Apprendimento cooperativo e abilità di studio Dott.ssa Federica Brembati Dott.ssa Roberta Donini Studio Abilmente – Cassano d’Adda www.studioabilmente.com
“C’è uno spettro che si aggira per la scuola però è uno spettro buono: si chiama metodo di studio. E’ buono con il genitore, così si tranquillizza: suo figlio non è poco intelligente, semplicemente gli manca il metodo; c’è sempre la speranza che prima o poi lo impari. E’ buono con gli insegnanti perché scarica sullo studente tutta la responsabilità dell’insuccesso scolastico. E’ buono con lo studente: lui studia e si impegna, ma non ha metodo.
Però si dovrebbe fare un passo ulteriore e chiedersi: perché non ha metodo? Non è lecito rispondere che non ce l’ha perchè non riesce a impararlo, si cadrebbe in una tautologia evidente. Non ce l’ha perché nessuno glielo ha insegnato. E come si fa a insegnare un metodo di studio?”
Metodo o abilità di studio??? Questo è il problema
L’insegnamento di un metodo di studio presenta 3 problemi: 1. Scarsa propensione dei ragazzi ad utilizzare un metodo di studio che pure hanno appreso 2. Il peso aggiuntivo che talvolta comporta il far riferimento ad un metodo di studio 3. Il pericolo dell’eccessiva rigidità che un metodo organizzato necessariamente comporta
L’apprendimento cooperativo permette di raggiungere i seguenti risultati Gli studenti ottengono migliori risultati Si instaurano relazioni più positive tra gli alunni Si crea un miggior benessere psicologico.
Cos’è l’apprendimento cooperativo? L’apprendimento cooperativo è un metodo didattico che utilizza piccoli gruppi in cui gli studenti lavorano insieme per migliorare reciprocamente il loro apprendimento. La caratteristica principale è l’interdipendenza positiva che si crea tra i membri del gruppo: una volta conseguito uno scopo non è più possibile attribuire a una persona soltanto quanto è stato realizzato
Interdipendenza: di obiettivo di materiali di valutazione di ricompensa di compito di ruolo Promuovere lo sviluppo delle abilità sociali Valutazione individuale e di gruppo
IL RUOLO DELL’INSEGNANTE NELL’APPRENDIMENTO COOPERATIVO 1) PRENDERE DECISIONI PRELIMINARI definire gli obiettivi in termini didattici e di abilità sociali decidere dimensioni e composizioni dei gruppi assegnare i ruoli sistemare l’aula organizzare i materiali 2) SPIEGARE IL COMPITO E L’APPROCCIO COOPERATIVO Spiegare il compito, gli obiettivi della lezione e le procedure che devono seguire Spiegare i criteri e le modalità di valutazione Strutturare la cooperazione di intergruppo Promuovere l’interdipendenza positiva e la responsabilità individuale
3) MONITORARE E INTERVENIRE Monitorare il comportamento degli studenti Intervenire per migliorare il lavoro del gruppo e sul compito 4) VERIFICARE E VALUTARE Valutare l’apprendimento degli studenti Valutare il funzionamento del gruppo
Apprendimento cooperativo: scheda di progettazione Attività___________________________________________________ Classe/gruppo_____________________________________________ Composizione gruppi N° componenti_____________________________________________ Criteri e modalità di formazione dei gruppi_______________________ ____________________________________________________________________________________________________________ Ruoli Tipi di ruoli assegnati_______________________________________ ______________________________________________________ Si creano responsabilità individuali e interdipendenza positiva?______ ________________________________________________________
Descrizione materiali forniti_________________________________________ _______________________________________________________________ Descrizione attività Tempi__________________________________________________________ Consegna_______________________________________________________ Confronto intergruppi______________________________________________ Valutazione di gruppo____________________________________________ Valutazione individuale____________________________________________
Cosa non è l’apprendimento cooperativo…..
Attività: analisi del diario e anticipazione dei tempi e delle difficoltà Numero dei componenti: 2 Compito: analisi del diario e dei compiti per il giorno successivo, compilare una tabella con ipotesi di tempi per lo svolgimento di ogni esercizio e di livello di difficoltà La mattina successiva revisione e correzione ipotesi
Materia Tempo ipotizzato Difficoltà ipotizzata 1-5 reale Difficoltà reale
Attività: “prima analisi” dei contenuti da studiare Numero di componenti: 2 Ruoli: A- legge una parte della lezione B- ripete Intergruppo: i gruppi hanno lavorato su parti diverse della lezione se la ripetono reciprocamente Valutazione di gruppo: tutti devono saper rispondere su entrambe le parti
Attività: preparazione delle verifiche Numero componenti: 3 Compito: formulare 5 domande relative all’argomento studiato Intergruppo: scambio delle domande e formulazione delle risposte
Attività: ripassone Numero dei componenti: 3 Compito: ognuno individua almeno un concetto importante dell’unità didattica Confronto di intergruppo: confronto e stesura di 10 punti essenziali
Attività: ripasso veloce prima della verifica Numero componenti: 3 Ruoli (a turnazione): A- legge la domanda B- risponde C- controlla e integra Materiali: u foglio con le domande
Attività: imparare a rispondere a domande aperte Numero di componenti: 3 Compito: - fase ideativa: caratteristiche delle risposte da 3 punti - analisi di una verifica con attribuzione dei punteggi e correzione delle risposte che non prendono 3 punti Interguppo: confronto e integrazione
Attività: controllo e integrazione degli appunti
Attività: recupero delle verifiche Compito: analisi delle verifiche andate male con proposta di un’attività di tutoring per il recupero
TUTORING Gestione della didattica attraverso l’insegnamento reciproco fra gli alunni Gli alunni come insegnanti per gli altri alunni
VANTAGGI DEL TUTORING PER L’ALUNNO ASSISTITO Maggiore opportunità di ripetere gli argomenti Maggiori opportunità di esercizio, sperimentazione, verifica e applicazione pratica Maggiore opportunità di agire autonomamente Migliore investimento del tempo.
I VANTAGGI DEL TUTORING PER L’ALUNNO TUTOR Acquisizione di sicurezza e autostima Atteggiamento positivo verso la scuola Relazioni positive e appropriate fra i membri della classe Presa di coscienza delle proprie conoscenze Generalizzazione dell’apprendimento.