Green Economy in Sicilia? Sì Grazie

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Transcript della presentazione:

Green Economy in Sicilia? Sì Grazie Beniamino Ginatempo Dipartimento di Fisica Facoltà di Ingegneria Università di Messina Salita Sperone 31 - 98166 Messina E-mail: Beniamino.Ginatempo@unime.it

Argomenti della discussione L’ Energia e le macchine termiche Le fonti energetiche rinnovabili e la Green Economy La situazione energetica in Sicilia Incoerenza della politica energetica in Sicilia Fonti: quotidiani, internet Wikipedia. org, Mario Agostinelli, oltreilnucleare.it

L’energia e le macchine Le leggi della Fisica spesso stabiliscono che alcune grandezze fisiche si conservano e altre non si conservano durante un fenomeno fisico (principi di conservazione): Nulla si crea, nulla si distrugge ma tutto si trasforma La validità delle leggi di conservazione implica che tutti i fenomeni fisici avvengano mediante la trasformazione di alcune grandezze fisiche in altre In generale l’energia rappresenta le risorse possedute da un sistema fisico, e la si può fare trasformare da un tipo (p.es. meccanica) in un altro tipo (p.es. elettrica), non la si può creare dal nulla Anche la massa si conserva ed una diretta conseguenza di ciò è che un prodotto (p.es. industriale) non lo si crea dal nulla ma solo trasformando materie prime, mediante lavoro, cioè trasferimento di energia

Lo “sfrido” di energia (o di massa) in una trasformazione è Qualunque applicazione tecnologica dell’uomo (in verità qualunque sistema fisico) è una macchina termica: un apparato che consente di trasformare energia da un tipo ad un altro P.es. un motore d’auto trasforma energia chimica in meccanica; un alternatore trasforma l’energia meccanica in elettrica; una lampadina trasforma l’energia elettrica in luce; una stufa trasforma l’energia elettrica in calore; etc. In queste trasformazioni, purtroppo, vi sarà sempre una parte della energia inizialmente disponibile che diventerà inutilizzabile. Tutte queste macchine, che servono a migliorare la vita dell’uomo, cioè che sono il progresso, hanno un rendimento inferiore ad 1 Lo “sfrido” di energia (o di massa) in una trasformazione è L’INQUINAMENTO

L’insostenibilità dell’attuale modello di sviluppo Nell’attuale modello di sviluppo abbiamo fatto crescere esponenzialmente le trasformazioni delle materie prime (le cosiddette attività produttive) e, di conseguenza sono aumentati esponenzialmente i residui delle trasformazioni, cioè i rifiuti, i consumi nonché il consumo di energia elettrica In realtà questo modello è basato (oltre che sul debito) sul consumo sfrenato del superfluo, infatti va in crisi nel momento in cui i consumi diminuiscono La ricetta di superare la crisi favorendo i consumi è una illusione: si mantengono le attività produttive sperando che i consumatori si possano indebitare per consumare di più, e sperando di mantenere i posti di lavoro. Invece così si avrà + inquinamento ambientale + debito dei consumatori e delle imprese + profitto di pochi - posti di lavoro (vedi Termini Imerese)

Un modello di sviluppo sostenibile L’alternativa è investire in quelle attività produttive in cui si minimizza lo spreco delle risorse (Green Economy): + produzione responsabile + consumo responsabile Ogni cittadino lavoratore deve diventare contemporaneamente produttore consumatore e controllore, per esempio di energia elettrica Qualunque produzione centralizzata invece fatalmente spingerà al consumo indiscriminato, all’inquinamento selvaggio ed a tagli nei posti di lavoro, via via che migliora la tecnologia, perché così si aumenta il profitto Es.: se ogni famiglia si dotasse di un impianto per la produzione di energia, allora nasceranno decine di migliaia di imprese e centinaia di migliaia di posti di lavoro per la produzione, il montaggio e la manutenzione degli impianti In Germania 750.000 posti di lavoro in 4 anni nel settore delle energie rinnovabili

