Il dibattito sulle cause della crisi asiatica Il punto di vista di Radelet e Sachs.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
I mercati finanziari -Caratteristiche funzioni e attori - definizione di bolla speculativa -l’integrazione dei mercati finanziari nell’area dell’euro.
Advertisements

La crisi Irlandese Relazione eseguita da: Valeria De Santis
Ciclo di Incontri I supporti strutturali allimprenditoria nelle nuove sfide del mercato 7 ottobre Primo Seminario - Il mercato del credito: analisi.
Copyright © 2011 The McGraw-Hill Companies, Srl Economia degli intermediari finanziari 3ed Anthony Saunders, Marcia Millon Cornett, Mario Anolli, Barbara.
Scelta del regime di cambio, crisi di bilancia dei pagamenti e attacchi speculativi Giuseppe De Arcangelis © 2005.
Origine e diffusione della crisi subprime
Scenari Macrofinanziari M1 - Marotta 18/10/ Meccanismo di trasmissione per BCE (2000, 2002) Il lungo periodo, con prezzi flessibili Inflazione come.
ACFfin - Scenari M2 - Marotta - 20/12/20051 Rajan (2005): maggiori incentivi per un maggiore rischio finanziario? Fattori di cambiamento nelle transazioni.
Il sistema finanziario
A cura di : Marco Sala Samuele Pirovano
E-Commerce 2 - Dott. E. G. Rapisarda - A.A E-Commerce 2.
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 10 marzo
Alcuni problemi della politica economica nellepoca della globalizzazione Fedele De Novellis Parte II 28 febbraio
Paesi emergenti analisi congiunturale Pavia, 12 marzo 2009 Pavia, 12 marzo 2009.
LE FUNZIONI DEGLI INTERMEDIARI FINANZIARI
1 Il capitale. 2 Le fonti del finanziamento Le fonti degli investimenti: Autofinanziamento Finanziamento informale Investimenti diretti dallestero Borsa.
Revisione del modello macroeconomico : il lungo periodo Prodotto aggregato nel lungo periodo La domanda aggregata in economia aperta.Equilibro domanda.
Focus 4 Il patto di stabilità e crescita.
Giuseppe De Arcangelis © 2005
Capitolo 1 Introduzione
CRISI FINANZIARIA E CREDITO ALLE IMPRESE: EFFETTI OSSERVABILI E RISCHI PER L ITALIA Ciro Rapacciuolo Centro Studi Confindustria Confindustria Genova Genova,
Gli accordi di Basilea e le imprese Milano, 13 aprile 2005 Stefano Micossi.
La bilancia dei pagamenti
Finanza Internazionale e Crescita dei Paesi in via di sviluppo
Legami economici internazionali
CORSO DI ECONOMIA POLITICA MACROECONOMIA Docente: Prof.ssa M. Bevolo
L'EURO IN TASCA, LA LIRA NELLA MENTE...
1 La discesa dei titoli legati ai mutui subprime contrattati su mercati non regolamentati (OTC) ha evidenziato notevoli criticità connesse al modello.
Incontro con gli Istituti di Credito operanti in Abruzzo LAquila – 6 Novembre 2008 CONFINDUSTRIA ABRUZZO.
La situazione del credito in Campania e Italia
Strumenti Derivati Utilizzi e loRo ruolo nel sistema finanziario
Rebecca Cuozzo, Lucia Grugni
La crisi del 1929 in Europa.
Il modello di Mundell Fleming
Università degli Studi di Palermo
IMPIEGO DEI FONDI L'importanza degli intermediari finanziari nel sistema economico la si rileva in particolar modo quando analizziamo le operazioni di.
Lezione 8 La politica fiscale, il deficit ed il debito pubblico
Il sistema bancario durante la crisi lezione del 4 aprile 2014.
Bilancia dei pagamenti e tassi di cambio
Tassi di cambio fissi e interventi sul mercato dei cambi
Esame preliminare delle decisioni di finanziamento
Revisione del modello macroeconomico: il breve periodo
IL DEBITO ESTERO DEI PAESI IN VIA DI SVILUPPO Relazione di: Biassoni Matteo Falbo Alessandro.
Moneta e politica monetaria
Regimi di cambio Lezione 20 Corso di Macroeconomia (L-Z)
Paesi emergenti analisi congiunturale Pavia, 23 marzo 2010 Pavia, 23 marzo 2010.
Moneta e sistema bancario
LA CRISI DELL’EUROZONA APPUNTI SU UNA CRISI TUTTA DA CAPIRE.
IL SISTEMA FINANZIARIO
Domanda e offerta di moneta
La moneta e il suo valore
IL POTERE DEI GIGANTI PERCHÉ LA CRISI NON HA SCONFITTO IL NEOLIBERISMO COLIN CROUCH.
La Finanza Etica per l’Impresa Sociale Respet – 22 giugno 2007 La finanza internazionale Andrea Baranes
Tassi di cambio fissi e interventi sul mercato dei cambi
Moneta, tassi di interesse e tassi di cambio
GLI STATI UNITI DAL PRIMO DOPOGUERRA AL NEW DEAL
Patrimonio di vigilanza € 160 milioni. Total Capital ratio 11,74%  Società per azioni nata nel 1975 per iniziativa della Regione Toscana e delle principali.
IL FINANZIAMENTO DELLA CRESCITA IN ITALIA Storia economica LM
La politica economica in economia aperta
Rapporto 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Cristina Marullo Ufficio Studi Unioncamere Toscana.
La “Grande depressione” e la “Grande recessione” Una comparazione PROF. RICCARDO FIORENTINI.
Ufficio Studi La congiuntura dell’industria manifatturiera in Toscana “ La magia del credito svelata” Luciano Pallini Centro Studi Confindustria Toscana/Ance.
Blanchard Amighini Giavazzi, Macroeconomia – Una prospettiva europea, Il Mulino 2011 Capitolo XIX. Regimi di cambio Capitolo XIX. Regimi di cambio.
Firenze, 12 luglio 2011 Osservatorio sui bilanci delle società di capitali in Toscana Rapporto 2011 “Crisi economica ed equilibrio finanziario”
La risposta della BCE alla crisi finanziaria
Copyright © 2012 Pearson Prentice Hall. All rights reserved. PART ONE INTRODUCTION Introduzione.
Transcript della presentazione:

