificazione e assetto territorio Ufficio Agenda 21 Forum Agenda 21 Indagine sullattuazione dei processi di Agenda 21 locale nella.
Staff assessore territorio e Agenda 21 Forum Agenda 21 Indagine sullattuazione dei processi di Agenda 21 locale nella provincia di Milano Presentazione.
Progetto INTRAPRENDERE : 4 finestre sul mondo del lavoro per i giovani Venerdì 14 dicembre 2012.
PISL n. 8 - La Via del ferro e percorsi storico naturalistici Seminario: Capacity building e sviluppo locale Milano 9 marzo 2006.
Capacity building e sviluppo locale – Milano, 9 marzo 2006 I RISULTATI DELLA PRIMA ANNUALITÀ DELLA RICERCA Alberto Ceriani Marco Di Maggio IReR Milano,
Capacity building e sviluppo locale – Milano, 9 marzo 2006 I RISULTATI DELLA PRIMA ANNUALITÀ DELLA RICERCA I RISULTATI DELLA PRIMA ANNUALITÀ DELLA RICERCA.
Capacity building e sviluppo locale – Milano, 9 marzo 2006 I RISULTATI DELLA PRIMA ANNUALITÀ DELLA RICERCA I RISULTATI DELLA PRIMA ANNUALITÀ DELLA RICERCA.
Lutilizzo del Quadro di riferimento per valutare la qualità dellofferta formativa in Provincia di Pistoia Sviluppare la valutazione a livello locale Roma,
La sperimentazione presso la Provincia di Pistoia Gruppo tecnico nazionale di lavoro Valutazione della Qualità dellofferta formativa dei sistemi territoriali.
consulenza counselling dimensioni e struttura di base
Coordinatore della Segreteria Tecnica del Progetto Monitoraggio
1 Unità locali EQUAL RESTORE sintesi della ricerca.
Trasparenza e rendicontazione in sanità
La metodologia della valutazione civica Grottaferrata, 16 gennaio 2009 Alessio Terzi In collaborazione con AstraZeneca.
Debora Dazzi Task Force dellAutorità Ambientale Regionale Milano, 26 gennaio 2005 Fondi Strutturali DocUP Obiettivo 2 Regione Lombardia Lautomonitoraggio.
Sprint Centro Nord Gestire i progetti e attuare strategie
Progetto Sprint Centro Nord Una sperimentazione in Regione Lombardia
LE POLITICHE DI SVILUPPO LOCALE Dalle politiche di sviluppo top- down alle politiche di sviluppo bottom-up Dalla programmazione negoziata ai PIT/PISL.
Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali Programma Operativo Nazionale Governance e Azioni di Sistema (FSE) Obiettivo 1 - Convergenza [IT051PO006]
UNA RETE PER LA COOPERAZIONE TERRITORIALEUROPEA Dolores Deidda Catanzaro 15 dicembre 2008.
LA DOCUMENTAZIONE EDUCATIVA Comunicazione, Formazione e Ricerca nel sistema formativo dellEmilia Romagna 5 novembre 2009 Claudia Vescini.
Federazione Regionale dellEmilia Romagna Mappatura delle Professionalità e delle Nuove Competenze per lo Sviluppo dei processi di Internazionalizzazione.
Il Nord-Ovest uscirà della stallo?
Olbia 2 Dicembre 2011 PRESENTAZIONE PIANO STRATEGICO PROVINCIALE.
Rete dei saperi e delle competenze degli attori locali dello sviluppo IL PROGETTO CENTRO-NORD RAP 100 PROGETTO CENTRO NORD – RAP 100 II BIENNIO.
Provincia di Padova Pianificazione Territoriale - Urbanistica
Tavolo «ambiti tecnologici» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad.
LE POLITICHE GIOVANILI La Valle dAosta per i giovani.
Indicazioni per il coinvolgimento dei cittadini: le Raccomandazioni generali e operative Alessandro Bazzoni 14/16 Novembre 2011.
Ambiti possibili di progettazione integrata Antonio Di Stefano Potenza – 21 aprile 2006.
Tavolo «organizzazione» 12 dicembre Agenda dei lavori I.I risultati dellultima sessione II.Il lavoro svolto nel frattempo III.I risultati ad oggi.
Direzione centrale relazioni internazionali, comunitarie e autonomie locali Servizio rapporti internazionali e partenariato territoriale Interventi regionali.
Il progetto Scate 7 febbraio 2004 Seminario nazionale Genova, Job Centre.
BILANCIO SOCIALE: LINEE GUIDA REGIONALI
ALESSANDRO ALFIERI RESPONSABILE RELAZIONI INTERNAZIONALI E POLITICHE EUROPEE DELLA PROVINCIA DI MILANO Il progetto di dialogo tra cittadini e Comuni del.
IRS - Valutazione intermedia Obiettivo 3 VdA1 Servizio di valutazione intermedia del Programma Operativo Obiettivo 3 Regione Valle d'Aosta Manuela Samek.
Un nuovo modello di governo della formazione territoriale Sviluppo di un servizio di formazione continua sul territorio Ufficio Formazione.
1 IL SISTEMA DELLE AUTONOMIE LOCALI LA SFIDA DELLA SEMPLIFICAZIONE La formazione della dirigenza locale per la semplificazione SSPAL Scuola Superiore Pubblica.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Gangi - 30 gennaio 2014 Il progetto: obiettivi e caratteristiche del percorso in collaborazione.
VENGONO CONFERMATI I POLI DELLO SCORSO ANNO «Le istituzioni scolastiche già individuate a livello regionale e destinatarie dei fondi per l'anno di formazione.
BILANCIO SOCIALE e PATTO per la SICUREZZA e la LEGALITA’ Alimena – 03 aprile 2014 Il Bilancio Sociale: verso la costruzione delle aree di rendicontazione.
1 Prospettive ed opportunità dello sviluppo locale: i Progetti Integrati Locali (PIL) Lorenzo Bisogni Fermo – 7 marzo 2016 SERVIZIO AMBIENTE E AGRICOLTURA.
Autovalutazione d’Istituto DPR 28 marzo 2013, n. 80 regolamento sul Sistema Nazionale di Valutazione (SNV) in materia di istruzione e formazione.
JOURNAL CLUB PROMOZIONE DELLA SALUTE DoRS Grugliasco, 5 novembre 2004 LUIGI BOBBIO ( Università di Torino) Programma Cantieri del Dipartimento della Funzione.
BUONA PRATICA: IL DIALOGO SOCIALE E L’ASSISTENZA TECNICA AL PARTENARIATO Comitato di sorveglianza Potenza, 16 giugno 2015.
Elaborare una strategia di sviluppo locale con il Metodo Leader Regione Toscana Rete Nazionale per lo Sviluppo Rurale 30 giugno (Firenze Fiera - Piazza.
9 maggio D.S.Angela CITIOLO 1 La dimensione europea a scuola.
L’analisi dell’esperienza: alcuni concetti chiave Competenze emergenti e occupazione nel turismo A.A
Transcript della presentazione:

