Obiettivi di apprendimento generali del corso: Apprendere le funzioni della relazione assistenziale, svolta dall’infermiere e la natura della relazione complementare, all’interno dell’èquipe CONTENUTI: (in questa unità *) Il profilo e le competenze dell’infermiere Il ruolo dell’infermiere all’interno dell’èquipe sanitaria La natura della relazione infermiere- medico e altri operatori * La competenza comunicativa in ambito sanitario * Gli elementi caratterizzanti la relazione d’aiuto C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
RICHIAMO AL CONTRATTO FORMATIVO ALLA FINE DEL CORSO LO STUDENTE DOVRA’ DIMOSTRARE DI CONOSCERE: ( in questa unità *) ♣ I CONCETTI FONDAMENTALI DEL PROFILO PROFESSIONALE E IL CODICE DEONTOLOGICO ♣ LA RICADUTA DEL MODELLO FORMATIVO DEL MEDICO E DELL’INFERMIERE NELLA RELAZIONE CON L’ASSISTITO ♣ IL RUOLO DELLA CORPOREITA’ VISSUTA NELLA RELAZIONE INFERMIERE - PAZIENTE ♣ LE REGOLE CHE GOVERNANO LA RELAZIONE DI COMPLEMENTARIETA’ IN AMBITO SANITARIO * ♣ LE FUNZIONI DELL’EQUIPE SANITARIA PLURIPROFESSIONALE E IL RUOLO CHE IN ESSA SVOLGE L’INFERMIERE ♣ GLI ELEMENTI CARATTERIZZANTI LA RELAZIONE D’AIUTO FORNITA DALL’INFERMIERE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
LE COMPETENZE COMUNICATIVE IN AMBITO SANITARIO Caratteristiche della comunicazione in ambiente sanitario Comunicazione attraverso il corpo vissuto C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
OBIETTIVI DI QUESTO INCONTRO FORNIRE I CONCETTI BASE DELLA COMUNICAZIONE IN AMBITO SANITARIO ESPLICITARE LE CARATTERISTICHE DELLA COMUNICAZIONE PROFESSIONALE DEFINIRE LE CARATTERISTICHE DEL PROCESSO COMUNICATIVO IN AMBIENTE SANITARIO INTRODURRE GLI STURMENTI OGGETTIVI CHE FACILITANO LA GESTIONE DI SITUAZIONI PROBLEMATICHE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
LE DINAMICHE RELAZIONALI 1° AMBITO DEI RAPPORTI TRA AZIENDA E CLIENTI (EVENTO SENTINELLA INSODDISFAZIONE DEL CLIENTE) 2° AMBITO DEI RAPPORTI INTERPERSONALI E CON LE STRUTTURE (NATURA DELLE RELAZIONI) A QUALE DEI DUE AMBITI APPARTENGONO I DISAGI MAGGIORI?
CONSEGUENZE DI UN DISAGIO NON GESTITO: CATTURA LA MENTE TENDE ALLA GENERALIZZAZIONE PRODUCE PREGIUDIZIO E DISCRIMINAZIONE ROVINA ANCHE IL POSITIVO C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
RISPOSTE ISTINTIVE AI DISAGI: ESSERNE ATTRATTI (COMPORTAMENTO APPETITIVO) RIFIUTARLO (COMPORTAMENTO DI RIFIUTO) EVITARE IL CONTATTO CON LA REALTA’ (COMPORTAMENTO DI FUGA) AGGREDIRE – ATTIVO O PASSIVO (COMPORTAMENTO DI AGGRESSIONE) INIBIRE L’AZIONE –INTROFLESSIONE ( COMPORTAMENTO DI INIBIZIONE) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
E’ PRIORITARIO DISTINGUERE: C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
1. LE DINAMICHE LEGATE ALL’EPISODIO: SONO EVENTI PUNTUALI NON SONO DESTINATI A RIPETERSI LA GESTIONE COLLABORATIVA E’ PIU FACILE E ANCHE LOGICA C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
2. I DISAGI LEGATI ALLE DINAMICHE: HANNO UN SEGUITO SOTTENDONO UN MODELLO DI SODDISFAZIONE DEI BISOGNI COMPETITIVO ( quali sono i bisogni maggiormente implicati in un gruppo sanitario?) RICHIEDONO UN GIUSTO MIX TRA COLLABORAZIONE E COMPETIZIONE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
MODELLI DI RIFERIMENTO NELLA COMUNICAZIONE Dal modello lineare stimolo- risposta … all’elaborazione dello stimolo… … alla teoria circolare Quindi da uno stimolo puntuale si passa alla complessità della circolarità che spiega le problematiche della comunicazione e i fraintendimenti relazionali C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
L’ICEBERG DELLA COMUNICAZIONE PARTE VISIBILE PARTE INVISIBILE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
