I PRIMI ANNI DELLA REPUBBLICA Magistrature e società.
Le principali magistrature 2 consoli: eletti annualmente, ereditano i poteri del re Senato: 300 membri di famiglie nobili Pontefici: guidano le questioni relative al culto Membri dell’aristocrazia senatoria sono anche i quadri di comando dell’esercito
In aiuto ai consoli Pretori: 2 o più, eletti annualmente, amministrano la giustizia e presiedono i tribunali; poi in seguito amministrano anche le province Questori: da 2 a 8, gestiscono finanze, imposte, tesoro (anche nelle province); si occupano dei rapporti tra Senato e Consoli
Edili: curano l’edilizia urbana, gli spettacoli pubblici, le solenni cerimonie religiose Censori: sempre 2, stilano la lista del Senato, censiscono la popolazione, vigilano sulla moralità pubblica e privata Tutte le cariche hanno carattere collegiale
Dittatore: magistratura straordinaria; comandante militare che concentra nelle sue mani tutti i poteri dello Stato. Designato dal Senato in situazioni di emergenza, resta in carica 6 mesi.
La società Dunque tutte le cariche sono appannaggio dei patrizi Anche l’esercito con le sue centurie è formato perlopiù da elementi delle classi più alte Man mano che Roma si espande attraverso le guerre c’è però bisogno di più uomini: si ricorre all’arruolamento dei plebei
La plebe I plebei acquistano ben presto coscienza della loro importanza per la vita civile e militare e chiedono riconoscimenti Usano l’arma della secessione: si allontanano dalla città, sfuggono il servizio militare, non pagano i debiti accumulati coi patrizi 494 aC, 471 aC
Le vittorie della plebe 1 Libertà di riunirsi nei concilii della plebe, o comizi tributi 2 Potere di nominare 2 rappresentanti, i tribuni della plebe, per difendere i loro diritti Eletti annualmente, avevano diritto di veto verso le proposte di legge lesive dei diritti della plebe Erano inviolabili, cioè non perseguibili nell’esercizio delle loro funzioni
La codificazione del diritto Nel 452 aC i romani cominciano a mettere per iscritto le leggi Una commissione di Decemviri fissa su 12 grandi tavole (perdute nell’incendio di Roma del 390 a C) le leggi che governavano lo stato Il diritto scritto è garanzia dagli abusi
Altre conquiste dei plebei Nel 445 si approva la Legge Canuleia: elimina il divieto del matrimonio tra patrizi e plebei Inoltre, alla fine del v sec i plebei possono diventare Questori ed Edili Nel 367 con le leggi Licinie-Sestie i plebei possono accedere anche al consolato
Tutti gli incarichi politici erano comunque privi di remunerazione e comportavano l’abbandono della attività lavorativa Solo i plebei agiati potevano dunque accedere Nuova classe dirigente: fusione del patriziato con gli elementi più ricchi della plebe. È la nobilitas, che guiderà Roma per tutta l’età della Repubblica
L’espansione Nel frattempo i Romani intraprendono una serie di guerre “per l’egemonia” contro le popolazioni italiche Al termine, domineranno l’Italia intera e parte dell’Europa
Le guerre tra V e II secolo Contro le popolazioni italiche (Latini, Equi, Volsci, Sanniti) Contro gli Etruschi Contro le tribù celtiche stanziate nella penisola Contro gli Italioti (Taranto, le poleis della Sicilia) e i loro alleati (Pirro re dell’Epiro) Contro Cartagine
Le guerre tra V e II secolo Contro i Macedoni e i Greci Contro i Galli stanziati nella penisola iberica Al termine di queste guerre, tutte vittoriose anche se perdono singole battaglie, creano numerose province
Ma qual era il segreto della loro arte militare?