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Presentazione della ricerca Regione Lombardia – IReR Milano, 29 aprile 2005

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Programma Presentazione della ricerca Le modalità di realizzazione della ricerca Presentazione delle attività dei Laboratori Presentazione delle attività trasversali Dibattito e conclusioni

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Presentazione della ricerca Benedetta Sevi Regione Lombardia

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Il DOCUP Obiettivo 2 ha dato il via nel 2001 ai PISL in Lombardia. Sono 30 finora i PISL nelle aree Obiettivo 2, a cui hanno dato vita altrettanti partenariati locali. Dal 2003 è intervenuta la L.R. 2 sulla Programmazione Negoziata, che definisce la cornice normativa.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia I partenariati locali e la Regione hanno di fatto sperimentato questo modello, mettendo a punto – in corso dopera - modalità di lavoro e procedurali. Le esperienze si sono finora sviluppate evidenziando specificità e diversità che sono una ricchezza da valorizzare. Possiamo definire la fase attuale come una fase di consolidamento e ulteriore bilancio dei partenariati locali e delle loro strategie.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Lesperienza in corso è un importante patrimonio cui attingere per sistematizzare modalità attuative, strumenti e soluzioni operative, anche alla luce di una più generale attuazione della legge. E per questo che abbiamo concordato con IReR di sviluppare il progetto di ricerca che oggi vi presentiamo.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Presentazione della ricerca Le modalità di realizzazione della ricerca Alberto Brugnoli IReR

