Dall’organico dell’autonomia alla ‘quota di potenziamento’ DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno Puricelli.

Slides:



Advertisements
Presentazioni simili
Standard formativi minimi
Advertisements

Il primo ciclo.
COSA SUCCEDE IN CLASSE ?. TUTTO INIZIA DA QUI: IL PARLAMENTO APPROVA LA LEGGE 133.
LINEE GUIDA SULLA RIORGANIZZAZIONE DELLE ATTIVITÀ DI EDUCAZIONE FISICA E SPORTIVA NELLA SCUOLA SECONDARIA DI I E II GRADO Circolare prot. n
RISORSE PER LAMPLIAMENTO DELLOFFERTA FORMATIVA Ufficio Scolastico Regionale per le Marche.Direzione Generale Ufficio Studi Questa presentazione può essere.
Decreto ministeriale n.234 del 23 giugno 2000 G.U. n.198 –
Formazione iniziale docenti
LA SCUOLA DELL’AUTONOMIA
CONFERENZA SERVIZIO DIRIGENTI SCOLASTICI INFANZIA E PRIMO CICLO ROMA 25 SETTEMBRE 2007.
VALUTAZIONE IL QUADRO NORMATIVO 1S. Pace - valutazione - settembre 2010.
DIRITTO-DOVERE ALL'ISTRUZIONE E ALLA FORMAZIONE DELIBERA DI GIUNTA REGIONALE N. 979/2008 Sistema regionale di istruzione e formazione professionale Il.
Rafforzare il ruolo delle famiglie Valorizzare la professionalità dei docenti Recepire le attese degli alunni LEGGE 28 MARZO 2003 N. 53.
Formazione Riforma Ufficio scolastico regionale Lazio Piano Regionale a supporto dellattuazione della Riforma Incontri con i Dirigenti scolastici Roma,
Piano pluriennale per la valorizzazione e il potenziamento delleducazione motoria, fisica e sportiva nella scuola primaria.
Gli organi collegiali ITIS G. Galilei (prof. S. Amato)
Linee guida per laccoglienza e lintegrazione degli alunni stranieri Manerbio Formazione al personale di segreteria
Criteri e parametri per il dimensionamento delle istituzioni scolastiche (CdM 18/12/008) 1. tra 500 e 900 unità 2. limite massimo di 900 alunni non si.
Formazione Riforma - seminario USR Ufficio scolastico regionale Lazio Seminario di approfondimento sulle tematiche connesse con lattuazione del D.L.59/2004.
AREA AREA DELLA STRUTTURALE COMUNICAZIONE INTERNA Attività collegiali
Segni,03/06/13 ACCORDO DI RETE. costituzione di reti territoriali tra istituzioni scolastiche, al fine di conseguire la gestione ottimale delle risorse.
Le scuole e l’autonomia
Lettura e Analisi del D.P.R. 275 del 8/3/99
GOVERNANCE DIPARTIMENTI CTS UFFICIO TECNICO.
ORGANIZZAZIONE RELATIVA ALLA VERIFICA DEI DEBITI FORMATIVI 3^ FASE.
La riforma del sistema scolastico I ciclo
Gli interventi di formazione a sostegno del processo di innovazione Relatore Dr.ssa Anna Rosa Cicala dirigente MIUR Seminario di formazione sui processi.
Legge 6 agosto 2008, n. 133 art. 64 Disposizioni in materia di organizzazione scolastica Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 25.
Decreto Istruzione.
Riforma istituti professionali D.P.R. 87/2010
Seminario rete F.A.R.O. Palermo, 29 novembre 2013 Catania, 6 dicembre 2013 Dal processo di autovalutazione alle azioni di miglioramento Vito PECORARO.
Gli Istituti Professionali
Centri per l’istruzione degli adulti (dPR n. 263 del 29 ottobre 2012)
LEGGE 28 MARZO 2003 N. 53 Recepire le attese degli alunni
IL DDL 2994 Assemblea sindacale 17/04/2015. Finalità Art. 1 Le disposizioni in oggetto sono volte a garantire la massima flessibilità, diversificazione,