L’acrescita: le 10 R di Serge Latouche La crescita per la crescita, la crescita infinita è incompatibile con un pianeta finito Se tutti vivessero come gli statunitensi avremmo bisogno di 6 pianeti; 3 pianeti se tutti vivessimo come gli italiani Ritrovare un’impronta ecologica sostenibile Rilocalizzare Ridurre i trasporti e imputare i danni dell’inquinamento a chi lo produce Ritornare all’agricoltura contadina Riduzione dei tempi di lavoro (e creazione di nuovo impiego) Ridurre lo spreco di energia Restringere lo spazio pubblicitario Ri-orientare la ricerca scientifica Riappropriarsi della moneta Incentivare la produzione di beni Relazionali Demercificare i beni comuni Utopia? Forse, ma proviamo a guardare la Luna non il dito di Latouche

L’energia elettrica Le centrali elettriche trasformano l’energia, spesso da termica in elettrica Le centrali idroelettriche usano l’energia cinetica dell’acqua alla base di una cascata per far ruotare le turbine. Discreto rendimento e grande impatto ambientale (dighe, deviazioni di corsi d’acqua, creazioni di invasi artificiali, ecc.) Le centrali termoelettriche convenzionali trasformano l’energia termica che si sviluppa nella combustione di idrocarburi (62% metano in Italia) in energia meccanica. Questa è usata per far ruotare un alternatore (turbina) che produce energia elettrica. Basso rendimento (<30%)ed grandi emissioni di gas serra e polveri sottili Le centrali termonucleari trasformano l’energia termica che si sviluppa nella fissione nucleare dell’Uranio o altro materiale per azionare le turbine. Rendimento più alto (36%), limitate emissioni di gas e polveri (40% delle centrali convenzionali), scorie radioattive per milioni di anni, uso di enormi quantità di acqua.

Effetto di una piccola centrale termoelettrica sulla formazione di nuvole dense (PM10) www.nasa.gov Distanza = 130Km

Le fonti energetiche rinnovabili Energia eolica: trasforma l’energia meccanica del vento tramite una turbina in elettrica Vantaggi: no scorie Svantaggi: ci vuole il vento, costi elevati Biogas: combustibile ottenuto dalla fermentazione anaerobica (senza ossigeno) di vegetali e liquami di origine animale, oppure anche dalla fermentazione dei rifiuti urbani. Vantaggi: costi bassi Svantaggi: emissioni velenose (ossidi, diossine, clorurati) basso rendimento Energia solare: sfrutta l’effetto fotovoltaico per creare coppie elettrone-buca in giunzioni di semiconduttori Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi, basso rendimento, funziona solo di giorno Solare termico: usa l’energia solare ed un sistema di specchi (Archimede) per riscaldare l’acqua o sali fusi per azionare le turbine Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi, basso rendimento Idrogeno: uso di celle a combustibile Vantaggi: no scorie o emissioni Svantaggi: costi e durata delle celle, preparazione e stoccaggio dell’idrogeno

Che si fa all’estero? USA: Barack Obama nomina ministro dell’Energia il premio Nobel 1997 per la Fisica Steven Chu (Professore Emerito alla Stanford University ,direttore del Lawrence Berkeley laboratory, cattedra presso l’University of California, ecc.) USA: Gli USA hanno deciso di investire di meno in energia nucleare perché troppo costosa, inquinante ed inopportuna in un periodo di crisi economica, visto che a parità di costi, i posti di lavoro che le energie rinnovabili forniscono è 10 volte di più Germania è leader europea nell’energia eolica e nell’energia solare fotovoltaica. L’Italia era leader nell’energia fotovoltaica negli anni ’90 ma non ha più investito nella ricerca del settore Spagna (consulente il premio Nobel italiano Carlo Rubbia) ha investito molto sul solare termico Fonte Financial Times 28 Febbraio 2009: Il Portogallo sta diventando un leader mondiale nelle energie alternative e prevede di produrre entro il 2020 il 60% dell’energia elettrica da fonti rinnovabili

