Profili fiscali della cessazione della impresa

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
DEFINIZIONE DELLE LITI E CARTELLE DI PAGAMENTO
Advertisements

I SOGGETTI PASSIVI a cura di Daniela Casale Corso di Diritto tributario Sonda Università degli Studi di Napoli.
NUOVO REGIME IVA per CASSA:
Aumento aliquota Iva normale al 21 per cento (art. 2, comma 2-bis, D.L. n. 138/2011) - Decorrenza: Operazioni effettuate dal 17 settembre 2011 (data di.
La Finanziaria 2008 OPERAZIONI SOCIETARIE STRAORDINARIE OPERAZIONI SOCIETARIE STRAORDINARIE Dott. Giuseppe Borra.
Definizioni utilizzate
Il bilancio di esercizio: profili civilistici e tributari 6 dicembre 2006 Avv. Alberto Bianco Università degli Studi di Trento a.a. 2006/2007.
IL REGIME DI TRASPARENZA PER LE SOCIETA’ DI CAPITALI
La Transazione Fiscale
REDDITI D’IMPRESA.
DIVIDENDI AA 2012/2013.
I metodi di accertamento. L’avviso di accertamento.
Acquisto e perdita della qualità di imprenditore
Le imposte sui redditi: presupposto e soggetti passivi Università Carlo Cattaneo - Liuc anno accademico 2008/2009 anno accademico 2008/2009 corso di diritto.
Il reddito d’impresa I componenti negativi Silvia Mencarelli.
Corso Breve sul TRUST A cura del Gruppo Trust
Le tutele per il contribuente e le impugnazioni delle cartelle esattoriali e dei provvedimenti esecutivi GRUPPO DI LAVORO SUL CONTENZIOSO TRIBUTARIO.
LE NOVITA FISCALI IN MATERIA DI TRUST FABIO ZUCCHETTI DOTTORE COMMERCIALISTA 29 Novembre 2007 ORE – ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI Circoscrizioni.
TRUST, PASSAGGIO GENERAZIONALE: cos’è, quando conviene
Esonero dal pagamento dell'ICI Circ. Min. Economia e Finanze 26. 1
Decreto-legge semplificazioni fiscali 1.Modifiche allo spesometro: - comunicazione dellimporto complessivo delle operazioni soggette ad obbligo di fattura.
D.L. 13/08/2011 – N. 138 Nuova Tassazione Società Cooperative.
Fondazione Emanuele Casale Le operazioni sulle proprie azioni
Il modello Unico 2007 La fiscalità differita A cura di Roberto Protani.
CASI PARTICOLARI SOC. DI PERSONE
L’ATTIVITA’ DI TUTORAGGIO DEI
Corso di Diritto commerciale avanzato
LA LIQUIDAZIONE DELLE SOCIETA’ DI CAPITALI
SOCIETA DI COMODO STUDIO LEGALE TRIBUTARIO LEO – LECCE- www. studiotributarioleo.it.
Il regime dei dividendi
DIREZIONE REGIONALE DELLEMILIA ROMAGNA UFFICIO GOVERNO DELLACCERTAMENTO E STUDI DI SETTORE La pianificazione fiscale concordata art. 1, comma 387 e seg.,
1Direzione Regionale dell'Emilia Romagna DIREZIONE REGIONALE DELLEMILIA ROMAGNA IL MODELLO UNICO 2004 BOLOGNA MAGGIO 2004.
Centro Nazionale Economi di Comunità Domus Mariae Roma 2012 Aspetti fiscali delluso degli immobili degli enti non commerciali e della riorganizzazione.
Elenco operazioni Iva da in su (c.d. spesometro) Fonti normative - Art. 21 del D.L. 31/5/2010, n. 78 (convertito c.m. dalla legge 30/7/2010, n. 122)
EFFETTI DELLA DEFINIZIONE (D.Lgs. 218/1997 Art. 2, comma 4) EFFETTI DELLA DEFINIZIONE (D.Lgs. 218/1997 Art. 2, comma 4) Gino Manfriani.
