Med 48 Malattie dell'Apparato locomotore Docente Alessandra Minardi Corso di Laurea in Fisioterapia Anno accademico 2009/10 Università La Sapienza di Roma
Luogo virtuale della Riabilitazione Recupero spontaneo Riabilitazione Accanimento terapeutico
Profilo professionale del Fisioterapista D.M. 14 Settembre 1994 n. 741 prevenzione, cura e riabilitazione nelle aree della motricità, delle funzioni corticali superiori, e di quelle viscerali conseguenti ad eventi patologici, a varia eziologia, congenita o acquisita.
Relazione d'aiuto Contatto manuale
Osservazione Valutazione iniziale (scale di valutazione, test) Identificazione dell'obiettivo terapeutico (p.es miglioramento della disfunzione fisica identificata o alla riduzione del dolore associato al movimento o benefici nella qualità di vita del pz o della famiglia ) Scelta degli strumenti/Metodiche da usare Valutazione costante dei risultati ottenuti
Lo svolgersi di ogni MOVIMENTO necessita l'integrità di diversi elementi: SNC (sfruttando la plasticità del sistema nervoso , la vicarianza e inducendo l'apprendimento motorio) SNP per il flusso di afferenze dalla periferia al centro ESCURSIONE ARTICOLARE LEGAMENTI FORZA MUSCOLARE ( corretta posizione delle leve ossee cosicchè essa possa esprimersi pienamente) PIANI DI SCORRIMENTO MIO-FASCIALI
LE FASCE
LE FASCE
IL SISTEMA MIOFASCIALE LA FASCIA DEFINISCE IL CONTORNO DEL CORPO ED E’ L’ORGANO DELLA STRUTTURA E DEL MOVIMENTO LE FASCE SONO COMPOSTE DI TESSUTO CONNETTIVO E COMPRENDONO LE APONEUROSI, MEMBRANE FIBROSE, BIANCHE, LUCIDE E RESISTENTI CHE SERVONO DA RIVESTIMENTO PER I MUSCOLI E DA UNIONE CON LE ALTRE PARTI CHE SONO COINVOLTE NEL MOVIMENTO. NUOVO MODELLO DINAMICO DEL CORPO UMANO: STRUTTURA MOBILE E NON STATICA.
LA FASCIA CORPOREA HA UN PERCORSO CONTINUO AVVOLGENDO TUTTE LE STRUTTURE SOMATICHE E VISCERALI INCLUDENDO LE MENINGI, CON FUNZIONE DI SOSTEGNO CON ATTIVITA’ BIOMECCANICA E BIOCHIMICA LE LIMITAZIONI PRODOTTE AL SISTEMA MIOFASCIALE PRODUCONO DOLORE E FRENANO IL RITORNO ALLA NORMALE FUNZIONE DEL CORPO.
adattamento funzionale Riabilitazione segmentaria Piu' cognizioni anatomo funzionali RIABILITAZIONE che mira al migliore adattamento funzionale
Tecniche Diacroniche : Tecniche sincroniche: Schemi riflessi tipo Stimolo – risposta Informazioni non coscienti Feedback dopo contrazione Linguaggio come rinforzo Tecniche Diacroniche : Afferenze corticalizzate Informazioni che servono ad elaborare ipotesi percettive e di movimento Apprendimento-memoria Linguaggio come sistema di segnalazione
quindi in costante influenza reciproca Corpo:sistema di segmenti articolati tra loro e quindi in costante influenza reciproca CATENA MUSCOLARE POSTERIORE insieme di muscoli poliarticolari che si comportano come un solo muscolo troppo corto e troppo forte
RIFLESSO ANTALGICO A PRIORI : meccanismo di difesa COMPENSI= fenomeni di adattamento del corpo a variazioni delle normali funzioni (traumi,adattamento all'ambiente, adattamento ad una funzione ripetuta) IPO = ARTICOLAZIONE CON ESCURSIONE ARTICOLARE RIDOTTA IPER= ARTICOLAZIONE SOTTOPOSTA A SOVRACCARICO FUNZIONALE
Grande ipo: Artosi d’anca
Protesi D'anca
CONTRATTURA ANTALGICA e determina ZOPPIA DI FUGA Compensi perpetuati generano schemi Patologici p. es DOLORE ALL'ANCA è associato a CONTRATTURA ANTALGICA e determina ZOPPIA DI FUGA
ASIMMETRIA ROTAZIONALE ANCA (ARA E LOMBALGIA ) LA CAUSA DELLA LOMBALGIA=FATTORI BIOMECCANICI VICINI O LONTANO DURANTE LA FASE OSCILLANTE DEL PASSO IL BACINO RUOTA FINO A 15° IN AVANTI E COME FULCRO HA L'ANCA CHE INTRARUOTA, MENTRE L'ALTRA EXTRARUOTA ATTIVAMENTE CONTROROTAZIONI DORSALI
TRATTAMENTO RIABILITATIVO NON SOLO SU COLONNA LOMBARE RI-EQUILIBRIO TENSIONE E INCREMENTO ROTAZIONE EXT ED INT ANCA - STRUTTURE CAPSULO-LEGAMENTOSE -PROPRIOCETTIVA -POSTURE E PERCORSI IN INTRAROT -POSTURE LAVORATIVE
Schema patologico arto inferiore ANCA: FLEX ADDUZ ROT- EXT GINOCCHIO: FLEX =MINORE STABILITA' IN FASE DI CARICO PIEDE: FLEX PLANT E SOVRACCARICO BORDO ESTERNO E AVAMPIEDE
E sopra????? BACINO: INCLINA E RUOTA SGUARDO COMUNQUE E' ORIZZONTALE LIBERARE GLI ARTI SUPERIORI X FUNZIONE DELLA MANIPOLAZIONE
NELLO SCHEMA DEL PASSO per es. IN CASO DI IPO ALL'ANCA IPERLORDOSI PER MANCANZA EXT ANCA CIFOSI LOMBARE PER MANCANZA FLEX CREAZIONE BLOCCO FEMORE-BACINO E IL DIAFRAMMA?????????
Dove e come cambiare???
Le Tecniche Kinesiterapiche di base: Tecniche di Rilasciamento Kinesiterapia Passiva: Mobilizzazione passiva in rilasciamento Mobilizzazione forzata e in trazione Mobilizzazione dei tessuti (massaggio connettivale,Cyriax o MTP Kinesiterapia passiva strumentale Mobilizzatori passivi: Kinetec ginocchio, spalla , gomito Kinesiterapia attiva : esercizio terapeutico Esercizio segmentario Esercizio polisegmentario Esercizio Globale Esercizio Posturale Esercizi in Catena cinetica aperta e chiusa Tecniche di facilitazione Neuromuscolare Propriocettiva Altre tecniche riabilitative Ergonomia e adattamento posizioni di lavoro
ESAME OBIETTIVO