Centrali elettriche vs. fotovoltaico La potenza massima di 1 centrale nucleare EPR 3 è pari a 1600 Megawatt centrale di S. Filippo del Mela: Potenza massima 1280 Megawatt (Edipower sta installando pure un campo fotovoltaico da 800 Kilowatt) Si può ottenere la stessa potenza di una centrale nucleare con 25 (20 per S.Fil.) impianti fotovoltaici da 64 Megawatt, che però richiedono spazi molto estesi anche se si possono realizzare in pochi mesi Un impianto familiare da 3 Kilowatt consta di 24 metri quadrati di pannelli (+ inverter) e fornisce approssimativamente da 1,3 a 1,7 Megawattore di energia elettrica all’anno secondo della latitudine 25 x 6400x24/3= 128000 mq  128 ettari di pannelli solari per centrale nucleare (20 x 6400x24/3=102000 mq  102 ettari per una centrale come S.Filippo) Non è tantissimo ma non devono per forza stare tutti nello stesso posto!! Così si risparmia anche nella costruzione degli elettrodotti (e si fanno in pochi anni)

Il modello centrale-elettrodotto vs. modello Internet Un errore basilare dell’attuale modello energetico è la produzione di tanta energia elettrica in remoto (grandi centrali) ed il trasporto agli utilizzatori (elettrodotti): differenzia i produttori dai consumatori e, pertanto incentiva al consumo Il trasporto di energia è un errore concettuale di per sé, visto che ha due inevitabili inconvenienti: dissipazione di energia lungo i cavi in calore (effetto Joule) ed emissione di onde elettromagnetiche di bassa frequenza (elettrosmog) Il cosiddetto modello Internet di Jeremy Rifkin tende invece a decentralizzare la produzione di energia elettrica mediante tantissimi piccoli produttori da fonti rinnovabili messi in una rete capillare: produzione di energia dove serve quando serve Il produttore ed il consumatore diventano lo stesso soggetto e la rete fornisce l’energia quando non la si produce (per esempio di notte o se non c’è vento) Necessita una rete capillare ed efficiente, nonché lo sviluppo continuo di nuove tecnologie

Piano energetico regionale Il Piano per le Energie Alternative della Regione Sicilia (PEARS), è stato presentato in pompa magna il 13 Marzo 2009 alla presenza nientemeno che di Jeremy Rifkin. In questo piano, non ancora operativo si prevedono finanziamenti a cittadini ed imprese per l’energia “Fai da te” (produzioni locali basate su solare fotovoltaico, minieolico, biomasse, ecc.) Sembra altamente lodevole e sorprendente, perché si muove nella direzione indicata dalla UE, verso un modello di produzione dell’energia quanta ne serve dove serve (Rifkin), e non del modello Centrale-Elettrodotto, che piace tanto a Confindustria Ma c’è qualcosa che fa pensar male

Notizie di stampa Gazzetta del Sud del 26/2/2009 Energia Via libera dal Ministero dello sviluppo al progetto del collegamento sottomarino Elettrodotto nello Stretto entro giugno l'inizio lavori Affrancherà la Sicilia dall'isolamento e renderà più efficiente la rete   “E' STATO approvato dal ministero dello Sviluppo economico, di concerto con il ministero dell'Ambiente e a seguito dell'intesa favorevole della Regione Sicilia e della Regione Calabria, l'elettrodotto sottomarino Villafranca - Scilla, primo tassello per la realizzazione dell'interconnessione tra Sicilia e Calabria…. I lavori di realizzazione, da parte di Terna, inizieranno il prossimo giugno.” Costo previsto del nuovo elettrodotto sottomarino Sicilia-Calabria € 390 Ml

Notizie di stampa Gazzetta del Sud del 16/5/2010 Il progetto della Terna Spa ha superato la valutazione di impatto ambientale Elettrodotto Sorgente-Rizziconi – Via libera dal Ministero dell’Ambiente Cavi per 105 km, investimento di 500 milioni e opere compensative   “… Cavi elettrificati per 105 chilometri, compresa la più lunga condotta sottomarina al mondo: 43 chilometri e 500 milioni di euro di investimento …” “… I tralicci a corrente alternata correranno poi lungo un’area che comprende ben tredici comuni della fascia tirrenica …” “… opere compensative per l’importo di 9 milioni di euro …” (1,8%) “… consentirà di migliorare l’apporto energetico alla Sicilia …”(???) “… la metà dei tralicci esistenti in alta tensione verrà eliminata, riducendo così l’impatto ambientale …” Un impianto solare casalingo da 3 Kw + inverter costa € 15300. Il nuovo elettrodotto sottomarino costerà come 32780 impianti monofamiliari

