CLINICA E LABORATORIO: UN PERCORSO COMUNE TRA APPROPIATEZZA E LABORATORIO   Viagrande (CT), 16 Giugno 2015   Hotel Villa Itria Aspetti clinici delle.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Polimiosite e dermatomiosite
Advertisements

Esocrinopatia autoimmune
Lupus eritematoso sistemico
Le Connettiviti Sistemiche
Citomegalovirus Dott. Amelia Forte Dott. Aniello Di Meglio
Glomerulonefriti a rapida progressione
ESOFAGO DI BARRETT L’ esofago di Barrett, è caratterizzato dalla sostituzione con epitelio colonnare metaplasico dell’ epitelio squamoso che normalmente.
La Struttura Semplice Dipartimentale di Citogenetica e Biologia molecolare nasce nel 2009 dalla fusione di due differenti strutture presenti da tempo nella.
EPIDEMIOLOGIA   - AUMENTATA INCIDENZA DEL MORBO DI CROHN IN
Dott. Paolo Maria Pavanello Treviso 10 Novembre 2008
HHV-8 (KSHV).
TEST UCYT+ POSITIVO CISTOSCOPIA NEGATIVA: RIFLESSIONI
DEFINIZIONE TIPOLOGIA MODALITA’ DI RICHIESTA
LA LOGICA DIAGNOSTICA NEL LABORATORIO
EPATITE INFETTIVA EPATITE NON INFETTIVA IPERTRANSAMINASEMIA allergica
Bisogni e problemi delle cure primarie
Dott.ssa Anna Maria Girardi Diagnostica e Ricerca San Raffaele LaboRaf
Le Metastasi.
Artrite Idiopatica Giovanile
Il sistema di sorveglianza nazionale, dal 2005
Connettiviti Lupus eritematoso sistemico Sclerodermia
Perché fare diagnosi di laboratorio ?
Dalla diagnosi alla vita normale “Il Laboratorio nella Celiachia”
ANEMIA EMOLITICA AUTOIMMUNE
Screening delle sostanze d'abuso: teoria, vantaggi e limiti
Markers Tumorali, come dovrebbero essere
DMCSS - Microbiologia - Università di Bologna
Le Transaminasi e lo studio delle malattie epatiche
I MARCATORI TUMORALI IN GINECOLOGIA
“Nuovi antigeni nella sindrome da anticorpi antifosfolipidi”
III Convegno SCAN 31 maggio 2005
Ipertensione arteriosa polmonare associata a Sclerosi Sistemica
l’importanza di una diagnosi precoce
Principi e basi della diagnostica virologica
I valori di riferimento
LE MALATTIE REUMATICHE E IL M M G “L’IMPIEGO RAZIONALE DEGLI ESAMI DI LABORATORIO PER L’INQUADRAMENTO DIAGNOSTICO” Dr. Bruno Borioni.
Paola Mazzarelli Dipartimento di Biopatologia
Dr A.Guerra Dr R.Posella Dr V.Capilupi Dr F.Bellini
A proposito dei virus della Famiglia Picornaviridae, diresti che
IPOTIROIDISMO SUBCLINICO
Un Test Cutaneo negativo può essere :
I test di screening C.Quercioli
ESAMI PARTICOLARI IN ROUTINE
Analisi di laboratorio
STATEMENTS CAMPUS SI = 94% Lo specialista di riferimento in caso di sospetta allergia alimentare IgE mediata è rappresentato dall’allergologo.
Fiorella Malchiodi Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze
CRD COMPONENT RESOLVED DIAGNOSIS PROFILO ALLERGENICO INDIVIDUALE (CRD)
CHIMICA ANALITICA CLINICA
Linfoma tonsillare. Ascesso tonsillare Score clinico di Breese nella diagnosi di faringo-tonsillite da SBEGA 1 Stagionalità 2 Età 3 Febbre 4 Faringodinia.
Percorsi integrati Diagnostico-Terapeutici in Pediatria 14 aprile 2015 Aula Convegni P.O. Boscotrecase ASL Napoli 3 Sud Argomento: Le neutropenie nell’infanzia.
ABORTO Dipartimento di Ginecologia, Ostetricia e Fisiopatologia della Riproduzione Dr. Vittorio Palmara.
PRODUZIONE DELLE PIASTRINE
Linfoma extranodale a cellule NK/T di tipo nasale
CORSO REGIONALE SULLA ROSOLIA CONGENITA Ancona 1° ottobre 2007 La conferma di laboratorio della rosolia Patrizia Bagnarelli. Istituto.
Le miopatie infiammatorie
Contraccettivi ormonali e rischio trombotico nelle giovani donne
Scarpulla M.1, Pourquier P.2, Salvato L.1, Macrì G.1
CHIMICA ANALITICA CLINICA
Embolia polmonare.
Cliccare qui per leggere il PDTA sezione Diagnostica di laboratorio Area Medica -NAO Area Chirurgica -NAO Follow-up Indietro Emorragie Area Chirurgica.
VALUTAZIONE E MONITORAGGIO
Il ruolo del laboratorio nelle patologie reumatologiche
Antonella Bonucci Celiachia.
ANDAMENTO EPIDEMOLOGICO ED ESPRESSIONE DELLA MALATTIA DIABETICA IN TRENTINO Dott.sa V.Cauvin Dott.sa M.Bellizzi Dott.sa A.Di Palma U.O di Pediatria Osp.S.Chiara.
“Alcuni esami di controllo” Il Sig Antonio si è recato l’altra settimana dal suo medico di base e gli ha chiesto di eseguire qualche esame di controllo.
Virus dell’epatite Virus epatite A Virus epatite B (a DNA) Virus epatite C Virus epatite D Virus epatite E responsabili del 90% delle epatiti acute e del.
Papillomavirus Umano e Carcinoma della Cervice uterina Nuovi scenari nella prevenzione STD:evoluzione in una coorte di soggetti HIV-positivi (I.C.O.N.A.)
VETTORI NON VIRALI. VETTORI Vettori: veicolo per l’introduzione e l’espressione di un gene.
Transcript della presentazione:

CLINICA E LABORATORIO: UN PERCORSO COMUNE TRA APPROPIATEZZA E LABORATORIO   Viagrande (CT), 16 Giugno 2015   Hotel Villa Itria Aspetti clinici delle Malattie del Connettivo Laboratorio: percorso diagnostico e linee guida Dr. Nunzio Maurizio Catania U.O.C. Patologia Clinica Ospedale S. Marta e Santa Venera - Acireale Direttore Dr. Erasmo Laudani

Malattie del connettivo Malattie multiorgano e non solo muscolo scheletriche Patogenesi autoimmune Sintomatologia spesso sfumata Ruolo preponderante del laboratorio ai fini diagnostici e di monitoraggio della malattia

Il Laboratorio Anticorpi anti nucleo (ANA) Anticorpi anti DNA Anticorpi anti antigeni nucleari e citoplasmatici (ENA) Anticorpi anti peptidi citrullinati Anticorpi anti fosfolipidi Anticorpi anti citoplasma dei neutrofili (ANCA)

Metodi per dosare gli autoanticorpi Metodi immunochimici: immunofluorescenza indiretta(IFI), immunodiffusione (ID), controimmunoelettroforesi (CIE), immunoblot (IB), immunodot (DB) Metodi immunometrici: RIA, immunoenzimatica (EIA), immunofluorescenza (FIA), immunochemiluminescenza (CLIA)

Anticorpi anti nucleo (ANA) Test di primo livello ma non test di screening Da preferire il test in IFI con definizione del quadro fluoroscopico (pattern) ed espressione quantitativa in titolo (reciproco dell’ultima diluizione del siero ancora reattiva) Si raccomanda l’impiego di cellule epiteliali da carcinoma laringeo (HEp-2) quale substrato perché garantisce l’integrità degli antigeni clinicamente significativi

Anticorpi anti nucleo (ANA) Presenti nei soggetti sani nel 30% a basso titolo (1:40) e nel 5% ad alto titolo (1:160) Titoli superiori a 1:40 ma inferiori a1:160 sono considerati bassi positivi ed i pazienti non vanno sottoposti ad approfondimento diagnostico, ma monitorati Titoli uguali o superiori a 1:160 sono considerati positivi ed i pazienti sottoposti ad approfondimento diagnostico

Pattern ANA positivi Omogeneo: anti istoni anti DNA Speckled o granulare: anti Sm, anti Ro/SSA, anti La/SSB, anti RNP, anti Scl-70 Centromerico: anti CENP B Nucleolare: anti PM/Scl, anti RNA-pol I, anti Scl-70 “Nuclear dots” o puntiforme: anti colina, anti Sp-100 Granulare citoplasmatico: anti Jo-1

Pattern omogeneo

Pattern coarse speckled

Pattern fine speckled

Pattern centromerico

Pattern apparato di Golgi

Pattern citoplasmatico finemente granulare

Pattern mitocondriale

Il problema degli ANA negativi Sospetto di sindrome di Sjogren (debole espressività degli antigeni Ro nelle cellule Hep-2 Sospetto di dermatopolimiosite (scarsissima espressività dell’antigene Jo-1 nelle cellule Hep-2

ANA positivi aspecifici Positività 1:40 – 1:80 Infezioni virali Neoplasie Donne gravide Donne sopra i 40 anni Anziani Farmaci (isoniazide, idralazina, procainamide, penicillamina, metildopa, anticonvusivanti)

ANA Significato diagnostico Nessuna o scarsa correlazione tra variazioni del titolo e decorso della malattia e/o risposta alla terapia Forte correlazione tra titolo degli ANA e positività dei test di secondo livello: positività 1:320 16% anche ENA positivi; positività uguale o superiore a 1:1280 50% anche ENA positivi Operatore dipendente