bozza - sono graditi suggerimenti 1 Il DDL S1934 … e il ruolo dei genitoriDDL S1934 A cura di Cinzia Olivieri.
5 maggio 2015 LA SCUOLA IN SCIOPERO DDL "la buona scuola" 1.
Isp. Marco Riva Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale per il Lazio Direzione Generale Via Ostiense 131/L.
Pubblicata in G.U. il 15 luglio 2015
L. 13 luglio 2015 n. 107 LA BUONA SCUOLA
*POF3* Quadro istituzionale, senso, soggetti, responsabilità, procedure, tempi, contenuti, struttura, ecc. DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno.
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
Anp - Palermo LEGGE 107 del 13 luglio 2015.
LEGGE DEL 13 LUGLIO 2015, N 107 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Area 1 - GESTIONE DEL POF, AUTOVALUTAZIONE E SNV
Il piano triennale dell’offerta formativa 1.
COME SARA’ IL NOSTRO LICEO
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BERGAMO PETTENI A.S. 2015/2016 COLLEGIO DOCENTI UNITARIO N°1 DEL 1 SETTEMBRE 2015.
ALLA LUCE DELLA LEGGE 107/2015” Prof.ssa Anna Maria Foresi
START:04 SETTEMBRE PER LA NOSTRA IDENTITA' …......PER LA NOSTRA "BUONA SCUOLA"...A CHE GRADINO CI TROVIAMO???
CHE COS’E’ IL CURRICOLO DI ISTITUTO
ISTITUTO DI ISTRUZIONE SUPERIORE “NICOLA MORESCHI”
PERIODO DI FORMAZIONE E DI PROVA : Servizi utili
Orientamento per il successo scolastico e formativo PIANO REGIONALE ORIENTAMENTO USR Lombardia 1° incontro – Introduzione.
attivazione dei CPIA, dove non fosse possibile l’attivazione si valuterà la possibilità di attivare i progetti assistiti (nota MIUR n.
Seminario nazionale di Proteo Fare Sapere. Fonti normative  Legge n. 107/2015, commi 7 e 124  Nota MIUR n. 35 del 7 gennaio 2016 (“Indicazioni e orientamenti.
Legge 107/2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti. (15G00122) (GU.
LA SCUOLA IN-FORMA SULLA PIATTAFORMA. Progetto Programma Operativo Nazionale “Per la Scuola - competenze e ambienti per l’apprendimento” Programmazione.
PRESENTAZIONE PIANO TRIENNALE DELL’OFFERTA FORMATIVA Anni scolastici 2016/ / /2019.
La buona scuola 12 ottobre 2015 Incontro per i futuri rappresentanti.
Direttiva MIUR 27 DICEMBRE 2012 C.M. N° 8 DEL 3 MARZO 2013.
Collegio Docenti 1° settembre 2015 LAVORI IN CORSO... BUON ANNO! 1Mara Caenazzo.
LEGGE luglio Principi di indirizzo.
Legge n. 107 del 13 luglio 2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti.
Legge 107 /2015 Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione.
LA RIFORMA L.107/15 DAL POF AL PTOF a.s
Istituto Comprensivo Torano Castello – Lattarico Corso di formazione docenti a.s. 2015/2016 Collegio docenti 28 aprile 2016 Monitoraggio e Valutazione.
LEGGE 13 LUGLIO 2015 N Art. 1 commi 126 – 127 – 128 – Comma 126: Per la valorizzazione del merito del personale docente è istituito presso.
Piano Triennale Offerta Formativa
Piano di Miglioramento (PDM) dell'istituzione scolastica LOIC80800N Istituto Comprensivo di Castiglione d’Adda Collegio docenti 14 dicembre 2015.
Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca Ufficio Scolastico Regionale Emilia-Romagna 16 giugno 2016 Laura Paolucci.
Transcript della presentazione:

Dall’organico dell’autonomia alla ‘quota di potenziamento’ DISAL Milano, 13 settembre ’15 Prof. Ermanno Puricelli

Organico dell’autonomia: una sintesi essenziale

L’organico dell’autonomia L’organico dell’autonomia è la risorsa fondamentale per la realizzazione dell’autonomia e dell’offerta formativa potenziata prevista dal PF3. Tale organico infatti: incrementa le risorse di personale a disposizione; rende più stabile nel tempo l’organico; consente di scegliere professionalità funzionali allo sviluppo di particolari attività; - introduce più flessibilità nell’utilizzo del personale. L’organico non è assegnato per ordini di scuola o per indirizzi, ma per l’intera istituzione scolastica, ed è commisurato alle esigenze didattiche, organizzative e progettuali, enucleate nel POF3. 3

Tipologia di posti L’organico previsto dal ddl 107/2015 prevede tre tipologie di posti: posti comuni organico di diritto [basato su parametri di calcolo] posti di sostegno posti per il potenziamento dell’offerta formativa –> [non di diritto] 4

Struttura 5

Forme di flessibilità a) Flessibilità interna all’istituto.   « 5. Al fine di dare piena attuazione al processo di realizzazione dell'autonomia … e' istituito per l'intera istituzione scolastica, o istituto comprensivo, e per tutti gli indirizzi degli istituti secondari di secondo grado afferenti alla medesima istituzione scolastica l'organico dell'autonomia» Il fatto che l’organico dell’autonomia sia ‘istituito’ per l’intera istituzione (non per ordini e gradi) ha come scopo quello di togliere rigidità nell’utilizzo e nella gestione dello stesso Per esempio: l’organico della scuola media non è più vincolato al comune e al plesso, ma è unico; ciò significa che i docenti possono essere spostati da un paese all’altro a secondo delle esigenze. 6

Forme di flessibilità b) Flessibilità tra classi di concorso.   «Il dirigente scolastico puo' utilizzare i docenti in classi di concorso diverse da quelle per le quali sono abilitati, purche' posseggano titoli di studio validi per l'insegnamento della disciplina e percorsi formativi e competenze professionali coerenti con gli insegnamenti da impartire e purche' non siano disponibili nell'ambito territoriale docenti abilitati in quelle classi di concorso.» - Viene superata la rigidità delle classi di concorso, al punto che si possono utilizzare docenti in classi di concorso di diverse da quelle di abilitazione, purché abbiano le competenze. 7

Forme di flessibilità c) Flessibilità interordine e grado. «85. …, il dirigente scolastico puo' effettuare le sostituzioni dei docenti assenti per la copertura di supplenze temporanee fino a dieci giorni con personale dell'organico dell'autonomia che, ove impiegato in gradi di istruzione inferiore, conserva il trattamento stipendiale del grado di istruzione di appartenenza.» « 20. Per l'insegnamento della lingua inglese, della musica e dell'educazione motoria nella scuola primaria sono utilizzati, nell'ambito delle risorse di organico disponibili, docenti abilitati all'insegnamento per la scuola primaria in possesso di competenze certificate, nonche' docenti abilitati all'insegnamento anche per altri gradi di istruzione in qualita' di specialisti, ai quali e'assicurata una specifica formazione nell'ambito del Piano nazionale di cui al comma 124.» 8

Forme di flessibilità d) Flessibilità o mobilità di rete. «70. Gli uffici scolastici regionali promuovono, … , la costituzione di reti tra istituzioni scolastiche del medesimo ambito territoriale. Le reti, costituite entro il 30 giugno 2016, sono finalizzate alla valorizzazione delle risorse professionali» « 71. Gli accordi di rete individuano: a) i criteri e le modalita' per l'utilizzo dei docenti nella rete, … anche per insegnamenti opzionali, specialistici, di coordinamento e di progettazione funzionali ai piani triennali dell'offerta formativa di piu' istituzioni scolastiche inserite nella rete; » 9

Organico di potenziamento

Lo scenario attuale Al momento, tutto il discorso riguardante l’organico di potenziamento sconta tre incertezze:   a) quella relativa alla quantità dei posti disponibili per Istituto; b) quella relativa alla qualità delle risorse professionali effettivamente a disposizione: si tratta del problema della distribuzione per ordini di scuola e per classi di concorso (medie e superiori), in rapporto al fabbisogno delle scuola; c) quella relativa ai rapporti tra alcuni istituti contrattuali (funzioni strumentali, FIS, attività insegnamento / attività funzionali) e l’organico di potenziamento. 11