Notizie di stampa Gazzetta del Sud del 24/2/2009 Palermo Non si attenua il clamore provocato dal blitz antimafia Tempesta sull'eolico. L'imprenditore Salvatore Moncada non ci sta L'amministratore delegato del gruppo denuncia anomalie nella gestione delle autorizzazioni “…l'operazione antimafia "Eolo" che ha rivelato rapporti fra mafiosi, politici e imprenditori nel settore dell'energia eolica nel Trapanese…“ (N.B. Lo scandalo odierno della corruzione per l’energia eolica in Sardegna che coinvolge Verdini, coordinatore del PDL, Cappellacci, presidente della Sardegna, e Carboni, faccendiere, sembra essere connesso a quello siciliano ed è legato alla necessità per le grandi aziende per accedere ai finanziamenti europei a produrre o acquistare(???) almeno il 2% di energie rinnovabili) Gazzetta del Sud del 24/2/2009 La replica del dirigente regionale del Dipartimento Territorio arch. Tolomeo  Con la rete attuale l'eolico non si può fare “…Quando sono arrivato al Dipartimento Territorio e Ambiente ho trovato 2.400 Megawatt autorizzati con la Valutazione di Impatto Ambientale e dopo mie numerose richieste Terna, con una lettera a firma del direttore, mi ha risposto che la rete elettrica siciliana è in grado di sopportare, nel 2012, 1.500 megawatt…”

Un piano energetico serio Un piano energetico serio dovrebbe essere organizzato così: 1) Fornire una stima attendibile del fabbisogno energetico della Sicilia da qui al 2020 e della sua evoluzione temporale; 2) Analoga stima attendibile per l’energia che potrà essere supportata dalla rete elettrica siciliana, ben sapendo che è oggi insufficiente; 3) Piano di approvvigionamento della energia necessaria stabilendo quote realistiche di eolico, fotovoltaico, biogas, idroelettrico, combustibili fossili, ecc.; 4) Piano per il RISPARMIO ENERGETICO Ora se il modello Rifkin è davvero quello scelto dalla Regione: 1) Perché raddoppiare l’elettrodotto Sicilia-Calabria? (Lodi da Confindustria) 2) Perché non fare una legge regionale (come in Puglia) invece di approvare una semplice mozione all’ARS contro l’energia nucleare in Sicilia?

Conclusioni 1 Un po’ come per il ponte sullo stretto, non c’è un solo argomento razionale che possa suggerire di puntare sull’energia nucleare per risolvere i problemi energetici del Paese, né continuare sul modello centrale-elettrodotto, perché alla lunga è insostenibile = cioè più consumi, più inquinamento, meno lavoro Gli unici vantaggi delle grandi centrali sono per quelle imprese che lavorano nella costruzione degli impianti, per le imprese che gestiscono la produzione e lo smaltimento delle scorie Con una spesa molto minore ed in un ottavo del tempo si può ottenere la stessa potenza di una centrale nucleare EPR 3 mediante pannelli fotovoltaici N.B. Non basta che l’ARS approvi una mozione contro una centrale nucleare in Sicilia, CI VUOLE una legge regionale come è stata fatta in Puglia

Produzione e Consumo responsabili = MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA Conclusioni 2 Madre Natura funziona trasformando continuamente 4 elementi fondamentali: Aria, Acqua, Terra e Fuoco (energia) Come per l’Acqua, noi dobbiamo imparare a non sprecarli perché sono BENI COMUNI C’è un problema culturale: dobbiamo costruire un futuro diverso, più sobrio, mediante una diminuzione drastica dei consumi individuali Albert Einstein: “I problemi non possono essere risolti usando gli stessi schemi mentali che li hanno generati.” Produzione e Consumo responsabili = MIGLIORE QUALITÀ DELLA VITA