PARTE VISIBILE:comportamento visibile (cosa dico e come lo dico) PARTE INVISIBILE: intenzioni + motivazioni + aspettative = Percezione dell’altro (PARADIGMA) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NEL RAPPORTO (PROFESSIONALE O NON) AGIAMO SEMPRE DA DENTRO UN PARADIGMA … IL NOSTRO COMPORTAMENTO E’ UN RIFLESSO DEI PARADIGMI CON I QUALI GUARDIAMO IL MONDO (dalle nostre rappresentazioni mentali nascono le nostre interpretazioni dei fatti assunto base del cognitivismo) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
COS’E’ IL PARADIGMA COMUNICATIVO? E’ LA MAPPA (O SISTEMA DI RIFERIMENTO) CHE USIAMO PER COMUNICARE … IL PROBLEMA E’ CHE ‘LA MAPPA NON E’ IL TERRITORIO ’ QUESTA PARTE INVISIBILE DELLA COMUNICAZIONE E’ DATA DA: PERCEZIONE CHE HO DELL’ALTRO + MOTIVAZIONE E INTENZIONE CHE MI SPINGE VERSO L’ALTRO C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
Quindi “ Cercare di cambiare gli atteggiamenti e i comportamenti esteriori serve poco, se prima non si esaminano i paradigmi da cui tali atteggiamenti scaturiscono” (S.R.Covey) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
… e su questa base si inseriscono gli schemi di comunicazione DALLA LETTURA CHE FACCIAMO DI UNA CERTA SITUAZIONE RELAZIONALE ORIGINA ANCHE LA RISPOSTA … … e su questa base si inseriscono gli schemi di comunicazione C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
IL PARADIGMA CON CUI GUARDIAMO L’ALTRO RIFLETTE: LA PERCEZIONE CHE ABBIAMO DELL’ALTRO E PIU’ PRECISAMENTE: CHI E’ PER ME? B) CHE POSTO OCCUPA? C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
DIFFERENZE TRA I DUE TIPI PRINCIPALI DI PARADIGMA: RELAZIONALE OSTILE IDENTITA’ ALTRUI POSITIVA (O.K) NEGATIVA (NON O.K) SENTIMENTO DI FONDO FIDUCIA APERTURA SOSPETTO CHIUSURA ATTENZIONE RIVOLTA ALLA SITUAZIONE PROBLEMATICA RIVOLTA ALL’IDENTITA’ DELL’ALTRO ATTEGGIAMENTO VERSO L’ALTRO PROPOSITIVO, CONDIVISO DIFENSIVO, PUNITIVO, CORRETTIVO… C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: ASSEGNARE UNA POSIZIONE RELAZIONALE EQUIVALE QUINDI A COLLOCARE L’ALTRO IN UN POSTO PRECISO: QUANDO CI SONBO PROBLEMI, DOVE TENDIAMO PIU’ SPONTANEAMENTE A COLLOCARE L’ALTRO? C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: NEMICO … PARADIGMA OSTILITA’ PREDA … “ SFRUTTAMENTO DIVERSO … “ ARROGANZA – DISGUSTO SIMILE … “ COLLABORAZIONE OGNI PARADIGMA ATTIVA UN SISTEMA EMOZIONALE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: SISTEMI EMOZIONALI ATTIVATI A PARTENZA DALLA POSIZIONE RELAZIONALE NEMICO … PARADIGMA OSTILITA’ = PAURA PREDA … “ SFRUTTAMENTO = SFRUTTAMENTO DIVERSO … “ ARROGANZA – DISGUSTO = RABBIA- RIFIUTO SIMILE … “ COLLABORAZIONE= ACCETTAZIONE - CONDIVISIONE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
IL PARADIGMA NON E’ STABILE: COME POSSIAMO CAMBIARE IL PARADIGMA? IMPARANDO A RICONOSCERE E RISOLVERE I PROBLEMI EVITANDO ‘ DI GETTARE FANGO ’ NELLA RELAZIONE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
IL SUCCESSO DELLE MIE RELAZIONI DIPENDE DALLA MIA ABILITA’ DI: IMPOSTARE BENE IL RAPPORTO COMPRENDERE LA DINAMICA RICONOSCERE GLI EPISODI (AD OGNI SITUAZIONE LA SUA SOLUZIONE) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO: Rapporto di uguaglianza Rapporto di complementarietà Rapporto di inferiorità Rapporto di superiorità C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
SUPERIORITA’ UGUAGLIANZA COMPLEMENTARIETA’ INFERIORITA’ C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
E IN UN GRUPPO? QUALE IMPOSTAZIONE? In un gruppo le relazioni non possono essere diadiche ma solo sistemiche E questo complica il quadro! C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
AGGRAVANTE! NEGLI ULTINI DIECI ANNI E’ IN ATTO UNA PROFONDA TRASFORMAZIONE DELLE PROFESSIONI SANITARIE (diversa percezione del sé professionale) … NEI SERVIZI IL MODELLO TRADIZIONALE NON REGGE E NON ESISTE ANCORA UN MODELLO SOSTITUTIVO QUINDI PER ESSERE EFFICACE LA COMUNICAZIONE PROFESSIONALE DEVE AVERE CHIARE LE PREMESSE SULE QUALI SI BASA C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