FINANZIARIA 2008 TASSAZIONE SEPARATA IMPRESE IRPEF E ALTRO dott. GINO MANFRIANI Siena, 27 FEBBRAIO 2008.
La liquidazione volontaria nelle imposte sui redditi
La circolazione onerosa dellazienda Thomas Tassani Università degli Studi di Urbino Carlo Bo.
Società di Persone – Società di Capitali Aspetti fiscali Bologna, 25 gennaio 2012.
Dott. Gian Marco Sgherri
1 Intermediazioni su beni mobili Nuova disciplina I.V.A. a decorrere dal (Norme di riferimento – Artt. 7 ter lett. a) e b) e 7 septies comma 1.
SCIOGLIMENTO E LIQUIDAZIONE DELLE SOCIETA DI CAPITALE MASSIMO MASTROGIAGIACOMO ROBERTO PROTANI LATINA, 10 MAGGIO 2010.
Le implicazioni di natura fiscale
Prof. Christian Cavazzoni
IL NUOVO CONTRATTO DI RETE Profili tributari
ACCERTAMENTO ANALITICO
LA FISCALITA DIRETTA ED INDIRETTA NEI TRASFERIMENTI DI IMMOBILI: I RIFLESSI IN UNICO 2007 VITERBO – 08 GIUGNO 2007 Angelo Vaccaro e Giovanni Angelini.
Nozioni Generali Reddito (Reddito di Impresa) Bologna, 7 dicembre 2013.
Le imposte Lezione 13 Lezione 13- Le imposte.
AMMORTAMENTI IMMOBILI Immobili acquistati o costruiti fino al 14 giugno 1990 Sono deducibili le quote di ammortamento Immobili acquistati o costruiti dal.
Prof. Christian Cavazzoni
Corso di Ragioneria Generale 2012/2013
L’ambito operativo delle nullità – regolarità urbanistica
Riforma e Professione  Tavola rotonda  “Società tra Professionisti Le Assicurazioni e la Responsabilità Civile Professionale “  Lunedì 7 aprile 2014.
Trasparenza fiscale e consolidato Articoli 115/116 e 117/142del D.P.R. 22 dicembre 1986, n. 917 (come modificato dal D.lgs. n. 344 del 2003)
Relazione di Emilio Abruzzese Società tra professionisti ex art. 10, 3° comma, Legge 12 novembre 2011, n. 183 Disciplina Tributaria.
1 Le Circolari Ministeriali di riferimento 1. La Circolare n. 48/E del La Circolare n. 3/E del La Circolare n. 61/E del
Imposte dirette società di capitali. PRINCIPI GENERALI REDDITO D’IMPRESA TUIR (D.P.R. 917/1986) Art. 55: Redditi d’impresa  derivano dall’esercizio di.
La tassazione delle successioni e delle donazioni internazionali
La Trasformazione VERONICA TIBILETTI
SSpl Imputazione dell’impresa, rischio e responabilità
Reddito d’esercizio e reddito fiscale
COSTITUZIONE ASD e SSD ASD Atto Costitutivo Atto Pubblico
Azienda nozione di azienda
Fase dell’accertamento
LA SOCIETA’ IN NOME COLLETTIVO
Prof. Christian Cavazzoni. CESSIONE – profili strategici  Cessionario  Concentrazione orizzontale  Concentrazione verticale  Diversificazione  Acquisizione.
SOCIETA IN NOME COLLETTIVO s.n.c.. Caratteri generali È una società di persone È una società COMMERCIALE Può avere come oggetto sociale sia l’esercizio.
Il piccolo imprenditore Nel cod. civ. sono considerati piccoli imprenditori :  I coltivatori diretti del fondo  gli artigiani  i piccoli commercianti.
Tecnica Professionale – Corso progredito Anno accademico 2010 – 2011 LA CESSIONE DI PARTECIPAZIONI 3 a LEZIONE Presentazione a cura del Dott. Riccardo.
Transcript della presentazione:

