*POF3* Quadro istituzionale, senso, soggetti, responsabilità, procedure, tempi, contenuti, struttura, ecc. DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno.

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Transcript della presentazione:

*POF3* Quadro istituzionale, senso, soggetti, responsabilità, procedure, tempi, contenuti, struttura, ecc. DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno Puricelli

*POF3* Quadro istituzionale e senso

POF3 – Il quadro istituzionale   «2. … In tale ambito, l'istituzione scolastica effettua la programmazione triennale dell'offerta formativa » Questo è il primo accenno al piano triennale dell’offerta formativa: di quale ambito, cornice o perimetro si tratta? Si tratta dei fini, dei principi guida, delle forme di autonomia e delle risorse. 3

1. Fini istituzionali della scuola   La legge n.107/2015 al c.ma 1, elenca le finalità istituzionali della scuola, ossia ai compiti che si assume rispetto alla società; essi sono p.e.: - innalzare i livelli di istruzione, - contrastare le diseguaglianze socio culturali, - prevenire l’abbandono, partecipazione - educazione alla cittadinanza, - pari opportunità al successo formativo - ecc. 4

2. Principi guida per l’autonomia  Al fine di dare piena attuazione all’autonomia il c.ma 2, fissa alcuni principi guida o ispirativi a cui ci si deve attenere nella realizzazione dell’autonomia; tali principi sono:   collegialità nelle decisioni organizzazione orientata alla massima flessibilità organizzativa, diversificazione, efficacia ed efficienza del servizio - Integrazione e miglior utilizzo di risorse e strutture - Introduzione tecnologie innovative - Coordinamento con il territorio 5

3. Aspetti dell’autonomia da valorizzare Il c.ma 3 si sofferma invece sulle forme di flessibilità necessarie per la piena realizzazione del curricolo di scuola e degli obiettivi formativi. «le forme di flessibilita' dell'autonomia didattica e organizzativa previste dal regolamento di cui al decreto del Presidente della Repubblica 8 marzo 1999, n. 275, e in particolare attraverso»:    articolazione modulare del monte ore; potenziamento del tempo scolastico, anche oltre i modelli e i quadri orari; programmazione plurisettimanale e flessibile dell’orario complessivo del curricolo e di quello disciplinare; flessibilità del gruppo classe.   6

4. Risorse dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 201, «All'attuazione delle disposizioni di cui ai commi da 1 a 3 si provvede nei limiti della: dotazione organica dell'autonomia di cui al comma 201, nonche' della dotazione organica di personale amministrativo, tecnico e ausiliario e delle risorse strumentali e finanziarie disponibili.»   7

Il senso del POF3 Collocato in questo ambito di finalità, di principi guida, di forme di flessibilità e di risorse, il POF3 è pensato come lo strumento essenziale per la piena attuazione dell’autonomia;.   In sintesi: - è come un prisma che assume vincoli e risorse e li trasforma in servizio formativo; - presenta un più ampio respiro temporale e, dunque, strategico rispetto a quello attuale, passando dalla annualità alla triennalità - risulta essere comprensivo non solo della dimensione educativa e didattica ma si fa carico anche di altri aspetti, trasformandosi nel progetto generale di scuola per il triennio 8

* POF3 * La predisposizione: soggetti e responsabilità

Compiti dell’Istituzione scolastica «c.ma 12. Le istituzioni scolastiche predispongono, entro il mese di ottobre dell'anno scolastico precedente al triennio di riferimento, il piano triennale dell'offerta formativa.» «c.ma 14. … Ogni istituzione scolastica predispone, con la partecipazione di tutte le sue componenti, il piano triennale dell'offerta formativa, rivedibile annualmente.» «19. Le istituzioni scolastiche, nel limite delle risorse disponibili, realizzano i progetti inseriti nei piani triennali dell'offerta formativa, anche utilizzando le risorse di cui ai commi 62 e 63.» «17. Le istituzioni scolastiche, anche al fine di permettere una valutazione comparativa da parte degli studenti e delle famiglie, assicurano la piena trasparenza e pubblicita' dei piani triennali dell'offerta formativa, che sono pubblicati nel Portale unico di cui al comma 136. Sono altresi' ivi pubblicate tempestivamente eventuali revisioni del piano triennale.».   10

Compiti dell’Istituzione scolastica   Vero titolare del POF3 non è questo o quel soggetto particolare, ma l’intera istituzione scolastica; è l’istituzione che predispone, che realizza, che rende trasparente e pubblico il documento. Poiché è l’intera istituzione ad essere titolare della “predisposizione” del POF3, ne consegue la necessaria partecipazione di tutte le sue componenti (strumento partecipato e condiviso). Ne segue anche: per capire il ruolo e responsabilità di ciascun soggetto, compreso il dirigente, occorre tenere conto del ruolo di tutti gli altri: docenti, famiglia, ATA, Studenti, genitori, soggetti del territorio. In sostanza, è nelle interazioni che si delimitano, prima formalmente e poi sostanzialmente, i ruoli.    11

