Modulo di Storia sul Risorgimento

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Transcript della presentazione:

Modulo di Storia sul Risorgimento Il nuovo modello politico liberale, il Romanticismo e l’idea di nazione. IL’Italia, movimenti fratelli e l’esperienza tedesca

Il modello politico liberale e il Romanticismo Opposizione alla Restaurazione Libertà costituzione Indipendenza nazionale Idea di nazione patriottismo ed etica del sacrificio L’idea liberale (B. Constant, A.de Toqueville, J.S. Mill) L’opposizione alla Restaurazione si espresse nella lotta per le libertà sancite dalla Costituzione e per l’indipendenza nazionale dei popoli oppressi dalle potenze che nel Congresso di Vienna avevano ricostruito la carta d’Europa.

L’energia romantica e i movimenti nazional-patriottici In Italia queste le peculiarità del movimento risorgimentale: mobilitazione dal basso; qualità e diffusione del melodramma romantico; tradizione urbana del centro-nord.. Queste sono le differenze con i movimenti fratelli. Con l’esperienza tedesca il Risorgimento italiano condivide la tradizione urbana, ma se ne distacca per la visione completamente diversa del “rapporto tra movimento e istituzioni, libertà individuale e obbedienza allo stato, iniziative dal basso e controllo dall’alto” (Banti, Annali 22 pag. XXVI)

Dall’Illuminismo al Romanticismo L’età dei diritti individualisti (libertà, uguaglianza, fraternità) sostituita da quella dei doveri al principio di nazionalità Missione di nuova civilizzazione dell’Europa Ruolo dei popoli oppressi come Italia, Polonia, Ungheria

L’età dei Risorgimenti L’idea di nazione e le sue radici francese e tedesca La sovranità nazionale Lo spirito del popolo L’epoca delle ‘nazioni’ occupa la prima metà dell’800 (convenzionalmente tra il 60° il 70) Interessa molte parti del nostro continente

Germania e Italia arrivarono tardi all’unificazione politica Dopo il 1848 le vicende dei due paesi imboccarono strade diverse StatutoAlbertino e impianto liberale nello Stato piemontese L’unificazione tedesca e la soluzione tedesca si allontanano dalla strada liberale Italia e Germania conseguirono dopo la metà dell’’800 una configurazione unitaria che Spagna, Inghilterra e Francia avevano raggiunto da secoli. Il processo di unificazione si realizzò nel periodo 1859-1871, ma il 1848 segna un importante data per analizzare le differenze tra i due processi, in quanto dopo gli anni ’50 le vicende dei due paesi imboccarono strade diverse: nel ’48 la Statuto Albertino fu concesso e l’ impianto liberale parlamentare di questa carta costituzionale rimase come caratteristica dello Stato piemontese; nel 48 fallirono i tentativi liberali e democratici del movimento per l’unificazione tedesca e la soluzione tedesca si allontanò dalla strada liberale in quanto predominarono le forze tradizionali dinastiche

Unificazione politica e formazione del mercato nazionale in Italia e in Germania

Caratteristiche del Risorgimento italiano Mobilitazione dal basso Tradizione urbana del centro-nord Qualità e diffusione del melodramma (poesia, romanzi, pittura) Il passaggio degli eserciti degli antichi Stati al fronte antilegittimista La nazione del Risorgimento, Atlante della cittadinanza pag 322

L’Italia dei volontari Fare l’Italia legittima a pensare diversamente a contestare Nel nome della Nazione si dividono le famiglie, si contrappongono le generazioni I dati: tra il ‘48 e il ‘49 237 corpi volontari Agli eventi bellici del ‘59 50.000 volontari Nel ’66 i garibaldini arruolati 38.000 su 220.000 effettivi