INOLTRE … L’AVVENTO DEL MODELLO ‘QUALITA’ TOTALE ’ L’ADOZIONE DEL E.B.M LA FORMAZIONE PERMANENTE IMPONGONO L’ADOZIONE DI MODELLI DI CURA TESI AL RISULTATO C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
RIASSUMENDO ALLORA POSSIAMO AFFERMARE CHE: C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLE RELAZIONI E ANCOR PIU’ NELLE RELAZIONI PROFESSIONALI E’ IMPORTANTE SAPERE CHE: I PROBLEMI SONO FISIOLOGICI … E’ IMPORTANTE OGGETTIVARE I PROBLEMI … E’ IMPORTANTE CONOSCERE LE DINAMICHE TRA I GRUPPI … E inoltre:
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: LA POSIZIONE RELAZIONALE (mettere l’altro in un posto preciso) L’ IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO I PRINCIPI FUNZIONALI DEL GRUPPO… C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA RELAZIONE E’ IMPORTANTE RICONOSCERE E RISPETTARE: I PRINCIPI DI FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO: Appartenenza (escluso vs. incluso) Compensazione (debito vs. credito) Ordine (caos, confusione) C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
IL RUOLO PROFESSIONALE ALL’INTERNO DELLO SCENARIO LAVORATIVO: QUANTO DETTO IN MERITO ALLA PERCEZIONE DELL’ALTRO + L’IMPOSTAZIONE DEL RAPPORTO + FUNZIONALITA’ DEL GRUPPO SI UNISCONO A: 1. L’ IDENTITA’ DI SE’ IN RELAZIONE ALL’ALTRO (CHI SONO IO PER LUI? ) = RUOLO 2. LA FINALITA’ DELLA RELAZIONE ALL’INTERNO DEL PROCESSO 3. ALLE COMPETENZE SPECIFICHE 4. AL PARADIGMA PROFESSIONALE ALL’INTERNO DEL QUALE SI AGISCE C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
COMPARAZIONE DEI RUOLI IL MEDICO RUOLO FINALITA’ COMPETENZE PARADIGMA L’INFERMIERE RUOLO FINALITA’ COMPETENZE PARADIGMA C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
COMPARAZIONE DEI RUOLI ( ESISTONO SEMPRE PIU ’ RUOLI) IL MEDICO RUOLO: coordinamento direzione delle cure cura FINALITA’: aiutare a vivere meglio- curare il disagio- assicurare la qualità delle cure COMPETENZE: clinica, umanistica- relazionale, autocritica PARADIGMA: bio – medico sistemico L’INFERMIERE RUOLO: responsabilità dell’assistenza, cooperazione al programma di cure FINALITA’: assistere, riabilitare, prendersi cura, promuovere l’autonomia e la qualità della vita COMPETENZE: clinica, tecnica, relazionale, educativa, autocritica PARADIGMA: assistenziale, sistemico olistico C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
NELLA COMUNICAZIONE PROFESSIONALE PARADIGMA COLLABORATIVO RUOLI PROFESSIONALI PERCEZIONE ORIENTAMENTO AL RISULTATO ABILITA’ PROBLEM SOLVING C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
LA RELAZIONE TERAPEUTICA E’ UNA RELAZIONE PERSONALE FONDATA SULLA FIDUCIA FONDATA SULLA PRESA IN CARICO della persona ( e del suo gruppo di appartenenza) Quindi conciliare le aspettative istituzionali e quelle personali sembra essere il grande problema C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
COSA VUOLE IL DESTINATARIO? CHE TUTTE LE FASI DEL PROCESSO CURATIVO SIANO ESPLETATE AL MEGLIO CHE IL RISULTATO SIA ‘IL MIGLIORE TRA I RISULTATI POSSIBILI ’ C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
SE IL DESTINATARIO E’ AL CENTRO IL RISULTATO E’ IN SUA FUNZIONE LA SUA SODISFAZIONE E’ IMPORTANTE IL SUO PARERE CONDIZIONA LE POLITICHE SANITARIE DELL’ORGANIZZAZIONE AL PAZIENTE NON INTERESSA CHI HA SBAGLIATO O DOVE NON HA FUNZIONATO… E’ L’INTERA STRUTTURA CHE VIENE VISTA RESPONSABILE “ Non andare lì perché non sono bravi!’ C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
LA RELAZIONE MULTIDISCIPLINARE RICHIEDE QUINDI: CAUTELA NELL’INTERVENIRE ‘quale effetto produce?’ RISPETTO PER L’ALTRUI OPERATO ‘ quale stima ho dell’altro?’ CONOSCENZA DELL’ ALTRUI OPERATO ‘ quale modello usa?’ C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)
In sanità allora è necessario: - centralizzare e valorizzare la relazione terapeutica - essere responsabili della presa in carico - gestire bene i modelli professionali C.I. Il medico,il paziente, la società- Nadia dr.ssa Urli (e-mail nadia.urli@uniud.it)