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Il contesto operativo La ricerca intende essere un supporto efficace allo sviluppo di tutti i PISL della Lombardia e deve tener conto degli elementi che caratterizzano la situazione attuale: sono individuabili necessità di supporto ricorrenti relativamente a: visione prospettica, partenariato, comunicazione e rappresentazione, attivazione delle risorse economiche e finanziarie; linsieme dei PISL è ricco e per molti aspetti – territoriali, istituzionali, di stadio di sviluppo – eterogeneo; il Programma Integrato di Sviluppo (PISL) è uno strumento potente ed efficace per lo sviluppo locale se viene attivamente sfruttata la sua spinta allarticolazione e allintegrazione delle scelte per il territorio.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Le modalità di realizzazione della ricerca/1 I Laboratori Sono individuabili necessità di supporto ricorrenti relativamente a: visione prospettica, partenariato, comunicazione e rappresentazione, attivazione delle risorse economiche e finanziarie Laboratorio 1 – Capacità di progettazione, gestione e automonitoraggio Laboratorio 2 – Processo di partenariato locale con particolare attenzione al pubblico-privato Laboratorio 3 – Analisi e rappresentazione del territorio e delle strategie locali Laboratorio 4 – Finanza innovativa e sviluppo locale Linsieme dei PISL è ricco e per molti aspetti – territoriali, istituzionali, di stadio di sviluppo - eterogeneo Il Programma Integrato di Sviluppo (PISL) è uno strumento potente ed efficace per lo sviluppo locale se viene attivamente sfruttata la sua spinta allarticolazione e allintegrazione delle scelte per il territorio

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Le modalità di realizzazione della ricerca/2 I PISL individuati come casi pilota Sono individuabili necessità di supporto ricorrenti relativamente a: visione prospettica, partenariato, comunicazione e rappresentazione, attivazione delle risorse economiche e finanziarie Linsieme dei PISL è ricco e per molti aspetti - territoriali, istituzionali, di stadio di sviluppo - eterogeneo Il Programma Integrato di Sviluppo (PISL) è uno strumento potente ed efficace per lo sviluppo locale se viene attivamente sfruttata la sua spinta allarticolazione e allintegrazione delle scelte per il territorio CASI PILOTA LAB. 108 – Valle Trompia 09 – Patto Albaval 12 – Lago e montagne del Garda LAB. 210 – Lago Ceresio, di Piano e di Ghirla 14 – Oltrepò Orientale 20 – Valganna e Valmarchirolo LAB. 305 – Valli Seriana Superiore e di Scalve 16 – Luino 27 – Greenway Medio Olona LAB. 401 – Alta Valle Camonica 02 – Basso Mantovano 26 – Tremezzina

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Le modalità di realizzazione della ricerca/3 Lorganizzazione del gruppo di lavoro Sono individuabili necessità di supporto ricorrenti relativamente a: visione prospettica, partenariato, comunicazione e rappresentazione,attivazione delle risorse economiche e finanziarie Linsieme dei PISL è ricco e per molti aspetti – territoriali, istituzionali, di stadio di sviluppo- eterogeneo Il Programma Integrato di Sviluppo (PISL) è uno strumento potente ed efficace per lo sviluppo locale se viene attivamente sfruttata la sua spinta allarticolazione e allintegrazione delle scelte per il territorio IReR A T T. T R A S V E R S A L I LAB. 1 LAB. 2 LAB. 3 LAB. 4

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Consolidare la capacità di progettazione, gestione e automonitoraggio dei partenariati locali Gabriele Pasqui Politecnico di Milano