In Italia indipendenza e unificazione: prospettive e modelli Prospettive politiche Liberal-moderata (monarchica e federale) Democratico-repubblicana (guerra di popolo e sovranità nazionale) Modelli repubblicani Unitario: Mazzini Federale: Cattaneo Un ostacolo comune: l’Austria Della prima l’obiettivo era l’allontanamento dell’Austria e uno sviluppo degli Stati della penisola in direzione liberale attraverso una costituzione liberale-moderata; l’altra era una prospettiva per l’indipendenza e l’unificazione ed era una prospettiva democratica Inconciliabilità dei due progetti (v. ’48-’49) unico elemento comune l’indipendenza Questi movimenti piu’ radicali erano divisi in due correnti: quella unitaria di Mazzini e quella federale di Cattaneo Fin dal 1831 La Giovane Italia (Mazzini è in Francia al tempo dell’insurrezione del 1830 “Les trois glorieuses”, come i romantici francesi definirono l’insurrezione contro Carlo X) sostiene la triade: unità, indipendenza, libertà. Per Mazzini l’Italia doveva risollevarsi per la terza volta, dopo il medioevo in cui il papato aveva rappresentato l’unità spirituale dell’Europa e il Rinascimento, cancellando il papato e promuovendo la nuova unità sociale dell’Europa. M. sosteneva che l’età dei diritti individualisti, libertà uguaglianza fraternità, doveva essere sostituita da quella dei doveri legati al principio di nazionalità, Per M. questa missione di nuova civilizzazione spettava all’Europa e all’interno di questa ai popoli oppressi come Italia, Polonia e non, come sostenevano i Francesi alla Francia all’Inghilterra e alla Germania. Roma come sede del “Concilio dell’umanità”. Cattaneo, discepolo di Romagnosi: attenzione alla libertà individuale, la distinzione tra il progresso delle scienze naturali e l’incerta situazione delle scienze morali e politiche, l’autonomo farsi dell’umanità che va verso l’associazione universale (la “storia dell’intelletto”), ma non è guidato da missioni imposte da Dio; fiorente ordine economico sociale policentrico. Quindi la prospettiva è lo sviluppo di una nuova cultura progressista laica e scientifica, come progresso tortuoso di tutti i popoli (la “civile filosofia”). Ostile ad ogni idea di primato e di martirio politico. La varietà (“pluralità di principi”) permette il progresso, mentre l’uniformità (sistemi eccessivamente coesi) è fonte di stagnazione e regresso. Perché questa varietà sia mantenuta, la società deve essere policentrica. Per Cattaneo la federazione non si contrappone all’unità, ma alla “fusione” (con il Piemonte sabaudo)

Il primato della libertà in Cattaneo La “civile filosofia”, una società aperta al progresso L’autonomo farsi dell’umanità verso la ‘associazione universale Molteplicità di regioni, città, università che interagiscono per il bene comune La repubblica come “cittadinanza attiva”

La monarchia sabauda Si può accettare la monarchia solo se è per fare l’Italia Non è scontato che sia la monarchia sabauda a detenere l’egemonia Il tricolore (’48), la Società nazionale e i fatti del ’59

In Germania: predominio delle forze dinastiche-tradizionali Centralità della Prussia nell’unificazione tedesca e fallimento del movimento liberal-democratico Predominio delle forze dinastico-tradizionali prussiane Egemonia dell’esercito Bismarck fece proprio l’obiettivo della unificazione (soluzione piccolo-tedesca) che era proprio dei liberali e dei democratici con l’obiettivo di contribuire all’ascesa della Prussia tra le grandi potenze del continente. Determinante il ruolo dell’esercito Per l’Italia il Piemonte dove era continuata l’evoluzione liberale con Cavour, la guerra del ’59 pensata con finalità dinastiche a un anno di distanza è modificata ad opera di gruppi di forte impronta democratica

Il mercato nazionale in Italia e in Germania In Germania un mercato nazionale si formò prima ancora che il paese fosse sotto un unico governo; in Italia invece avvenne il contrario: l’unificazione politica precedette quella economica In Italia il mercato nazionale si formò qualche decennio dopo l’unità

La situazione preunitaria in Italia e in Germania Arretratezza rispetto alle zone più progredite d’Europa Borghesia imprenditoriale debole, in misura minore quella lombarda e del regno di Sardegna Scarsissima integrazione fra le economie regionali Germania Gli Stati settentrionali (1833) e poi quelli meridionali (1842) erano uniti in una lega doganale – Zollverein Unificazione economica prima di quella politica intorno al polo prussiano Modello prussiano a economia mista: forte impronta industriale e area rurale feudale Tra il ‘33 e il ‘34 la Prussia aveva dato vita ad un’unione doganale con gli Stati della Germania settentrionale, nel 1842 si erano aggregati anche gli Stati meridionali. La Germania era diventata nei decenni preunitari un sistema ad economia mista, con una coesione tra poli di spiccata impronta industriale e aree di netta impronta rurale-feudale soprattutto ad est. Attorno al polo Prussiano si era costituita di fatto un’unificazione economica prima che politica. In Italia la creazione di un mercato nazionale prese forma solamente qualche decennio dopo l’unificazione La posizione di Cattaneo fino al 48 è quella di uno sviluppo e di un processo di riforme di lungo periodo che avrebbe portato al progresso della Lombardia nell’ambito di una federazione delle varie nazionalità nel sistema di governo austriaco (un sistema di libere nazioni nato dall’inevitabile disintegrazione dell’impero asburgico)

