IL MIO PAESE Un’indagine su Peseggia compiuta dagli alunni stranieri e non solo dell'I.C. “A. Martini”
Cos’è il PAESAGGIO? Da un brainstorming iniziale sul paesaggio è emerso che la parola PAESAGGIO... fa venire in mente un luogo bello, da ammirare, una campagna al tramonto, le montagne o altro, insomma tutto ciò che può essere il soggetto di un QUADRO
Descrivi il tuo paese con un testo o un disegno “quale paese professoressa?” Tutti gli alunni si sono trovati confusi di fronte a tale richiesta non sapevano se descrivere Peseggia o il loro paese d'origine, pertanto ho proposto di descrivere il posto dove vivono ora sia a parole, sia con un disegno e poi il luogo da dove provengono.
CONTENUTI Definizione di paesaggio attraverso la lettura di vari elementi (geografici, ambientali, umani) Percezione del paesaggio vissuto (descrizione soggettiva e luoghi che frequentano maggiormente) Analisi del paese in cui vivono: - descrizione oggettiva e ricerca dell'origine del nome - tipologia delle case a seconda della funzione - la villa Bernardo un bene storico da tutelare
Dalla Cina Dalle Filippine A Peseggia Dall’Ungheria Dall’Albania
Percezione del paesaggio
La mia descrizione di Peseggia Peseggia è un piccolo paese situato nella regione Veneta. Possiede 3 parchi:”Parco Maria”, ”Parco Verde Pubblico” e ”Parcobimbi”. Io con i miei amici, frequentiamo questi parchi; di solito chiacceriamo di là. I ragazzi giovani di Peseggia,tra i 15 e i 20 anni, hanno tutti lo scooter; e ogni pomeriggio li vedi in giro per i parchi. Il “Parco Maria” è frequentato più dai ragazzi che dai bambini piccoli. Invece, nel “Parco Verde Pubblico” ci sono più bambini. Peseggia mi piace abbastanza, ma secondo me è un’ pò troppo piccola. Ci vorebbero più parchi, più negozi, più bar e due o tre ristorante belli. In Ungheria, dove abitavo io; era pieno di negozi, hotel, ristoranti, centri di bellezza e parchi enormi. Vivien
IL PARCO VISTO DA CAMPANILE
Dal campanile vedo il mio paese
Il luogo che preferisco
Analisi del paese
Si cercano informazioni sulla storia di Peseggia, dal sito del comune e con le visite sul territorio. Il toponimo deriverebbe da Pisilius, nome latino attestato in queste zone, forse riferito ad un proprietario terriero. Una paraetimologia sostiene che derivi dal latino pisum, indicante l'ortaggio del pisello tradizionalmente coltivato nella zona[2]. Conferma della presenza romana nel territorio, l'asse costituito dalle attuali via Ponte Nuovo e via Verdi costituiva il cardo massimo della centuriazione altinate, il quale incrociava il decumano massimo poco più a sud dell'attuale centro. Sembra infatti che l'antico insediamento si trovasse in questa zona, favorito inoltre dalla vicinanza del fiume Dese. Come la vicina Cappella, Peseggia è stata subordinata, dal punto di vista amministrativo, a Martellago: già prima dalla metà del XIII secolo, quando fu istituita la parrocchia, costituiva una delle cappelle dipendenti da quest'ultima. La dipendenza era anche politica in quanto, sotto la Serenissima, Peseggia e Cappella appartenevano con Martellago alla podesteria di Mestre, mentre Scorzè e la limitrofa Gardigiano erano comprese rispettivamente nelle podesterie di Noale e Treviso. Agli inizi del XIX secolo, durante la dominazione francese, Peseggia divenne sede di un comune, comprendendo anche Cappella e Gardigiano e ricadente nel Dipartimento del Bacchiglione. Dopo il congresso di Vienna e l'arrivo degli Austriaci, il comune fu soppresso e il suo territorio integrato a Scorzè.
Il nostro bene da tutelare
PROSPETTIVE PER IL FUTURO
Hanno collaborato: Ariel Viernes Antonio IIB Hauzer Vivien IIIA Losetti Alessia IIC Mbyeti Skerdilajd IIC Niero Fabio III C Pizzato Luigi IIB Soulene Issoufou IIC Yang Xu Feng IIB