per l’accompagnamento del nuovo ordinamento

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per l’accompagnamento del nuovo ordinamento RICERCA - AZIONE per l’accompagnamento del nuovo ordinamento Anno scolastico 2012 - 13 DELIVERY UNIT provincia di Pavia ITIS Cardano Progettare la formazione per competenze nei percorsi in alternanza Alternanza Pavia 9 MAGGIO 2013 A cura di Carlo Gioria

ALTERNANZA Il presente documento costituisce una ipotesi di progetto di alternanza, da destinarsi ad una futura classe terza dell’indirizzo Industria e Artigianato, opzione: PRODUZIONI TESSILI SARTORIALI. Si è ipotizzato di inserire un’alunna all’interno di una ditta di piccole dimensioni, in cui vengono realizzati capi di abbigliamento.

DESCRIZIONE PROGETTO ALTERNANZA Produzioni tessili e sartoriali Scuola I.P.S.I.A. “L. Cremona” PAVIA Indirizzo studi Produzioni tessili e sartoriali Autori PAVONE Maria, PESCARA Anna Lucia Classe interessata 3^ Monte ore permanenza in azienda 80

ELENCO COMPETENZE FINE CORSO COMPETENZA 1 Realizzare figurini moda e cartamodelli per capi di abbigliamento, sia manualmente che con l'ausilio di strumenti informatici specifici del settore (esempio: CAD). 2 Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3 Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4 Padroneggiare tecniche di confezionamento e decorazione di capi di abbigliamento 5 Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio (esempio: settore pellicceria, calzaturiero) 6 Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile-artigianale. 7 Utilizzare adeguati strumenti gestionali nella elaborazione, diffusione e commercializzazione dei prodotti del tessile – abbigliamento. 8 Intervenire nelle diverse fasi e livelli dei processi produttivi tessili e sartoriali, mantenendone la visione sistemica.

ELENCO COMPETENZE FINE CORSO (FONTI) Le competenze sono declinate sulla base delle indicazioni ministeriali relative agli assi culturali, nell’ambito della recente riforma degli Istituti professionali; sono, inoltre, stati consultati i profili professionali dei corsi IeFP, della Regione Lombardia e del Trentino Alto Adige

ELENCO PRESTAZIONI IN AZIENDA 1 Estrapolare i dati da un figurino illustrativo e/o scheda tecnica. 2 Selezionare il tessuto e gli accessori idonei ai modelli progettati. 3 Utilizzare i principali strumenti / impianti di laboratorio, con macchine tradizionali o programmabili 4 Eseguire le principali fasi del ciclo di lavorazione 5 Sviluppare il modello su tessuto con tecniche di confezionamento artigianali 6  Utilizzare un linguaggio tecnico, avvalendosi anche della terminologia di una lingua straniera.

ESEMPIO MAPPA PRESTAZIONE COMPETENZA 1 2 3 4 5 6 7 8 Estrapolare i dati da un figurino illustrativo e/o scheda tecnica. X Selezionare il tessuto e gli accessori idonei ai modelli progettati. Utilizzare i principali strumenti / impianti di laboratorio, con macchine tradizionali o programmabili Eseguire le principali fasi del ciclo di lavorazione Sviluppare il modello su tessuto con tecniche di confezionamento artigianali   Utilizzare un linguaggio tecnico, avvalendosi anche della terminologia di una lingua straniera. Comp

MAPPA COMPETENZE DISCIPLINE Tecnologia dei materiali COMPETENZA Laboratorio Tecnologia dei materiali Progettazione 1 Realizzare figurini moda e cartamodelli per capi di abbigliamento, sia manualmente che con l'ausilio di strumenti informatici specifici del settore (esempio: CAD). X 2 Selezionare e gestire i processi della produzione tessile- sartoriale in rapporto ai materiali e alle tecnologie specifiche. 3 Applicare le procedure che disciplinano i processi produttivi tessili-sartoriali, nel rispetto della normativa sulla sicurezza nei luoghi di vita e di lavoro e sulla tutela dell’ambiente e del territorio. 4 Padroneggiare tecniche di confezionamento e decorazione di capi di abbigliamento 5 Innovare e valorizzare sotto il profilo creativo e tecnico, le produzioni tradizionali del territorio (esempio: settore pellicceria, calzaturiero) 6 Interpretare ed elaborare in modo innovativo forme e stili delle produzioni tradizionali del settore tessile-artigianale.

Note relative all’impatto della valutazione del tutor aziendale sulla valutazione “scolastica” Le prestazioni vengono valutate dal tutor aziendale su una scala di 4 livelli: 0) HA DIFFICOLTA’ NELL’ESEGUIRE LA PRESTAZIONE ANCHE SE AFFIANCATO  1)   HA ESEGUITO LA PRESTAZIONE IN PARZIALE AFFIANCAMENTO  2)   HA ESEGUITO LA PRESTAZIONE IN TOTALE AUTONOMIA  3)   HA ESEGUITO LA PROVA TROVANDO SOLUZIONI INNOVATIVE E NON ROUTINARIE La valutazione di ciascuna prestazione ricade sulle discipline la cui competenza è correlata alle prestazioni medesime; Ciascun docente converte i livelli raggiunti in un voto numerico:   0)  non raggiunto: da 1 a 5   1)   Livello base: 6   2)  Livello intermedio: 7 3) Livello avanzato: da 8 a 10 Le

Note In caso di valutazioni discordanti: 1^ Hp: valutazione del tutor aziendale di livello inferiore rispetto alla valutazione scolastica delle competenze: corsi di recupero di carattere tecnico-pratico atti a migliorare le prestazioni risultate non concordi   2^Hp: valutazione del tutor aziendale di livello superiore alla valutazione scolastica delle competenze: il docente dovrà individuare la causa della discrepanza e attivare interventi mirati, come per esempio: a)  a) Si riconosce che lo studente possiede abilità di carattere pratico ma presenta lacune di carattere teorico: si procede con interventi formativi per colmare le lacune teoriche. b)   b) Si ritiene di verificare l’attendibilità della valutazione del tutor aziendale: si simulano, nel laboratorio scolastico, le prestazioni richieste allo studente in azienda per accertare se l’alunno ha effettivamente appreso la competenza durante lo stage o se la valutazione scolastica precedente non era calibrata in modo adeguato; quindi si procede ad una ulteriore valutazione da parte dei docenti delle discipline correlate alle competenze;