Impressionismo e Post-Impressionismo Prof. Giacomo Rizzi Lezione di Storia dell’arte Classi terze Impressionismo e Post-Impressionismo
“ Il termine “impressionismo,” contrariamente alle intenzioni del critico che lo usò per dileggiare l’opera: “Impression: soleil levant,” di Monet ,si presta benissimo a definire l’opera pittorica del gruppo di artisti che, nel 1874, realizzarono la loro prima mostra nell’atelier del fotografo Nadar. In effetti i pittori impressionisti: Renoir, Degas, Pissarro, Sisley , Cézanne, Morisot , (nonché il già citato Monet,) nell’arco della loro vita seguirono i dettami della personale sensazione ottica: l’ impressione appunto. Sull’esempio di Manet, essi sovvertirono le regole e formule pittoriche insegnate e tramandate nelle accademie di belle arti, inadeguate, ormai, ad esprimere le idee e le emozioni dei nuovi artisti, interessati allo spettacolo offerto dalla natura, che si presenta ai loro occhi sotto forma di luci e di colori. dall’aspetto sempre mutevole, a seconda delle condizioni atmosferiche e del fluire delle ore del giorno.
I loro soggetti preferiti: locali affollati, boulevards, giardini fioriti, porticcioli fluviali, campi di grano punteggiati di papaveri ecc. recano una novità fondamentale nel panorama della pittura francese nella seconda metà dell’ Ottocento: l’aderenza alla realtà contestuale sperimentata in prima persona dall’artista, che va a sostituire le tradizionali tematiche, mitologiche e storiche, allora in voga, tanto care alla alla cultura borghese di fine ‘800. Per trasferire sulla tela nel modo più immediato e spontaneo gli stimoli visivi sollecitati in loro dalle cose e dai fenomeni, gli impressionisti abbandonano gli studi (atelier) e, forniti di cavalletto e pennelli, si avventurano all’esterno per dipingere “en plein air.”
Monet - "Impression: soleil levant"
“ Prof. cosa vuol dire. ” Chiede Francesca “ Prof. cosa vuol dire ?” Chiede Francesca. “ Il termine è francese, significa dipingere direttamente all’ aperto, un’innovazione che impone agli artisti di snellire la tecnica pittorica: il disegno preparatorio si fa sintetico fondendosi nell’opera stessa, all’insegna della “ freschezza” esecutiva; la linea, quindi, tende a sparire sostituita da pennellate vibranti, rapide e sicure.
Nelle opere impressioniste, infatti, le forme sono suggerite più che definite e i colori, ricchi e luminosi, hanno il compito di trasmettere allo spettatore la stessa emozione visiva sperimentata dai pittori nell’atto del dipingere. Comunque,l’appartenenza al “gruppo” non impedì a ciascun impressionista di elaborare personalissimi cicli tematici; basti confrontare le ninfee di Monet agli scorci di interni dell’Operà di Parigi di Degas, o, ancora, alle giovani modelle di Renoir…”
Monet - "Le ninfee"
Degas - Interno dell'Opera
Dopo aver approfondito gli spunti biografici riguardanti i vari artisti, l’insegnante proporrà agli alunni un ‘esperienza tecnico/espressiva adatta a facilitare e rafforzare concretamente la loro comprensione dell’argomento. Suggerirà di raccogliere riproduzioni fotografiche di soggetti impressionisti.
Pissarro - "I tetti rossi" Sisley- "Environ de Louveciennes"
Renoir - Navigazione sulla Senna Degas - Ballerina
Quindi, procederà a selezionare i soggetti più significativi e ad abbozzare una serie di semplici rielaborazioni a tempera o con i pastelli ad olio; tale produzione grafico/pittorica terrà conto di alcuni accorgimenti essenziali: - disegno abbozzato sinteticamente; - utilizzo di colori “puri” accostati in singoli tratti o pennellate; - attenzione particolare alla resa delle differenti masse cromatiche ( luci, ombre, riflessi,ecc.)