Compiti del Dirigente scolastico «c.ma14. …5. Ai fini della predisposizione del piano, il dirigente scolastico promuove i necessari rapporti con gli enti locali e con le diverse realta' istituzionali, culturali, sociali ed economiche operanti nel territorio; tiene altresi' conto delle proposte e dei pareri formulati dagli organismi e dalle associazioni dei genitori e, per le scuole secondarie di secondo grado, degli studenti».   Il primo compito del dirigente è quello di promuovere rapporti con tutti i soggetti interessati per raccoglierne proposte e pareri: enti locali, realtà istituzionali, culturali sociali ed economiche, organismi (p.e. comitato) e associazione dei genitori, studenti (solo superiori)  Lo scopo è quello di raccogliere pareri e proposte 12

Compiti del Dirigente scolastico   «14 … 4. Il piano e' elaborato … sulla base degli indirizzi per le attivita' della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico. ».   Il secondo compito del dirigente è quello elaborare un documento di indirizzi e scelte, che diventa un complesso di sollecitazioni e vincoli (organizzativi, gestionali e contabili) per il Collegio docenti. Tale documento concernente i seguenti aspetti: attività della scuola (iniziative di potenziamento offerta formativa) scelte di gestione (principi, procedure, responsabilità, tempi, valutazione) scelte di amministrazione (acquisizione e destinazione risorse materiali e professionali) Se consideriamo i due compiti, si capisce che il ruolo del Dirigente è quello di mediatore tra le istanze del territorio e quelle interne alla scuola; ma anche quello di committente nei confronti del Collegio Docenti. 13

Compiti del Dirigente scolastico   \-> Operatività. In concerto, il D.S. è chiamato:  decidere modi e strumenti per favorire la partecipazione e raccogliere proposte e pareri (in merito a cosa?: obiettivi formativi, tipi di attività, destinazione risorse, ecc.) elaborare un documento di indirizzi e di scelte gestionali e organizzative, anche sulla base della sua conoscenza delle problematiche di istituto e di quanto emerso nel RAV.  14

Un suggerimento   15

Compiti del Collegio docenti   «14 …4. Il piano e' elaborato dal collegio dei docenti sulla base degli indirizzi per le attivita' della scuola e delle scelte di gestione e di amministrazione definiti dal dirigente scolastico.»   - Il compito del collegio è quello di “elaborare”, cioè lavorare, impostare, costruire o mettere a punto concretamente il POF3. Non si tratta, però, di un lavoro libero: deve stare entro gli indirizzi stabiliti dal dirigente per le attività e i vincoli derivanti dalle scelte di gestione e amministrazione del dirigente. - Non è richiesta delibera formale da parte del Collegio, perché ciò che produce non è documento immediatamente operativo; al più si pensa una delibera interna con valore interlocutorio. 16

Compiti del Collegio docenti   - Ruolo del Collegio: se il dirigente è il committente del POF 3, che indica gli indirizzi e le risorse; il collegio docenti è l’architetto che dà forma e contenuti al piano in base alle indicazioni del committente. \-> Operatività. In concerto, il Collegio docenti è chiamato: a) pensare alla struttura complessiva da dare al documento, una sorta di indice generale b) identificare i singoli contenuti che necessariamente devono essere presenti in questo documento. 17

Compiti del Consiglio di Istituto   «14 … 4. Il piano e' approvato dal consiglio d'istituto.»    Il ruolo del Consiglio di istituto è quello di supervisore istituzionale della validità dei processi e del prodotto finale elaborato dal Collegio docenti. In quanto supervisore, il Consiglio di istituto è chiamato ad approvare il Piano con delibera motivata; è questo l’atto conclusivo che rende il POF3 effettivamente operativo; ciò non significa che il C.d.I. ne sia il titolare - lo è l’istituzione scolastica nel suo insieme. 18

Compiti del Consiglio di Istituto c) Il C.d.I. potrebbe anche non approvare il POF3; in questo caso non può modificarlo, ma deve rimandarlo al Collegio specificando le modifiche necessarie. Si determina perciò una interlocuzione tra i due organismo, con il dirigente in funzione di mediazione. d) Che cosa presuppone l’operazione di approvazione / non approvazione? Che il Consiglio di istituto lo abbia esaminato/analizzato, alla luce di propri criteri di approvazione. \-> Operatività. In concerto, il Consiglio istituto è chiamato a definire una procedura di approvazione e dei criteri di approvazione / non approvazione P.E.: - è coerente con gli indirizzi generali dell’ordine di scuola tiene conto dei pareri e dei suggerimenti dei soggetti interessati è coerente con gli indirizzi e le scelte del D.S. recepisce le indicazioni del RAV - ecc.   19

