IL TERZO SETTORE PER LINNOVAZIONE DEL WELFARE Bologna, 21 settembre 2012 – Franco Di Giangirolamo 1.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
IL PIANO PER LA SALUTE E IL BENESSERE SOCIALE PIANO ATTUATIVO Ufficio di Piano - aprile 2012
Advertisements

ETICA DEL LAVORO Corso: Business analyst Docente: GIOVANDITTI
Piano di Zona 2011 – 2013 dellAmbito del Ciriacese PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA E OBIETTIVI STRATEGICI.
Manfredonia, L OSSERVATORIO ZONALE DELL AMBITO DI MANFREDONIA L analisi dei bisogni e la valorizzazione delle risorse umane al centro della.
Pone laccento sulla salute e sul funzionamento piuttosto che sulla disabilità È uno strumento per misurare il funzionamento delle persone NELLA società,
PARTENARIATO e RISORSE UMANE a cura di Carlo Bonora.
Obiettivi generali 4Migliorare le esternalità che incidono sui fattori di sviluppo del sistema delle imprese 4Favorire lattrazione sul territorio di imprese.
Per una Agenzia di Valutazione Civica Cittadinanzattiva - Direzione Nazionale Intervento di Angelo Tanese Roma 22 maggio 2010.
Strumenti e metodo per l’analisi dei bisogni
Il sociale nelle politiche regionali di sviluppo e coesione Emanuele Villa Palermo, 18 gennaio 2013 Emanuele Villa Palermo, 18 gennaio 2013 Il welfare.
Primo Modulo La prima esperienza di costruzione del Piano di Zona: luci ed ombre negli ambiti del Leccese Lecce 5 Febbraio 2008 Relazione introduttiva.
Un altro welfare: esperienze generative I risultati dellanalisi valutativa: Valori generati e meccanismi generativi Giuseppe Silvestris.
Ministero dellIstruzione, dellUniversità e della Ricerca DIPARTIMENTO PER LA PROGRAMMAZIONE DIREZIONE GENERALE AFFARI INTERNAZIONALI UFFICIO IV PIANO UNITARIO.
GLI INTERVENTI DELLA REGIONE MARCHE CONTRO LA CRISI A FAVORE DI IMPRESE E LAVORATORI 1 - PROGRAMMAZIONE REGIONALE a cura di Antonio Mastrovincenzo Martedi.
Marco Livia, ACLI1 Spunti di riflessione sullo sviluppo locale Progetto Policoro ROMA, 28/11/2007.
Congresso di Chianciano ITALIA. PUNTO E A CAPO. Le mozioni congressuali.
PIANO DI AZIONE PER LINCLUSIONE SOCIALE dott. Francesco Maiorano Azioni e Interventi Resoconto dei Cantieri.
Quale contributo del Terzo Settore allAgenda Digitale del comune di Bologna? Sala Borsa Urban Center 18 Ottobre 2012.
IL RUOLO POLITICO DEL FORUM PAROLE ESSENZIALI PER AZIONI EFFICACI Bologna, 21 settembre 2012 – Alessandro Cominardi 1.
VOLONTARIATO LAVORO SOCIALE SERVIZIO CIVILE Bologna, 21 settembre 2012 – Alberto Alberani 1.
DE P. Gazzola PMI, GI e territorio Una proposta per linnovazione.
UILS PRESENTAZIONE ROMA, 24/04/2013. CHI SIAMO La U.I.L.S. (Unione Imprenditori e lavoratori socialisti) è un Movimento Politico Sociale e Culturale,
PAR PAR POLITICHE INTEGRATE REGIONALI PER LE PERSONE ANZIANE Assessore Regionale al Welfare.
Dipartimento federale dellinterno DFI Segreteria generale SG-DFI Ufficio federale per le pari opportunità delle persone con disabilità UFPD Pari opportunità
CI SONO ANGELI IN CITTA Tutte le Aree dellAutismo IL LAVORO IN RETE NEI SERVIZI EDUCATIVI SPECIALISTICI San Salvo PALMA MONICA.
FOND0 SOCIALE EUROPEO & FONDAZIONE PER IL SUD
SCELTE STRATEGICHE Assemblea dei Sindaci giugno 2012 Allegato 4 Servizio Sociale dei Comuni Ambito Distrettuale 6.2.
Linnovazione delle politiche pubbliche: lesperienza dellhousing sociale nel rhodense 17 Aprile 2012 La co-progettazione dellHousing Sociale elaborata dal.
Area Innovazione Sociale 1 1 IV ConferenzaPAR Bologna, 20 gennaio 2012 Raffaele Tomba Il Bilancio sociale di ambito distrettuale Agenzia sanitaria e sociale.
Il Territorio protagonista dellofferta dei servizi sociali di Annalisa Turchini.
Il progetto è la volontà del I Circolo Didattico di fare dellintegrazione una esperienza di concreto e significativo arricchimento per tutti. Ciò al fine.
La società della salute COMUNITA MONTANA DEL MUGELLO CHE COSA E: definizione DALLA SANITA (diagnosi- cura- riabilitazione) gli obiettivi della politica.
SEI EDUCAZIONI ALLA CONVIVENZA CIVILE
Cittadinanza e partecipazione La Risoluzione del Consiglio U.E.e dei Ministri responsabili per le politiche della gioventù sulla partecipazione dei giovani.