La «quantità» dei posti di potenziamento I dati della Tabella 1 (Lg. 107/2015) b) Nota Ufficio stampa MIUR del 21 luglio ’15. “La procedura [fase C] riguarda i 55.258 nuovi posti del potenziamento, di cui 6.446 destinati al rafforzamento del sostegno. A questi si sommeranno i posti non assegnati eventualmente vacanti a seguito delle assunzioni sul turn over (36.627) e sui restanti posti disponibili (10.849). In totale quest'anno saranno 102.734 le assunzioni effettuate dallo Stato nella scuola.” 12

Il dato medio per istituto Per avere una prima idea delle risorse a disposizione per istituto, si può calcolare il dato medio, suddividendo i 7008 posti previsti tra gli istituti (con direttivo) della Lombardia.  CALCOLO del dato medio per istituto 7.008 docenti : 1.146 istituto = 6,1 docenti 13

Ipotesi ripartizione per Istituto Considerato che nel ddl 107/15 si legge “ 65. Il riparto della dotazione organica tra le regioni è effettuato … sulla base del numero degli alunni, per i posti del potenziamento” L’ipotesi più verosimile è quella di basare il calcolo del contingente spettante ad ogni istituto sul parametro numero di alunni dell’istituto. N.° Alunni in Lombardia  14

Ipotesi ripartizione per istituto CALCOLO del dato ipotetico per istituto 1.181.659 (alunni): 7008 (docenti) = 1 docente ogni 169 alunni Caso 1: istituto di 900 alunni -> 5,3 docenti (900:169) Caso 2: istituto di 1590 alunni -> 9,4 docenti 15

Il problema della «qualità» dei posti Il problema della qualità dei posti di potenziamento presenta tre aspetti: a) la distribuzione dei contingenti regionali per ordine di scuola e per classi di concorso (medie e superiori); b) Il fabbisogno di posti, diversi per tipo di attività, espressi dai singoli Istituti; c) la conciliabilità tra la qualità dei posti nel contingente regionale e la qualità dei posti richiesti dalle scuole. Tale problema può dirsi risolto solo quando la qualità dell’offerta regionale / territoriale sarà adeguata alla qualità della domanda degli istituti 16

La qualità dei contingenti regionali I contingenti regionali sono distribuiti qualitativamente per ordine di scuola e, nel caso delle medie e superiori, anche per classi di concorso (un dato al momento non noto) 17

I tipi di fabbisogno e attività Il secondo aspetto qualitativo è rappresentato dal fabbisogno, diverso per attività, che la LG. 107/15 mette in carico alla quota per il potenziamento.    Attività insegnamento Insegnamento (potenziato, ampliato o rafforzato) Organizzazione Progettazione Coordinamento Progetti e convenzioni di particolare valore o rilevanza nazionale Collaborazione con il D.S. Attività funzionali Attività delegate 18

Fabbisogno insegnamento Fabbisogno per l’ insegnamento (nella normativa) “7. Le istituzioni scolastiche, …, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, … [anche] in riferimento a iniziative di potenziamento dell'offerta formativa … , per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari” « 71. Gli accordi di rete individuano: a) i criteri e le modalita' per l'utilizzo dei docenti nella rete, … anche per insegnamenti opzionali, specialistici,” “Successivamente (fase C) si assegneranno i 55.258 posti del potenziamento, quelli che servono a rafforzare e ampliare l'offerta formativa” .   Sembra logico che - trattandosi di quota per il potenziamento - tale quota debba essere utilizzata prioritariamente per il potenziamento (ampliamento e rafforzamento) dell’offerta formativa; quindi per attività di insegnamento. 19

Fabbisogno insegnamento Esempi: sviluppo e potenziamento di competenze linguistiche CLIL alfabetizzazione all’arte, ecc realizzazione di attività laboratoriali, prevenzione dispersione, percorsi individualizzati e personalizzati, apertura pomeridiana delle scuola, italiano L2, insegnamenti opzionali, specialistici, ecc. attività a scuola nei periodi di sospensione delle lezioni ecc. 20

