INTESSERE RELAZIONI BUONE E CONTINUATIVE IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI.

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Transcript della presentazione:

INTESSERE RELAZIONI BUONE E CONTINUATIVE IL COINVOLGIMENTO DEI GENITORI

I genitori e la famiglia: una presenza fondamentale e strategica…. “ I genitori “ricevono nel sacramento del matrimonio la grazia e la rsponsabilità dell’educazione cristiana dei loro figli” (IG69)

La famiglia del Mulino Bianco NON ESISTE!!! Si deve tenere conto della situazione di sofferenza, della fragilità umana e culturale di non poche famiglie che pur mantenendo un qualche legame con la Chiesa, non riescono ad adempiere al compito di trasmissione della fede. Da qui l’importanza di tessere relazioni continuative e operose tra genitori e le componenti della comunità.(IG n.69)

Quali sensazioni, ricordi o idee nascono dentro di noi guardando le immagini dei genitori? In che modo vengono coinvolti nella catehcesi? Come e quando vengono incontrati?

Come viene coinvolta la comunità cristiana? Qual è il suo ruolo?

COS’ È LA FEDE

Un dono Una scelta Una responsabilità Un cammino personale originale ….e comunitario

L’IMPORTANZA DEGLI ADULTI/GENITORI

LA LOGICA DEL PRIMO/SECONDO ANNUNCIO

Il primo annuncio a chi ha sentito parlare di Gesù Cristo e ha già ricevuto i sacramenti ma non lo ha mai accolto nella propria vita, non lo ha mai effettivamente scelto. È un secondo-annuncio che deve essere inteso in senso generativo … Un annuncio come riscoperta della propria fede….offerto nei passaggi decisivi della vita di un adulto

Offrire occasioni di riscoperta della propria fede… Favorire il passaggio da una catechesi puerocentrica ad una catechesi adulto-centrica

L’IMPORTANZA DELLA COMUNITÀ EDUCANTE Il soggetto di una proposta di fede è sempre la comunità cristiana composta da tante figure che sono chiamate a testimoniare la propria fede con l’autenticità della propria vita e con gioia

AIUTI E STRUMENTI Formare gli accompagnatori dei genitori Proporre delle occasioni di crescita o di riscoperta della fede ai genitori

COME INCONTRARE I GENITORI Quale stile Le attenzioni da avere

La Misericordia di Dio Bartolomeo Esteban Murillo (1667 – 1670) National Gallery - Washington Ma il padre disse ai servi: Presto, portate qui il vestito più bello e rivestitelo, mettetegli l'anello al dito e i calzari ai piedi Lc.15,22

la parola di Dio è viva e efficace Eb 4, 12

Stiamo imparando da loro la priorità dell’ascolto

Lo stupore

«Con l’iniziazione cristiana la Chiesa madre genera i suoi figli e rigenera se stessa» Nota CEI sul Volto missionario delle parrocchie

Risalta l'eco delle parole del Signore come incontro il Signore nella mia situazione, non idilliaca e ideale. c’è una partecipazione più motivata alle esperienze che i figli stanno vivendo. si verifica un coinvolgimento nella vita di carità e di servizio; la parola del Signore riecheggia prima di tutto nei gesti della carità e del servizio vissuti in famiglia e nella comunità. Si è ridestato un senso religioso e la necessità di percorrere un cammino di fede;

“Chi è l’uomo perché te curi “ Salmo 8

Poi il Signore apparve ad Abramo alle Querce di Mamre, mentre egli sedeva all’ingresso della tenda nell’ora più calda del giorno.Egli alzò gli occhi e vide che tre uomini stavano in piedi presso di lui. Appena li vide, corse loro incontro dall’ingresso della tenda e si prostrò fino a terra, dicendo: «Mio signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, non passare oltre senza fermarti dal tuo servo. Si vada a prendere un po’ d’acqua, lavatevi i piedi e accomodatevi sotto l’albero. Andrò a prendere un boccone di pane e ristoratevi; dopo potrete proseguire, perché è ben per questo che voi siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa’ pure come hai detto».Allora Abramo andò in fretta nella tenda, da Sara, e disse: «Presto, tre sea di fior di farina, impastala e fanne focacce». All’armento corse lui stesso, Abramo; prese un vitello tenero e buono e lo diede al servo, che si affrettò a prepararlo. Prese panna e latte fresco insieme con il vitello, che aveva preparato, e li porse loro.” Gn 18,1-8

Quanti dettagli piccoli e marginali in questo racconto di Genesi, eppure ci aiutano a cogliere sotto certe finezze e accenni delicati l’Ospitalità ispirata da Dio, i cui tratti sono la cura delle piccole cose, l’ attenzioni anche delle questioni pratiche e la presenza nell’ordinarietà. Abramo non vede arrivare gli ospiti “ il divino arriva sempre di sorpresa”, si affretta a trattenerli con deferenza e mette in moto se stesso e tutti gli abitatori della tenda per questi tre Uomini.