Profili fiscali della cessazione della impresa Thomas Tassani Università degli Studi di Urbino “Carlo Bo”

Problematiche inerenti la fine della impresa Regime fiscale della fase liquidatoria Determinare l’esatto momento di estinzione della impresa Conseguenze impositive collegate alla estinzione della impresa Responsabilità per debiti societari “residui”

1) Liquidazione e cessazione Iva - l’art. 35, comma 4, Dpr 633/72 fa decorrere il termine di trenta giorni per la presentazione della dichiarazione di cessazione della attività, dalla “data di ultimazione delle operazioni relative alla liquidazione dell’azienda” “rimangono ferme le disposizioni relative al versamento dell’imposta, alla fatturazione, registrazione, liquidazione e dichiarazione

Liquidazione da parte degli eredi Quando l’impresa individuale termini per il decesso dell’imprenditore, L’art. 35-bis, comma 2, Dpr 633/72, prevede l’applicazione della disciplina ordinaria anche alle operazioni effettuate, “ai fini della liquidazione dell’azienda, dagli eredi dell’imprenditore”. L’erede di una azienda che non intende esercitare o continuare l’attività di impresa del de cuius, potrà dunque procedere alla vendita dei beni aziendali, continuando, ma solo a questi fini, nella posizione fiscale dell’imprenditore deceduto

Imposte sui redditi Art. 182 Tuir prevede l’assoggettamento alla disciplina del reddito di impresa per i redditi realizzati durante la fase liquidatoria La norma prevede un peculiare meccanismo di determinazione della base imponibile, fondato sul bilancio finale di liquidazione e sulla “provvisorietà” degli utili o delle perdite dei singoli esercizi in cui la liquidazione si protrae (rinvio)

La fase liquidatoria E’ ancora fase della impresa fiscale (così come quella preparatoria) Applicazione delle regole ordinarie, salvo specifiche previsioni Non è una fase obbligatoria, salvo che nelle società

2) La cessazione dell’impresa Nelle imprese individuali Nelle società

Imprese individuali Rappresentazione “ideale” l’imprenditore termina la fase di gestione, liquida tutti i beni e, una volta venduti tutti i beni relativi alla impresa e risolti i rapporti e soddisfatti i creditori, presenta, entro trenta giorni, la dichiarazione di cessazione della attività

Nella pratica non è così Es. l’imprenditore termina la fase di gestione e presenta la dichiarazione di cessazione attività, senza quindi svolgere una fase liquidatoria Es. l’imprenditore avvia la liquidazione ma la termina senza avere venduto tutti i beni

Nella pratica Es. la fase di liquidazione è terminata ma, successivamente alla presentazione della dichiarazione di cessazione, emergono rapporti non risolti Es. successivamente alla dichiarazione di cessazione, il soggetto continua ad esercitare l’attività economica

Quando cessa l’impresa individuale? Fondamentale è l’aspetto sostanziale, più che quello formale o organizzativo Es. se l’imprenditore presenta la dichiarazione di cessaione ma poi continua di fatto l’attività economica, l’impresa è da ritenersi come mai estinta (Cass., Sez. Trib., n. 22242 del 26 ottobre 2011) Aspetto sostanziale valorizzato anche dalla Corte di Giustizia Ue

Accertamento della estinzione Hp di impresa che continua la fase di gestione dopo la dich.cess. è però rara Frequenti hp di soggetti che non avviano o non terminano la fase liquidatoria e quindi non liquidano tutti i beni e tutti i rapporti di impresa Per le imprese individuali, è da ricordare che la fase liquidatoria non è obbligatoria, quindi l’impresa può cessare anche in assenza della stessa

Elementi per accertare la cessazione dell’impresa Presentazione della dichiarazione di cessazione Iva Tassazione per destinazione a finalità estranee dei beni residui d’impresa Altri elementi oggettivi

a) Dichiarazione fine attività Iva Non ha di per sé un effetto costitutivo, essendo un obbligo di natura formale, ma è un elemento molto importante per ricostruire la volontà dell’imprenditore di terminare l’impresa Tanto che si può presumere una coincidenza tra presentazione di tale dichiarazione ed effettiva cessazione dell’impresa Già in passato, in questo senso, la Corte di Cassazione (sent. n. 6198 del 19/1/1996; ID., sent. n. 8145 del 10/5/1996; ID., sent. n. 1378 del 5/4/1995)

b) Tassazione beni residui Qualora alla presentazione della dichiarazione di cessazione dell’attività sia accompagnata la tassazione per destinazione a finalità estranee dei beni d’impresa, l’imprenditore potrà avere la certezza della chiusura del ciclo impositivo d’impresa Con la conseguenza che le operazioni successivamente compiute sui beni stessi dovranno essere considerate come effettuate da un soggetto non imprenditore

c) Resiuale: altri elementi Se il soggetto non ha presentato la dichiarazione di cessazione Iva e non ha neppure proceduto alla tassazione per destinazione a finalità estranee dei beni d’impresa non liquidati Necessità di un giudizio di fatto per valutare se l’impresa (anche in fase liquidatoria) è continuata oppure no

c) Esempio Gestione termina nel dicembre 2012 Gennaio 2013 avviata la liquidazione che si interrompe nell’agosto 2013, con beni d’impresa invenduti Nel luglio 2015 tali beni (tra cui un immobile) sono infine venduti a terzi L’impresa è cessata? Quando? Come tassare la vendita effettuata nel 2015?

