Flora……
…..o vegetazione?
Il rilievo floristico Si tratta di una prima indagine, che ha lo scopo di accertare quali sono le specie presenti in una determinata area, che deve avere caratteristiche ambientali omogenee; questa area verrà chiamata “stazione”. Il risultato di questo studio sarà una tabella di specie che chiameremo “lista floristica”. All’analisi floristica segue di solito un’analisi più completa denominata analisi fitosociologica
L’identificazione delle specie Ci sono vari modi per distinguere le specie I metodi comunemente usati sono: 1. Le chiavi dicotomiche 2. Gli atlanti di identificazione Nella chiave di identificazione dicotomica si risponde ad una serie di domande, scegliendo ogni volta tra due (o più) possibilità; alla fine si perviene al nome della specie ricercata. Specie A Specie B Specie C Specie D
La chiave su palmare “Key to Nature” del progetto Dryades
La fitosociologia La fitosociologia è la scienza che studia il manto vegetale nella sua composizione ed i rapporti di questo con i fattori ambientali. Si propone di: a) descrivere le diverse situazioni vegetazionali nelle varie stazioni di un dato territorio; b) confrontare tali situazioni vegetazionali tra loro; c) descrivere sinteticamente queste situazioni correlandole con i fattori ambientali; d) descrivere le mutazioni delle situazioni vegetazionali al trascorrere del tempo (stagionalità e successioni ecologiche).
Il rilievo fitosociologico 1) data e località del rilievo; 2) nome del rilevatore; 4) riferimenti topografici e quota s.l.m. 6) inclinazione media della superficie del suolo 7) esposizione del rilievo; 8) tipo di substrato e suolo;
Il rilievo fitosociologico 9) copertura complessiva della vegetazione in valore %, eventualmente suddivisa per i diversi strati della vegetazione (specie arboree, arbustive ed erbacee);
Il rilievo fitosociologico 10) superficie rilevata, in m2; 11) elenco floristico con l'annotazione del ricoprimento relativo per ciascuna specie 12) ogni altra osservazione valida per l'interpretazione dei dati, come ad esempio dati sui fattori microambientali.
I rilievi “sul campo” Verrà effettuato inizialmente un rilievo floristico all’interno di un’area prefissata, piuttosto grande. All’interno di quest’area verrà eseguito poi un rilievo fitosociologico prendendo in considerazione un’AREA MINIMA, cioè la minima superficie in cui si riscontra il numero massimo di specie del popolamento in esame. Esempio di classi di copertura R= specie rara (1 individuo) + = generalmente 2-5 individui 1 = più di 5 individui e copertura inferiore al 5% 2 = copertura tra 5% e 25% 3 = copertura 26-50% 4 = copertura 51-75% 5 = copertura 76-100%
La tabella del rilievo + LISTA FLORISTICA R classe 1 classe 2 classe 3 rara, 1 individuo + 2-3 individui classe 1 < 25 % classe 2 tra 5% e 25% classe 3 tra 26% e 50% classe 4 tra 51% e 75% classe 5 tra 76% e 100% Specie dello strato arboreo Specie dello strato arbustivo Specie dello strato erbaceo
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti - 1 Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti - 1. la rappresentazione grafica di un transetto
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2 Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2. forme biologiche e spettro biologico La classificazione delle piante in base alle loro FORME BIOLOGICHE si basa sugli adattamenti alla stagione sfavorevole, che è rivelato dalla posizione delle gemme che proteggono i delicati tessuti embrionali. Sono così distinte diverse categorie di forme biologiche: Fanerofita (P) pianta legnosa quale albero o arbusto con le gemme poste al di sopra di 20-30 cm dal terreno Fanerofita
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2 Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2. forme biologiche e spettro biologico Camefita (Ch) = piccolo arbusto prostrato o pulvinato con gemme poste al di sotto di 20-30 cm di altezza Emicriptofita (H) pianta erbacea perenne che nella stagione sfavorevole conserva le gemme a livello del terreno, mentre la restante parte aerea si dissecca) Camefita Emicriptofita
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2 Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2. forme biologiche e spettro biologico Geofita (G) pianta erbacea perenne che presenta organi sotterranei di riserva quali bulbi o rizomi, all’interno dei quali si conservano le gemme nel periodo sfavorevole Terofita (T) pianta annuale che passa la stagione sfavorevole allo stato di seme Terofita Geofita
Esempio di spettro biologico Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 2. forme biologiche e spettro biologico Una volta esaminato il numero di specie vegetali di un territorio è possibile ottenere lo spettro biologico di quella flora, ossia le percentuali delle varie forme biologiche presenti in quel territorio, che ovviamente rispecchieranno le caratteristiche ambientali e, non meno importante, il grado di azione antropica a cui è (o è stata) soggetta la zona studiata. Esempio di spettro biologico
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 3 Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 3. areali di distribuzione e spettro corologico Tutte le specie vegetali presentano un'area di distribuzione detta 'areale', dentro alla quale vivono e si riproducono spontaneamente. Gli areali delle specie sono determinati da vari fattori che dipendono dalla loro storia (origine ed evoluzione) e dall'ecologia della specie stessa; infatti le singole specie crescono soltanto nelle stazioni con un ambiente adatto.
Esempi di distribuzioni geografiche ed areali - Circumboreali-Artiche-Alpine: sono piante comprese nelle zone artiche dell'Eurasia e Nordamerica e nelle montagne alte della fascia temperata. - Cosmopolite: specie di ampia distribuzione geografica - Endemiche: con areale entro i confini italiani o ancor più ristretto Eurasiatiche: areale a cavallo tra Europa e Asia, Mediterranee: l'areale è centrato sulle coste mediterranee Europee: ampio areale in tutta Europa Eurosiberiane: sono le specie che vivono nelle zone fredde e temperato-fredde dell'Eurasia. Illiriche: sono quelle specie relative alla fascia costiera orientale del Mare Adriatico Orofite : sono le specie relative ai rilievi
Esempi di rielaborazione dei dati acquisiti 3. lo spettro corologico
E adesso tocca a voi….