Come si attuò il processo di unificazione nei due paesi: differenze e analogie In Italia indipendenza e unificazione: prospettive e modelli In Germania: predominio delle forze dinastiche-tradizionali L’unificazione italiana e quella tedesca: la guida monarchica dei processi di unificazione e gli eventi

Guerra di popolo e guida monarchica nei processi di unificazione Gli eventi e le fasi per i due paesi

L’Italia dopo il Congresso di Vienna

L’unificazione italiana e quella tedesca Il ’48 a Milano e il ruolo di Cattaneo nel Consiglio di guerra e quello del partito sabaudo nel Governo provvisorio. L’intervento sabaudo e il motivo della guerra regia dinastica o guerra di popolo (nazionale). Per Cattaneo la sconfitta è dovuta alla mancanza di un principio guida, cioè la subordinazione della libertà all’indipendenza nazionale con il risultato della perdita di tutte e due. Dopo l’insurrezione a Vienna e a Budapest Catteoneo pensa che un’alleanza tra Venezia e Budapest possa essere la base per lo sviluppo di un impero federale. Le vicende ungheresi faranno cadere ogni ipotesi, ma appelli alle nazionalità perché si rifiutassero di pagare le tasse e di fornire reclute all’esercito asburgico ci furono fra i polacchi, gli slavi e i magiari.

L’unificazione italiana e quella tedesca

L’unificazione italiana e quella tedesca

L’unificazione italiana e quella tedesca

Conclusione della prima parte Verifica intermedia Preparare le didascalie alle carte storico-geografiche che rappresentano le fasi dell’unità italiana e tedesca. Consegna di lavoro: l’elaborazione può essere fatta a piccoli gruppi ed essere presentata in diversi formati (cartaceo o con una presentazione P.P.)

Argomenti della seconda parte dell’ unità didattica Caratteristiche dell’iniziativa liberal-monarchica in Italia Caratteristiche del processo unitario tedesco Modelli politici e sociali post-unitari

Caratteristiche dell’iniziativa liberal-monarchica in Italia Le risorse di uno Stato già esistente Una solida rete di intese ed alleanze internazionali; garanzia e credibilità L’orientamento liberale, il coinvolgimento attivo dei democratici e delle forze liberali all’opposizione negli altri Stati della penisola

Caratteristiche del processo unitario tedesco Il polo prussiano come fattore di unificazione economica Nessun riconoscimento ai gruppi liberal-democratici fautori dell’unificazione nazionale La Prussia completa con l’integrazione politica l’egemonia intertedesca

Modelli politici e sociali: fattori comuni Consolidamento di due monarchie Affermazione del sistema liberale-censitario Consolidamento dello sviluppo economico Fattori comuni: Consolidamento delle due monarchie con radici autoritarie, ma anche affermazione del sistema istituzionale liberale-censitario tratto distintivo dell’ottocento europeo; grazie all’unificazione degli spazi e al completamento delle infrastrutture la cornice nazionale contribuì o consolidò lo sviluppo economico.

Modelli politici e sociali: differenze La forma federale e il governo del cancelliere in Germania. La “via prussiana” allo sviluppo Accentramento amministrativo e governo monarchico-parlamentare in Italia. Unificazione e sviluppo economico Differenze La costituzione tedesca non vide, in età guglielmina, una piena affermazione parlamentare e il potere del governo rimase in mano ai circoli militari-conservatori della corte prussiana, anche il Reichstag era eletto a suffragio universale In Prussia l’unificazione economica condizionò anche quella politica così che vi fu un ruolo egemone sia degli Junker conservatori sia dei dinamici capitani di industria, secondo il modello ad economia-mista dello stato prussiano Nella costituzione italiana il parlamento ebbe pienezza di potere legislativo. La ristretta base elettorale lasciò spazio alle elite nobiliari di vari stati regionali per la difesa degli interessi locali In Italia le diversità di sviluppo delle diverse regioni erano un fattore preunitario (es. il dualismo tra Nord e Sud) e il mercato nazionale si formò concretamente solo qualche decennio dopo l’unità

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