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Ambito di intervento Il Laboratorio si propone di lavorare: sulla capacità progettuale e di riprogrammazione durante il ciclo di vita dei progetti e sulla gestione strategica dei mutamenti interni ed esterni; sulla capacità gestionale dal punto di vista organizzativo e delle strutture di implementazione, anche per costruire le condizioni per la prosecuzione dellesperienza dei PISL dopo la conclusione formale del programma; sulla capacità dei partenariati e delle strutture di gestione di osservare e restituire quel che si fa, migliorando la accountability del progetto.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Ambito di intervento Il Laboratorio, per esempio, vuole attivare percorsi ed esperienze: sulla strutturazione di processi di progettazione e di attuazione attraverso il consolidamento dei partenariati istituzionali; sul consolidamento delle strutture di gestione e sullattivazione di studi di fattibilità relativi alla istituzionalizzazione delle relazioni a scala sovracomunale; sulla definizione di dispositivi e modelli per losservazione del processo e degli esiti dellattività di progettazione integrata.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Obiettivi Rafforzare e consolidare la capacità di governo strategico, anche per favorire il radicamento delle esperienze dopo il 2006 Consolidare il saper fare dei partenariati, delle strutture tecniche, delle amministrazioni sui temi della gestione e attuazione di progetti integrati territoriali Identificare e mettere in circolo buone pratiche sui temi della programmazione, gestione e automonitoraggio- autovalutazione dei progetti Proporre modelli e strumenti di gestione strategica utilizzabili in altri contesti

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Obiettivi In concreto il Laboratorio vuole: accrescere la capacità di produrre una regia strategica dei PISL (e dunque di rispondere a comande quali: cosa sto facendo, dove sto andando, quali criticità devo affrontare; quali risorse potrò mobilitare, quali esiti sta producendo il mio lavoro, come potrò proseguire lesperienza...) da parte dei partenariati e delle strutture di gestione; migliorare il saper fare degli attori, attivando processi di capacity bulding sia da parte degli attori politici che da parte degli attori tecnici, lavorando in particolare sullattivazione di processi di apprendimento nelle amministrazioni locali.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Attività e risultati attesi Verifica insieme agli attori locali dello stato di attuazione, delle condizioni di fattibilità e delle criticità/opportunità nei contesti selezionati di un percorso di lavoro sui temi della regia strategica dei PISL Redazione di un Piano dazione concordato e condiviso con il partenariato del PISL Realizzazione del Piano dazione attraverso lattivazione di incontri e lavvio di un lavoro operativo orientato a costruire specifici prodotti Discussione e condivisione degli esiti del lavoro con il partenariato, gli attori locali, gli altri PISL

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 1 Attività e risultati attesi Il Laboratorio intende realizzare, nei diversi contesti, alcuni prodotti: modelli organizzativi orientati al consolidamento dei partenariati istituzionali e al coinvolgimento degli attori locali; dispositivi di lettura del campo di progettualità (programmi, politiche, azioni) entro cui si colloca il PISL; studi di fattibilità per lattivazione di percorsi di cooperazione istituzionale (gestione associata, cooperazione degli Uffici tecnici...); metodi e processi per la costruzione di un percorso di automonitoraggio e regia strategica.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Consolidamento del processo di partenariato locale con particolare attenzione al pubblico-privato Andrea Calori Politecnico di Milano

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Ambito di intervento Fare partenariato: costruire condizioni per avere risorse più solide in modo da integrare meglio azioni e soggetti diversi. informazioni opportunità procedurali capacità tecniche consenso bilanci ordinari, altre fonti finanziarie Consolidamento degli ingredienti Risorse: informative; di consenso; tecniche; procedurali; economiche

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Ambito di intervento Il laboratorio si occuperà principalmente del: Consolidamento e della definizione degli obiettivi del PISL mediante azioni tecniche specifiche di supporto alla condivisione degli obiettivi e delle azioni Rafforzamento del rapporto tra Ente capofila e soggetti titolari dei progetti del PISL Intreccio delle idee e dei progetti del PISL con altri progetti e reti di attori presenti sul territorio

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Obiettivi Costruzione delle condizioni per il rafforzamento e lallargamento del partenariato istituzionale Individuazione di potenzialità e criticità che rendono possibile ed efficace la partecipazione di soggetti non istituzionali per lindividuazione e lo scambio di risorse nuove (informative; di consenso; tecniche; procedurali; economiche) Creazione di condizioni tecniche, conoscitive, relazionali e di apprendimento collaborativo tra i diversi soggetti coinvolti Costruzione di reti che facilitino lintegrazione tra il PISL ed altre politiche rilevanti per larea (es. PTCP; PLIS; PdZ; Interreg; Leader; A21L; ecc.)