Premessa a ogni altra iniziativa è la conoscenza delle famiglie. Ciò comporta una grande attenzione e sensibilità all’incontro e al dialogo. LA CURA

ACCOGLIENZA Accogliere significa rispettare ed essere aperti a ogni famiglia, qualunque sia la sua situazione umana e sociale.

essere disponibili all’ascolto attento, partecipe, positivo essere affabili, cordiali, benevolenti venire incontro alle legittime esigenze delle famiglie curare sempre il luogo e gli orari degli incontri Offrire non imporre: entrare nella logica : ”ti facciamo una bella proposta”, senza rimanere offesi se non l’accettano. cunicare con semplicità e verità solo un clima relazionale favorevole porta ad accettare la possibilità di cambiamento e a volerlo.

E’ necessario partire dalla vita delle persone e dai loro ruoli: al centro ci sono i genitori con i loro progetti, le loro speranze e paure, il loro ruolo parentale sperimentato a volte come difficile e faticoso; partire dalla situazione e dai suoi problemi educativi della famiglia non è un ripiego. La cura delle motivazioni è un criterio di fondamentale importanza. L'adulto ha bisogno di percepire l'utilità di ciò che sta facendo. Se la partecipazione ai percorsi proposti dalle parrocchie ai genitori è spesso contrassegnata da motivazioni "povere', bisogna rendere più evidente il valore di ogni incontro e iniziativa. I genitori sono adulti e come tali devono essere trattati. L’adulto è in grado di dirigersi da solo e vuole farlo. Sono loro i protagonisti E' necessario che impariamo a "lasciare spazio" ai genitori.

«Se ci dà fastidio il ripetere continuamente come a dei bambini cose trite e ritrite, vediamo di adattarle con amore, paterno e materno e fraterno, ai nostri uditori e in questa unione di cuori finiranno per sembrare nuove anche a noi. Quando ci si vuol bene, e tra chi parla e ascolta c’è una comunione profonda, si vive quasi gli uni negli altri, e chi ascolta si identifica in chi parla e chi parla in chi ascolta. Non è vero che quando mostriamo a qualcuno il panorama di una città o di un paesaggio, che a noi è abituale e non ci impressiona più, è come se lo vedessimo per la prima volta anche noi? E ciò tanto più quanto più siamo amici; perché l’amicizia ci fa sentire dal di dentro quel che provano i nostri amici» (S. Agostino, De catechizandis rudibus)

Pensando a me stesso come catechista e pensando alla mia comunità parrocchiale in riferimento ai genitori: Cosa potenziare / migliorare Cosa eliminare … Che cosa creare …

Che cosa potenziare/migliorare Comunicazione Relazione tra il parroco catechisti Accoglienza Ascolto della Parola di Dio Collaborazione con la comunità Qualità del servizio del catechista e della sua crescita Dialogo tra operatori pastorale Più fiducia umiltà visibilità unità Maggior presenza del parroco Stimolare la preghiera adulti e bambini Rapporto con la società Le esperienze Momenti creativi e incontri informali con i genitori Rinnovare la passione dell’annuncio Cura dei dettagli La testimonianza La preghiera e l’abbandonarsi a Dio Capacitàde ascoltodelle vite/a Cammino unitario e condiviso con la parrocchia

Che Cosa eliminare … Abitudianarietà Incontri funzionali Pessimismo dei sacerdoti Superficialità degli incontri Le barriere nella comunità Il giudizio in genere Gli interventi del parroco negli incontri dei catechisti I vecchi metodi del catechismo Pregiudizi ed etichette La fretta Il troppo Diffidenza verso i genitori nuovi Bandito lo stile scolastico Curare il tempo Attenzione alla rassegnazione I condizionamenti delle paure L’ansia da prestazione Se stessi Indifferenza Disinteresse della comunità Regole imposte Incontri formali

Che cosa creare … Occasioni di ascolto e di stimolo Occasioni di approfondimento e conoscenza delle persine Percorsi sulla Parola Relazioni con i genitori Creare empatia e intimità Apertura e confronto Accoglienza dei nuovi genitori Curare l’ambiente affinchè sia adeguato all’accoglienza Evidenziare sentimenti positivi Una nuova mentalità: non aver paura di cambiare Capacità di dialogo con la comunità Cammino comunitario tra genitori e figli / coinvolgere i genitori nella programmazione degli incontri