ARTE GOTICA IN ITALIA La prima architettura gotica italiana nasce come importazione di forme francesi a opera dei monaci cistercensi anche se la ripetitività fu evitata grazie all'adattamento ai materiali tradizionali e alle tipologie radicate nei differenti luoghi dove furono edificate le nuove abbazie. Gradualmente il Gotico seppe acclimatarsi nella terra più densa di testimonianze classiche dell'occidente europeo dove riuscì a trovare nuovi ed eloquenti modi per esprimersi.
Basilica di San Francesco Il primo edificio in cui è possibile riscontrare il superamento e l'assimilazione dell’ esperienza francese e che costituisce un'elaborazione tutta italiana del Gotico è la Basilica di San Francesco ad Assisi. San Francesco morì nel 1226 e dopo soli due anni fu santificato. La chiesa nasce per onorare la memoria del santo e la prima pietra venne posta nel 1228, il giorno seguente la sua proclamazione a Santo. Venne consacrata nel 1253 e conclusa nel 1280, ma già dal 1230 il corpo di San Francesco vi era traslato. La Basilica, che sorge in posizione elevata, alle falde del Monte Subasio, è a croce commissa e comprende due ambienti distinti, disposti su due diversi livelli: la chiesa inferiore e quella superiore
Scheda storica Titolo dell’opera: Chiesa di San Francesco Anno di esecuzione: tra il 1228 e il 1253 Nome dell’architetto: probabilmente fu edificata da un gruppo di frati francescani incaricati della costruzione delle loro chiese. Collocazione: Assisi
DESCRIZIONE DELL’OPERA La Basilica è formata da due costruzioni sovrapposte. È a croce latina e e comprende due ambienti distinti, disposti su due diversi livelli: la chiesa inferiore e quella superiore. A questi due livelli si aggiunge la cripta posta al di sotto della chiesa inferiore. Basilica superiore Basilica inferiore
La tipologia è a croce commissa La tipologia è a croce commissa. La chiesa inferiore ha un'unica navata di quattro campate, un transetto con volte a crociera con costoloni a sesto acuto appena accennato; un'abside a pianta semicircolare e cappelle laterali (aggiunte nel XIV secolo). Immensi, tozzi e bassi pilastri definiscono le campate coperte da volte ogivali (crociere gotiche a sesto acuto), ma molto ribassate, tanto che l'intera chiesa inferiore sembra una grande cripta dalle volte incombenti. Tale effetto è accresciuto dalla scarsa illuminazione.
crociera Costoloni a sesto acuto ribassato
La chiesa superiore è a croce latina e, pur ripetendo lo schema di quella sottostante, si mostra come il regno della luce. Presenta un forte verticalismo accentuato dalle volte a crociera con costoloni a sesto acuto, impostate sulle colonnine dei pilastri a fascio addossati alla parete. Destinata prevalentemente alla predicazione, è una grande aula suddivisa in quattro campate quadrate con transetto e abside poligonale. Le campate sono coperte da crociere ogivali (a sesto acuto). I fianchi sono rinforzati da contrafforti cilindrici ai quali si accompagnano archi rampanti poco inclinati. I pilastri a fascio suddividono i riquadri rettangolari dove sono dipinte le scene della vita di San Francesco. Al di sopra di questo zoccolo murario, si sviluppa il solo claristorio, costituito da alte finestre che inondano l'aula di luce.
Costoloni a sesto acuto Colonnine costituenti i pilastri a fascio
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FACCIATA La facciata, ancora legata al Romanico umbro, è divisa in tre registri orizzontali : Nel primo è collocato un ampio portale d’ingresso strombàto e bipartito ; Nel secondo ha un unico elemento decorativo: il rosone; Nel terzo il timpano triangolare con una finestra tonda. La parte superiore è definita alle estremità da due torrette cilindriche.
Contrariamente al Gotico francese, che negli stessi anni della costruzione della Basilica di Assisi è impegnato a smaterializzare la struttura a vantaggio delle superfici vetrate, il Gotico italiano rivela già in San Francesco la tendenza a equilibrare le superfici vuote (aperture) e quelle piene (muri), conservando alla muratura la sua tradizionale funzione di sostegno. Figt 12.81). Quello superiore è costituito dal timpano, quello mediano, rettangolare, ha come unico elemento decorativo un rosone, mentre l'inferiore accoglie un ampio portale strombàto e bipartito.