c) Giudizio di fatto Diversi possono essere i criteri oggettivi per determinare se vi è stata cessazione dell’impresa nonostante la mancata alienazione di tutti i beni Elemento temporale Modi con i quali l’alienazione è compiuta (inserimento in un piano preordinato di contatti, trattative, vendite) o con cui il soggetto si presenta all’esterno Consigliabile però comportamento di cui sopra (pres. dichiarazione cessazione e autoconsumo dei beni residui)

Nelle società commerciali Estinzione della società determina la cessazione dell’impresa fiscale Oggi per le società registrate questo momento è certo: cancellazione della società dal registro delle imprese Meno certo per le società di persone irregolari, in cui importante è l’effettiva liquidazione dei rapporti (spt. debitori) pendenti

Caso Alfa Sas si scioglie, fase di liquidazione, bilancio finale di liquidazione Cancellazione della società dal registro imprese il 31/12/2012 ma non viene richiesta la cancellazione Piva Nel 2013 è venduto per pubblico incanto un immobile che risulta ancora intestato alla Alfa Sas Quale regime per questo immobile?

Soluzione sbagliata Impresa mai cessata perchè bene non liquidato e piva non cancellata Quindi tassazione della vendita dell’immobile ad Iva e imposta fissa di registro (ed ipocatastali in misura ordinaria) Così Agenzia Entrate ris. 105/E del 21/4/2009

Soluzione corretta Impresa fiscale è cessata il 31/12/2012 Beni sono passati in regime di comunione in capo ai soci, quali successori della società Atto di vendita tassato con imposta proporzinoale di registro, no Iva Destinazione a finalità estranee Iva il 31/12 Nel senso della “successione” ora Circ. n. 77/E del 27/7/2011

3) Conseguenze impositive della cessazione Nelle imprese individuali Nelle società commerciali

Nelle imprese individuali Imprenditore pone in essere la fase liquidatoria e vende tutti i beni Atti di cessione Iva (alternatività registro) Cessioni di crediti e contratti Se vendita in blocco dell’azienda, no Iva Redditi prodotti, tassati nelle modalità art. 182 Tuir

Nelle imprese individuali Imprenditore cessa l’impresa senza la totale liquidazione dei beni Al momento della cessazione dell’impresa, tassazione (Iva e Ir) dei beni residui per destinazione a finalità estranee Atti successivi relativi a tali beni come compiuti da non imprenditori

Nelle società La società pone in essere la fase liquidatoria e la termina con l’effettiva cessione di tutti i beni e la definizione di tutti i rapporti societari. si realizzano operazioni imponibili Iva (cessioni di beni, di crediti, di contratti) i redditi e le perdite di impresa sono rilevanti ai sensi dell’art. 182, Tuir.

Nelle società “regolari” Alla chiusura della fase di liquidazione residuano ancora beni intestati alla società e rapporti non definiti. Passaggio dalla sfera giuridica della società a quella dei soci in occasione della estinzione, qualificabile fiscalmente in termini di “assegnazione ai soci” o, comunque, di “destinazione a finalità estranee” dei beni medesimi. Operazione imponibile Iva e una fattispecie realizzativa nelle imposte sui redditi, con possibile rilevazione di ricavi o plus/minusvalenze di imprese.

Nelle società “irregolari” Se però si tratta di società di persone non registrate, il rischio è quello di prolungare l’esistenza della impresa fiscale fino a quando la liquidazione non sia effettivamente conclusa. In questo senso, ogni atto effettuato prima di questo momento, relativamente a beni e rapporti societari, dovrà considerarsi realizzato nell’esercizio della impresa

Caso Alfa Snc è composta da due soci Nel 2008 uno dei due recede e non viene ricostituita la pluralità dei soci Prima della scadenza del termine semestrale il socio rimasto procede alla stesura di un atto notarile con cui si dà atto della volontà di continuare in forma individuale l’attività di impresa Quale il regime fiscale?