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Obiettivi Azioni pilota, limitate e controllabili PISL come strumento di supporto alla prassi ordinaria di governo dello sviluppo locale

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Esempi di attività Rendere evidenti le relazioni tra le idee di sviluppo presenti, gli attori esistenti, le rispettive risorse e gli oggetti territoriali locali Inquadrare le azioni proposte sul territorio in termini di efficacia, individuando i fattori di inerzia relazionale Presentazione critica di alcuni casi di valore esemplare Indagini sul campo finalizzate a rendere i soggetti consapevoli dei problemi concettuali e metodologici inerenti lo sviluppo del proprio territorio

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Attività e risultati attesi Prodotti fase diagnostica: Ricostruzione delle modalità con cui è stato costruito il PISL Diagrammi che illustrino il ruolo e le relazioni attuali tra i partner con relativi punti di forza e debolezza (limmagine dello sviluppo a rete e a lasagna) Prima raccolta di informazioni e di strumenti necessari per il consolidamento del parternariato (conoscenze condivise, dati utilizzati, cartografie, progetti in campo, ecc.)

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 2 Attività e risultati attesi Prodotti fase diagnostica: Esercitazioni sulle modalità e le tecniche di coinvolgimento di soggetti istituzionali, economici e associativi Progettazione, organizzazione e animazione di workshop con attori locali Riscrittura di parti del Pisl –aggiustamento degli obiettivi –individuazione di altre risorse relazionali, tecniche, finanziarie, ecc. –basi tecniche per allargamento del consenso su progetti

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Modelli di analisi e di rappresentazione del territorio e delle strategie locali Francesca Governa Politecnico e Università di Torino

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Ambito di intervento Territorio come destinatario delle azioni contesto denso di potenzialità latenti che devono essere riconosciute e valorizzate Sperimentare modelli di analisi e di rappresentazione del territorio del PISL a supporto dei processi decisionali e dello sviluppo strategico del programma.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Obiettivi Obiettivi generali: capire natura e potenzialità di tipo ambientale e socio- culturale dei territori in cui si sono organizzati i partenariati locali; identificare e sperimentare metodologie di analisi e rappresentazione del territorio rivolte a valorizzare il capitale territoriale locale, sottolineando il ruolo che le specificità territoriali svolgono nel favorire, o meno, una azione di sviluppo locale.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Obiettivi Obiettivi specifici: costruire una rappresentazione condivisa del territorio oggetto del programma; verificare la territorialità di tale rappresentazione, intesa come rapporto tra la visione del territorio che emerge nelle intenzionalità dei partenariati locali e le caratteristiche specifiche del territorio cui essi si riferiscono; valutare la coerenza territoriale dell idea forza del programma rispetto alla rappresentazione condivisa e alla dotazione locale di risorse e specificità.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Attività e risultati attesi Le attività del Laboratorio 3 si articoleranno in: verifica della pertinenza dellambito territoriale dei PISL - coerenza tra ritaglio territoriale e obiettivi di trasformazione individuati; analisi del territorio - di tipo oggettivo; - delle progettualità; - confronto tra le immagini emergenti. definizione di rappresentazioni del territorio per: - rafforzare lazione collettiva a livello locale; - costruire un modello partecipativo di sviluppo; - orientare le strategie di sviluppo.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 3 Attività e risultati attesi I risultati attesi si riferiscono a tre diversi livelli: a livello teorico-concettuale: elaborare modelli di analisi e rappresentazione del territorio utili a individuare le prese di strategie di sviluppo territorializzate e condivise; a livello metodologico-applicativo: verificare se le strategie impostate si basino sulla valorizzazione delle specificità territoriali o sul ricorso strumentale e riduttivo ad esse; a livello conoscitivo: per apportare un contributo originale alla conoscenza contestuale e alla capacità di programmazione delle aree PISL.