Fare salute in montagna: verso la costruzione dei Distretti e dei Piani di Salute Le risposte dei Servizi Sociali della Comunità Montana Val Pellice 29/09.
LE RACCOMANDAZIONI DI PIACENZA. Le raccomandazioni di Piacenza Qualità urbana e sostenibilità territoriale.
Fondi Strutturali e rete delle CCIAA Calabresi Workshop, Catanzaro 25 maggio 2006.
Gli stranieri, una risorsa!
Riconoscere e valorizzare le reti di migranti
Ires Piemonte Seminario sugli effetti sociali della crisi Torino, 11 aprile 2013 A cura del Centro Studi FCRC CUNEO E LA CRISI. ALCUNE DIMENSIONI IN CHIAVE.
E’ una dichiarazione di principi etici fondamentali per la costruzione di una società globale giusta, sostenibile e pacifica nel 21° secolo.
U.I.L.S. PRESENTAZIONE ROMA, 02/12/2014. CHI SIAMO La U.I.L.S. (Unione Imprenditori e Lavoratori Socialisti) è un Movimento politico, sociale e culturale,
Gli scenari evolutivi delle politiche sociali:  Le politiche sociali si evolvono con l’evoluzione dei sistemi socio-economici e di governo  La nascita.
1 S ERVIZIO POLITICHE FAMILIARI, INFANZIA E ADOLESCENZA A SCUOLA DI MOBILITÀ SOSTENIBILE la dimensione sociale delle politiche di mobilità Bologna, Cappella.
SERVIZIO DI ASSISTENZA DOMICILIARE ED ALTRE FORME DI SOSTEGNO ALLA DOMICILIARITA’ IN MONTAGNA Stefania Baratta Responsabile Servizio Assistenza Anziani.
MANIFESTO DELLE PROFESSIONI INTELLETTUALI Commissione regionale dei soggetti professionali Regione Toscana istituita dall'art 3 della legge regionale 73/2008.
Piano di Zona 2006 – 2008 dell‘Ambito del Ciriacese PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI PRIORITA’ E OBIETTIVI STRATEGICI.
Un modello possibile Democrazia rappresentativa delega Democrazia partecipativa decidere insieme Amministrazione condivisa fare insieme.
Quadro delle priorità 1. Reddito – Indipendenza – Lavori delle donne 2. Incremento dell’occupazione femminile – Incremento del tasso di attività femminile-
CRITICITA’ E PROSPETTIVE DEL WELFARE NELL’EPOREDIESE Ivrea, 9 febbraio 2015.
I Fondi indiretti all’interno dell’Unione Europea
1 “Donne e Lavoro: I successi delle pari opportunita’” 15 settembre 2009 La promozione delle pari opportunità nelle PMI Emanuela Mastropietro.
INVASIONI CREATIVE Lecce, 24 settembre Con la CULTURA & la CREATIVITA’ si mangia Il 14 agosto 2015 è stato approvato dalla Unione Europea il Programma.
Rapporteur: Laura Baldassarre
FB12 Emilia-Romagna Region 3° Local Workshop FB12 - RER Bologna, May, 28th 2014.
Verso un distretto educativo territoriale Presentazione e condivisione dell’iniziativa Asola, 3 febbraio 2016 Luisa Bartoli, Dirigente Scolastico IC Asola.
Solidarietà e Cooperazione Brescia Est
CLASSE PRIMA A SERVIZI SOCIO-SANITARI Prof.ssa Annamaria Caputo.
PROGRAMMAZIONE LOCALE E OSSERVATORI SOCIALI 30 settembre 2010 Montecatini Terme (PT) Efficacia della rete territoriale Alcuni spunti per la riflessione.
Valori e innovazione per il miglioramento della qualità e della sostenibilità del sistema sociale e sanitario regionale BOLOGNA, 29 NOVEMBRE 2013.
Assessorato Politiche per la Salute Assessorato alla Promozione delle Politiche Sociali e di quelle Educative per l’infanzia e l’adolescenza. Politiche.
IL TEMPO RITROVATO Venezia, 23 settembre IL TEMPO RITROVATO CONCILIAZIONE: DA QUESTIONE NON PIU’ RINVIABILE … … A STRUMENTO DI BENESSERE PER LE.
L A S TRATEGIA REGIONALE PER L ’ INCLUSIONE SOCIALE ATTIVA I CANTIERI DI CITTADINANZA IN PUGLIA.
Tavola Rotonda: la disabilità e le sue implicazioni La rete dei servizi Mario Melazzini Vigevano, 8 ottobre 2011.
Prospettiva di genere:integrare la dimensione di pari opportunità tra donne e uomini nei progetti che beneficiano di finanziamenti europei. La metodologia.
PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA PIANO DI ZONA REGIONE AUTONOMA VALLE D’AOSTA.
Corso di Sociologia della Salute Promuovere e Comunicare la salute: limiti e opportunità.
IL DOCUMENTO STRATEGICO PRELIMINARE DELLA VALLE D’AOSTA Nadia Savoini - Luigi Malfa Aosta, 20 marzo 2006.
23/5/ Bari, Sala Convegni Camera di Commercio Macroarea Fragilità economica e sociale Rapporteuse Ketty Nardulli.
Claudio Brédy Capo Servizio Politiche comunitarie Assessorato dell’Agricoltura e Risorse naturali Gli scenari condivisi delle evoluzioni attese del contesto.
Transcript della presentazione:

IL TERZO SETTORE PER LINNOVAZIONE DEL WELFARE Bologna, 21 settembre 2012 – Franco Di Giangirolamo 1

Come innovare il nostro welfare adeguandolo ai nuovi bisogni e mantenendo saldi i diritti di universalità, equità, parità daccesso e appropriatezza? 2

1 – Macro area Fragilità: Contrasto a solitudine e isolamento (anziani soli, famiglie mononucleari, …) Sostegno alla non autosufficienza Sostegno alle famiglie e ai giovani (famiglie numerose, con anziani, monogenitoriali, giovani coppie,…) Contrasto a fragilità economica, nuove povertà 3 Le aree di bisogno in cui è necessaria linnovazione

2 – Macro area Ambiente e territorio: Lotta allo spreco Cura, manutenzione e valorizzazione del territorio Accessibilità e qualità dellabitare (barriere architettoniche esterne e interne, sicurezza domestica,…) 4 Le aree di bisogno in cui è necessaria linnovazione

5 3 – Macro area Cultura e benessere Integrazione delle opportunità culturali e formative Integrazione di spazi e risorse (umane, materiali, economiche,…) Abbattimento del divario digitale Formazione cittadini stranieri

Scarsa comunicazione e polverizzazione: difficoltà a far circolare le buone pratiche e a coglierne gli aspetti generalizzabili Autoreferenzialità del terzo settore: difficoltà a mettersi in rete e promuovere esperienze condivise Assetto istituzionale poco integrato: difficoltà delle PA a promuovere politiche interassoriali Mancanza di spazio pubblico del TS: difficoltà delle PA a concedere al terzo settore reale spazio pubblico; difficoltà del TS ad occupare tale spazio 6 Fattori che impediscono linnovazione

Fattori che promuovono linnovazione La ricerca Un altro welfare individua cinque dimensioni generative di innovazione: Capacità di produrre valore sociale Capacità di produrre valore ambientale Capacità di produrre valore culturale e partecipazione civica Capacità di produrre rafforzamento inter e infra istituzionale Capacità di produrre valore economico 7

Dove applicare le dimensioni generative? Innovazione dei servizi affinché rispondano ai nuovi bisogni Innovazione dei processi di programmazione e co-progettazione in ambito sociale, ambientale, culturale 8

Come produrre innovazione? Attraverso lintegrazione: o Delle politiche, mettendo al centro la persona per garantire risposte personalizzate anche a bisogni complessi o Dei soggetti, mettendo al centro le azioni di tutti come risposta ai nuovi bisogni 9