Dato economico: continuità dell’impresa Coincidenza dell’attività esercitata Coincidenza dei beni con cui l’attività è esercitata

Nelle imposte indirette Scioglimento ed estinzione di un soggetto societario Assegnazione di beni/azienda ad un socio Avvio di una nuova attività di impresa (Cassazione n. 3671 del 16/2/2007; n. 27349 del 18/11/2008) Risoluzione n. 47/E del 3/4/2006

Nelle imposte indirette Se assegnata una azienda, imposta fissa di registro (art. 4, lett. d, n. 2 e lett. a, n.3, Tariffa, parte prima, DPR 131/1986) No I.v.a. (art. 2, comma 3, lett. b, DPR 633/72)

Nelle imposte indirette Possibile assegnazione di singoli beni (es. un immobile), perché nel frattempo liquidazione o società non operativa Rilevanza I.v.a. della operazione (art. 2, comma 2, n. 6, Dpr 633/72) Sola imposta fissa di registro, salvo che non siano esenti e comprese tra le operazioni per cui l’art. 40, Dpr 131/86 prevede comunque imposizione proporzionale di registro

Regime fiscale Importante distinguere se azienda o singoli beni(vedi sopra) Distinta e diversa la vicenda della estinzione effettiva della società (vedi SSUU, 4062 del 22/2/10)

Nelle imposte sui redditi La stessa soluzione dovrebbe portare ad affermare la tassazione delle plusvalenze per i beni assegnati al socio Oltre alla tassazione in capo all’assegnatario Ma…

L’Amministrazione finanziaria Afferma la “continuità” anche giuridica in questo caso, con irrilevanza delle plusvalenze, se vi è Continuazione esercizio attività Continuità dei valori fiscali Come se si trattasse di una trasformazione sui generis Circolare n. 54/E del 19/6/2002; Risoluzione n. 329/E del 30/7/2008.

Trasformazione in senso proprio? Dottrina civilistica ammette che sia ipotizzabile una trasformazione ex artt. 2498 ss. c.c. in caso di passaggio da società ad impresa individuale In particolare, applicazione analogica art. 2500 septies c.c per trasformazione in comunione di azienda Alcuni notai stanno iniziando a redigere atti di questo tipo

Conseguenze fiscali? Imposte redditi: piena neutralità quale operazioni straordinaria Imposta fissa di registro (art. 4, comma 1, lett. c, Tariffa, DPR 131/1986 Imposte ipocatastali in misura fissa (art. 10, comma 2, DLgs. n. 347 del 31/10/1990) E’ prospettabile una elusione fiscale?

Caso Tizio è un imprenditore individuale e, nel gennaio 2010, dichiara in atto di volersi “trasformare” in S.r.l. unipersonale. Quale il regime fiscale di tale operazione?

Caso Alfa è una associazione non riconosciuta Nel proprio patrimonio ha un immobile abitativo e due autoveicoli. Nel 2009 opera, tramite atto pubblico, una trasformazione eterogenea, diventando una società di persone. Quale il regime fiscale della trasformazione?

ris. n. 152/E e n. 162/E del 2008 Caso analogo della fusione 3% per art. 9, Tariffa

Caso La Srl Alfa (soci Tizio e Caio al 50%) gestisce due hotels a Rimini. Nel 2010 si trasforma in comunione di azienda e nel 2012 gli immobili vengono destinati all’utilizzo personale dei soci. Quali le conseguenze fiscali?

Liquidazione ed elusione fiscale Le “liquidazioni volontarie” sono tra le operazioni considerate per l’applicazione della norma antielusiva di cui all’art. 37 bis Dpr 600/73 Valutazione di elusività oggi comunque necessario ai fini del principio giurisprudenziale di divieto di abuso del diritto

4) Responsabilità per debiti fiscali della società estinta Problema non si pone per le imprese individuali, data la permanenza del medesimo patrimonio del soggetto Nelle società, venuto meno il debitore, il problema è di stabilire chi, come e con quali modalità può subire l’attività impositiva dell’AF

Società di persone Per le società di persone, registrate e non, deve affermarsi la responsabilità dei soci per le obbligazioni sociali, anche di natura fiscale, tale responsabilità sussistendo tanto durante la vita della società, quanto dopo la cancellazione/estinzione, ai sensi dell’art. 2312 c.c. Se la società è registrata, quindi, la cancellazione dal registro delle imprese ne comporterà la definitiva estinzione giuridica, con conseguente responsabilità solo dell’ex socio, in base all’art. 2312 c.c.