Fabbisogno organizzazione Fabbisogno per l’ organizzazione del potenziamento (nella normativa)   «7. r) alfabetizzazione e perfezionamento dell'italiano … da organizzare anche in collaborazione con gli enti locali e il terzo settore, con l'apporto delle comunita' di origine, delle famiglie e dei mediatori culturali;»   «22. Nei periodi di sospensione dell'attivita' didattica, le istituzioni scolastiche e gli enti locali, anche in collaborazione con le famiglie interessate e con le realta' associative del territorio e del terzo settore, possono promuovere, … attivita' educative, ricreative, culturali, artistiche e sportive da svolgere presso gli edifici scolastici.» Altri esempi: Organizzazione Alternanza scuola /lavoro Organizzazione e gestione dei laboratori Organizzazione attività di orientamento in ingresso e uscita Ecc. 21

Fabbisogno progettazione Fabbisogno per la progettazione del potenziamento (nella normativa)   «7. Le istituzioni scolastiche, …, individuano il fabbisogno di posti dell'organico dell'autonomia, … [anche] in riferimento [alle] attivita' progettuali, per il raggiungimento degli obiettivi formativi individuati come prioritari»    « 71. Gli accordi di rete individuano: a) i criteri e le modalita' per l'utilizzo dei docenti nella rete, … anche per [attività] di progettazione funzionali ai piani triennali dell'offerta formativa di piu' istituzioni scolastiche inserite nella rete; » Altri esempi: Progettazione del POF3 di istituto Progettazione del curricolo per competenze Progettazione di software per la didattica Ecc.   22

Fabbisogno coordinamento Fabbisogno per il coordinamento (nella normtiva)   «59. Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle attivita' di cui al comma 57 [piano nazionale scuola digitale]»   «31. Le istituzioni scolastiche possono individuare, nell'ambito dell'organico dell'autonomia, docenti cui affidare il coordinamento delle attivita' di cui al comma 28. [Curricolo digitale dello studente]» Altri esempi: - Coordinamento dell’autovalutazione - Coordinamento dei processi di ricerca sviluppo e innovazione - Coordinamento dei processi comunicativi interni ed esterni - Ecc. 23

Fabbisogno per collaborazione D.S. Fabbisogno per collaborazione col D.S. (nella normativa)   « 83. Il dirigente scolastico puo' individuare nell'ambito dell'organico dell'autonomia fino al 10 per cento di docenti che lo coadiuvano in attivita' di supporto organizzativo e didattico dell'istituzione scolastica.» Come è ovvio, i collaboratori o coadiuvanti del D.S. assumono compiti di supporto che sono propri del dirigente, per cui ricevono delega.  NB: si parla di 10 % dei docenti non dei posti. Esempi: Primo collaboratore (vicario) Secondo collaboratore Coordinatore di plesso (organizzativo e didattico) Ecc. 24

Determinare la qualità di posti per istituto La prima operazione per determinare la qualità del contingente di Istituto, consiste nell’individuare gli obiettivi formativi di potenziamento che si intendono privilegiare e le attività (insegnamento / funzionali) che ne derivano. A tale scopo può essere utile servirsi di questa Tabella: “Obiettivi prioritari e organico di potenziamento”. 25

Determinazione qualitativa di istituto   26

Determinazione qualitativa di istituto   b) La seconda operazione consiste nello stabilire, per ogni obiettivo formativo prioritario e relative attività il monte ore di insegnamento; traducendo poi il monte ore in posti di potenziamento. A tale scopo può essere utile servirsi di questa Tabella: “Simulazione Obiettivi prioritari e attività”. 27

Determinazione qualitativa di istituto   28

Fabbisogno qualitativo di istituto 29

Scadenze per determinare il fabbisogno   Nota Ufficio stampa MIUR. “Le scuole, tra la fine di settembre e l'inizio di ottobre, esprimeranno i propri fabbisogni relativi all'organico del potenziamento. Gli Usr incroceranno le loro richieste con la platea dei candidati ancora non assunti.” Notizie stampa. Le scuole devono comunicare il proprio fabbisogno dal 21 settembre al 5 ottobre. Gli uffici scolastici verificheranno le richieste. Gli aspiranti docenti vengono nominati nella prima provincia "nella quale siano disponibili posti di potenziamento per l'insegnamento in cui concorre", spiegano dal Miur.” 30