ARTE ROMANICA
Intorno all'anno 1000, dalla ristretta economia feudale si sviluppano fiorenti attività commerciali e artigianali. I borghi diventano città autonome (Comuni) in cui una nuova classe sociale, la borghesia imprenditoriale e mercantile, assume una posizione di primo piano. Questo clima di rinnovamento coinvolge anche le attività culturali, spirituali e artistiche che, con la nascita delle Università, non sono più patrimonio esclusivo della Chiesa. L'ARTE di questo periodo è caratterizzata dallo stile romanico, che si diffonde in tutta l'Europa; le chiese sorgono lungo le vie dei pellegrinaggi ai principali Santuari e lungo le strade di accesso ai grandi mercati europei. Romanico è un aggettivo utilizzato per la prima volta dagli storici dell'arte dell'Ottocento e si riferisce all'origine romana di molti aspetti della nuova arte di quel periodo. Qualcosa di simile stava contemporaneamente accadendo, anche in campo linguistico. Infatti le lingue romanze che proprio allora si formavano avevano tutte una comune origine latina e quindi romana.
Ma se l'arte romana, in quanto espressione di un forte potere centrale era sostanzialmente unitaria in ogni parte dell'impero, quella romanica presenta caratteri assai mutevoli e differenziati. Essa, infatti è espressione della specifica realtà culturale ed economica di una determinata regione o anche di una singola città.
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LA FUNZIONE DELL'ARCHITETTURA La chiesa è, il centro della vita cittadina. In essa si svolgono anche le assemblee pubbliche e le trattative commerciali. L’architettura si esprime con forme poderose e robuste. Al centro della città sorge la cattedrale, il monumento più importante del Comune. La chiesa romanica, raccolta e chiusa, invita alla preghiera e al colloquio intimo con Dio. L'illuminazione è scarsa e il contrasto tra luce e ombra ricorda la lotta tra le tenebre del peccato e lo splendore della grazia divina.
Le tipologie più adottate sono quelle basilicali consuete, a croce latina con tre o - eccezionalmente - cinque navate, transetto e cripta seminterrata. A tali elementi si aggiunge quasi sempre anche un presbiterio rialzato, dovuto al fatto che le volte della cripta superano spesso il livello del pavimento della navata. Nelle costruzioni romaniche spesso c’è il matroneo che consiste, in genere, in una galleria collocata sopra le volte delle navate laterali, che affaccia sulla navata centrale. Riservato inizialmente alle sole donne, diventò in seguito un elemento architettonico autonomo, la cui funzione era anche quella di innalzare la navata centrale. Fra le innovazioni tecniche e le caratteristiche architettoniche più significative del Romanico ricordiamo comunque: la volta a crociera, che sostituisce vantaggiosamente le più deperibili strutture a capriate in legno e le troppo pesanti volte a botte in muratura. Prima volta a botte Seconda volta a botte perpendicolare Campata Vela
Le caratteristiche architettoniche peculiari del Romanico sono: Pianta prevalentemente a croce latina, generalmente a tre navate; Pilastri, parallelepipedi che sostituiscono o si affiancano alle colonne meno robuste Contrafforti esterni che contrastano le spinte generate dalle volte a crociera; Archi a tutto sesto, cioè a semicerchio, di derivazione romana, che uniscono i pilastri. Volte a crociera che, tramite i costoloni diagonali, poggiano su quattro pilastri o colonne e che sostituiscono le coperture a capriata; Forte spessore dei muri perimetrali; Campata che è lo spazio coperto dalle volte a crociera. A questo si aggiunga: Capitelli decorati con sculture; Portale di accesso, riccamente decorato con sculture raffiguranti scene religiose o animali simbolici. L'insieme genera un effetto visivo di forte solidità per la prevalenza delle masse murarie sugli spazi vuoti. In Italia l'architettura romanica è molto varia per le diverse culture e l'uso di materiali da costruzione locali differenti da regione a regione: il mattone a Milano, la pietra a Como; il marmo in Toscana, ecc.
Le nuove tecniche costruttive impongono anche una più razionale organizzazione dei cantieri. In essi operano molte maestranze specializzate (scalpellini, carpentieri, maestri muratori) il cui lavoro è coordinato da un atchitéctus (architetto) che soprintende a tutta la costruzione e che, talvolta, ne realizza anche la decorazione scultorea
Schema assonometrico di una volta a crociera
Principali elementi architettonici di una chiesa romanica (Sant’Ambrogio)