Il dibattito sulle cause della crisi asiatica Il punto di vista di Radelet e Sachs

Aspetti controversi La crisi non era stata in alcun modo anticipata e la debolezza dei fondamentali macroeconomici non è una spiegazione soddisfacente Krugman e Dooley: gli eccessi di investimenti originavano dalla sicurezza degli investitori di essere salvati in caso di fallimenti (garanzia pubblica) A provocare la crisi è stata la debolezza dei fondamentali microeconomici (deterioramento della qualità dei crediti nel settore privato). Radelet e Sachs: gli investitori si preoccupavano poco del rischio perché si aspettavano crescita rapida e alta profittabilità, e non perché si aspettavano salvataggio. A provocare la crisi è stata una revisione improvvisa delle aspettative dei creditori sul comportamento degli altri creditori, che ha generato panico finanziario

Argomenti critici di Radelet e Sachs La qualità del credito negli anni 90 non si è in realtà deteriorata: Modesto spostamento dal settore manifatturiero alle costruzioni Prezzi delle proprietà in Tailandia invariati dal 1992 al 1996 Prezzi azionari fluttuano in Tailandia ma non in Corea Il numero di non-performing loans non cresce nei periodi di espansione creditizia Inoltre, in condizioni di deterioramento del credito (aumento della rischiosità) il differenziale del tasso dinteresse sui titoli asiatici avrebbe dovuto aumentare il risk rating sui titoli del governo avrebbe dovuto peggiorare