Anticorpi anti DNA Metodo radioimmunologico: tecnica di Farr (metodo di riferimento con alta specificità; utilizza radioisotopi ed è difficilmente automatizzabile) Metodo IFI: Crithidia luciliae (poco sensibile; di facile esecuzione utile ai fini diagnostici) Metodo EIA (molto sensibile ma poco specifico; utile per il monitoraggio della malattia)

Anticorpi anti DNA Anticorpi diretti verso il DNA a singola elica (anti-ssDNA) molto aspecifici e di nessuna utilità diagnostica Anticorpi diretti verso il DNA nativo a doppia elica (anti-dsDNA) altamente specifici per diagnosi di LES La determinazione degli anticorpi anti-dsDNA è raccomandata in caso di ANA positivo 1:160 o superiore con pattern omogeneo

ENA Ro/SSA La/SSB Sm U1RNP Topoisomerasi I (Scl-70) Istidil-tRNA sintetasi (Jo-1) Proteina B centromerica (CENP-B) Ribonucleoproteine ribosomiali (rRNP)

ENA Anticorpi anti Ro/SSA: SS, LES Anticorpi anti La/SSB: SS, LES Anticorpi anti Sm: LES Anticorpi anti U1RNP: MMTC Anticorpi anti Scl-70: SSc soprattutto nella forma generalizzata diffusa Anticorpi anti CENP-B: SSc soprattutto nella variante CREST Anticorpi anti Jo-1: PM/DM

ENA Anticorpi anti nucleosoma: LES, SSc, MMTC Anticorpi anti istoni: LES, AR, SSc, vasculiti, CBP, neoplasie Anticorpi anti antigene PCNA: LES Anticorpi anti antigene Ku: sindromi overlap, LES, MMTC, PM/DM, SSc Anticorpi anti PM/Scl: sindromi overlap, PM/DM

ENA Anticorpi anti P: neuro LES, APS Anticorpi anti apparato di Golgi: SS (associata a LNH), LES, infezioni virali (EBV, HBV, HIV) Anticorpi anti particella di riconoscimento del segnale (anti SRP): PM

ENA Test di II livello (ANA uguale o > a 1:160 In caso di ANA negativo solo in presenza di chiari sintomi di SS o PM/DM Inutile ripetere il test se già positivo (anti Sm correla con riacutizzazione LES?) Quantizzazione solo in caso di positività isolata di U1RNP (criterio diagnostico di MMTC)

ANTICORPI ANTI PEPTIDI CITRULLINATI Stessa sensibilità ma piu specificità rispetto al FR Predittività di sviluppare la malattia Cattiva prognosi (artrite persistente erosiva) Scarsa utilità nel monitoraggio della terapia Positività nel 20% di AR con FR negativo 15 – 20% di pazienti con AR positivi al FR ma negativi all’ACPA

SINDROME APS Presenza di anticorpi antifosfolipidi Trombosi venose e/o arteriose Complicanze ostetriche (poliabortività, eclampsia, pre-eclampsia) Primaria Secondaria a malattia autoimmune sistemica soprattutto LES

ANTICORPI ANTIFOSFOLIPIDI Anticoagulante lupico (LAC) Anticorpi anti cardiolipina (aCL) β2 GPI dipendenti di classe IgG e/o IgM Anticorpi anti β2 glicoproteinaI di classe IgG e/o IgM La diagnosi di APS primaria o secondaria si pone con la presenza di un criterio clinico e di uno di laboratorio testato due volte ad almeno 12 settimane di distanza

ANCA Vasculiti sistemiche autoimmuni Malattie infiammatorie intestinali (RCU, Morbo di Crohn) Epatite autoimmune Colangite sclerosante Malattie autoimmuni sistemiche (LES, AR)

VASCULITI SISTEMICHE ANCA ASSOCIATE Granulomatosi di Wengen Poliangiote microscopica Glomerulonefrite necrotizzante pauci-immune Sindrome di Churg-Strauss

ANCA Immunofluorescenza indiretta (IFI) su leucociti umani normali fissati in etanolo che identifica due pattern (C-ANCA e P-ANCA) Dosaggio di proteinasi 3 (PR3) in ELISA associato nel 90-95% con i C-ANCA Dosaggio di mieloperossidasi (MPO) in ELISA associato nell’80% con i P-ANCA

ANCA Screening in IFI Se IFI positivo PR3 ed MPO in ELISA Se IFI negativo e forte sospetto clinico di vasculite, PR3 e MPO in ELISA Follow-up del paziente con test positivo (il livello ematico correla con l’attività della malattia)

MANIFESTAZIONI CLINICHE SOSPETTE PER VASCULITE

CONCLUSIONI Richiesta appropriata Risposta esauriente Diagnosi Monitoraggio dei pazienti

Grazie per l’attenzione