Scheda tecnica Dimensione della pianta della chiesa: lunghezza m 86, transetto m 36 Altezza della facciata: m 29,60 Materaiali usati per la costruzione: pietra locale in blocchi squadrati (esterno); stuccco, pittura, pietra e marmo (interno). Collocazione: Assisi
Il coro con deambulatorio seguito da cappelle radiali coperte da volte ogivali costolonate è la caratteristica comune che lega la Basilica di Sant’Antonio a Padova, la chiesa di San Francesco a Bologna e la chiesa di San Lorenzo Maggiore a Napoli. Nove (e tutte a pianta quadrata) sono le cappelle nella Basilica del Santo Sant’Antonio, Padova
La copertura a cupole delle quattro campate centrali e dei bracci del transetto è come quella della Basilica di San Marco a Venezia, Le crociere sono a tutto sesto, tranne quelle delel cappelle laterali
All'esterno i contrafforti si fondono con il tema dell'arco rampante trasformandosi in lunghi muri dalla superficie superiore inclinata. La facciata, infine, in mattoni, scavata nella parte inferiore da profondi archi a sesto acuto, è interamente attraversata da un loggiato di stampo romanico, anche se formato da archi lievemente acuti.
nove cappelle (a pianta quadrata, tranne quella centrale, a terminazione poligonale) in San Francesco Le navate sono coperte da volte a crociera gotiche ma sono alquanto ribassate, cioè ancora vicine alla tipologia delle volte a crociera romaniche. I pilastri non sono a fascio ma a sezione ottagonale San Francesco, Bologna
C’è un'unica grande navata affiancata da piccole cappelle coperte a crociera ogivale. Agli archi acuti di accesso alle cappelle si sovrappone il solo claristorio con lunghe e strette finestre archiacute, mentre un grande arco a sesto ribassato inquadra l'abside e i primi archi del deambulatorio. sette cappelle (e tutte poligonali) in San Lorenzo Maggiore. San Lorenzo, Napoli
Chiesa domenicana Santa Maria Novella, Firenze
La pianta della chiesa, a croce commissa, tre navate, sei campate, le cui dimensioni diminuiscono avvicinandosi al coro, precedono il transetto. Un'abside a pianta quadrata è affiancata da quattro cappelle simmetricamente disposte ai suoi lati. La navata centrale molto ampia, la non comune altezza degli archi acuti che mettono in comunicazione le tre navate e la minima differenza di quota fra le volte a ogiva di queste, fanno apparire la chiesa come un'unica, grande aula. Santa Maria Novella, Firenze
Si può notare un effetto «prospettico» dato dalla riduzione della distanza fra un pilastro e l'altro procedendo verso l'abside, facendoci illusoriamente apparire la chiesa più lunga di quanto in effetti non sia.
Il progetto è tradizionalmente attribuito a un grande architetto e scultore toscano, Arnolfo di Cambio. La basilica, a croce commissa, è a tre navate . Sette campatelle precedono il transetto e l'abside semiottagonale (come quella della Basilica superiore di Assisi, la chiesa-madre dei francescani) è affiancata da dieci cappelle simmetricamente disposte ai suoi lati. Altre cappelle si aprono sui bracci del transetto. archi trasversali Santa Croce, Firenze
Le navate hanno una semplice copertura a capriate lignee e gli alti archi acuti delle campate poggiano su robusti pilastri a sezione ottagonale. Per assicurare la contraffortatura necessaria alla stabilità delle pareti della navata centrale, le cui capriate avevano una luce di circa 20 metri, mancando le volte nelle navate laterali, si fece ricorso ad archi trasversali posti in corrispondenza dei pilastri. Delle lesene, che si dipartono dalla sommità dei capitelli, partecipano allo slancio dell'edificio. Tale tensione verso l’altò è contrastata sia dalle capriate, sia dal ballatoio su mensole di pietra che corre lungo tutto il perimetro della navata centrale, poco sopra il colmo degli archi. Infatti, il ballatoio e le capriate, fra loro parallele e disposte trasversalmente alla navata, fanno percepire lo spazio interno come ritmato dalla sovrapposizione di più piani orizzontali.
L'ambiente interno è molto simile a quello di una basilica paleocristiana Il grande arco absidale e quelli più piccoli introduttivi alle prime due cappelle che lo affiancano sono una citazione degli archi trionfali romani a tre fornici L'abside con le dieci cappelle vicine e le cappelle che circondano il transetto sono le parti più «gotiche» della basilica fiorentina, le sole coperte da volte ogivali costolonate
Nel 1296 Arnolfo Di Cambio progetta la nuova cattedrale di Santa Maria del Fiore A Firenze La chiesa, a tre navate, ha quattro immense campate e tre absidi poligonali che si articolano attorno a un grande vano ottagonale coperto da una cupola. Questa fu ideata e costruita solo nel XV secolo da Brunelleschi, ma era già stata prevista da Arnolfo, sebbene di dimensioni minori.
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