Società di capitali La responsabilità per i debiti sociali dopo la liquidazione della società di capitali è disciplinata sia dal codice civile (art. 2495 c.c.), sia dal legislatore tributario (art. 36, Dpr 602/73) L’art. 36, Dpr 602/1973, in particolare, afferma la responsabilità di tre categorie di soggetti per il debito Ires non assolto dalla società di capitali

Art. 36 Dpr 602/73 Responsabilità per Ires non assolta per: Liquidatori Amministratori Soci

Liquidatori (art. 36) Rispondono del pagamento delle imposte societarie se non adempiono all’obbligo di pagare, con le attività della liquidazione, le imposte societarie dovute (relative al periodo della liquidazione e per quelli anteriori), soddisfando crediti di ordine inferiore a quelli tributari o assegnando beni ai soci senza avere prima soddisfatto i debiti tributari

liquidatori Responsabilità civilistica-aquiliana, illecito oggettivo per violazione dei propri doveri Il liquidatore risponde in proprio per tali imposte Anche se non è una hp di responsabilità di imposta in senso proprio

Amministratori (art. 36) Amministratori in carica all’atto dello scioglimento della società o dell’ente, se non si sia provveduto alla nomina dei liquidatori (comma 2), e degli amministratori che hanno compiuto operazioni di liquidazione o hanno occultato attività sociali (anche mediante omissioni nelle scritture contabili) nel corso degli ultimi due periodi di imposta precedenti alla messa in liquidazione (comma 4).

Soci (art. 36) che hanno ricevuto denaro e altri beni sociali, nel corso degli ultimi due periodi di imposta precedenti alla messa in liquidazione, o che hanno avuto in assegnazione beni sociali dai liquidatori. I soci sono responsabili del pagamento delle imposte nei limiti del valore dei beni ricevuti, ultimi

Procedimento di accertamento art. 36 Emanazione di un atto di accertamento Onere della prova in capo all’Af per i fondamenti della responsabilità (es. distribuzione beni ai soci; qualifica di liquidatore e socio)

Importante chiarire Quali le modalità per attivare la responsabilità dei soggetti terzi per i debiti della società? Quali le regole per i debiti di imposta non Ires, , per i quali art. 36 non applicabile

Caso Srl in liquidazione, nel gennaio 2012 GdF compie indagini (accesso) Nel febbraio 2012 il liquidatore assegna beni residui ai soci e cancella la Srl dal registro delle imprese Al termine delle indagini e delle valutazioni AE, agosto 2012, emerge un debito Ires di 100.000 Euro in capo alla Srl cancellata

Cosa non deve fare l’AF ma ancora purtroppo (per lei) fa.... Emana un avviso di accertamento intestato alla Srl e lo notifica al liquidatore, quale legale rappresentante, presso la sede della società Tale atto è giuridicamente “inesistente”, perchè intestato ad un soggetto che non sussiste e notificato a chi non ha più poteri di rappresentanza (Cass., ord. n. 21195 del 13/10/2010) Invalidità non sanabile in modo assoluto / l’imposta non può essere recuperata

Insanabilità del vizio CTP Milano, sent. n. 94 del 14/3/2011; CTP Caltanissetta, sent. n. 22 dell’11/1/2011; CTP Reggio Emilia, sent. n. 88 del 4/6/2010; CTP Lucca, sent. n. 176 del 20-04-2007; CTP di Torino, 15 gennaio 2010, n. 19; CTP di Treviso, 27 settembre 2010, n. 72; CTP di Roma, 23 novembre 2010, n. 476; CTP di Treviso, 2 settembre 2010, n. 83; CTP di Genova, 24 marzo 2010, n. 66; CTR di Torino, 1° febbraio 2010, n. 5; CTR di Aosta, 12 luglio 2010, n. 12; CTP di Catania, 27 gennaio 2011, n. 80; CTP di Genova, 3 febbraio 2011, n. 32; CTP di Torino, 3 febbraio 2011, n. 20; CTP di Torino, 8 aprile 2011, n. 44 e CTR di Milano, 15 giugno 2011, n. 79

Cosa deve fare l’AF ma ancora non fa (purtroppo per lei)... Notificare un avviso di accertamento intestato al singolo socio, dando prova della assegnazione di beni o denaro Una volta divenuto definitivo tale accertamento, attivare la responsabilità del liquidatore Imposta recuperabile in capo al socio e/o al liquidatore

E per i debiti fiscali della società diversi dall’Ires? Art. 2495 c.c. Responsabilità del liquidatore se in colpa e dei soci nel limite di quanto assegnato AF come qualunque altro creditore