Panico finanziario Revisione improvvisa delle aspettative dei creditori sul comportamento degli altri creditori innesca il panico finanziario Questa tesi consente di spiegare: Il ruolo del debito a breve termine nel fare scoppiare la crisi La natura inattesa della crisi Il fatto che i prestiti continuavano ad essere erogati fino allo scoppio della crisi Lovershooting del tasso di cambio (gennaio 1998)

Interventi IMF Fase 1 (luglio 1997 – dicembre 1997) Prestiti di emergenza di ammontare inedito ma sovrastimati: Gran parte da donatori individuali Bassa probabilità che fossero pronti istantaneamente Programma di erogazione in 3 anni Corea: Linea di credito IMF-banca centrale-banche ordinarie per pagare creditori esteri. Risultato: crediti privati ripagati e socializzazione dei debiti Evitati fallimenti ma caricato il peso della crisi su banche e istituzioni del paese che diventa indebitato con il IMF Tailandia: caso simile, impegno del governo a garantire tutti i prestiti bancari. Indonesia: le imprese più che le banche sono indebitate, aiuti solo indiretti dal IMF: finanziamento difesa del cambio sul mercato valutario con prestiti in dollari alla BC Agosto-Dicembre 1997: fallimento delleffetto desiderato e ulteriore deprezzamento: investitori non convinti.

Interventi IMF Fase 2 (dicembre 1997 – aprile 1998) Corea sullorlo del fallimento. Federal Reserve e Tesoro USA premono affinchè banche private eroghino credito a breve alla Corea senza aspettare che fosse ristabilita la fiducia dei mercati. 16/1/98. Banche e governo coreano si mettono daccordo per un completo rinnovo del credito a breve per tutto il primo trimestre del /1/98. Allungamento della durata fra uno e tre anni Vera e propria marcia indietro: non si insiste più su fiducia dei mercati e su scambio di credito contro riforme Si agisce contro la volontà del mercato per un rinvio dei pagamenti dovuti

Interventi IMF Fase 2 (dicembre 1997 – aprile 1998) Risultato: si ferma il declino dei mercati azionari dei 3 paesi Le valute di Tailandia e Indonesia però continuano a crollare 28/1/1998. Il governo Tailandese dichiara di garantire i debiti delle banche. In Tailandia la caduta del cambio si arresta. Stabilità dei cambi nella regione arriva di pari passo con il rilassamento dei target fiscali richiesti dal IMF

Indonesia Caos legato al programma del governo di aumento della spesa del 32% N.B.: aumento di spesa programmato soltanto per coprire gli aumenti di costi legati alla svalutazione e soltanto con effetto da aprile /1/1998. IMF denuncia incoerenza del piano di spesa pubblica con piano creditizio. Il panico non si ferma 15/1/1998. IMF e Indonesia firmano un accordo simile alla Fase 1: credito in cambio di riforme. Il panico non si ferma. Il panico si ferma in seguito a due annunci del governo indonesiano: sospensione pagamenti dei debiti a breve, garanzia su tutte le passività delle banche commerciali. IMF per la prima volta non dà una risposta non punitiva e approva un piano di aumento di spesa pubblica del 46% 10/4/1998. Terzo programma IMF. Provvedimenti su ristrutturazione debito estero e riorganizzazione banche commerciali. Rilassate le richieste sul rigore fiscale

Come prevenire le crisi Deregolamentazione dei mercati può essere dannosa se non è graduale Controllo dei movimenti di capitale a breve termine: Crediti a breve sono più utili ai flussi commerciali che agli investimenti Controllare investimenti di portafoglio e limitare gli afflussi di capitale a breve a transazioni commerciali documentate Sostenere FDI a lungo termine (difficilmente reversibili) Incentivare la presenza di filiali di banche straniere in territorio domestico: meno soggette al panico dei depositanti Più probabile che ritirino i crediti alle altre banche anziché agli imprenditori locali Aumentano la competizione fra banche e riducono la politicizzazione del sistema bancario Trovare accordi internazionali per evitare azioni collettive scoordinate (sul modello Chapter 11 negli USA) Aiuto al servizio del debito Riduzione del debito Conversione dei debiti in azioni Ricontrattazione del debito (allungamento durata)