Compiti dei docenti singoli e dei team   «c.ma 5 I docenti dell'organico dell'autonomia concorrono alla realizzazione del piano triennale dell'offerta formativa con attivita' di insegnamento, di potenziamento, di sostegno, di organizzazione, di progettazione e di coordinamento.»   - Nel solco della metafora che stiamo seguendo, il ruolo dei docenti e dei team è quello dell’impresa che realizza il progetto elaborato dall’architetto su commissione del D.S., per conto dell’istituzione scolastica.     20

Compiti USR   « 13. L'ufficio scolastico regionale verifica che il piano triennale dell'offerta formativa rispetti il limite dell'organico assegnato a ciascuna istituzione scolastica e trasmette al Ministero dell'istruzione, dell'universita' e della ricerca gli esiti della verifica.»   a) L’ultimo soggetto che ha responsabilità in materia di POF3 è l’ufficio scolastico regionale; il suo ruolo è quello di un revisore esterno, con compiti di verifica del rispetto dei limiti dell’organico spettante a ciascuna scuola; b) non sono specificati i tempi né le modalità di questa operazione.     21

* POF3 * La predisposizione: procedura e tempi

Procedure e tempi   23

Procedure e tempi   24

Procedure e tempi 25

* POF3 * Contenuti e struttura

Contenuti dai integrare nel POF3 I Riferimenti generali e di contesto   « Art. 14 … 2. Il piano e' coerente con gli obiettivi generali ed educativi dei diversi tipi e indirizzi di studi, determinati a livello nazionale a norma dell'articolo 8» « Art. 14 … 2. Il piano … riflette le esigenze del contesto culturale, sociale ed economico della realta' locale, tenendo conto della programmazione territoriale dell'offerta formativa.» «63. Le istituzioni scolastiche perseguono le finalita' di cui ai commi da 1 a 4»   27

Contenuti dai integrare nel POF3 II Articolazione dell’ «offerta formativa»    « 14. 3. … Il piano … esplicita la progettazione curricolare, extracurricolare, educativa e organizzativa che le singole scuole adottano nell'ambito della loro autonomia.» «16. Il piano triennale dell'offerta formativa assicura l'attuazione dei principi di pari opportunità promuovendo nelle scuole di ogni ordine e grado l'educazione alla parita' tra i sessi, la prevenzione della violenza di genere e di tutte le discriminazioni, al fine di informare e di sensibilizzare gli studenti» «57. le istituzioni scolastiche promuovono, all'interno dei piani triennali dell'offerta formativa e … azioni coerenti con le finalita', i principi e gli strumenti previsti nel Piano nazionale per la scuola digitale di cui al comma 56.»   28

Contenuti dai integrare nel POF3   III Fabbisogno di organico   « 14 … 2. Il piano … indica : a) il fabbisogno dei posti comuni e di sostegno dell'organico dell'autonomia, sulla base del monte orario degli insegnamenti, con riferimento anche alla quota di autonomia dei curricoli e agli spazi di flessibilita ….; b) il fabbisogno dei posti per il potenziamento dell'offerta formativa.» «14. …3. Il piano indica altresi' il fabbisogno relativo ai posti del personale amministrativo, tecnico e ausiliario, nel rispetto dei limiti e dei parametri stabiliti ….» 29

Contenuti dai integrare nel POF3   IV Fabbisogno di risorse materiali   «14 …3. Il piano indica … il fabbisogno di infrastrutture e di attrezzature materiali» 30

Contenuti dai integrare nel POF3 V Piano della formazione obbligatoria in servizio    «12. Il predetto piano contiene anche la programmazione delle attivita' formative rivolte al personale docente e amministrativo, tecnico e ausiliario, nonche' la definizione delle risorse occorrenti in base alla quantificazione disposta per le istituzioni scolastiche.»   124. Nell'ambito degli adempimenti connessi alla funzione docente, la formazione in servizio dei docenti di ruolo e' obbligatoria, permanente e strutturale. Le attivita' di formazione sono definite dalle singole istituzioni scolastiche in coerenza con il piano triennale dell'offerta formativa e con i risultati emersi dai piani di miglioramento delle istituzioni scolastiche … [e] sulla base delle priorita' nazionali indicate nel Piano nazionale di formazione …» 31

Struttura del POF3 32

Struttura del POF3 33

Struttura del POF3 34

Struttura del POF3 35