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Finanza innovativa e sviluppo locale Marco Contardi IReR

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Ambito di intervento Identificazione degli strumenti e delle modalità di copertura finanziaria degli interventi pubblici e privati inseriti nei programmi dei PISL, nel contesto degli stringenti vincoli determinati dallattuale situazione della finanza pubblica Potenziamento di specifiche competenze di governo locale esprimibili in termini di: –conoscenza delle opportunità esistenti –opportunità di sviluppo di nuove modalità di finanziamento e innovatività nelle combinazioni di fonti di diversa natura –allocazione ottimale degli interventi in relazione allo strumento finanziario più adatto e fattibile

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Obiettivi Definizione di concetti innovativi di finanziamento di progetti integrati di sviluppo locale Sviluppo nei soggetti promotori dei PISL e nel sistema degli operatori pubblici e privati collegati, delle conoscenze necessarie per finanziare programmi integrati di investimento e strutturare operazioni di finanza innovativa Sviluppo, con i PISL, di casi pilota di finanziamento innovativo

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Attività Modelli di finanza innovativa -individuazione ed analisi di casi regionali, nazionali e internazionali rilevanti in relazione alla finanza innovativa -definizione degli elementi portanti di modelli di finanza innovativa nelle modalità on-balance, off-balance e contingent liabilities -verifica delle condizioni di applicabilità operativa nei PISL dei modelli identificati -sviluppo di soluzioni operative per il finanziamento dei progetti pilota

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Attività Capacity building -identificazione dei fabbisogni formativi e informativi -definizione dei contenuti e delle modalità di erogazione dei seminari formativi - erogazione seminari Casi pilota - analisi della situazione finanziaria degli enti locali dei PISL selezionati, analisi di portafoglio progettuale e selezione dei progetti di riferimento -definizione di linee guida per la realizzazione dei casi pilota

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Laboratorio 4 Risultati attesi Identificazione di best practices e definizione di modelli innovativi di finanziamento degli investimenti identificazione dei modelli di finanza innovativa applicabili al contesto lombardo e delle condizioni di applicabilità dei modelli identificati nel contesto dei PISL individuazione del livello di sostenibilità degli investimenti degli enti locali appartenenti ai PISL sviluppo delle capacità e competenze interne dei PISL individuazione di progetti pilota e delle linee guida per la loro realizzazione comunicazione dei risultati raggiunti mediante seminari

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Marco Di Maggio IReR

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Ambiti di intervento Formazione Gestione e diffusione della conoscenza Forum tematico (altre attività di supporto ai Laboratori, di coordinamento e reporting)

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Attività di formazione Sono relative alle tematiche attinenti lo sviluppo dei PISL e si rivolgono tramite incontri informativi, seminari e workshop: alla totalità dei PISL ai PISL individuati come casi pilota ai Laboratori tematici ed alle strutture regionali coinvolte

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Attività di gestione e diffusione della conoscenza Si prevede la raccolta e lorganizzazione sistematica dei materiali: direttamente inerenti le attività dei PISL relativi alle aree tematiche specifiche dello sviluppo locale Per questi materiali verrà comunicata e garantita la disponibilità a tutti gli Enti ed operatori partecipanti alla ricerca, tramite lattivazione del forum tematico

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Attività del forum tematico In collegamento con il sito Internet già attivo verranno sviluppate ed attivate, a partire dal secondo semestre 2005, le modalità di accesso dedicato dei PISL a tutti i materiali della ricerca

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Risultati attesi Formazione - Approfondimento e focalizzazione in itinere delle conoscenze specifiche necessarie per lo sviluppo dei PISL - Scambio di esperienze tra i diversi tipi di operatori partecipanti alla ricerca - Possibilità di elaborazione congiunta e di trasferimento a tutti gli operatori interessati delle opportunità e delle criticità che verranno affrontate dai Laboratori

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Attività trasversali Risultati attesi Gestione e diffusione della conoscenza - Disponibilità su base permanente delle informazioni e dei materiali specifici per tutti i PISL - Costante aggiornamento ed incremento della base di conoscenze disponibili - Possibilità di avvalersi di un supporto qualificato nellindividuazione e nellaccesso alle singole tematiche Forum tematico - Possibilità di accesso on-line per consultazione dei materiali disponibili e scambio di opinioni ed esperienze - Aggiornamento costante sullo stato di avanzamento della ricerca, degli strumenti e delle relative opportunità di intervento

Lo sviluppo progettuale dei PISL nelle aree Obiettivo 2 della Lombardia Dibattito e conclusioni