L’INNOVAZIONE PER NUTRIRE IL PIANETA 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano L’attività della Guardia di Finanzia nella lotta alla contraffazione.
Accanto all'imitazione di marchi e articoli si è affermata l'usurpazione delle indicazioni di origine e qualità degli alimenti e delle bevande, così come la falsa attestazione della loro corrispondenza rispetto a standard di sicurezza in realtà non rispettati (c.d. “agro-pirateria”), con il risultato di mettere in pericolo non solo l'affidamento commerciale del consumatore, ma anche la sua stessa salute: modifiche delle loro composizioni organolettiche (alterazioni, adulterazioni e sofisticazioni); contraffazioni dei marchi o delle indicazioni di provenienza geografica (IG) o denominazioni di origine (DOP) 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Diffusa è anche la pratica del c.d. “Italian Sounding”, che consiste nella produzione e distribuzione di generi che - con nomi, immagini e simboli apposti sulle confezioni - richiamano l’“italianità” dei prodotti, ma in realtà sono stati realizzati all’estero (vino, olio e prodotti caseari). Secondo il “Rapporto sulla contraffazione agroalimentare” del Ministero dello Sviluppo Economico, pubblicato nell’anno 2014, tale fenomeno vanta un giro d’affari di circa 55 miliardi di euro (quasi il doppio delle esportazioni alimentari nazionali del 2012). 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Sequestri della GdiF nell’ultimo quinquennio: circa 32 mila tonnellate e quasi 38 mila litri di prodotti alimentari contraffatti o comunque recanti un’etichettatura ingannevole sull’origine o sulla qualità del prodotto. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Esperienze operative il Comando Provinciale di Siena ha sequestro fittizi contrassegni di Stato e litri di vino comune, falsamente “vestito” con etichette di rinomati vini toscani; la Tenenza di Andria ha tratto in arresto 16 persone e ha sequestrato oltre 400 tonnellate di olio spacciato “100% italiano biologico”, in realtà di origine spagnola e di pessima qualità (contaminato da grassi di diversa natura contenenti impurità imputabili al circuito di raccolta degli olii esausti della ristorazione); il Nucleo di Polizia Tributaria di Pesaro ha sequestrato tonnellate di prodotti “falsamente bio”, risultati contenere Organismi Geneticamente Modificati e sostanze fitosanitarie nocive per la salute. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Quadro normativo I poteri della Guardia di Finanza in materia di lotta alla contraffazione sono rinvenibili nel D.Lgs. 19 Marzo 2001, n. 68 «Adeguamento dei compiti del Corpo della Guardia di finanza, a norma dell'articolo 4 della Legge 31 marzo 2000, n. 78» e, in particolare, all’art. 2, comma 2, lettera L). 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Quadro normativo Con il D.Lgs. n. 68/2001 il legislatore ha espressamente affidato alla Guardia di finanza compiti di «prevenzione, ricerca e repressione delle violazioni in materia di diritti d'autore, know-how, brevetti, marchi ed altri diritti di privativa industriale, relativamente al loro esercizio e sfruttamento economico». 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Quadro normativo Il conferimento per legge di questa missione istituzionale è stato ribadito, in occasione della ridefinizione dei comparti di specialità delle Forze di Polizia, dal c.d. Decreto- Pisanu (direttiva del Ministro dell’Interno pro tempore datata 28 aprile 2006). 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Strategia operativa presidio degli spazi doganali, finalizzato ad intercettare i traffici illeciti di merci contraffatte e pericolose, prima ancora che vengano immesse nel circuito commerciale nazionale; controllo economico del territorio, esercitato sistematicamente dalle pattuglie su strada per monitorare le dinamiche di movimentazione delle merci e garantire una risposta repressiva alla minuta vendita e ai traffici di minore spessore; l’attività investigativa in senso stretto che sviluppa gli elementi raccolti dall’intelligence e dallo stesso controllo economico del territorio. L’obiettivo investigativo è ricostruire la “filiera del falso” e bloccare i flussi di finanziamento, interrompere i canali di approvvigionamento delle materie prime, arrestare gli stabilimenti di produzione. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Collaborazione inter-istituzionale All’estero: numerose e molto proficue sono le sinergie info-operative con l’Interpol, l’Europol e altri Organismi/Istituzioni internazionali ; A livello nazionale: la GdiF intrattiene rapporti istituzionali di cooperazione con il Ministero dello Sviluppo Economico, il Ministero della Salute, il Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali, l’Agenzia delle Dogane e dei Monopoli e le altre Forze di Polizia; Su base locale: particolarmente efficace si è rivelata la cooperazione contro la contraffazione con Prefetture, Organi di Polizia, Camere di Commercio, rappresentanti del mondo imprenditoriale e le associazioni di categoria. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Metodologie operative Nelle azioni di contrasto all’“industria del falso”, i Reparti della GdiF sono naturalmente portati a verificare anche i connessi profili di evasione fiscale e contributiva, immigrazione clandestina, sfruttamento di manodopera, riciclaggio e reimpiego dei proventi illeciti (c.d. “moduli operativi trasversali”) 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale La riforma approvata dalla Legge n. 99 del 23 luglio 2009, ha riformato in maniera incisiva l’impianto normativo per la tutela penale dei diritti di proprietà industriale, rendendolo molto più completo e variegato, introducendo nuovi strumenti investigativi ed efficaci poteri di aggressione dei profitti illecitamente accumulati da chi opera nel peculiare comparto criminoso. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale l’art. 473 c.p. è stato sdoppiato in due fattispecie: la prima è la contraffazione o alterazione o utilizzo dei marchi e dei segni distintivi, che è punita con la reclusione da 6 mesi a 3 anni (1° comma), mentre la seconda è l’analoga condotta concernente i brevetti, i disegni o i modelli industriali, che è sanzionata più gravemente con la reclusione da 1 a 4 anni (2° comma); l’art. 474 c.p. è stato sdoppiato in due fattispecie: è punita con la reclusione fino a 2 anni la detenzione per la vendita, la vendita e la messa in circolazione di prodotti con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati (2° comma), mentre l’introduzione nel territorio dello Stato, al fine di trarne profitto, di prodotti con marchi o segni distintivi contraffatti o alterati è un reato più grave sanzionabile con la reclusione da 1 a 4 anni; 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale Ai sensi dell’art. 474-ter c.p. (Circostanza aggravante), nei casi in cui i delitti di cui agli artt. 473 c.p. e 474 primo comma, c.p. siano “commessi in modo sistematico ovvero attraverso l’allestimento di mezzi e attività organizzate” (che non integrino gli estremi per procedere ai sensi dell’art. 416 c.p.), la pena applicabile è la reclusione da 2 a 6 anni. Qualora “l’impresa del falso” sia impiegata nel segmento della vendita o della messa in circolazione dei prodotti con marchi contraffatti, la pena della reclusione fino a 2 anni, prevista per il reato-base (ai sensi dell’art. 474, secondo comma, c.p.), è aumentata fino a 3 anni. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale la sanzione prevista dall’art. 517 c.p. per la vendita o la messa in circolazione di prodotti recanti nomi, marchi o segni distintivi atti ad indurre in inganno il compratore circa l’origine, la provenienza o la qualità dell’opera o del prodotto, è la reclusione fino a 2 anni; l’art. 517-bis c.p. prevede che le pene stabilite dall’art. 517 c.p. sono aumentate se i fatti «hanno ad oggetto alimenti o bevande la cui denominazione di origine o le cui caratteristiche sono protette dalle norme vigenti». 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale l’art. 517-ter c.p. prevede la reclusione fino a due anni, a querela della persona offesa, di chiunque fabbrica o importa o pone in vendita beni realizzati usurpando un titolo di proprietà industriale o in violazione dello stesso, salvo che ciò non comporti la contraffazione o l’alterazione di marchi o brevetti, di segni distintivi o modelli industriali. Laddove il reato “usurpativo” sia commesso in modo sistematico o attraverso l’allestimento di mezzi ed attività organizzate, si applica la pena della reclusione fino a tre anni. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Tutela penale dei diritti di proprietà industriale L’art. 517-quater c.p. punisce con la reclusione fino a 2 anni la contraffazione o l’alterazione di indicazioni geografiche (IG) o denominazioni di origine di prodotti (DOP) agroalimentari, nonché l’importazione, la detenzione per la vendita, l’offerta in vendita e la messa in circolazione di prodotti agroalimentari con indicazioni geografiche o denominazioni di origine contraffatte; qualora il reato sia commesso in modo sistematico o attraverso l’allestimento di mezzi ed attività organizzate, la pena della reclusione è aumentata fino a 3 anni. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Confisca dei beni L’art. 474 bis c.p. prevede che nei casi per cui si procede ai sensi degli artt. 473 e 474 c.p., nonché degli artt. 517 ter e 517 quater c.p., è sempre ordinata la confisca: delle cose che servirono o furono destinate a commettere il reato (macchinari, attrezzature, locali e automezzi); delle cose che ne sono l’oggetto, il prodotto, il prezzo o il profitto. Quando non sia possibile eseguire la confisca obbligatoria di tali beni, il giudice ordina la confisca dei beni di cui il reo ha la disponibilità, anche se acquisiti legittimamente con altri capitali, propri o di terzi, per un valore corrispondente ai profitti realizzati grazie all’attività illecita (confisca c.d. “per equivalente”) 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Confisca dei beni Nell’elenco dei reati-presupposto per cui si può applicare la “confisca per sproporzione”, prevista dall’art. 12-sexies del D.L. 306/1992 (recante “Modifiche urgenti al nuovo codice di procedura penale e provvedimenti di contrasto alla criminalità mafiosa”), sono contemplati anche i casi in cui si procede per associazione per delinquere (art. 416 c.p.) finalizzata alla commissione dei delitti di contraffazione (artt. 473, 474, 517 ter, 517 quater c.p.). Tale previsione consente di procedere alla confisca del denaro e dei beni di cui, gli associati a gruppi criminali dediti al traffico di merci contraffatte, non possano giustificare la provenienza e di cui risultino titolari o avere la disponibilità, anche per interposta persona fisica o giuridica, quando hanno valore sproporzionato rispetto al reddito dichiarato. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Confisca dei beni Ai sensi degli artt. 19 e 20 del “Codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione” di cui al D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, possono essere attivate, nei confronti di coloro che sono abitualmente dediti a traffici di merci contraffatte e che per condotta e tenore di vita si possa ritenere vivano abitualmente anche in parte con i proventi delle attività delittuose in materia di contraffazione, anche le indagini patrimoniali e le successive «misure di prevenzione antimafia, sia personali che patrimoniali», anche in forma disgiunta. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Competenze delle Procure Distrettuali Antimafia L’associazione per delinquere finalizzata a commettere reati di contraffazione è inserito nel novero delle competenze per materia assegnate ai sensi dell’art. 51, comma 3-bis, c.p.p. alle Procure Distrettuali Antimafia, che in tal modo possono attivare, anche per la contraffazione perpetrata in forma associativa, tutte le misure investigative del codice di procedura penale in materia di criminalità organizzata. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Poteri di polizia giudiziaria Estensione alle investigazioni in materia di contraffazione degli speciali poteri previsti dall’articolo 9 della legge n. 146 del 2006 in materia di criminalità organizzata. Al solo fine di acquisire elementi di prova è consentito agli operatori di polizia: effettuare acquisti simulati, consegne controllate, ritardo di arresti ed atti di polizia giudiziaria; utilizzare documenti di copertura, attivare siti internet e gestire aree di comunicazione o di scambio su reti o sistemi informatici. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Responsabilità amministrative delle società per i reati di contraffazione. L’art. 15, comma 7, della L. 99/2009 ha integrato la disciplina delle sanzioni amministrative previste dal D.Lgs. n. 231/2001 a carico delle società e degli enti con personalità giuridica che traggono vantaggio o hanno interesse alla commissione di reati da parte di amministratori, dirigenti o loro dipendenti, anche nei casi in cui si tratti di delitti di contraffazione (artt. 473 e 474 c.p.) o di usurpazione del made in Italy (artt. 517, 517 ter e 517 quater c.p.), per i quali nei confronti dell’ente si può applicare la sanzione pecuniaria fino a cinquecento quote (art. 25-bis.1.). 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Internet: nuova frontiera nella lotta alla contraffazione Le analisi presentate da organi specializzati confermano che lo shopping sulla rete si sta rapidamente diffondendo nel nostro Paese: circa 20 milioni di utenti hanno effettuato almeno un acquisto on line. Il web rappresenta, pertanto, uno straordinario canale di distribuzione commerciale e un’opportunità di crescita per le imprese nazionali che, con investimenti contenuti, possono aumentare la propria rete di potenziali clienti e diffondere il made in Italy nel mondo. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Internet: nuova frontiera nella lotta alla contraffazione Internet si presta, tuttavia, anche alla diffusione della contraffazione: possibilità di rendersi anonimi o di simulare la propria identità; ampia cerchia di punti vendita virtuali; sicurezza delle transazioni sul piano sia economico che logistico. Il Nucleo Speciale Frodi Tecnologiche della GdiF ha oscurato numerosi siti ospitati su server collocati in Paesi esteri e attraverso i quali erano commercializzati prodotti contraffatti di noti marchi nazionali e internazionali a prezzi fortemente ribassati. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.) Una nuova e fondamentale forma di coinvolgimento del settore privato nella lotta all’industria del falso è rappresentata dal Sistema Informativo Anti-Contraffazione della Guardia di Finanza che rappresenta una moderna piattaforma tecnologica, accessibile attraverso il sito web «siac.gdf.it». Un network di dialogo multimediale tra Istituzioni, cittadini ed imprese titolari di marchi, che intende rafforzare il dispositivo di contrasto alla contraffazione. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.) Possibilità per le aziende titolari di marchi di accreditarsi, gratuitamente, in un’apposita sezione riservata, nella quale inserire elementi utili per agevolare l’azione di contrasto agli illeciti, quali foto, perizie, consulenze ed informazioni sui propri prodotti a rischio di falsificazione. I titolari di marchi e brevetti possono collaborare attivamente alla prevenzione e al contrasto, mediante l'invio di informazioni sui propri prodotti colpiti da condotte di contraffazione. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
Sistema Informativo Anti-Contraffazione (S.I.A.C.) Possibilità di accesso alle diverse istituzioni pubbliche, nazionali ed internazionali, competenti ratione materiae e coinvolte a vario titolo nel progetto. Collettore informatico per la raccolta di dati statistici sui risultati conseguiti da tutte le Forze di Polizia in materia di contraffazione. Le informazioni vengono raccolte telematicamente in modo tale da garantire omogeneità negli elementi raccolti e, in prospettiva, offrire migliori capacità di analisi del complesso fenomeno della contraffazione. 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano
GRAZIE 22 settembre 2015 – L’innovazione per nutrire il pianeta – Milano Ten.Col. Giampaolo Querqui Nucleo di Polizia Tributaria di Milano Gruppo Tutela Mercato Beni e Servizi